Estratto del documento

M,

Precisamente, un aumento dell’offerta di moneta (uno spostamento verso destra di come in Figura 14) –

determinato da un incremento delle base monetaria oppure da una modifica dei parametri comportamentali

di banche e risparmiatori

a b)

(riduzione di e/o di – produce una riduzione del tasso di interesse nominale (il costo opportunità di

detenere moneta). La domanda di moneta (MD) – decrescente nel tasso di interesse nominale – aumenta, e

ciò potrebbe portare ad un incremento dei consumi (il cosiddetto effetto ricchezza).

Lezione 049

01. Spiegare perché il mercato non è in grado di garantire una allocazione socialmente efficiente delle

risorse naturali.

Consideriamo il mercato concorrenziale di un bene la cui produzione è inquinante e, per semplicità,

supponiamo che il livello di produzione coincida con il livello di inquinamento. Abbiamo visto che il mercato

porta ad un equilibrio competitivo che non è socialmente efficiente, in quanto non tiene conto dei costi

esterni associati all’inquinamento, e quindi si limita a massimizzare il beneficio netto privato, non il beneficio

netto sociale dell’inquinamento. L’equilibrio del mercato competitivo è rappresentato dal punto E della

figura. L’equilibrio socialmente efficiente è invece rappresentato dal punto F. Il problema è quello di

internalizzare in modo corretto il costo esterno dell’inquinamento in modo che il mercato non porti

all’equilibrio rappresentato dal punto E, ma all’equilibrio socialmente efficiente rappresentato dal punto F.

Lezione 050

01. Indicare pro e contro di una tassa sulle emissioni inquinanti.

la tassa sulle emissioni inquinanti è in grado di indurre il mercato concorrenziale ad arrivare al livello

socialmente efficiente di produzione e di inquinamento. Il ruolo che la tassa sulle emissioni svolge non è

tanto quello di uno strumento di giustizia, cioè di far pagare il colpevole, ma di incentivo ad un’allocazione

efficiente delle risorse. Si tratta di dirottare una parte delle risorse dedicate allo sfruttamento dell’ambiente

dal momento che quest’ultimo impone costi eccessivi alla società (costi eccessivi rispetto ai benefici). È

necessario che si riduca la produzione di beni inquinanti, il che, in un sistema di mercato, richiede che vi sia

una minor domanda di beni la cui produzione è inquinante; il prezzo di domanda più alto è lo strumento

attraverso il quale i consumatori vengono indotti ad esprimere questa minor domanda, mentre il prezzo di

offerta più basso è lo strumento attraverso il quale i produttori vengono indotti a produrre e inquinare di

meno. La tassa sulle emissioni crea la differenza appropriata tra prezzo di domanda e prezzo di offerta.

Lezione 051

01. Discutere i casi in cui è preferibile – per l’autorità di regolazione ambientale – imporre direttamente il

livello socialmente efficiente di inquinamento e quando invece è preferibile introdurre una tassa sulle

emissioni inquinanti.

Uno strumento economico alternativo alle tasse sulle emissioni è costituito dal sussidiare l’abbattimento

delle emissioni stesse. Dal punto di vista dell’assegnazione dei diritti di proprietà, il caso in cui si ricorre alle

tasse sulle emissioni può essere considerato come quello in cui i diritti di proprietà sull’ambiente sono

assegnati al governo come rappresentante dei cittadini vittime dell’inquinamento; in questo caso occorre

pagare una compensazione alle vittime per poter inquinare e il governo si incarica di stabilire e far pagare

questa somma sotto forma di tasse sulle emissioni. Il caso in cui si ricorre ai sussidi in proporzione alla

riduzione dell’inquinamento, al contrario, può essere considerato come quello in cui i diritti di proprietà

sull’ambiente sono assegnati a chi inquina; questi deve essere compensato se si desidera un abbattimento

dell’inquinamento; il governo rappresenta tutte le vittime dell’inquinamento e paga questa somma come

sussidio in proporzione alla riduzione delle emissioni inquinanti. Il sussidio sulle emissioni abbattute

costituisce un ricavo per l’impresa che lo riceve; l’impresa perciò determinerà il livello di abbattimento delle

emissioni in modo da massimizzare il beneficio netto, ossia il ricavo che riceve come sussidio al netto dei

costi di abbattimento. L’impresa cioè dovrà: max [sA-C(A) dove s è il sussidio per unità di emissioni

].

abbattute. La condizione necessaria per la massimizzazione è: C'(A) = s ossia le imprese abbatteranno le

emissioni inquinanti fino al punto in cui il sussidio per unità di emissioni abbattute è uguale al costo

marginale di abbattimento.

Lezione 052

01. Discutere i casi in cui è preferibile – per l’autorità di regolazione ambientale – imporre una tassa sulle

emissioni inquinanti e quando invece è preferibile introdurre un sussidio alla riduzione delle emissioni

inquinanti.

L’autorità di regolazione ambientale, per fissare correttamente il livello della tassa sulle emissioni inquinanti,

deve disporre di una notevole quantità di informazioni che le consentano di determinare prima il livello

socialmente efficiente di inquinamento e poi il costo marginale associato a tale livello, in modo da fissare la

tassa uguale a questo costo marginale. Solo così siamo sicuri che il costo esterno dell’inquinamento venga

appropriatamente internalizzato. Uno strumento economico alternativo alle tasse sulle emissioni è costituito

dal sussidiare l’abbattimento delle emissioni stesse. Dal punto di vista dell’assegnazione dei diritti di

proprietà, il caso in cui si ricorre alle tasse sulle emissioni può essere considerato come quello in cui i diritti di

proprietà sull’ambiente sono assegnati al governo come rappresentante dei cittadini vittime

dell’inquinamento; in questo caso occorre pagare una compensazione alle vittime per poter inquinare e il

governo si incarica di stabilire e far pagare questa somma sotto forma di tasse sulle emissioni. Il caso in cui si

ricorre ai sussidi in proporzione alla riduzione dell’inquinamento, al contrario, può essere considerato come

quello in cui i diritti di proprietà sull’ambiente sono assegnati a chi inquina; questi deve essere compensato

se si desidera un abbattimento dell’inquinamento; il governo rappresenta tutte le vittime dell’inquinamento

e paga questa somma come sussidio in proporzione alla riduzione delle emissioni inquinanti. Il sussidio sulle

emissioni abbattute costituisce un ricavo per l’impresa che lo riceve; l’impresa perciò determinerà il livello di

abbattimento delle emissioni in modo da massimizzare il beneficio netto, ossia il ricavo che riceve come

sussidio al netto dei costi di abbattimento. L’impresa cioè dovrà: max [sA-C(A) dove s è il sussidio per unità

].

di emissioni abbattute. La condizione necessaria per la massimizzazione è: C'(A) = s ossia le imprese

abbatteranno le emissioni inquinanti fino al punto in cui il sussidio per unità di emissioni abbattute è uguale

al costo marginale di abbattimento.

Lezione 053

01. Quale è la condizione necessaria, sebbene non sufficiente, per risolvere un problema di ottimizzazione

(sia di massimizzazione che di minimizzazione)

Le relazioni non lineari sono in genere molto difficili da analizzare matematicamente ma, se sono convesse,

la difficoltà tende a diminuire. La convessità è una condizione necessaria perché una funzione abbia un unico

punto di minimo il che è fondamentale per risolvere i problemi di ottimizzazione.

Lezione 054

01. In che modo i permessi negoziabili di inquinamento consentono di fronteggiare i problemi di

asimmetria informativa?

I problemi di asimmetria informativa rendono dubbia la capacità di una tassa sulle emissioni di consentire il

raggiungimento dell’obiettivo di una ripartizione cost-effective dello standard di abbattimento aggregato tra

le diverse fonti inquinanti. Tale difficoltà ha suggerito di esaminare altre vie per ottenere questo risultato,

maggiormente legate all’operare del meccanismo di mercato. Una via è quella di usare dei permessi

negoziabili di inquinamento. Per capire come funziona questo meccanismo, torniamo all’esempio

precedente. Supponiamo che l’autorità regolatrice per raggiungere lo standard aggregato di inquinamento

Q, assegni arbitrariamente dei permessi di inquinare alle due imprese esistenti in una certa area. Ossia ad

ognuna delle due imprese viene assegnato uno stock di permessi ad inquinare pari a Q10 per l’impresa 1 e

pari a Q20 per l’impresa 2. Questa assegnazione di permessi comporta un certo livello di abbattimento delle

emissioni lorde richiesto a ciascuna impresa: A10 per l’impresa 1 e A20 per l’impresa 2.

Nella figura vengono rappresentate sia l’allocazione iniziale sia l’allocazione cost-effective di abbattimento

tra le due fonti inquinanti. Si noterà che in corrispondenza dell’allocazione di permessi iniziale la fonte 1 ha

un costo marginale di abbattimento (punto E della figura) inferiore al costo marginale di abbattimento della

fonte 2 (punto D della figura). Questa divergenza nei costi marginali di abbattimento segnala una convenienza

delle due fonti a scambiarsi i permessi di inquinamento. Supponiamo che in corrispondenza dell’allocazione

iniziale di abbattimento, e quindi deipermessi di inquinamento, il prezzo dei permessi sia

compreso tra il costo marginale di abbattimento della fonte 2 (rappresentato dal punto D) e il costo marginale di

abbattimento della fonte 1 (rappresentato dal punto E). Il prezzo iniziale dei permessi può essere

rappresentato da un qualsiasi punto sul segmento DE. È facile vedere che alla fonte 1 conviene vendere

permessi di inquinamento perché il prezzo (ossia il ricavo marginale di questa azione) è maggiore del

costo marginale di abbattimento (ossia il costo marginale di questa azione), mentre alla fonte 2 conviene

comprare permessi di inquinamento perché il costo marginale (prezzo di un permesso) è minore del ricavo

marginale (costo di abbattimento risparmiato comprando un permesso in più).

Lezione 055

01. Quale è il principale problema connesso con l’attuazione dei permessi negoziabili di inquinamento?

I problemi di asimmetria informativa rendono dubbia la capacità di una tassa sulle emissioni di consentire il

raggiungimento dell’obiettivo di una ripartizione cost-effective dello standard di abbattimento aggregato tra

le diverse fonti inquinanti. Tale difficoltà ha suggerito di esaminare altre vie per ottenere questo risultato,

maggiormente legate all’operare del meccanismo di me

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dominikks di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica per la crescita e lo sviluppo sostenibile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Lisi Gaetano.
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