Estratto del documento

Il protagonista del processo di sviluppo è l’imprenditore, figura centrale nel capitalismo.

L’imprenditore introduce innovazioni che possono assumere diverse forme, tra cui:

● la produzione di nuovi beni;

● l’adozione di nuovi metodi produttivi;

● l’apertura di nuovi mercati;

● la scoperta di nuove fonti di materie prime;

● la riorganizzazione di interi settori industriali.

Schumpeter identifica nella distruzione creatrice il cuore del dinamismo capitalistico:

l’innovazione distrugge vecchie strutture economiche, generando al contempo nuove

opportunità di sviluppo. Questo processo porta a un’evoluzione delle forme del capitalismo.

Nelle fasi iniziali, prevalgono modelli di concorrenza perfetta, mentre in seguito si affermano

modelli di concorrenza oligopolistica e monopolistica, caratterizzati dalla concentrazione del

potere economico in poche grandi imprese.

Infine, Schumpeter evidenzia che il capitalismo, pur essendo il sistema economico più

dinamico, è intrinsecamente instabile e in continua evoluzione, guidato dalla ricerca del

profitto e dall’intensità della concorrenza.

Teorie classiche dello sviluppo economico: Quattro approcci

1. Sviluppo come crescita e teoria degli stadi-lineari

- Rostow

- Harrod-Doman

Le teorie classiche dello sviluppo economico propongono diversi approcci per spiegare il

passaggio delle società dal sottosviluppo allo sviluppo. Uno di questi approcci è lo sviluppo

come crescita e la teoria degli stadi lineari, rappresentata principalmente dalle analisi di

Rostow e dal modello Harrod-Domar.

Gli stadi dello sviluppo di Rostow (1960)

Secondo Rostow, il processo di sviluppo può essere descritto come una transizione

attraverso una serie di cinque stadi economici comuni a tutte le società. Questi stadi

rappresentano una progressione lineare e descrivono il passaggio dal sottosviluppo allo

sviluppo autosostenuto. Le società, nella loro dimensione economica, si collocano in uno di

questi cinque stadi:

1. La società tradizionale:

È caratterizzata da un’economia agricola, con un basso livello di produttività e di tecnologia.

La maggior parte delle risorse è impiegata nell’agricoltura e le strutture sociali sono rigide,

con limitate opportunità di cambiamento.

2. Le precondizioni per il decollo:

In questa fase si pongono le basi per la crescita economica. Si introducono innovazioni

tecnologiche e investimenti in infrastrutture (come trasporti e comunicazioni). Il commercio si

espande e si inizia a sviluppare un settore industriale di base.

3. Il decollo:

Questo è il momento decisivo in cui l’economia entra in una fase di crescita sostenuta. Gli

investimenti aumentano significativamente e si sviluppano settori industriali chiave che

trainano l’intero sistema economico. Le istituzioni economiche e sociali si trasformano per

sostenere il progresso.

4. Il passaggio verso la maturità:

In questo stadio, l’economia si diversifica ulteriormente, adottando tecnologie avanzate in

tutti i settori produttivi. L’industria assume un ruolo dominante e la produttività cresce in

modo costante.

5. L’età del consumo di massa:

Nell’ultimo stadio, le società raggiungono un alto livello di sviluppo economico e benessere. I

consumi non sono più limitati ai beni di base, ma si concentrano anche su beni e servizi volti

a migliorare la qualità della vita (beni di lusso, istruzione, cultura).

Caratteristiche degli stadi di Rostow

Gli stadi non sono solo descrittivi, ma costituiscono una vera e propria teoria della crescita

economica. Rostow sottolinea che questi passaggi rappresentano una coerenza interna e

una continuità storica. Inoltre, la teoria degli stadi è anche una visione generale della storia

moderna, offrendo una spiegazione di come le società si siano evolute economicamente nel

tempo.

Secondo Rostow, per i Paesi in via di sviluppo (PVS) è necessario superare lo stadio del

decollo per avviarsi verso uno sviluppo autosostenuto. Tuttavia, questo richiede alcune

condizioni fondamentali.

Condizione necessaria per lo sviluppo

Perché una società possa passare dallo stadio del decollo allo sviluppo autosostenuto, è

essenziale che vi sia una mobilitazione del risparmio, sia domestico che straniero. Questo

risparmio deve essere sufficientemente elevato per generare gli investimenti necessari a

innescare la crescita economica. La mobilitazione del risparmio è quindi la chiave per

superare il sottosviluppo, poiché consente di finanziare infrastrutture, innovazioni e settori

strategici in grado di trainare l’intero sistema economico.

In sintesi, la teoria degli stadi di Rostow rappresenta una spiegazione lineare e progressiva

dello sviluppo economico, in cui ogni società deve attraversare una serie di fasi predefinite

per raggiungere l’età del consumo di massa. Tuttavia, il passaggio da uno stadio all’altro

richiede politiche economiche mirate, investimenti strategici e una gestione efficiente del

risparmio.

· Il modello di Kaldor si collega a quello di Harrod-Domar perché parte dagli stessi principi di

base: il ruolo chiave del risparmio e degli investimenti nella crescita economica. Tuttavia,

Kaldor arricchisce l’analisi, introducendo il ruolo della distribuzione del reddito e un

meccanismo di auto-correzione per spiegare come l’economia può adattarsi agli squilibri tra

crescita economica e demografica. In questo senso, Kaldor rappresenta un’evoluzione del

modello Harrod-Domar, rendendolo più adatto a descrivere un sistema economico reale.

Differenze principali tra Harrod-Domar e Solow

1. Disequilibrio vs Equilibrio:

● Il modello Harrod-Domar enfatizza il problema del disequilibrio tra risparmio,

investimenti e crescita.

● Solow assume che i mercati tendano verso un equilibrio dinamico nel lungo periodo.

2. Accumulazione di capitale vs Efficienza:

● In Harrod-Domar, la crescita dipende fortemente dall’accumulazione di capitale.

● In Solow, la crescita di lungo periodo è trainata dall’efficienza del capitale e dal

progresso tecnologico.

3. Ruolo del progresso tecnologico:

● Harrod-Domar non considera il progresso tecnologico.

● Solow lo introduce come un fattore esogeno che aumenta l’efficienza del lavoro.

4. Convergenza tra economie:

● Solow spiega il fenomeno della convergenza: i paesi poveri possono crescere più

rapidamente di quelli ricchi grazie ai rendimenti decrescenti del capitale.

Conclusione

Il modello di Solow supera i limiti del modello Harrod-Domar, integrando il ruolo del

progresso tecnologico e dei rendimenti decrescenti del capitale per spiegare meglio le

differenze nei tassi di crescita tra i paesi. Questo approccio ha implicazioni significative per

le politiche economiche, spostando l’attenzione dall’intervento diretto dello Stato verso la

promozione dell’innovazione tecnologica e della produttività.

Il Modello di Lewis (1954)

Il modello di Lewis è uno dei più noti modelli di sviluppo economico, particolarmente

influente tra gli anni ’50 e ‘70, ed è utilizzato per descrivere il processo di trasformazione

strutturale delle economie con surplus di lavoro (cioè un eccesso di manodopera

disponibile). Questo modello si basa sull’idea che la crescita economica e lo sviluppo siano

resi possibili dall’estrazione di surplus dal settore agricolo tradizionale e dal suo

trasferimento verso il settore moderno.

Ipotesi principali del modello

1. Struttura duale dell’economia:

L’economia è composta da due settori:

● Settore tradizionale (agricolo): caratterizzato da bassa produttività e salari di

sussistenza. La produttività marginale del lavoro è pari a zero, il che significa che il

trasferimento di lavoratori da questo settore al settore moderno non riduce il livello di

produzione agricola.

● Settore moderno (industriale): caratterizzato da una produttività più alta e salari

superiori rispetto a quelli del settore tradizionale.

2. Condizioni salariali:

● I salari nel settore tradizionale sono di sussistenza (appena sufficienti per vivere).

● Nel settore moderno, i salari sono più alti rispetto a quelli agricoli (wage premium) e

crescono con l’espansione dell’economia.

3. Investimenti e profitti:

● I capitalisti nel settore moderno assumono tutti i lavoratori necessari, data l’offerta

illimitata di lavoro.

● I profitti generati nel settore moderno vengono interamente reinvestiti, aumentando la

base produttiva e stimolando ulteriormente la crescita economica.

Il processo di sviluppo secondo Lewis

Il modello descrive il processo di trasformazione strutturale dell’economia attraverso i

seguenti passaggi:

1. Trasferimento di manodopera:

Il settore moderno offre salari più alti rispetto a quelli del settore agricolo, incentivando i

lavoratori a lasciare il settore tradizionale. Poiché la produttività marginale del lavoro nel

settore tradizionale è nulla, questo trasferimento non riduce la produzione agricola.

2. Crescita del settore moderno:

La differenza tra la produttività del lavoro e i salari nel settore moderno genera profitti, che

vengono completamente reinvestiti. Gli investimenti aumentano la capacità produttiva del

settore moderno, stimolando l’industrializzazione e favorendo un ulteriore trasferimento di

lavoratori.

3. Espansione della base produttiva:

L’aumento degli investimenti e della forza lavoro nel settore moderno porta a un

cambiamento strutturale dell’economia, con un passaggio dall’agricoltura all’industria.

4. Fine del processo:

Il processo si interrompe quando il surplus di lavoro nel settore tradizionale viene

completamente assorbito. A questo punto, ulteriori trasferimenti di lavoratori sono possibili

solo a costi crescenti (in termini di perdita di produzione agricola), poiché i salari nel settore

tradizionale iniziano a crescere.

Conclusione del modello

Secondo Lewis, il processo di sviluppo è sostenuto dall’espansione dell’occupazione e dagli

investimenti nel settore moderno. Tuttavia, questa crescita auto-sostenuta continua solo fino

a quando esiste un surplus di lavoro nel settore tradizionale. Quando il surplus è esaurito, il

trasferimento di manodopera diventa più costoso e il ritmo di sviluppo rallenta.

Limiti del modello di Lewis

Nonostante la sua importanza, il modello di Lewis presenta alcuni limiti:

1. Non generalizzabile: Il modello si applica solo a economie con surplus di lavoro, una

condizione non sempre chiaramente definita.

2. Rigidità dei salari: Presuppone che i salari nel settore moderno rimangano costanti,

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher clecle04 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Di Maio Michele.
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