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L'invio a figure professionali come psicologi o altri esperti rappresenta un atto importante. Chi effettua l'invio deve avere la

consapevolezza e il sapere necessario per identificare una specifica necessità. Inoltre, è cruciale costruire un rapporto di fiducia tra chi

effettua l'invio e il destinatario, sottolineando l'opportunità di miglioramento offerta dall'intervento. Esistono diverse tipologie di invio:

l'autoinvio, dove è la stessa persona ad identificare un bisogno e cercare aiuto; l'invio da parte di familiari, che notano segni di disagio e

incoraggiano la consultazione con uno specialista; infine, l'invio da parte di un collega, un altro professionista che riconosce il bisogno di

un intervento specialistico.

Descrivere le funzioni delle persone che costituiscono una équipe

In un'equipe specializzata in interventi psicologici, diversi ruoli hanno funzioni chiave. Il responsabile agisce come un faro direzionale,

equilibrando la propria posizione tra l'essere integrato nel gruppo e l'osservazione esterna. Questa dualità gli permette di moderare

potenziali tensioni e di evitare un esercizio di potere egoistico. Il supervisore, invece, ha il compito di incanalare la comunicazione e

l'auto-riflessione. La sua mancanza di onniscienza invita gli altri membri a esprimersi liberamente, facilitando la condivisione di

competenze e la coesione.

Descrivere l'importanza dell'équipe e le sue funzioni

L'importanza dell'équipe in contesti specifici è vasta. Offre una struttura terapeutica robusta, non solo per i pazienti ma anche come rete

di supporto per gli operatori stessi. Le funzioni spaziano dall'accoglienza di richieste complesse, che un individuo isolato troverebbe

oneroso, alla gestione delle situazioni volatili. Inoltre, l'équipe mitiga il senso di isolamento che gli operatori possono sperimentare,

fornendo un ambiente per la condivisione di emozioni e informazioni. Questa dinamica facilita la contiguità mentale e l'integrazione,

indispensabili per la vitalità del gruppo. Oltre a questo, l'équipe svolge un ruolo cruciale nel contenere e sostenere gli operatori che

affrontano sfide emotive e frustrazioni nella loro pratica professionale.

Quali tipologie di apprendimento sono state descritte in ambito comportamentista e cognitivista?

Nel campo comportamentista, ci sono due tipi principali di apprendimento: il condizionamento classico, scoperto da Pavlov, e il

condizionamento operante, sviluppato da Skinner. Il primo si basa su risposte involontarie e associazioni tra eventi, mentre il secondo

opera attraverso il rinforzo, la punizione e il modellamento per influenzare il comportamento. Dal lato cognitivista, le tipologie includono

l'apprendimento per analogia, che riguarda la risoluzione di problemi simili; l'apprendimento intuitivo o insight, che implica una

ristrutturazione del campo cognitivo; e l'apprendimento latente, associato alla creazione di mappe cognitive.

Che cosa si intende per apprendimento cooperativo e quali sono le sue caratteristiche?

L'apprendimento cooperativo è un approccio pedagogico che incoraggia gli studenti a lavorare in piccole squadre per acquisire

competenze e raggiungere obiettivi comuni. Questa metodologia pone un forte accento sullo sviluppo di relazioni positive e sulla

responsabilizzazione degli allievi. L'insegnante assume una funzione di guida e facilitatore, piuttosto che di fonte unica di informazione.

L'interazione tra i membri del gruppo è al centro del processo, poiché si ritiene che il dialogo e la collaborazione siano fondamentali per

lo sviluppo cognitivo e socio-affettivo. Gli studenti imparano anche l'importanza della cooperazione per il successo comune.

Quali sono alcuni modelli e tecniche di apprendimento cooperativo?

Nell'ambito degli interventi psicologici, ci sono vari approcci e tecniche rivolte all'apprendimento cooperativo. Ad esempio, il modello

"Community of Learners" pone l'accento sullo sviluppo della metacognizione, mentre "Knowledge Building Community" si concentra

sull'empowerment delle competenze utili nella società contemporanea. Tra le tecniche, i "Learning Circles" sono focalizzati

sull'autovalutazione e il miglioramento continuo. "Group Investigation" permette agli studenti di scegliere gruppi in base ai propri

interessi, promuovendo così l'engagement. Infine, "Jigsaw" è un metodo strutturato che scompone e ricompone i gruppi, rendendo ogni

studente esperto in un particolare argomento.

Si descrivano le tipologie di stili di apprendimento e di stili cognitivi

Gli stili di apprendimento si differenziano in base all'approccio preferito di una persona verso l'acquisizione di nuove informazioni. Tra

questi, abbiamo stili come visivo-verbale, visivo-non verbale, uditivo e cinestesico. Ognuno di questi metodi privilegia specifici canali

sensoriali e modalità di elaborazione dell'informazione. Per quanto riguarda gli stili cognitivi, essi delineano la modalità con cui un

individuo elabora informazioni. Alcune delle categorie sono globale/analitico, sistematico/intuitivo, verbale/visuale, impulsivo/riflessivo,

dipendente dal campo/indipendente dal campo, e convergente/divergente. Ognuna di queste categorie mette in luce vari aspetti come la

velocità decisionale, l'influenza del contesto, o la tendenza verso un pensiero logico o creativo.

Si descrivano gli stili di insegnamento e le relative strategie didattiche.

Gli stili di insegnamento sono adattabili e mirati a rispondere alle diverse necessità degli studenti. Ad esempio, uno stile verbale si basa

sull'utilizzo intensivo della parola, scritta o orale, come veicolo principale per la trasmissione di conoscenze. In contrasto, lo stile visuale

sfrutta elementi come immagini e grafici per facilitare la comprensione. Uno stile globale pone l'accento su idee o concetti centrali,

mentre uno stile analitico si concentra maggiormente sui dettagli specifici. Lo stile sistematico segue una sequenza predefinita di

argomenti, mentre lo stile intuitivo è più flessibile e reattivo alle esigenze emergenti della classe.

Si descrivano gli obiettivi e le fasi del laboratorio sul metodo di studio

Il laboratorio sul metodo di studio punta principalmente a ottimizzare le abitudini di apprendimento degli studenti. Inizia con

l'identificazione delle tecniche abitualmente utilizzate, valutando la loro efficacia. Segue un'analisi dettagliata delle capacità e limitazioni

individuali per personalizzare l'approccio. Successivamente, viene ampliata la gamma di strategie conosciute dall'allievo, introducendo

metodi diversi e più efficaci. Infine, si guida l'applicazione di queste nuove tecniche, garantendo che gli studenti siano in grado di

implementarle in modo autonomo nel futuro.

Si descrivano la finalità e la metodologia di un laboratorio di avvicinamento all'arte con bambini

Il laboratorio di avvicinamento all'arte per bambini mira principalmente a sviluppare la creatività, la comprensione estetica e a costruire

un ambiente sicuro per l'espressione personale. La finalità è anche quella di incrementare la tolleranza nei confronti dell'ambiguità e di

stimolare l'apertura mentale. La metodologia utilizzata è dinamica, articolata in tre fasi fondamentali: dialogo, fruizione e creazione.

Queste fasi non sono lineari ma interconnesse, formando un ciclo che facilita una comprensione più profonda dell'arte. L'ambiente fisico

del laboratorio è cruciale, poiché fornisce gli strumenti necessari per esplorare diverse forme artistiche.

Si descrivano il concetto di integrazione e le strategie relazionali proposte dall'approccio di Siegel e Payne Bryson

L'integrazione, secondo Siegel e Payne Bryson, è la sinergia tra diverse aree cerebrali con funzioni specifiche. L'integrazione orizzontale

coinvolge l'armonizzazione dei due emisferi cerebrali: uno focalizzato sul ragionamento logico, l'altro su emozioni e memoria. Metodi

come l'empatia emotiva aiutano il bambino a sentirsi compreso. L'integrazione verticale unisce aree cerebrali più primitive con quelle più

avanzate, responsabili del pensiero astratto. Tecniche come "Nominare per Dominare" e "Attivare senza Infiammare" sono strumenti per

bilanciare queste diverse aree, mentre il movimento fisico rafforza la connessione con le funzioni cognitive superiori.

Elencare e spiegare le possibili tecniche per la gestione dei problemi comportamentali lievi e gravi a scuola.

Nel campo dell'educazione, ci sono varie tecniche per affrontare i problemi comportamentali degli studenti, sia lievi che gravi. Ignorare i

comportamenti negativi e rinforzare quelli positivi è un approccio comune. Fornire un ambiente emotivamente sicuro, utilizzare

comunicazione non verbale per segnalare correzioni, e stimolare l'interesse dell'alunno sono altri metodi efficaci. Altre tattiche

comprendono la ristrutturazione del programma didattico, eliminare distrazioni e delineare chiaramente valori e conseguenze. A volte,

può essere utile concedere una pausa per aiutare l'alunno a ritrovare l'autocontrollo. Il rinforzo positivo e l'estinzione sono anche

tecniche utilizzate.

Quali sono le caratteristiche dei disturbi psicologi dell'età anziana?

Nell'età avanzata, i disturbi psicologici possono manifestarsi sotto varie forme. L'uso inappropriato di medicinali può causare sia

dipendenza che episodi di delirium, oltre a sintomi depressivi e stati ansiosi. L'istituzionalizzazione, spesso necessaria a causa di

patologie fisiche o limitazioni economiche, può esacerbare problemi mentali esistenti o indurli. Gli stati d'animo negativi, soprattutto la

depressione, sono comuni, così come è elevato il rischio di suicidio come via di fuga da sofferenze multiple. Infine, le condizioni fisiche

come problemi del sonno o deficit uditivo possono influenzare direttamente la salute mentale.

Si descrivano i sintomi cognitivi e non cognitivi nella Demenza di tipo Alzheimer.

Nella demenza di tipo Alzheimer, i sintomi si suddividono in cognitivi e non cognitivi. Tra i primi si includono disfunzioni mnestiche, dal

corto al lungo termine e procedurale; disturbi del linguaggio come anomia e afasia; incapacità nelle prassie e nelle gnosie; problemi

nell'orientamento spaziale e deficit dell'attenzione. Per quanto riguarda i sintomi non cognitivi, si manifestano in ambiti quali il pensiero,

con deliri e allucinazioni; gli affetti, con stati d'animo quali depressione, angoscia e irritabilità; e il comportamento, che può includere

agitazione, aggressività, apatia e disinibizione.

Si descrivano alcuni esempi di interventi non farmacologici attualmente impiegati nella cura della malattia di Alzheimer

Attualmente, nel campo della demenza come l'Alzheimer, vi sono svariati interventi non farmacologici. Il memory trainin

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
24 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fcp965 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Interventi psicologici per l'educazione e la formazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Ruggi Simona.