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Mass-media. A questi cinque si possono aggiungere anche elettori e partiti politici. Per quanto riguarda gli

elettori, attraverso il voto godono dell’opportunità di esprimere la propria scelta sul governo, ma possono

anche esercitare pressioni policy-making. I partiti politici hanno una certa influenza sull’apparato statale e

sulla società, nonostante non siano rappresentati nei policy sub systems. Per quanto riguarda invece le 5

categorie principali: i funzionari elettivi che partecipano al processo di policy sono di due tipi, i membri

dell’esecutivo e quelli degli organi legislativi; i funzionari nominati aiutano l’esecutivo nello svolgimento dei

compiti di governo; i gruppi d’interesse, grazie alla grande quantità di informazioni a loro disposizione,

aiutano (e molto spesso pressano) i politici e i burocrati nello svolgimento dei loro compiti. Essi possiedono

anche altre risorse di tipo organizzativo e politico. Si aggiungano le organizzazioni di ricerca che si

sviluppano in ambito universitario e nei think tanks e orientano, attraverso il loro lavoro scientifico, il

dibattito politico. Infine, i mass media che rappresentano un ponte cruciale fra lo stato e la società,

posizione che permette loro di influenzare fortemente le preferenze de governo e della società sui

problemi pubblici e sulla loro soluzione.

07. Che cosa si intende per autonomia e capacità degli stati?

Autonomia e capacità sono le due dimensioni dell’organizzazione statale che ne influenzano il potere di

definire e realizzare le politiche. Per autonomia si intende il grado di indipendenza dello stato da pressioni

sociali che cercano di perseguire il proprio interesse o creano conflitti. Per capacità, invece, ci si riferisce al

fatto che lo stato deve avere la capacità di stabilire gli indirizzi politici e di realizzarli. Tale capacità è

funzione della coerenza e della competenza organizzativa. L’unità ai vari livelli, nonché al loro interno, e

l’alto grado di competenza degli uffici sono considerati cruciali per il miglioramento delle capacità dello

stato.

Lezione 011

14. Come è possibile classificare gli strumenti di policy?

Gli strumenti di policy sono stati classificati da diversi studiosi, ma sicuramente la catalogazione più

sistematica si deve a Christopher Hood, che ha suggerito come tutti gli istrumenti di policy utilizzino una

delle quattro grandi categorie delle risorse di governo: l’uso delle informazioni in proprio possesso

(nodality); i poteri conferitigli dalla legge (authority); il denaro pubblico (treasure); le organizzazioni formali

disponibili (organization). Anche McDonnell ed Elmore hanno utilizzato una quadruplice organizzazione

degli strumenti basata non tanto sull'uso delle risorse quanto piuttosto sul fine sperato. La loro

classificazione degli strumenti consiste in: mandates, inducement, capacity building e system-changing.

Schneider ed Ingram hanno proposto una lista di categorie simili, chiamate incentives, capacity-buildiug,

symbolic and hortatory e learning.

15. Che cosa distingue la regolazione e l'erogazione diretta all'interno della classificazione degli strumenti

di policy?

La regolazione è quel processo secondo cui il governo richiede ai soggetti interessi una certa azione a cui

questi devono adeguarsi. Il mancato adeguamento comporta solitamente una sanzione. La regolazione può

intervenire in diversi ambiti, sia economici che sociali. Nel primo caso controlla i prezzi e il volume della

produzione, i profitti derivati dagli investimenti o dall’appartenenza o meno di un’impresa ad un

determinato settore industriale. Nel secondo fa riferimento ai controlli in materia di salute, sicurezza e

prassi sociali. Dall’altra parte, con l’erogazione diretta lo stato invece di interagire con la società eroga

direttamente beni e servizi che compongono la politica attraverso il proprio apparato.

16. Che cosa caratterizza le tasse e le tariffe come strumenti di policy?

Le tasse e le tariffe sono denari che i privati, le associazioni e le imprese devono versare obbligatoriamente

allo stato. Le tasse hanno lo scopo di raccogliere gettito per mantenere l’apparato statale ed erogare i

servizi. Le tasse vengono però versate al settore pubblico anche in cambio della fornitura di una

controprestazione, in questo caso esse possono essere utilizzate anche come strumento di policy per

indirizzare il comportamento dei soggetti. Esistono vari tipi di tasse: le trattenute sul reddito, le e tasse (sul

consumo) e la tariffa d’uso.

Lezione 012

05. Che cosa si intende per strumenti di policy volontari?

Per strumenti di policy volontari si intende quegli strumenti il cui coinvolgimento del governo è minimo o

nullo. I governi spesso decidono deliberatamente di non agire riguardo a un determinato problema

pubblico perché ritengono che questo possa essere gestito meglio dal mercato, dalla famiglia o dalle

organizzazioni di volontariato (es. ONG). Gli strumenti volontari sono un importante strumento di

realizzazione delle politiche economiche e sociali. Molti problemi pubblici vengono affrontati attraverso

questo tipo di strumenti. Questo tipo di strumenti viene preferito in molte società per la sua efficienza in

termini di costi e per il risalto che dà alla dimensione comunitaria, alla libertà individuale e ai legami.

06. Che cosa si intende per criterio della legittima coercizione?

I politologi canadesi G. Bruce Doern e Richard Phidd sono gli autori di una classificazione legata al concetto

di “legittima coercizione”, secondo cui lo Stato è l'unico soggetto in grado di imporre o impedire un

determinato comportamento. Secondo tale schema, “l'autoregolazione” è considerata il livello più basso di

coercizione, mentre la “proprietà pubblica” è ritenuta il livello più alto. Questo criterio di catalogazione ha

fornito le basi per le future classificazioni stabilendo la necessità di analizzare gli strumenti nel contesto

della relazione stato – società rappresentata in ciascuna categoria.

07. In che senso il mercato è uno strumento volontario di policy?

Il mercato costituisce uno strumento volontario di policy in quanto la volontaria interazione tra produttori e

consumatori dovrebbe produrre una soddisfazione da parte di entrambe le parti. Secondo i teorici, il

motore primario delle due parti è l’interesse (utilità del consumatore e profitti dell’imprenditore), la società

nel suo insieme dovrebbe poter guadagnare da questa interazione dal momento che tutto ciò che essa

desidera (e per cui è disposta a pagare) dovrebbe essere fornito al minor prezzo possibile.

In alcuni casi il mercato costituisce lo strumento più adeguato perché, oltre ad essere un mezzo efficace ed

efficiente per erogare la maggior parte dei beni privati, può anche garantire che le risorse vengano

impiegate solo per quei beni e servizi a cui la società attribuisce un valore, dimostrato dalla disponibilità

degli individui a pagare per ottenerli.

Lezione 013

04. Che cosa si intende per strumenti di policy coercitivi?

Gli strumenti coercitivi vincolano e/o indirizzano l’azione degli individui e/o delle aziende interessate, ai

quali non resta che un margine di discrezionalità scarso o nullo nel comportamento. Il governo,

nell’esercizio della sua autorità sovrana, può ordinare ai cittadini di intraprendere determinate attività, può

creare imprese a proprietà pubblica oppure provvedere direttamente ad erogare i beni e i servizi (oggetto

della politica) tramite l’apparato burocratico. Gli strumenti di questo tipo sono fortemente coercitivi in

quanto consentono al governo di agire liberamente, all’interno dei vincoli costituzionali, limitando la

discrezionalità degli individui, dei gruppi e delle organizzazioni oggetto del provvedimento.

05. Che cosa caratterizza le imprese a controllo pubblico come strumento di policy?

Le imprese a controllo pubblico rappresentano il caso estremo di interventismo statale e di regolazione. In

questo caso, infatti, lo stato può intervenire all’interno di un’organizzazione in quanto proprietario e

definirne le regole a suo piacimento. Esistono 3 caratteristiche che le definiscono come tali: deve esservi un

certo grado di partecipazione statale; devono essere soggette ad un certo grado di controllo del governo; e

produce beni e servizi destinati alla vendita. Le imprese a controllo pubblico sono utili, ad esempio, con

beni e servizi troppo costosi per la produzione da parte dei privati, possono semplificare la presenza di

regolazioni eccessive, richiedono meno informazione e finanziano la spesa pubblica.

Lezione 014

04. Che cosa si intende per strumenti di policy misti?

Gli strumenti misti combinano elementi caratteristici sia degli strumenti volontari, sia degli strumenti

coercitivi. Questo tipo di strumenti permette al governo di influire a vario livello nelle decisioni degli attori

non statali, pur lasciando la decisione finale agli attori privati – in altre parole vi è un intervento del governo

e allo stesso tempo una libertà d’azione da parte della società. Il coinvolgimento dello stato può variare da

un minimo, che consiste nella diffusione di informazioni, fino alla tassazione per disincentivare le attività

non auspicabili, passando per i sussidi per incoraggiare l’esercizio di attività desiderabili oppure l’istituzione

di un sistema di prezzi (aste) altrimenti assente.

05. Quali sono i vantaggi della regolamentazione?

I vantaggi dell’uso della regolazione sono diversi. Servono meno informazioni rispetto al caso del

volontariato o degli strumenti misti (cfr. lezione seguente), perché non occorre che il governo conosca in

anticipo le preferenze dei soggetti. Basta semplicemente stabilire uno standard e pretendere che gli

individui vi si conformino. Inoltre, qualora l’attività interessata sia del tutto indesiderata (produzione ed

utilizzo materiale pedopornografico), è più facile definire una serie di regolamenti che proibiscano la

detenzione piuttosto che cercare di scoraggiarne la produzione e la distribuzione (continua). Terzo, in

termini amministrativi la regolazione è più efficiente di altri strumenti, sempre che gli apparati burocratici

abbiano le informazioni necessarie e siano chiari gli obiettivi della politica. L’efficienza è legata alla diretta

esecuzione delle politiche senza le incertezze presenti negli altri strumenti di policy. Quarto, la regolazione

consente di coordinare meglio gli impegni comuni e la pianificazione grazie alla maggiore prevedibilità.

Lezione 015

06. Nell'agenda setting, la mobilization è caratterizzata da...

Il mobilization model viene attribuito ai regimi totalitari. Questo modello descrive i decision makers che

tentano

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Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dominikks di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di analisi delle politiche pubbliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Lucchini Fabio.
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