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(LTP)?
In famiglie con un'alleanza collusiva, osservate con il LTP, emerge un panorama di conflitti tra i genitori e coordinazione problematica. Il
figlio diventa spesso mediatore, assorbendo le tensioni dei genitori. L'obiettivo di creare un ambiente ludico e supportivo per il bambino è
compromesso. Le interazioni sono contrassegnate da competizione e tensioni non dissipate, con una trama narrativa mancante e
frequenti interruzioni. Il clima affettivo è generalmente teso, rendendo difficile fornire guida e supporto adeguati al bambino.
13. Cosa si intende per alleanza familiare disturbata nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?
Questa è una condizione che indica un alto livello di disfunzione nella dinamica familiare. Caratterizzata da gravi conflitti, messaggi
paradossali e ruoli confusi, questa condizione crea un ambiente di tensione e ambiguità. Il gioco nel LTP diventa spesso rigido o caotico
e la funzione del bambino nel gioco è compromessa. Questa forma di disfunzione è comune nelle famiglie con psicopatologie severe e
rappresenta una sfida per gli operatori sanitari, richiedendo interventi specifici per migliorare la dinamica familiare.
14. Descrivere sinteticamente le quattro alleanze familiari osservabili nel Lausanne Trilogue Play (LTP) facendo riferimento alle quattro
funzioni individuate dagli autori.
Nel LTP, quattro tipi di alleanza familiare sono collegati a funzioni specifiche. L'alleanza disturbata è caratterizzata da una mancanza di
partecipazione, impedendo così l'organizzazione. Le alleanze collusive, invece, presentano partecipazione ma con una carente
organizzazione interna, poiché i ruoli e i compiti non sono adeguatamente rispettati. L'alleanza in tensione ha sia partecipazione che
organizzazione, ma manca di attenzione focale verso la dinamica familiare. Infine, l'alleanza cooperativa è l'ideale, dove tutte le funzioni
sono soddisfatte: partecipazione, organizzazione, attenzione focale e contatto affettivo, rendendo la dinamica familiare armoniosa.
11. Quali sono le caratteristiche della relazione fraterna individuate in letteratura?
La relazione fraterna è caratterizzata da quattro elementi fondamentali: affetto, conflitto, rivalità e potere. Questi aspetti sono
interconnessi e possono variare nel tempo. L'affetto e la cooperazione spesso coesistono con la competizione e la rivalità, delineando
una complessa dinamica interpersonale. Queste componenti non sono rigidamente separate, ma interagiscono in modi complessi,
influenzando la relazione in diverse fasi della vita. Pertanto, la relazione fraterna è un amalgama di emozioni e comportamenti che
possono essere sia positivi che negativi.
12. Cosa si intende per conflitto costruttivo relativamente alla relazione fraterna?
Il conflitto costruttivo nella relazione fraterna implica una negoziazione attiva e una comprensione reciproca. In queste situazioni, i fratelli
non si limitano a litigare, ma cercano soluzioni accettabili per entrambi attraverso la comunicazione aperta. Tale approccio al conflitto è
utile per lo sviluppo di competenze come la comunicazione efficace e la risoluzione dei problemi. L'applicazione di queste abilità non si
limita alla famiglia, ma può estendersi a relazioni e contesti sociali esterni, favorendo interazioni positive e risoluzioni costruttive.
13. Cosa intendono Stoneman e Brody per processo di role crossover all'interno della relazione fraterna?
Stoneman e Brody definiscono il "processo di role crossover" all'interno della relazione fraterna come una situazione in cui uno dei due
fratelli affronta difficoltà, handicap o malattie, creando un'asimmetria nella relazione. Questa dinamica diventa più comune quando il
fratello sano è più giovane di quello disabile. In questo contesto, il fratello minore supera le capacità del fratello maggiore e assume in
parte la responsabilità della sua cura, prendendo il ruolo di primogenito. Il role crossover rappresenta una risposta adattiva alla
situazione, poiché entrambi i fratelli si adattano alle circostanze in modo da affrontare le sfide presenti. Questa dinamica può influenzare
profondamente la dinamica familiare e la relazione tra i fratelli, ma può anche rappresentare un modo per i fratelli di sviluppare legami più
stretti e di supportarsi a vicenda di fronte alle difficoltà.
09. Quali sono le fasi dello sviluppo morale secondo Piaget?
Secondo Piaget, lo sviluppo morale avviene in tre fasi. Inizialmente, nel periodo premorale fino ai 4 anni, i bambini non hanno una vera
comprensione della moralità e delle regole sociali. Successivamente, tra 4-9 anni, si entra nella fase del "realismo morale" in cui i giudizi
sono principalmente basati su danni reali, piuttosto che sull'intenzione. Dopo gli 8-9 anni, si sviluppa il "relativismo morale": i bambini
capiscono che le regole possono cambiare e diventano flessibili nei loro giudizi morali. L'attenzione si sposta verso l'intenzionalità delle
azioni e la cooperazione e la reciprocità diventano importanti.
10. Descriva il sé esistenziale
Il sé esistenziale è centrale in psicologia dello sviluppo e si articola in due parti. La prima è la "consapevolezza primaria", che emerge nei
primi giorni di vita. Basata su informazioni sensoriali, questa consapevolezza è essenziale per capire il proprio corpo e l'ambiente. La
seconda è la "consapevolezza secondaria", che si forma attraverso interazioni verbali e non verbali con i caregiver. Da circa tre mesi di
età, il bambino inizia a vedere sé come un individuo separato dagli altri, un'idea che si rafforza intorno ai nove mesi.
11. Cosa si intende per realismo morale?
Il realismo morale è un fenomeno che si manifesta nella fase dello sviluppo infantile detta "operatore concreto," tra i 4-9 anni. In questo
periodo, i bambini adottano una visione egocentrica della moralità, focalizzandosi sulle conseguenze materiali e fisiche delle azioni
piuttosto che sulle intenzioni. Ad esempio, se rompono qualcosa accidentalmente, temono più le conseguenze immediate che le
motivazioni alla base dell'azione. Questa fase rappresenta una tappa cruciale nel loro sviluppo morale e cognitivo, e con il tempo
evolverà in una comprensione più sofisticata della moralità.
12. Cosa si intende per relativismo morale?
Il relativismo morale è un concetto che prende forma nei bambini durante l'età di 8-9 anni, segnando un allontanamento da una visione
rigida delle regole etiche. I bambini in questa fase riconoscono che le norme morali sono frutto di un accordo sociale e possono variare.
Valutano le azioni considerando vari fattori come la situazione, l'intenzione e la gravità del danno. Inoltre, la reciprocità e la cooperazione
acquistano importanza, così come la convinzione che tutti meritino giustizia. Le regole diventano flessibili, guidate più dal consenso e dal
benessere individuale che dall'autorità.
13. Descriva il sé categorico
Il sé categorico emerge intorno ai 2 anni, marcando un momento cruciale nella consapevolezza di sé. In questa fase, il bambino
guadagna la capacità di autoriconoscimento, identificando la propria immagine fisica come stabile. Inoltre, si verificano cambiamenti
linguistici: il bambino inizia ad utilizzare termini come "io" e "tu", delineando concetti di identità e relazione. A ciò si aggiunge la capacità
di classificare sé stesso attraverso categorie come sesso e età. Questo processo è fondamentale per la formazione dell'identità
personale e continua a evolversi nel corso della vita.
14. Quali sono gli stati della consapevolezza dell'amicizia secondo Selman?
Selman identifica quattro stadi di consapevolezza nell'amicizia. Tra i 3-5 anni, i bambini vedono gli amici come semplici compagni di
gioco, concentrati sul contatto fisico senza una vera comprensione delle emozioni altrui. Tra i 6-8 anni, l'amicizia è intesa come aiuto
unilaterale e la comprensione delle dinamiche emotive è ancora limitata. Dai 9 ai 12 anni, i bambini iniziano a cooperare e a coordinare
diversi punti di vista, diventando consapevoli della reciprocità. Dopo i 12 anni, l'amicizia si basa su intimità e fiducia reciproca, con una
profonda comprensione delle emozioni e delle motivazioni altrui.
15. Quali sono gli indicatori della presenza del Sé categorico?
Gli indicatori del Sé categorico emergono attorno ai 2 anni di età. Il primo è l'autoriconoscimento, ovvero la capacità del bambino di
identificare la propria immagine come una entità separata e continua. In parallelo, emergono indicatori linguistici: il bambino comincia a
usare pronomi come "me" e "tu," sottolineando la percezione di sé e degli altri come entità distinte. Un terzo segnale è l'uso di categorie
esteriori, come sesso e età, per differenziarsi dagli altri. Questi indicatori segnalano una transizione dalla consapevolezza primaria a
quella secondaria, un passaggio fondamentale per lo sviluppo cognitivo e sociale.
16. Quali sono gli stadi di sviluppo delle abilità di role taking secondo Selman?
Selman identifica cinque stadi di sviluppo delle abilità di role taking. Inizia con lo stadio Egocentrico a 5 anni, dove i bambini non
distinguono i diversi punti di vista. Poi c'è lo stadio Soggettivo tra i 6-8 anni, in cui i bambini capiscono che i punti di vista possono variare
a seconda delle informazioni possedute. A 9 anni, nello stadio Autoriflessivo, i bambini considerano anche i valori e le caratteristiche
personali nel riconoscere differenze di prospettiva. All'età di 11 anni, nello stadio Reciproco, iniziano a differenziare il proprio punto di
vista da quello del gruppo. Infine, lo stadio Sociale e Convenzionale a 12 anni permette di confrontare prospettive multiple,
comprendendo dinamiche e convenzioni sociali.
07. Descriva lo stadio convenzionale di Kohlberg
Lo stadio convenzionale si concentra sulla conformità alle regole sociali e alle autorità stabilite. Nella fase 3, l'individuo valorizza le
relazioni interpersonali e l'armonia sociale, agendo secondo le aspettative della sua cerchia. La "regola aurea" è il principio guida, e c'è
un'enfasi sul mettersi nei panni degli altri. Nella fase 4, l'attenzione si sposta verso il mantenimento dell'ordine e del sistema sociale. La
persona riconosce l'importanza delle leggi e delle istituzioni, sostenendo che il bene della comunità prevale sui desideri individuali. Le
decisioni etiche sono fatte tenendo conto delle implicazioni a livello sociale.
08. Descriva lo stadio pre-convenzionale di Kohlberg
Nello stadio pre-convenzionale, l'individuo passa attraverso due fasi principali. La prima è l'Orientamento premio-punizione, prevalente