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La leadership è un processo di influenza sociale attraverso il quale un individuo ottiene e mobilita l'aiuto degli altri al

raggiungimento di uno scopo collettivo. Essa richiede che un individuo o un'associazione influenzi il comportamento di un altro

individuo o di un gruppo di individui. Se ci sono leader, devono esserci anche sostenitori. La leadership non è l'uso del potere per far

fare alle persone le cose attraverso il rinforzo o la minaccia. La leadership c'è se le persone sono persuase a interiorizzare le norme

di gruppo che esse mettono in atto come espressione delle proprie convinzioni e del coinvolgimento nel gruppo stesso. Da diversi

anni la psicologia sociale si è interrogata circa le caratteristiche che rendono una persona leader all'interno di un gruppo. Una linea

di ricerca ha esplorato la leadership in relazione a quelle che sono state definite le Big Five, misure di personalità che il leader deve

avere. Le 5 dimensioni della personalità sono: estroversione/iniziativa, piacevolezza, coscienziosità, stabilità emotiva,

intelligenza/apertura mentale. Dal lavoro di Judge ed altri emerge che i migliori predittori della leadership sono l'estroversione,

l'apertura mentale e la coscienziosità.

3. Esistono tre tipologie diverse di teorie sui leader. Quali sono?

1) Teorie della contingenza: teorie secondo cui l'efficacia in termini di leadership di determinati comportamenti o stili

comportamentali dipende dalla natura della situazione in cui la leadership si manifesta. Tra le teorie della contingenza vi sono:

leader orientato al compito o alla relazione e teoria del percorso obiettivo; 2) teorie della leadership transazionale (che considerano

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la leadership come un processo di scambio); in esse vi è la teoria dello scambio leader-gregario; 3) teorie della leadership

trasformazionale (che si focalizzano sul modo in cui i leader trasformano gli obiettivi e le azioni di gruppo) in cui vi è una leadership

carismatica.

4. Come spiega la leadership la teoria del percorso obiettivo (PGT-Path Goal Theory)?

La teoria del percorso-obiettivo presuppone che una delle principali funzioni del leader sia di motivare i gregari chiarendo

come comportarsi per aiutarli a raggiungere gli obiettivi. Ci sono due classi di comportamento del leader: strutturazione (il leader

dirige attività connesse al compito), cura (il leader si dedica ai bisogni personali ed emotivi). La strutturazione è più efficace quando i

gregari non hanno chiari gli obiettivi e modi attraverso cui raggiungerli; ad esempio quando un compito è nuovo, difficile o ambiguo.

In caso contrario, la strutturazione è meno efficace.

5. Le teorie della contingenza distinguono tra leader orientato al compito e leader orientato alla relazione. Cosa significa?

Bales identificò due ruoli chiave della leadership: lo specialista del compito che si concentra sul raggiungimento delle

soluzioni e lo specialista socioemotivo, attento ai sentimenti che provano gli altri membri. Anche Fiedler distinse fra leader orientati

al compito (autoritari, danno importanza al successo del gruppo e traggono autostima dal risultato piuttosto che dall’apprezzamento

del gruppo) e leader orientati alla relazione (rilassati, amichevoli, non autoritari e socievoli, i quali traggono autostima da relazioni di

gruppo felici ed armoniose). Fiedler constatò che i leader orientati al compito sono più efficaci quando il controllo della situazione è

scarso e il gruppo ha bisogno di una guida. I leader orientati alla relazione, invece, sono più efficaci quando il controllo della

situazione è buono ed il gruppo non ha bisogno di particolare guida.

Lezione 31.

3. A cosa serve la memoria di gruppo al gruppo?

Quando un gruppo prende una decisione ha bisogno di una memoria per poter recuperare e organizzare le informazioni.

Quando le persone si riuniscono in gruppo per condividere le informazioni, la memoria di ciascuno viene espansa, così che il gruppo

ricorda di più: le informazioni prima non condivise, ora sono condivise. Poiché il gruppo riconosce le informazioni vere, in

particolare quando il compito della memoria è di tipo semplice e reale, è più probabile che le informazioni condivise siano accurate.

All'interno del gruppo vi è anche la cosiddetta memoria transattiva, ovvero i membri del gruppo hanno una memoria condivisa di

chi all'interno del gruppo stesso ricorda che cosa ed è esperto di che cosa.

4. Descrivi il fenomeno della polarizzazione e le spiegazioni fornite dagli autori in proposito.

Talvolta i gruppi possono prendere decisioni rischiose o adottare posizioni estreme. Tale fenomeno è definito polarizzazione di

gruppo. Essa consiste nella tendenza della discussione di gruppo a produrre decisioni di gruppo più estreme della media delle

precedenti opinioni, nella direzione sostenuta da tale media. Essa tende a sottolineare l'incremento dato dal gruppo a un

orientamento che già era presente nei singoli componenti. Tra le spiegazioni della polarizzazione di gruppo vi è: 1) la teoria delle

argomentazioni persuasive, visione secondo cui le persone nei gruppi sono persuasi da informazioni originali che avallano la loro

posizione di partenza, la quale viene così sostenuta in modo più estremo; 2) il confronto sociale/valori culturali, attraverso la

discussione di gruppo le persone modificano le proprie opinioni conformandosi a ciò che pensano gli altri e a ciò che è

culturalmente apprezzato; 3) la teoria dell'identità sociale, quando gli individui categorizzano se stessi come membri del gruppo, si

identificano anche con il gruppo, il che li porta conformarsi alla norma dell'ingroup. Se la norma è polarizzata, è polarizzato anche il

gruppo nel suo complesso; se la norma non è polarizzata, la categorizzazione del sé conduce a una convergenza sulla posizione

media del gruppo.

5. Descrivi il fenomeno del Group Think o pensiero di gruppo.

Jones nel 1972 coniò il termine per descrivere che cosa succedeva nei gruppi che prendevano decisioni. Il pensiero di gruppo è

una modalità di pensiero in cui il desiderio di raggiungere l’unanimità prevale sulla motivazione ad adottare procedure decisionali

logiche e razionali. La principale causa del pensiero di gruppo è l'eccessiva coesione, ma anche la presenza di alcune procedure

decisionali difettose.

6. Definisci il brainstorming facendo riferimento alla creatività di gruppo.

Il brainstorming è la produzione libera del maggior numero di idee possibili in un gruppo per accrescerne la creatività. I membri

del gruppo cercano di produrre una grande quantità di idee molto velocemente e di abbandonare inibizioni o preoccupazioni in

merito alla qualità. Bisogna semplicemente dire qualunque cosa venga in mente, non essere critici e sfruttare le idee di altri quando

è possibile. La ricerca sostiene che sebbene i gruppi di brainstorming generino più idee degli altri, gli individui interni al gruppo non

sono più creativi di quelli che hanno lavorato da soli; ciò a motivo del fatto che le persone all'interno del gruppo possono non essere

motivate a sufficienza o tenere il giudizio degli altri. lOM oA R cP S D| 9679654

Lezione 33.

7. Descrivi come i seguenti tre tipi di comportamento possono celare pregiudizi di fondo: riluttanza ad aiutare, Tokenism,

discriminazione inversa.

Riluttanza ad aiutare: incapacità di aiutare gli altri gruppi a migliorare la propria posizione nella società (ad esempio, proprietari

di case riluttanti ad affittare alloggi a minoranze etniche); tokenism: concessione fatta in favore dei membri di un gruppo di

minoranza per sviare le accuse di pregiudizio e discriminazione (esempio, aziende che assumono persone appartenenti a minoranze

etniche per sviare le accuse di pregiudizio ad esse rivolte); discriminazione inversa: forma estrema di tokenism, strappo alla regola in

favore dei membri di un gruppo verso cui si nutrono dei pregiudizi, effetti negativi a lungo termine, soprattutto in merito

all'autostima.

8. Spiega la differenza tra pregiudizio e discriminazione, apportando esempi della vita quotidiana.

Il pregiudizio è la valutazione, positiva o negativa, di un gruppo sociale e dei suoi componenti. È un sentimento di antipatia

fondato su una generalizzazione falsa e inflessibile diretto verso un gruppo nel suo complesso o verso un individuo in quanto

membro di quel gruppo, secondo la definizione di Allport. Esso tende alla disumanizzazione degli individui o dei gruppi ovvero a

privare le persone della propria umanità e dignità. Esistono pregiudizi basati sull'etnia, sul genere sessuale o più sottili basati

sull'età, l'orientamento sessuale, la disabilità sia fisica che intellettuale. La discriminazione è un comportamento, positivo o

negativo, diretto verso un gruppo sociale e i suoi componenti che spesso, ma non sempre, deriva da atteggiamenti che sottendono il

pregiudizio. Nella sua forma più estrema, essa può portare a stermini di massa.

Lezione 34.

10. Definisci il razzismo e spiega il motivo per il quale oggi si parla di nuovo razzismo.

Si definisce razzismo il pregiudizio e la discriminazione verso le persone sulla base della loro etnia e della loro razza. Il razzismo

riflette il conflitto che le persone sperimentano tra l'antipatia emotiva profondamente radicata verso outgroup razziali e i valori

dell'uguaglianza. Il razzismo esiste ancora, anche se ha cambiato forma; gli stereotipi specifici sono cambiati. Il razzismo palese è

socialmente condannato, per cui oggi è più difficile da smascherare nella maggior parte dei casi. Infatti, le persone negano di essere

prevenute, ma non fanno nulla per risolvere lo svantaggio razziale, anzi evitano il tema della razza. Questo è il nuovo razzismo.

11. Cos'è la minaccia dello stereotipo?

I membri di un gruppo stigmatizzato conoscono esattamente gli stereotipi negativi che gli altri hanno nei loro riguardi e

sperimentano quella che Steel e colleghi hanno definito minaccia dello stereotipo: sentimento ci fa pensare che saremo giudicati e

trattati sulla base di stereotipi negativi attribuiti al nostro gruppo e che inavvertitamente confermeremo attraverso il

comportamento. Tutto ciò genera molta ansia, che compromette il buon esito delle prestazioni. Steel ed altri hanno indicato che gli

studenti di colore vivono in continua ansia per la paura che i loro insuccessi accademici siano visti come la conferma di uno

stereotipo. Ciò provoca una riduzione degli sforzi e delle ambizioni accademiche.

12. Descrivi la profezia che si autoavvera facendo riferimento allo studio classico condotto per descrivere questo

fenomeno.

Gli atteggiamenti di pregiudizio sfociano in un comportamento discriminatorio manifesto o nascosto che col tempo crea degli

svantaggi. Così una credenza stereotipica può creare una realtà

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Covelli Venusia.
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