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L9età di Augusto indica il periodo che va dal 44 a. C (anno dell9uccisione di Cesare) al 14 d. C. (anno della morte
del princeps). Durante questo periodo, Augusto combatté cinque guerre civili: a Filippi, a Modena, a Perugia, in
Sicilia e ad Azio. La prima vede Marco Antonio dirigere il suo esercito che sbaragliò completamente quello di
Cassio e Bruto, appoggiati dal senato e da Ottavio; la seconda è caratterizzata dallo scontro tra le truppe fedeli al
Senato dei consoli Gaio Vibio Pansa e Aulo Irzio, appoggiate da Ottaviano, e le legioni cesariane di Marco Antonio
che assediarono le truppe di Bruto, bloccate dentro la città. La guerra si concluse a favore dei repubblicani, dopo
aver attaccato gli accampamenti di Marco Antonio; la terza vede Lucio Antonio, fratello di Marco Antonio,
assediato a Perugia e costretto a capitolare per opera di Ottaviano; la quarta riguarda la contesa per
l9occupazione della Sicilia che dava inizio a una lotta tra Lepido e Ottaviano che riuscì a vincere e a diventare così
padrone assoluto dell9Occidente; infine la quinta che si svolge ad Azio, con la quale Ottaviano sconfisse Antonio e
Cleopatra, divenendo signore assoluto dell9impero. Dal 29 a. C. si afferma un lungo periodo di pace e nel 27 a.C.
Ottaviano viene nominato Augusto, a partire da questa data si parla di nascita del principato
Come mai Ottaviano mantenne per se il governo della provincia di Egitto?
Ottaviano organizzò l9amministrazione territoriale romana, dividendo le terre in Province senatorie e Province
imperiali. Le prime erano amministrate dal senato e le tasse venivano versate nella cassa dello Stato romano o
erario. Le seconde (che comprendevano l9Egitto), erano sotto il diretto controllo di Ottaviano, così le tasse
versate confluivano nella cassa dell'imperatore (fisco). Ottaviano mantenne per sé il governo della provincia di
Egitto perché era interessato all9approvvigionamento di grano per la città di Roma. L'Egitto, a differenza delle
altre province imperiali, era governato in maniera diversa: l9imperatore loconsiderava un possesso personale
piuttosto che una provincia, assumendo governatori per amministrarlo senza l'interferenza del Senato romano.
Quali riforme fece Nerva e chi indicò per la sua successione?
Nerva, durante il suo breve regno, cercò di attuare delle riforme per diminuire la crescente pressione fiscale.
Attuò un9importante riforma agraria, attraverso la quale vennero assegnati appezzamenti di terrenoa cittadini
nullatenenti e diede vita alle istituzioni alimentari che assicuravano il nutrimento ai bambini poveri. Altra novità
riguardava l9erogazione di prestiti a tasso agevolato, sussidi alle famiglie povere e istruzione gratuita per gli orfani.
Il II secolo d.C è caratterizzato dal Principato adottivo, metodo di successione utilizzato nell'antica Roma, con i
quale gli imperatori non si succedevano per dinastia ma per le capacità. L9imperatore in carica doveva quindi
scegliere (adottare), prima di morire, il suo successore all9interno del senato, permettendo così la nomina
dell9uomo ritenuto più idoneo a governare. Nerva scelse come suo successore Traiano.
Perché Traiano focalizzò la sua attenzione sulla Dacia?
La Dacia era una regione ricca di miniere d9oro e d9argento. Traiano decise di conquistare la Dacia per
cercare di risolvere la crisi monetaria in cui versava Roma.
Quali dovevano essere le qualità per aspirare al principato adottivo?
Il principato adottivo era un metodo di successione utilizzato nell'antica Roma, con i quale gli imperatori non si
succedevano per dinastia ma per le capacità. L9imperatore in carica doveva scegliere (quindi adottare), prima di
morire, il suo successore all9interno del senato, permettendo così la nomina dell9uomo
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ritenuto più idoneo a governare. Saliva quindi al trono una persona precedentemente designata concapacità
di uomo politico ed eccellenti doti morali.
Perché nel secolo II d.C. ci si affidò al cosiddetto principato adottivo?
Il II d.C è considerato come il periodo più prospero dell9impero romano, durante il quale, venne stabilito il
principio del principato adottivo: gli imperatori più che succedersi per dinastia, si succedono per capacità.
L9imperatore in carica doveva scegliere (quindi adottare), prima di morire, il suo successore permettendocosì
la nomina dell9uomo ritenuto più idoneo a governare. Saliva al trono, perciò, una persona precedentemente
designata con capacità di uomo politico ed eccellenti doti morali. Dopo Diocleziano, il comando fu affidato a
Nerva che si dimostrò molto rispettoso degli equilibri politici e governò con moderazione e saggezza,
instaurando un clima di maggiore serenità e ponendo fine ai processi contro gli oppositori politici. Nerva poi,
per mezzo del Principato adottivo, scelse come suo successore Traiano.
Questo sistema di adozione terminò con Marco Aurelio, quando nominò il figlio Commodo, ritornandoquindi
alla successione dinastica.
Da chi venne perpetrato il sacco di Roma del 410 e perché?
Il sacco di Roma del 410 venne perpetrato dai visigoti di Alarico, a seguito di vari rifiuti da parte di Onorio,
imperatore dell9impero romano d9occidente, delle condizioni di pace avanzate da Alarico. Quest9ultimo, dopo
due anni circa di trattative, non ottenne il pagamento di alcun tributo e, il 24 agosto del 410 a.C., diede l9ordine
ai suoi soldati di penetrare in città. Roma fu sottoposta a un terribile saccheggio, che durò tregiorni.
Da dove venivano i Vandali di Genserico che saccheggiarono Roma nel 455?
Il sacco di Roma del 455 è stato causato dai Vandali. Il loro re Genserico, sfruttando la debolezza
dell9Impero di Roma, da Cartagine risalì il Tevere ed infine saccheggiò Roma per quattordici giorni.
Genserico non scagliò la sua forza sul popolo romano, perciò i Vandali non distrussero la città ma
comunque saccheggiarono oro, argento e molte altre cose di valore.
Cosa provocò la nascita dell'imperium Galliarum?
Dopo la morte in battaglia dell'imperatore Valeriano contro i Persiani nel 260 d.C., gli eserciti provinciali
diventavano sempre più inclini alla ribellione fin quando tutte le province decisero di distaccarsi dal potere
centrale, per difendersi meglio dalle invasioni esterne: è il caso della Gallia. Tra i 258 e i 268, il generale romano
Postumo, lasciato a difesa sul confine renano e ottenuta la vittoria contro gli Alemanni, riuscì a farsi proclamare
imperatore dai suoi soldati e a costituire un regno autonomo: l9Imperium Galliarum. Si trattava di un vasto
territorio che comprendeva: la Gallia, la Bretagna e la Spagna settentrionale. Postumo resistette per una decina
d'anni, tenendo testa ai Germani e respingendo con successo anche le incursioni barbariche.
Su quale forza militare poteva contare Postumo?
Postumo poteva contare su una forza militare formata da 10 legioni per la sua campagna di <riconquista= di
quelle provincie che si erano allontanate dall9Urbe. Il suo Imperium non risultava molto sicuro poiché Postumo
regnava e dominava solo dove soggiornava, mentre il vero potere restava ai maggiorenti locali.
Postumo però, trovò anche un alleato in Aureolo, che controllava Milano, ottimo punto strategico in
un9eventuale marcia su Roma. Postumo, però, temendo un altro pretendente al trono non intervenne in aiuto di
Aureolo quando questi fu assediato da Gallieno. Postumo si rivelò incapace di controllare le proprie
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truppe, che gli si ribellarono e lo uccisero. Dopo la sua morte, il suo impero, perse il controllo dellaBritannia e
della Spagna.
Come visse l'usurpazione di Postumo il ceto medio?
Il ceto medio visse l9usurpazione di Postumo in modo positivo, perché Postumo avrebbe risollevato le sortidelle
province depresse economicamente e moralmente, in particolare della Gallia, colpita da decenni di disastri. Con
Postumo vi fu un miglioramento sia sociale che economico, promise alle popolazioni delle sue province
protezione dalle invasioni e dai saccheggi dei barbari. Inoltre, le monete coniate da Postumo erano di fattura
migliore rispetto a quelle coniate da Gallieno, oltre a contenere un metallo più pregiato. Questo sembrerebbe
dimostrare la florida condizione economica di quei territori rispetto ad altre regioni imperiali. Le azioni di
Postumo restarono nelle menti dei suoi sudditi.
Di dove era originario Aureliano?
Lucio Domizio Aureliano aveva origine illirica, era originario delle regioni danubiane. Nacque nella Pannonia
inferiore, nei dintorni di Sirmio, tra il 214 e 215 d.C. da una famiglia modesta. Divenne imperatore romano dal
270 fino alla sua morte (275).
Quali sono le fonti che narrano di Proculo e Bonoso?
Le fonti che narrano di Proculo e Bonosio sono l9Historia Augusta, l9Epitome di Aurelio Vittore, il Breviarumdi
Eutropio. Nell9 Historia Augusta si legge che Proculo era nativo di Albingauni, attuale Albenga e che era un nobile. I
suoi antenati, però, erano stati briganti e i suoi averi erano frutto di furti. Nonostante ciò, gli veniva riconosciuta
una grande dote militare. Si narra che la moglie lo spinse all9atto di ribellione verso il legittimo imperatore. Di
Bonoso, la Historia Augusta racconta che aveva origini britanniche, una discreta cultura e aveva avuto delle
esperienze militari tali da permettere un buon rapporto e integrazione con Proculo. I due, spinti dai cittadini di
Lione, colpiti dalle scorrerie germaniche e dalla rovina economica, si ribellarono contro Probo.
Quale l'origine di Proculo e Bonoso?
Nell9 Historia Augusta si legge che Proculo era nativo di Albingauni, attuale Albenga e che era un nobile. I suoi
antenati, però, erano stati briganti e i suoi averi erano frutto di furti. Nonostante ciò, gli veniva riconosciuta una
grande dote militare. Si narra che la moglie lo spinse all9atto di ribellione verso il legittimo imperatore. Proclamato
imperatore, poteva contare su un esercito personale di duemila schiavi. Di Bonoso, la Historia Augusta racconta
che aveva origini britanniche, una discreta cultura e aveva avuto delle esperienze militari tali da permettere un
buon rapporto e integrazione con Proculo. I due, spinti dai cittadini di Lione, colpiti dalle scorrerie germaniche e
dalla rovina economica, si ribellarono contro Probo
Come si svolsero i fatti della prima bacauda?
Tra il 282 e 285, scoppiarono nella provincia gallica rivolte che presero il nome di bacauda. Stando alle fonti si
tratta di un movimento eterogeneo di rivolta nato nelle campagne contro l9iniquità della tassazione romana e
non certo una ribellione contro Roma in quanto potere imperiale. I bacaudae, composti da rusticani, contadini e
servi, volevano trovare un punto di accordo economico e sociale con l9istituzione imperiale, tagliando fuori le
possibili velleità delle popolazioni germaniche. La prima fase delle Bacaudae vede l9azione dei Domini che<