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Approccio neoistituzionalista

Il neoistituzionalismo è un metodo di analisi della politica pubblica di tipo deduttivo. Si basa sul ruolo fondamentale delle istituzioni nella vita politica. Robert Keohane descrive le istituzioni come insiemi duraturi e connessioni di regole (formali ed informali) che descrivono i ruoli di comportamento, vincolano le attività e danno forma alle aspettative. Nella prospettiva neoistituzionalista le istituzioni vengono viste come i mattoni della vita sociale e politica. Le capacità e le identità degli individui sono condizionate dalle istituzioni e anche la storia lo è in quanto le scelte che vengono prese ne condizionano le possibilità future. Le istituzioni influiscono sulle azioni dando forma all'interpretazione del problema e alle soluzioni limitando la possibilità.

8. Si descrivano brevemente i maggiori limiti dell'approccio neoistituzionalista

La questione conclusiva non è tanto il fatto che le istituzioni provochino un'azione. Piuttosto di come influiscano sulle azioni dando la forma all'interpretazione del problema e alle soluzioni limitando la possibilità di scelta della soluzione, nonché il modo e i grado in cui le azioni vengono realizzate. Il neoistituzionalismo analizza i fattori nazionali e internazionali che potrebbero spiegare le politiche pubbliche senza stabilire a priori quali dei due gruppi di fattori sia più importante e lasciando che sia la ricerca empirica a chiarirlo. Questo è il punto principale di questa teoria. Il principale problema sta quindi nell'incapacità di fornire una spiegazione coerente dell'origine delle istituzioni senza ricorrere al funzionalismo.

9. Descrivi brevemente l'approccio della pubblic choice

È un metodo di analisi deduttivo in quanto pone l'individuo al centro, come unità fondamentale delle analisi. La sua ipotesi è che gli attori politici ed economici agiscano in maniera razionale al fine di raggiungere la soddisfazione personale. Secondo la pubblic choice i singoli attori (elettori) si lasciano guidare dal proprio interesse per ottenere maggiori vantaggi. I sostenitori di questa teoria creano corollari che spiegano le politiche, questi sono stati applicati in diversi campi. Il senso si riassume in "gli elettori votano per chi gli promette i migliori vantaggi" (es. Pagare meno tasse), mentre i politici propongono programmi per perseguire il loro interesse di potere e prestigio e popolarità. Nei paesi democratici i partiti e i governi agiscono come fossero sempre in campagna elettorale: le decisioni popolari prima del loro mandato, le decisioni meno popolari subito dopo. 10. Si descrivano brevemente i maggiori limiti.

Dell'approccio della pubblic choice

Questo metodo porta diverse lacune importanti, principalmente in quanto le situazioni vengono descritte in maniera semplicistica che non rappresenta la realtà empirica. Molte attività che vengono intraprese hanno lo scopo simbolico o rituale. Questa teoria non riesce a prevedere gli sviluppi futuri. Allo stesso tempo però la pubblic policy permette agli elettori il bipolarismo nella scelta dei candidati. Non ha nulla da dire sul policy making.

11. Descrivi brevemente l'approccio neomarxista

Le teorie classiste sono un gruppo di teorie che hanno come unità di analisi la collettività. Queste definiscono l'unità di analisi in termini oggettivi, ovvero attribuendo l'appartenenza al gruppo sulla base di caratteristiche individuabili negli individui. L'appartenenza ad una classe è determinata dalla presenza o dall'assenza di caratteristiche che spesso sono di natura economica.

Vari scritti Marxisti, per esempio, hanno esposto concetti di classe ben diversi tra di loro. Il più noto è quello sviluppato nel Manifesto del partito comunista, in cui venivano descritte le strutture presenti in ogni società che si dividevano in due classi che si contendevano il potere politico ed economico. Secondo Marx, la società era passata attraverso diversi modi di produzione che erano state caratterizzate da condizioni tecnologiche produttive. Ciascun modo di produzione comporta un sistema di classi particolare: o coloro che possiedono i mezzi o coloro che hanno solo la propria forza lavoro. Questa è la descrizione della lotta di classe, che conduce ad un collasso del modo di produzione e lo porta alla sua sostituzione. I neomarxisti hanno sviluppato il concetto di autonomia relativa dello stato. I conflitti tra le diverse frazioni del capitale, insieme all'esistenza di un apparato burocratico composto da individui non capitalisti, avrebbe permesso

Allo stato di mantenere la propria indipendenza dal capitale. Il sistema classista ha delle difficoltà nel delineare le varie classi. Per questo il sistema neomarxista ha dato vita al riconoscimento delle classi intermedie che ne costituisce un vero e proprio miglioramento che però ha complicato l'analisi in base alle classi economiche e sociali.

Si descrivano brevemente i maggiori limiti dell'approccio marxista. Il Marxismo è una teoria classista che fa parte del gruppo delle analisi politiche "oggettive" dell'appartenenza a gruppi per via di caratteristiche comuni a prescindere dal fatto che gli stessi individui si riconoscano o no in queste modo. L'appartenenza alla classe è determinata dalla presenza o dalla mancanza di caratteristiche comuni, di solito di tipo economico. Gli scritti marxisti e principalmente il Manifesto comunista veniva spiegata la divisione in classi che è presente in tutte le società.

Secondo Marx la società era passata attraverso un certo numero di fasi caratterizzate dai mezzi di produzione che aveva dato vita alla divisione tra: chi ha i mezzi di produzione e chi ha la forza lavoro. Secondo questa ottica le politiche pubbliche fanno gli interessi del capitalismo. Secondo Marx la politica è schiava del capitale, e il capitale sfrutta questo per i suoi interessi. Ci sono però dei limiti a questa politica: non si può provare che una politica sia stata messa in atto su ordine del capitale, per dimostrarlo bisognerebbe provare che i detentori del capitale diano istruzioni ai funzionari dello stato e che questi ultimi li seguano; e poi questa politica non spiegherebbe tutte quelle politiche che vanno contro il capitale e che ottengono opposizione da chi possiede quest'ultimo. Un esempio è il welfare state. 13. Come si è evoluto l'approccio marxista per rispondere alle critiche? La risposta alle critiche sull'approccio marxistaè data con l'uso del tag html
    per creare una lista puntata:
    • Difficoltà nel determinare il significato di classe
    • Complicazioni nell'analisi a causa del riconoscimento delle classi intermedie tra capitalisti e classe operaia
    • Differenza sostanziale tra sovrastruttura sociale ed economica
    • Problemi nell'elaborazione dell'organizzazione dello stato nell'economia e nella regolazione dei modi di produzione
    sull'approccio marxista è dato con la nascita del neomarxismo, che studia il concetto di "autonomia" relativa dello stato. Uno dei suoi principali esponenti, ovvero Poulantaz, sosteneva che i conflitti che esistevano tra le diverse fazioni del capitale, insieme all'esistenza di un apparato burocratico composto da individui non capitalisti, permettesse allo Stato l'imparzialità e l'indipendenza. Il metodo analitico classista ha difficoltà a determinare il significato di classe. Il riconoscimento dei neomarxisti di classi intermedie che stanno tra i capitalisti e la classe operaia ha reso difficile l'analisi che si basa sulle classi. Vi è poi la sostanziale differenza tra la sovrastruttura sociale e quella economica. Lo stato infatti organizza l'economia e ne regola i modi di produzione, rendendo l'elaborazione problematica.

    L'economia del benessere è l'approccio più diffuso nello studio delle politiche pubbliche. L'economia del benessere si fonda sull'idea che molte decisioni nel campo sociale dovrebbero essere affidate agli individui attraverso i meccanismi del mercato. Gli economisti del benessere ammettono però che i mercati non sono sempre in grado di allocare le risorse in maniera efficiente, ossia non riescono ad aggregare comportamenti in grado di realizzare la massima utilità individuale in modo da ottimizzare il benessere generale della società. In queste circostanze, definite come "fallimenti del mercato" secondo gli economisti del benessere, le istituzioni politiche devono agire di conseguenza per sostituirsi al mercato.

    Si descrivano i maggiori limiti dell'approccio dell'economia del benessere:

    I costi e i benefici delle politiche non sono sempre distribuiti in modo equo, in quanto una parte

    dellacollettività è più colpita, mentre l'altra ne trae vantaggio senza considerare il grave problema di sommare o aggregare i vari elementi che costituiscono un'opzione di scelta. La costruzione di un nuovo aeroporto significa far fronte ai problemi più disparati come l'aumento dell'inquinamento acustico per i residenti nelle aree adiacenti, la diminuzione dei tempi di spostamento per alcune persone e l'aumento per altre, l'aumento dell'inquinamento, l'aumento dei posti di lavoro, il risparmio e molte altre questioni indirette; tutti questi punti interessano in maniera diversa i vari settori della società e devono quindi essere valutati in modo diverso e tuttavia non esiste una maniera che poi non sia criticabile.

    17. Quali sono i fallimenti dello stato

    Recentemente i critici hanno ipotizzato che oltre ai fallimenti di mercato esistano anche i fallimenti dello Stato. Con tale critica si vuole indicare che in alcune

    rcostanza dello stato che non riesce a migliorare il mercato nonostante le insufficienze di quest'ultimo. Tra questi fallimenti troviamo: 1. Distorsione organizzativa: l'agenzia organizzativa incaricata di produrre un particolare bene o servizio sostituisce l'obiettivo pubblico con altri obiettivi privati o organizzativi. La cri
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Publisher
A.A. 2023-2024
20 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher VitoPetra02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di analisi delle politiche pubbliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Pishchikova Kateryna.