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Estratto del documento

DIRITTO COMMERCIALE (A)

ECONOMIA (D.M. 270/04)

CATANIA ARMANDO

Paniere generato il 18/12/2023

N° domande aperte 55

N° domande chiuse 257

LEZIONE 2 DOMANDA 2. Definire l’imprenditore.

L'imprenditore (articolo 2082 c.c.) è una figura cruciale nel panorama dell'attività economica. Si tratta di un

individuo o un'entità giuridica che si impegna in modo organizzato e professionale in un'attività economica

con l'obiettivo principale di ottenere un profitto.

Per comprendere meglio il concetto di imprenditore, è fondamentale considerare alcuni aspetti chiave.

Innanzitutto, l'imprenditore gestisce l'attività in modo organizzato, pianificando e coordinando tutte le

risorse necessarie per il buon funzionamento dell'impresa. Questo include la definizione degli obiettivi,

l'allocazione delle risorse finanziarie e umane, e la gestione complessiva dell'impresa.

Un altro elemento distintivo è la finalità di lucro. Gli imprenditori perseguono attivamente il profitto come

risultato delle loro attività economiche. Questo carattere lucrativo distingue l'imprenditore da altre forme

di attività occasionali o non organizzate.

L'assunzione di rischi è un altro aspetto rilevante. Gli imprenditori sono disposti ad affrontare rischi

finanziari legati alle loro attività, sapendo che il successo imprenditoriale spesso comporta la necessità di

prendere decisioni coraggiose e di fronteggiare incertezze.

La partecipazione personale è anch'essa un tratto distintivo. Sebbene l'imprenditore possa delegare alcune

responsabilità, la sua figura rimane centrale nell'organizzazione. La sua presenza e il suo coinvolgimento

sono spesso essenziali per il successo dell'impresa.

Infine, l'attività imprenditoriale è di solito caratterizzata dalla sua ripetitività. A differenza di singoli eventi

occasionali, l'imprenditore si dedica in modo continuo all'attività economica.

In sintesi, l'imprenditore, con le sue caratteristiche distintive di organizzazione, finalità di lucro, assunzione

di rischi, partecipazione personale e ripetitività, occupa un ruolo chiave nell'ambito del diritto commerciale,

soggetto a specifiche norme e principi che regolamentano la sua attività economica.

LEZIONE 2 DOMANDA 3. Definire l’impresa per conto proprio.

L'impresa per conto proprio è una forma di organizzazione economica in cui l'imprenditore agisce in modo

individuale, senza la costituzione di una società o l'associazione con altri soggetti. In questo contesto,

l'imprenditore assume personalmente la responsabilità dell'attività economica svolta e dei relativi rischi.

Innanzitutto, va sottolineato che l'impresa per conto proprio può essere costituita da una persona fisica che

decide di intraprendere un'attività economica in proprio, senza coinvolgere altri soci. Questo tipo di

impresa è spesso rappresentato dall'"imprenditore individuale", il quale gestisce in modo autonomo e

diretto la propria attività.

Un elemento distintivo dell'impresa per conto proprio è la responsabilità illimitata dell'imprenditore. Ciò

significa che il patrimonio personale dell'imprenditore può essere coinvolto nel soddisfare gli obblighi

derivanti dall'attività imprenditoriale. In caso di debiti o perdite, l'imprenditore risponde con il suo

patrimonio personale, e questo rappresenta un elemento di rischio significativo.

Inoltre, l'imprenditore per conto proprio può operare in vari settori, ad esempio, nel commercio,

nell'artigianato o nei servizi. La sua autonomia decisionale è elevata, poiché non è necessario concordare le

decisioni con altri soci. L'efficienza decisionale è, quindi, uno dei vantaggi di questo tipo di organizzazione

imprenditoriale.

Nell'ambito dell'impresa per conto proprio, è fondamentale considerare anche la dimensione personale

dell'imprenditore. La sua competenza, esperienza e dedizione personale giocano un ruolo cruciale nel

successo dell'impresa. L'imprenditore è responsabile non solo della gestione operativa ma anche della

pianificazione strategica e dello sviluppo dell'attività.

In sintesi, l'impresa per conto proprio rappresenta una forma di organizzazione imprenditoriale in cui un

individuo agisce autonomamente, assumendo la responsabilità personale dell'attività economica svolta. La

sua natura individuale implica una maggiore autonomia decisionale ma anche una responsabilità illimitata

in termini di rischi finanziari.

LEZIONE 2 DOMANDA 4. Definire gli elementi che contribuiscono a distinguere un imprenditore da un

professionista intellettuale.

La distinzione tra imprenditore e professionista intellettuale si articola su diversi elementi chiave che

delineano le peculiarità di ciascuna figura.

Innanzitutto, l'oggetto dell'attività rappresenta un elemento fondamentale. L'imprenditore è caratterizzato

dalla gestione attiva di un'attività economica organizzata per la produzione o lo scambio di beni e servizi,

con l'obiettivo primario di generare profitto. Al contrario, il professionista intellettuale si distingue per

l'offerta di servizi specializzati basati sulla propria conoscenza e esperienza, come ad esempio consulenze

legali, mediche o contabili. La sua priorità spesso risiede nella qualità del servizio e nella soddisfazione del

cliente, più che nella pur legittima ricerca di guadagno.

Un altro aspetto rilevante è lo scopo dell'attività. Mentre l'imprenditore mira principalmente a ottenere

profitti attraverso la gestione di un'impresa commerciale, il professionista intellettuale può essere guidato,

oltre che dal compenso, dalla realizzazione di un servizio di alta qualità.

La struttura dell'impresa costituisce un ulteriore elemento di differenziazione. Gli imprenditori organizzano

e gestiscono imprese che possono assumere varie forme legali, come società di capitali o di persone, o

imprese individuali. Al contrario, i professionisti intellettuali possono operare come liberi professionisti o

far parte di studi professionali, spesso caratterizzati da una struttura meno complessa rispetto a un'impresa

commerciale.

La responsabilità legale rappresenta un'altra distinzione significativa. Gli imprenditori possono essere

soggetti a responsabilità illimitata o limitata, a seconda della forma giuridica dell'impresa, mentre i

professionisti intellettuali spesso affrontano una responsabilità personale legata alla qualità dei servizi

forniti.

In termini di finanziamento, gli imprenditori possono richiedere investimenti iniziali significativi per avviare

e far crescere l'impresa, mentre i professionisti intellettuali possono basare il loro avvio più sulla

formazione e sull'acquisizione di competenze professionali, limitando la dipendenza da finanziamenti

esterni.

Infine, la regolamentazione legale gioca un ruolo cruciale. Gli imprenditori sono soggetti a normative

commerciali più ampie, come leggi sulle società e tasse commerciali, mentre i professionisti intellettuali

devono conformarsi a regolamentazioni professionali specifiche del loro settore.

In conclusione, questi elementi distintivi forniscono un quadro completo per comprendere le differenze tra

imprenditori e professionisti intellettuali nel contesto del diritto commerciale, evidenziando come le loro

attività, responsabilità e obiettivi siano plasmati da una serie di fattori specifici.

LEZIONE 2 DOMANDA 5. Definire il requisito della liceità dell’attività svolta dall’imprenditore.

Il requisito della liceità dell'attività svolta dall'imprenditore rappresenta un principio fondamentale nel

diritto commerciale che sottolinea la necessità che l'attività economica condotta da un imprenditore sia

conforme alle leggi e alle normative vigenti, rispettando i principi etici e sociali della società. In altre parole,

l'imprenditore deve operare nel rispetto delle regole stabilite dalla legge, evitando qualsiasi

comportamento che possa risultare illegale, immorale o contrario all'ordine pubblico.

Questo requisito impone all'imprenditore di condurre la propria attività in modo lecito e onesto, evitando

pratiche sleali, frodi, e qualsiasi comportamento che possa ledere gli interessi legittimi di terzi. La liceità

dell'attività riguarda non solo la conformità alle leggi commerciali, ma anche il rispetto di norme fiscali,

ambientali e del lavoro.

La liceità rappresenta un elemento chiave per la validità del contratto e delle transazioni commerciali.

Un'attività illecita può comportare conseguenze legali, tra cui la nullità degli atti compiuti in violazione delle

leggi, sanzioni penali e civili, e il risarcimento dei danni a favore delle parti lesionate.

Nel contesto delle imprese, la liceità dell'attività è strettamente legata al concetto di lealtà e correttezza

nell'agire imprenditoriale. Ad esempio, pratiche di concorrenza sleale, manipolazioni di mercato, violazioni

della proprietà intellettuale o comportamenti scorretti nei confronti dei consumatori possono

compromettere la liceità dell'attività dell'imprenditore.

È importante sottolineare che la liceità dell'attività è valutata in base alle normative e alle leggi vigenti nel

contesto giurisdizionale in cui l'imprenditore opera. Pertanto, la conoscenza approfondita delle leggi

commerciali e settoriali è essenziale per garantire che l'attività imprenditoriale sia conforme alle

disposizioni legali e etiche.

Il requisito della liceità dell'attività svolta dall'imprenditore rappresenta una pietra angolare nel diritto

commerciale, sottolineando l'importanza di condurre un'attività economica in modo legale, etico e

rispettoso delle normative vigenti, contribuendo così alla corretta funzione del sistema commerciale e alla

tutela degli interessi di tutte le parti coinvolte.

LEZIONE 6 DOMANDA 3. Definire la disciplina dell’impresa esercitata dal minore emancipato.

La disciplina dell'impresa esercitata dal minore emancipato costituisce un argomento rilevante nel contesto

del diritto commerciale, poiché riguarda la partecipazione attiva di individui di età inferiore alla maggiore

età nell'ambito delle attività imprenditoriali. L'emancipazione rappresenta una condizione giuridica che

concede al minore alcune prerogative di autonomia tipiche degli adulti, permettendogli di compiere atti di

natura economica senza il bisog

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A.A. 2024-2025
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SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Flower25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Catania Armando.