Decisione (scelta dell’alternativa).
Implementazione (attuazione delle misure).
Valutazione (analisi dei risultati).
Pur schematico, il modello è utile come strumento didattico e analitico, sebbene nella realtà le fasi
siano spesso sovrapposte e iterative.
Cosa si intende per valutazione ex ante?
È la valutazione effettuata prima dell’adozione di una politica o programma, con lo scopo di stimarne la
fattibilità, l’efficacia potenziale e i costi. Serve a orientare i decisori nella scelta delle alternative, ridurre
rischi di inefficienza e anticipare effetti collaterali.
“valutazione
Cosa si intende per ex post”?
La valutazione ex post è l’analisi che viene effettuata dopo l’attuazione di una politica pubblica per
verificarne i risultati e gli effetti, sia previsti che imprevisti. Si tratta di un momento fondamentale del
policy cycle, perché consente di capire se gli obiettivi fissati sono stati raggiunti, con quali costi, quali
benefici e quali conseguenze collaterali.
In questo senso, la valutazione ex post non si limita a un controllo formale, ma si configura come uno
strumento conoscitivo e critico:
misura l’efficacia (raggiungimento degli obiettivi),
analizza l’efficienza (rapporto costi/benefici),
esamina l’impatto sociale, economico o ambientale generato.
Cosa si intende per valutazione in itinere?
È la valutazione condotta durante l’implementazione della politica, per monitorarne l’andamento,
correggere deviazioni, adattare strumenti e garantire che gli obiettivi intermedi siano raggiunti. Ha
funzione di apprendimento e miglioramento continuo.
Cosa si intende per valutazione della performance individuale?
È la misurazione dei risultati prodotti da un singolo operatore o funzionario pubblico, in relazione a
obiettivi prefissati. Serve a migliorare efficienza, responsabilità e motivazione, collegando performance
individuale e qualità del servizio.
Cosa si intende per valutazione organizzativa?
È la valutazione del rendimento complessivo di un’unità organizzativa (ente, dipartimento, agenzia),
analizzando capacità di raggiungere obiettivi, gestione delle risorse e impatto delle attività. È uno
strumento di accountability e di riorientamento delle strategie organizzative.
Nell’ambito della valutazione, cosa sono gli indicatori?
Gli indicatori sono misure quantitative o qualitative utilizzate per monitorare l’andamento di una
politica e valutarne risultati ed effetti. Devono essere pertinenti, affidabili, comparabili e comprensibili.
Si distinguono in indicatori di input, output, outcome e impatto.
Descrivere i processi di valutazione EX ANTE, I ITINERE ed EX POST
I processi di valutazione delle politiche pubbliche si distinguono in tre principali momenti: ex ante, in
itinere ed ex post. Ognuno di essi risponde a logiche diverse ma complementari, con l’obiettivo comune
di garantire maggiore efficacia ed efficienza all’azione pubblica.
Valutazione ex ante: si svolge prima dell’avvio di una politica, programma o progetto. Serve a
stimare la fattibilità, i costi, i benefici attesi e i possibili impatti. Ha una funzione previsionale e
preventiva, perché orienta la scelta tra alternative e riduce i rischi di inefficienza o insuccesso.
Valutazione in itinere: viene condotta durante l’attuazione della politica. Ha un carattere
monitorante e correttivo, poiché permette di verificare l’andamento delle attività rispetto agli
obiettivi prefissati, evidenziare criticità e, se necessario, introdurre modifiche in corso d’opera per
migliorare i risultati.
Valutazione ex post: si realizza dopo la conclusione della politica e analizza i risultati conseguiti,
confrontandoli con quelli attesi. Misura l’efficacia, l’efficienza e l’impatto complessivo
dell’intervento, fornendo indicazioni utili per la rendicontazione pubblica e per la progettazione di
politiche future.
Delineare la Policy Evaluation in Italia
La policy evaluation in Italia ha avuto uno sviluppo relativamente recente e disomogeneo rispetto ad
altri Paesi, assumendo caratteristiche diverse a seconda dei settori e dei livelli di governo coinvolti.
Un primo impulso si è avuto negli anni ’90, in particolare con le politiche di coesione dell’Unione
Europea, che hanno reso obbligatoria la valutazione dei programmi finanziati dai Fondi strutturali. Ciò
ha favorito la diffusione di pratiche di valutazione nelle Regioni e negli enti locali, soprattutto in ambito
socio-economico e territoriale.
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Paniere svolto e verificato di Analisi delle politiche pubbliche - Risposte aperte
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Paniere verificato e svolto di Analisi delle politiche pubbliche - Risposte multiple
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Paniere svolto di Analisi delle politiche pubbliche - Risposte multiple in ordine A-Z
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Paniere svolto e verificato di Economia pubblica - Risposte aperte