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CONSEGUENZE DELL’INVENZIONE DELLA STAMPA

Come abbiamo detto, la portata di questa invenzione è stata davvero rivoluzionaria. Ecco perché:

-I libri divennero un bene comune e diffuso e non più elitario;

-Contributo all’alfabetizzazione di massa;

-Nuove idee e nuovi fermenti culturali si diffusero a gran velocità. Basti pensare che, secondo

alcuni studiosi, tra i motivi del successo delle idee di Martin Lutero (che nel 1517 ruppe

definitivamente con la chiesa cattolica) c’è proprio il fatto che potevano essere stampate e

diffondersi rapidamente.

11. Descrivere le caratteristiche principali del Rinascimento.

Il Rinascimento è un periodo storico e culturale che si sviluppò in Italia tra il XIV e il XVI secolo.

Questo periodo è caratterizzato da un grande interesse per la cultura classica greco-romana, che

venne rivalutata e studiata con grande attenzione. Il Rinascimento è stato un periodo di grande

innovazione e di cambiamento,sia dal punto di vista culturale che artistico.Le caratteristiche

principali del Rinascimento sono:1. L'umanesimo: il Rinascimento è stato un periodo in cui l'uomo

è stato posto al centro dell'attenzione.L'umanesimo ha portato alla rivalutazione dell'uomo come

individuo, alla sua dignità e alla sua capacità di ragionare e di creare.2. La valorizzazione della

cultura classica: il Rinascimento è stato un periodo in cui la cultura classica greco-romana è stata

rivalutata e studiata con grande attenzione. Gli artisti e gli intellettuali del Rinascimento si sono

ispirati ai modelli classici per creare opere di grande bellezza e di grande valore culturale.3. La

diffusione della stampa: il Rinascimento è stato un periodo in cui la diffusione della stampa ha

permesso la diffusione delle idee e delle opere letterarie in modo più rapido e capillare. La stampa

ha permesso la nascita di un nuovo pubblico di lettori e ha favorito la diffusione della cultura.4.

L'arte: il Rinascimento è stato un periodo di grande innovazione artistica. Gli artisti del

Rinascimento hanno cercato di rappresentare la realtà in modo più veritiero e realistico possibile,

utilizzando tecniche come la prospettiva e la luce. L'arte rinascimentale è caratterizzata da una

grande attenzione ai dettagli e alla bellezza formale.5. La letteratura: il Rinascimento è stato un

periodo di grande fioritura letteraria. Gli scrittori del Rinascimento hanno cercato di rappresentare

la realtà in modo più veritiero possibile, utilizzando tecniche come la descrizione dettagliata dei

personaggi e dei luoghi. La letteratura rinascimentale è caratterizzata da una grande attenzione

alla forma e alla bellezza del linguaggio.

12. Il dibattito rinascimentale sull'imitazione.

Il dibattito sull’ imitazione nel ‘500 si potrebbe dividere in due contrasti di opinioni tra due

coppie di intellettuali:

Poliziano e Paolo Cortese: Tra i due letterati avvenne uno scambio di lettere. Cortese

1)

scriveva in stile ciceroniano per dimostrare di imitare un solo autore non secondo una sterile

osservanza, ma in un rapporto fecondo come quello tra padre e figlio. Poliziano invece non è

favorevole all’idea di imitare un solo autore bensì molti e da ognuno prendere il meglio.

Pico della Mirandola e Pietro Bembo: Anche tra di essi corre uno scambio di lettere. Pico

2)

sostiene che esistono delle idee innate che emergono dallo studio dei classici e che si deve badare

all’inventio che corrisponde con la sostanza e non all’elocutio che corrisponde allo stile. Bembo

espresse l’idea che lo stile era il modo di esprimere l’identità dell’autore. La cultura classica crea

quindi presupposti per esprimere le proprie emozioni.

06. La figura di Machiavelli. Cenni biografici e produzione letteraria.

Niccolò Macchiavelli è nato a Firenze nel 1469 da un'antica ma decaduta famiglia, fin

dall'adolescenza ebbe dimestichezza con i classici latini. Inizia la sua carriera in seno al governo

della repubblica fiorentina alla caduta di Girolamo Savonarola. Divenne dapprima segretario della

seconda cancelleria e, in seguito, segretario del consigli odei Dieci. Svolse delicate missioni

diplomatiche presso la corte di Francia (1504,1510-11), la Santa Sede (1506) e la corte imperiale di

Germania (1507-1508), che lo aiutarono non poco a sviluppare il suo sistema di pensiero. Tenne le

comunicazioni ufficiali fra gli organi di governo centrali e gli ambasciatori e funzionari dell'esercito

impegnati presso le corti straniere o nel territorio fiorentino. Machiavelli è stato il principale

prosatore e scrittore politico del Cinquecento, e cercò di trasformare l'esperienza accumulata

sul campo in opere letterarie di pubblica utilità, acominciare dal Principe che è il trattato

politico più importante del Rinascimento e della letteratura italiana in genere. Machiavelli è stato il

fondatore della politica come scienza e il primo autore a separare nettamente la sfera dell'agire

pubblico da quella della morale e della religione, in modo talmente esplicito da attirare su di sé

varie critiche e la condanna postuma della Chiesa. Importanti anche le sue opere

storiche, i suoi trattati militari e gli scritti letterari in senso stretto, tra cui spiccano la commedia

Mandragola e la Novella di Belfagor arcidiavolo, in cui riprende la tradizione comica

della letteratura volgare. Immensa è stata la sua influenza sul pensiero politico occidentale e

la sua opera ha avuto una risonanza europea, venendo in seguito rielaborata e talvolta

distorta da più di un pensatore nel periodo della Controriforma.

07. Descrivere il Principe di Machiavelli dal punto di vista contenutistico e formale.

In quest’opera Machiavelli stende un trattato che affronta in una prospettiva laica e moderna i

rapporti tra potere ed il principe che lo esercita. Si tratta del primo grande tentativo di analisi

politica che abbraccia tutti gli aspetti del potere civile secondo una verità effettuale.

Ripartito in 26 capitoli ,vi sono dei nuclei principali:

- Capitoli 1-11: Analisi di diversi tipi di principato esaminati in prospettiva storica, da quelli più

antichi a quelli più contemporanei.

- Capitoli 12:14: trattato militare incentrato sulle opportunità di un esercito regolare che non

renda necessario il ricorso a truppe mercenarie.

- Capitoli 13-23: dedicati alla figura del principe, Machiavelli passa in esame le virtù richieste al

principe nell9esercizio del potere, dove alcuni comportamenti considerati negativi, nell’azione

politica diventano necessari.

06. La figura di Guicciardini. Cenni biografici e produzione letteraria.

Nato in una famiglia nobile, si laurea in diritto civile e sposa la figlia di Salviati, accedendo così agli

strati alti della politica velocemente dimostrandosi ostile al governo repubblicano.Tra alti e bassi

nella vita politica fiorentina nel 1531 ottiene l’incarico dal papa di riorganizzare il governo della

città di Firenze assicurandola alla reggenza di Alessandro de Medici.Con l’arrivo della politica di

Cosimo, lontana dalle simpatie aristocratiche e papiste di Guicciardini, viene estromesso dalla vita

politica e si ritira in una sua villa dove scriverà “Storia d’Italia” che lo impegnerà fino alla sua morte

nel maggio del 1540.

Abbiamo tre opere importanti:

- Istorie fiorentine: che nascono come la descrizione dei fatti avvenuti in Toscana, ma si possono

intendere come un9opera militante di un aristocratico che condanna sia la politica dei Medici che

il governo popolare di Soderini.

-Storia d’Italia: opera dettagliata che descrivere il periodo che va dalla morte del Magnifico

all9elezione di Paolo III

- I ricordi: una sorta di diario privato non pensato per la pubblicazione.

06. La storiografia nel ‘500.

La produzione storiografia e politica del secolo XVI presenta un’interessante attività letteraria che

si dimostra in forme e in strutture differenti. Da una parte rimane il retaggio umanistico delle

grandi opere in latino: di gusto erudito ed antiquario anche quando si tratta di cronaca

contemporanea, sono comunque in genere supportate da una buona preparazione filologica.

Dall’altra parte si assiste sempre più spesso ad ampie produzioni in volgare, non più di interesse

cittadino o privato come spesso accadeva nel Trecento e nel Quattrocento ma si allargano alla

storia di un intero stato o di un intero periodo. Sono moltissimi gli episodi in cui si deve parlare di

lavori su commissione, assegnati ai letterati dal potere politico a scopi apologetici o

propagandistici. Tra gli autori che si rifanno ai modelli umanistici si distinguono in maniera

particolare Paolo Giovio e Marin Sanudo, esempi reciprocamente della produzione storica della

Roma papale e della Venezia repubblicana. All’interno della produzione storiografica volgare

sembra potersi rilevare un nucleo particolarmente attivo e distinto che caratterizza gli ambienti

fiorentini. Francesco Vettori ha lasciato opere di importante lavoro letterario come il ragguaglio su

una missione in Tirolo e un Sommario della istoria d’Italia, composto dopo il sacco di Roma dove è

chiara la sua linea filomedicea e antiromana. Donato Giannotti è stato storico e teorico dello stato:

propone per Firenze una costituzione di tipo misto tra ‘grandi’ ‘mediocri’ e ‘popolani’ stretta per

far fronte alla crisi di potere. Fanno parte anche del panorama della storiografia Bernardo Segni,

avverso alla linea aristocratica guicciardiniana, o Filippo de’ Nerli, autore di alcuni Commentari sui

fatti della Firenze nell’età di Cosimo. A Benedetto Varchi si lega una Storia fiorentina che tratta gli

anni successivi al fatidico sacco di Roma. Infine, Antonio Brucioli,fiorentino di tendenze

fortemente antimedicee e, in seguito, aderente alla Riforma protestante, è autore di un

importante Dialogo della repubblica. L’opera, di stampo platonico e aristotelico, propugna un

ordinamento democratico dello stato caratterizzato da una netta ispirazione religiosa.

08. Presentare la figura di Baldassarre Castiglione.

Baldassar Castiglione (1478-1529) è stato un nobile, diplomatico e scrittore italiano del

Rinascimento. È noto soprattutto per il suo libro "Il Cortegiano", pubblicato nel 1528, che è

considerato uno dei capolavori della letteratura italiana.Castiglione nacque a Casatico, in

Lombardia, da una famiglia nobile. Studiò a Milano e poi a Ferrara, dove entrò in contatto con la

corte degli Estensi. In seguito, si trasferì a Roma, dove divenne un membro della corte papale di

Leone X. Come diplomatico, Castiglione fu inviato in diverse missioni all'estero, tra cui in Spagna e

in Inghilterra. Fu anche ambasciatore presso la corte di Francesco I di Francia.La sua opera

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Publisher
A.A. 2025-2026
42 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Mazzoni Luca.