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Cita i luoghi di produzione culturale del periodo, sottolineandone le differenze
I luoghi di produzione culturale erano: Le università in cui vi era una produzione filo-imperiale, i
monasteri in cui vi erano i chierici e la produzione restava legata al potere papale. Infine, altro
luogo di produzione, trattasi della corte in cui operavano i feudatari e garantivano lo sviluppo della
cultura.
Sintetizza gli aspetti socio-economici salienti del periodo compreso tra XI e XII secolo
tra il 1000 e il 1100 si hanno notevoli sviluppi a livello socio-economico e culturale:
Lo sviluppo dell'agricoltura si deve all'impiego di nuove tecniche e di nuovi strumenti di
produzione, ciò porta ad un aumento del raccolto e ad un conseguente miglioramento delle
condizioni di vita delle popolazioni. Riprendono i commerci, le città ricominciano a popolarsi. La
ricchezza circola tra le mura cittadine e nasce così un nuovo ceto sociale: la borghesia (ricchi
mercanti, artigiani o imprenditori). In questo periodo storico avviene anche la nascita dei comuni.
Questo clima fiorente coinvolge anche la cultura. Nascono infatti le prime università in cui gli studi
si svincolano dalla tutela dell'attività religiosa e civile e assumono sempre più autonomia.
Designa la relazione esistente tra la scuola poetica siciliana e il dolce stil novo
Entrambi trattano d'amore. Il dolce stil novo è quel movimento poetico che si sviluppa in toscana a
cavallo tra xiii e xiv secolo, i principali rappresentanti di questa corrente furono: Guido Cavalcanti,
Guido Guinizzelli e Dante Alighieri. Secondo i poeti l'amore è un sentimento importante che può
avvicinare l'essere umano a Dio, la donna infatti è un essere angelico, perfetto e irraggiungibile.
La scuola poetica siciliana nasce alla corte di Federico ii nella prima metà del 1200, la poesia
siciliana tratta anch'essa d'amore e lo fa, anch'esso, descrivendo la donna amata con toni raffinati ed
eleganti.
Indica i due filoni di brevi narrazioni del medioevo italiano e le loro finalità
a) filone edificante, cioè puntato al miglioramento, all’edificazione morale
b) filone borghese e laico, destinato allo svago o alla promozione sociale: novelle.
Elenca la cronologia essenziale di Dante facendo anche riferimento ad almeno due sue opere
nasce a Firenze nel 1265, a maggio,
Partecipò alle campagne militari contro Pisa nel 1289 , e sempre dal 1289 cominciò ad assumere
cariche politiche cittadine.
Nel 1300 D. assurge alla massima carica politica: è uno dei sei priori.
1303: de volgari eloquentia
1306: Divina commedia
1310: Dante viene condannato all'esilio
1321 muore
Riassumi le premesse da cui nasce la Commedia
La composizione della Divina Commedia abbraccia un arco di circa quindici anni, iniziata nel 1306
fino alla morte del poeta nel 1321.
Si tratta di un poema allegorico- didascalico, in una narrazione che assume spesso significati
allegorici, lo scrittore vuole trasmettere insegnamenti morali. Il titolo dell'opera fu quello di
Commedia (l'aggettivo Divina fu aggiunto in un secondo momento da Boccaccio), Dante scelse
questo titolo per due motivi: per il contenuto e un finale lieto e per lo stile umile e semplice, proprio
della commedia.
Illustra in sintesi ciò che viene a configurarsi nella raccolta di rime del Petrarca
Nella raccolta di rime del Petrarca viene a configurarsi il percorso interiore del Poeta che vorrebbe,
da un lato vivere secondo i valori religiosi dell'altro lato si sente attirato dai piaceri terreni (amore
per Laura)
Descrivi il mutamento avvenuto in Petrarca dopo la peste del 1348
La peste del 1348 (di cui fu vittima l'amata Laura) concretizzò in Petrarca l'idea della fragilità della
vita, creando in lui grandi domande a cui prova a dar voce nelle Epistole (1333-1361).
Sintetizza gli elementi che determinarono la nascita di una letteratura religiosa
il 1300 è caratterizzato da una crisi religiosa. In un epoca che vede il Papa coinvolto in conflitti con
i sovrani dei nuovi Stati Nazionali e il conseguente lo Scisma d'occidente. Vi è la necessità di
predicare la religiosità e di farlo in modo che venga coinvolto anche il popolo (contrastare le
eresie), per questo la letteratura religiosa è stata prodotta in volgare.
Cita tre importi figure della storiografia medievale
Dino Compagni , Giovanni Villani , Albertino Mussato.
Sintetizza il rapporto tra l'intellettuale quattrocentesco e le istituzioni del suo tempo
La figura dell'intellettuale nel 1400 è una figura che esprime l'intenzione di riscoprirsi attraverso la
lettura dei classici latini e greci, è una figura non più sottomessa al volere di Dio ma è esso stesso al
centro del proprio universo diventando quindi artefice del proprio destino. Come esempio di primo
grande intellettuale quattrocentesco abbiamo Lorenzo de Medici che fu anche abile uomo politico.
Descrivi i termini della superiorità del latino sul volgare, querelle propria del '400
Nella prima metà del 400 il volgare subisce una grave crisi. Gli umanisti considerano il volgare
inadatto all'espressione letteraria. Dante infatti fu ampiamente criticato per aver preferito il volgare
al latino. Il latino veniva considerato più adatto ad essere utilizzato con finalità letterarie in quanto
possiede regole fisse e chiare che lo rendono una lingua in grado di essere studiata e appresa in
modo preciso.
Descrivi la scoperta che l'intellettuale del '400 compie riguardo il mondo classico
Umanesimo ha come caratteristica la riscoperta dell'uomo attraverso la lettura dei classici latini e
greci. Questi testi vengono però tradotti in modo da essere fruibili a più persone possibili, gli
umanisti infatti realizzano un programma di scoperta e traduzione dei testi, in particolare si
specializzarono nella traduzione dal greco al latino e dal latino al volgare, rendendoli più leggibili,
apportando anche talvolta modifiche grafiche.
Cita le figure letterarie del '400, e almeno un'opera per ognuno con riferimenti cronologici,
che segnano continuità col '300
Lorenzo Valla (1407-57) opera: falsità della Donazione di Costantino
Angelo Poliziano (1454-94) opera: L'Orfeo
Leonardo Bruni (1370-1444). opera: l’Etica e la Politica di Aristotele
Riporta i termini cronologici e i loro riferimenti storici entro i quali si pone il Rinascimento
nel 1517 il monaco Martin Lutero affigge sulla porta della cattedrale di Wittenberg le sue 95 tesi
nelle quali dimostra l'inutilità delle indulgenze denunciando la Chiesa. Questa data può essere
considerata come inizio del Rinascimento. La fine di questo movimento invece si ha al termine del
secolo Xvi quando l'egemonia spagnola si consolida su gran parte dell'italia limitando notevolmente
l'attività intellettuale.
Traccia sinteticamente le componenti della civiltà rinascimentale e delle sue contraddizioni
Per rinascimento si intende quel movimento culturale che si sviluppa nel corso del Cinquecento. Al
centro della cultura rinascimentale c'è l'uomo consapevole della sua intelligenza e delle sue capacità
artistiche. Avviene una rinascita delle arti e del sapere che si fonda sulla ricerca della bellezza e
dell'armonia. Non possiamo però comprendere appieno quest'epoca senza tener conto delle sue
contraddizioni. Nel rinascimento convivono la glorificazione della vita e nel contempo la morte
nella sua tragicità, la passione per il bello ma anche l'interesse per ciò che appare grottesco. Inoltre
gli intellettuali dell'epoca avevano esigenze universali (il mondo cambia con le scoperte
geografiche) ma restavano comunque imbrigliati in una realtà ancora fortemente legata alla corte
signorile. Anche dal punto di vista culturale l'Italia continua a vivere una situazione di spicco che
non le corrisponde sotto l'aspetto politico e sociale.
Descrivi le caratteristiche principali dell'intellettuale rinascimentale
L'intellettuale rinascimentale era pienamente consapevole della sua intelligenza e delle sue capacità
creative. Il bello e l'armonia erano due aspetti ricercati dagli uomini di cultura, fino ad arrivare ad
aspirare la perfezione. La ricerca alla perfezione diventa fondamentale. Gli artisti e i letterati in
quest'epoca subiscono anche un avanzamento a livello sociale.
Cita due figure rappresentative della cultura rinascimentale con riferimenti cronologici e
opere più importanti
Ludovico Ariosto 1474-1533 opere: Orlando furioso, La Cassaria, Il Negromante, la Lena
Franceso Guicciardini 1483-1540 opere: Istorie fiorentine, I ricordi
Spiega perché nel corso del '500 il comportamento dell'individuo fu sempre al centro
dell'attenzione
Per tutto il 500 il comportamento dell'individuo fu centro di interesse. Forse per le continue
minacce a cui veniva sottoposta l'elite e a cui reagiva manifestando una continua voglia di
distinzione dalle altre classi sociali. Si ebbe lo sviluppo di una vera e propria produzione scritta
inerente al comportamento da tenere sia in un contesto pubblico che tra le mura domestiche (Libro
del cortigiano di Castiglione)
Indica le caratteristiche della novella cinquecentesca e la sua elevata compatibilità con i gusti
del tempo
La novella è un componimento in prosa di carattere sentimentale che si sposa perfettamente con i
gusti dell'Italia signorile. Spesso usata con fini di intrattenimento, la novella trova nella lingua
volgare la sua identità rifacendosi alle raccolte duecentesche.
I temi trattati nelle novelle si rifanno ai gusti del tempo; vi erano novelle con personaggi fiabeschi
ed eroici ed altre (narratori toscani) che toccavano argomenti più arguti e piccanti.
Cita i quattro ambiti di gran rilievo della prosa rinascimentale italiana
Gli ambiti di gran rilievo della prosa rinascimentale sono: L'epistolografia, la letteratura sull'arte e i
diari di viaggio.
Elenca gli elementi di distinzione della corte Estense tra XV e XVI secolo
Tra 1400 e 1500 la signoria ferrarese si distingue nel panorama signorile italiano per l'apertura nei
confronti di ogni forma d'arte e per lo splendore e il prestigio della sua corte.
Spiega il significato di "petrarchismo”
Il petrarchismo è una tendenza che si sviluppa a partire da fine 300 e consiste nel rivedere lo stile di
Petrarca come modello a cui ispirarsi. Nel 500 ciò avviene in maniera ancor più intensa, in quanto si
applicò questo modello anche alla poesia volgare. Boiardo nella sua opera Amorum Libri ricrea in
modo personale la poetica del Petrarca. Pietro Bembo presenta il modello petrarchesco fissandone i
principali caratteri in due sue opere: Gli Asolani e Prose della volgar lingua. Bembo trova in
Petrarca il modello per