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RISPOSTA SINTETICA

L'affermazione "Le società di capitali sono strutture causalmente neutre" mette in luce la flessibilità e

l'adattabilità di queste entità giuridiche, che possono essere utilizzate per diverse finalità senza che la loro

struttura sia limitata o condizionata dal tipo di attività svolta. Questo rende le società di capitali uno

strumento estremamente versatile e utile nel diritto commerciale.

LEZIONE 25 DOMANDA 41 Gli indici da cui non è possibile desumere la derogabilità statutaria dello scopo

di lucro.

L’art. 2247 c.c. non ammette eccezioni alla causa egoistica del negozio societario. Le eccezioni sono

individuate dalla legislazione generale. Le disposizioni che hanno introdotto eccezioni alla previsione

dell’art. 2247 c.c. non possono essere decontestualizzate e quindi non potrebbe formularsi, per analogia,

alcun principio generale di neutralità della causa societaria, capace di risolversi in una parziale abrogazione

dell’art. 2247. La circostanza che l’art. 2332 c.c. non prevede, fra le cause di nullità della società, l’assenza

dello scopo di lucro non è un argomento decisivo. L'art. 2615-ter c.c. dimostra che le società di capitali

possono essere utilizzate anche per uno scopo economico non lucrativo, ma non dimostra che si possa far

ricorso alle società di capitali per perseguire uno scopo non economico.

LEZIONE 25 DOMANDA 42 Le eccezioni normative alla causa egoistica.

La legislazione speciale ha progressivamente introdotto figure espressamente societarie, caratterizzate

tuttavia dall’assenza di scopi egoistici. Ad esempio: -società sportive dilettantistiche: art. 90, l. 283/2002.

Secondo la formulazione originaria dell’art. 10 (poi modificata), dovevano reinvestire tutti gli utili

nell’attività sportiva, senza poterli distribuire in alcun modo tra i soci. Tale previsione è stata abrogata,

tantoché è dubbio che possano essere ancora ricomprese fra le società di diritto speciale senza scopo di

lucro soggettivo; -società di gestione dei mercati regolamentati (art. 61 t.u.f.) e s.g.a. (art. 80 t.u.f.). Le

società di gestione dei mercati regolamentati e quelle di gestione accentrata degli strumenti finanziari

devono essere costituite in forma di s.p.a., ma possono non perseguire scopi di lucro; -società di gestione

fondi mutualistici per lo sviluppo della cooperazione; - impresa sociale (d.lgs. 24-3-2006, n. 155).

LEZIONE 25 DOMANDA 43 Le società sportive dilettantistiche.

L’art. 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 ha così fornito per la prima volta una puntuale definizione di

società ed associazione sportiva dilettantistica. Pertanto, una volta chiarito il profilo soggettivo risulta

meglio delimitato anche l’ambito applicativo delle agevolazioni fiscali concernenti lo sport dilettantistico.

Secondo la formulazione originaria dell’art. 10 (poi modificata), dovevano reinvestire tutti gli utili

nell’attività sportiva, senza poterli distribuire in alcun modo tra i soci. Tale previsione è stata abrogata,

tanto che è dubbio che possano essere ancora ricomprese fra le società di diritto speciale senza scopo di

lucro soggettivo.

LEZIONE 25 DOMANDA 44 L’art. 90, l. 283/2002.

L’art. 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 ha così fornito per la prima volta una puntuale definizione di

società ed associazione sportiva dilettantistica. Pertanto, una volta chiarito il profilo soggettivo risulta

meglio delimitato anche l’ambito applicativo delle agevolazioni fiscali concernenti lo sport dilettantistico. Il

comma 17 prevede che “Le società e associazioni sportive dilettantistiche debbano indicare nella

denominazione sociale la finalità sportiva e la ragione o la denominazione sociale dilettantistica e possono

assumere una delle seguenti forme:

associazione riconosciuta;

associazione non riconosciuta;

società sportiva di capitali o cooperativa “costituita secondo le disposizioni vigenti, ad eccezione di

quelle che prevedono le finalità di lucro”.

Il comma 18 stabilisce che “Le società e le associazioni sportive dilettantistiche si costituiscono con atto

scritto nel quale deve tra l’altro essere indicata la sede legale”. Inoltre la medesima disposizione prevede

che nello statuto debbano essere inserite alcune specifiche clausole puntualmente individuate dal

legislatore.

LEZIONE 25 DOMANDA 45 Le società di gestione dei mercati regolamentati.

L’attività di organizzazione e gestione di mercati regolamentati di strumenti finanziari ha carattere di

impresa ed è esercitata da società per azioni, anche senza scopo di lucro, costituite a tale scopo: queste

società sono le cosiddette società di gestione. Le società di gestione sono imprese vere e proprie, costituite

obbligatoriamente nella forma di S.p.A., e come tali sottoposte agli articoli del codice civile, che disciplinano

tale forma societaria. Tuttavia, non possono essere considerate normali società per azioni, infatti il Testo

unico della finanza ha posto ulteriori obblighi specifici.

LEZIONE 25 DOMANDA 46 Lo statuto dell’impresa sociale.

Le imprese sociali, a prescindere dal tipo di attività esercitata (commerciale e agricola), sono soggette a

regole speciali. In particolare, fra le più rilevanti si ricordano:

devono iscriversi in un’apposita sezione del registro delle imprese;

− sono tenute a redigere le scritture contabili;

− in caso di insolvenza soggette (non al fallimento, ma) alla liquidazione coatta amministrativa.

Le imprese sociali sono soggette alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che può

anche svolgere ispezioni. Il Ministero dispone la perdita della qualifica se riscontra l’assenza delle condizioni

per il riconoscimento (natura di ente privato; attività in settori di utilità sociale; assenza dello scopo di

lucro, indipendenza da enti pubblici o imprese lucrative) o la violazione della disciplina. Ne deriva la

cancellazione dal registro delle imprese e l’obbligo di devoluzione del patrimonio ad enti non lucrativi

individuati nello statuto.

LEZIONE 25 DOMANDA 47 Il d.lgs. 155/2006.

Dal punto di vista sistematico un’importanza ancora maggiore riveste la disciplina dell’impresa sociale, che

costituisce una evidente deroga al principio della lucratività. L’impresa sociale non è una nuova entità

organizzata a carattere imprenditoriale, distinta da quelle tradizionali: “impresa sociale” è una qualifica, che

possono acquisire tutte le organizzazioni private che esercitino senza scopo di lucro e in via stabile e

principale attività d’impresa al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi di utilità sociale.

LEZIONE 25 DOMANDA 48 Profili di disciplina dell’impresa sociale.

I profili di disciplina più rilevanti dell’impresa sociale sono:

i beni o servizi di utilità sociale sono fissati dall’art. 2 del d.lgs. 155/2006;

l’impresa sociale è “impresa”: viene quindi condotta con metodo economico.

Possono quindi esservi utili (avanzi di gestione). È vietata l’auto-destinazione dei risultati della gestione

perché gli utili e gli avanzi di gestione devono essere destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o

all’incremento del patrimonio dell’ente; -il patrimonio è soggetto ad un vincolo di destinazione: non

possono essere distribuiti fondi o riserve in favore di amministratori, partecipanti, lavoratori (etc.) durante

l’esercizio dell’impresa o allo scioglimento. In caso di cessazione dell’impresa, il patrimonio è devoluto ad

organizzazioni non lucrative di utilità sociale come previsto dallo statuto (ad es. a comitati, fondazioni,

associazioni etc.); -fra i privilegi concessi alle imprese sociali vi è quello per cui i partecipanti possono

limitare la propria responsabilità anche se si è fatto ricorso ad uno schema organizzativo che prevedrebbe

la responsabilità illimitata.

LEZIONE 25 DOMANDA 49 Il patrimonio nell’impresa sociale.

Le imprese sociali godono del privilegio di poter limitare alcuni aspetti delle responsabilità patrimoniali dei

partecipanti anche quando per la forma societaria utilizzata prevarrebbe la responsabilità personale e

illimitata di questi soggetti (società in nome collettivo). In particolare:

se l'impresa sociale è dotata di un patrimonio netto di ventimila euro al momento dell'iscrizione nel

registro delle imprese risponde delle obbligazioni assunte solo l'organizzazione con il suo

patrimonio.

se il patrimonio diminuisce per delle perdite al di sotto di 1/3 dei ventimila euro, delle obbligazioni

rispondono in solido tutti coloro che hanno agito per nome e per conto dell'impresa.

Quindi le agevolazioni poste dal legislatore sono valide solo per l'impresa sociale in bonis. Il patrimonio di

questo tipo di imprese grava un vincolo di indisponibilità in quanto non è mai possibile, nemmeno in caso di

scioglimento, distribuire fondi o riserve a vantaggio di coloro che ne fanno parte bensì l'intero patrimonio

deve essere devoluto in altre associazioni non lucrative indicate nello statuto. L'assenza dello scopo di lucro

e dello smobilizzo del patrimonio è tenuta costante anche in caso di scissione, fusione o trasformazione

dell'impresa sociale. Le società commerciali per poter essere considerate imprese sociali devono inserire il

vincolo di non distribuzione degli utili. Non possono essere considerate un'impresa sociale gli enti pubblici e

quegli enti privati il cui scopo sociale vada a solo vantaggio dei soci e non della generalità dei cittadini.

LEZIONE 25 DOMANDA 50 Il candidato individui ed illustri esempi fondazioni che esercitano un’attività

d’impresa.

Le fondazioni, tradizionalmente conosciute per il loro scopo non lucrativo e per il loro ruolo nel

promuovere attività culturali, sociali, educative e di ricerca, possono anche esercitare attività d'impresa.

Questo accade quando l’attività imprenditoriale è funzionale al perseguimento degli scopi istituzionali della

fondazione. Di seguito vengono illustrati alcuni esempi di fondazioni che esercitano attività d'impresa:

1. Fondazione Teatro alla Scala

Descrizione: La Fondazione Teatro alla Scala, istituita nel 1997, gestisce il famoso teatro

o milanese.

Attività d’impresa: Oltre a organizzare spettacoli di opera, balletto e concerti, la

o fondazione svolge attività commerciali come la vendita di biglietti, la gestione di

merchandising, ristoranti, e attività di promozione turistica e culturale. La fondazione può

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A.A. 2024-2025
211 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Flower25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Amal Abu Awwad.