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(PCC)-

Il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce il tempo di cura. Ogni

persona ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in

modo completo, aggiornato e a lei comprensibile riguardo a diagnosi, prognosi, benefici e

rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati. La comunicazione

deve, quindi, essere considerata una competenza dei professionisti sanitari, allo stesso li-

velo dele competenze tecniche, poiché, quando efficace, permette di sviluppare con il

paziente una relazione che ha un impatto positivo sul percorso assistenziale.

• Strumenti e metodi in Medicina Generale

Il ruolo degli strumenti nella medicina generale: evoluzione verso una pratica più

tecnologica, diagnosi precoci, riduzione invii impropri e invii orientati verso PS o visite

specialistiche. Fino al 50% delle diagnosi comuni beneficiano di strumenti beside.

• La cartella clinica informatizzata

È uno strumento digitale che consente di registrare e gestire dati clinici dei pz in modo

ordinato, rapido e accessibile. Nasce dall’esigenza di trasformare il tradizionale diario

cartaceo ospedaliero in un sistema in grado di supportare il medico di medicina generale

nella gestione di pazienti complessi e cronici seguiti per anni, spesso comorbidi e con

politerapia. Aiuta negli interventi preventivi, educativi, terapeutici, riabilitativi e domiciliari. È

utile anche per il coordinamento con altri professionisti come infermieri, specialisti.

Permette anche di migliorare l’assistenza, monitorare l’andamento dei problemi, aiuta

l’audit clinico: procedura di valutazione sistematica e periodica della qualità dell’assistenza

sanitaria erogata ai pz, e la governance sanitaria: insieme delle strategie, strumenti e

processi organizzativi messi in atto per garantire elevati standard di qualità e sicurezza

nell’assistenza sanitaria. È utile anche per standardizzare e rendere omogenei i dati per

eventuali studi epidemiologici o di ricerca.

Un esempio pratico è il software Millewin.

• Caratteristiche di una “buona” cartella in Medicina Generale

In medicina generale una buona cartella informatizzata deve rispondere a esigenze

specifiche, diverse da quelle ospedaliere. Deve essere facile e con accesso rapido ai dai

per permettere di recuperare in pochi secondi le informazioni rilevanti di pazienti

complessi, seguiti da anni. Deve permettere una visione globale del pz, non gestire solo

singoli episodi ma racchiudere il quadro complessivo della storia clinica, delle condizioni

attuali e delle criticità. Deve consentire il monitoraggio di più problemi clinici sia

separatamente che contemporaneamente. Deve facilitare la diagnosi, conservando traccia

dei sintomi, accertamenti, diagnosi e decisioni. Una cartella efficace deve consentire di

estrarre e analizzare i dati per verificare la qualità delle cure e per finalità formative e di

ricerca. È fondamentale per evitare sovrapposizioni di farmaci, interazioni pericolose o

omissioni nella gestione di pz complessi o in politerapia.

• La cartella clinica orientata per problema

È stata ideata da Lawrence WEED negli anni 60’, la POMR- problem orientated medical

record è strutturata in modo da ruotare intorno ai singoli problemi clinici del paziente,

anziché per episodi cronologici come la cartella classica. Contiene i dati di base: anagrafici

e clinici essenziali, la lista dei problemi attivi, inattivi o risolti che viene aggiornata nel

tempo. Ogni voce è collegata a d uno specifico problema e comprende dati soggettivi,

obbiettivi, valutazione e piano terapeutico. Inoltre, si possono allegare referti, esami,

consulenze e farmaci prescritti. Consente una gestione ordinata di problemi multipli, di

seguire l’evoluzione cronologica di ogni problema, mantenendo traccia di ipotesi modifiche

e interventi, supportare il ragionamento clinico strutturato, utile soprattutto in medicina

generale dove la definizione di un problema spesso richiedere tempo ed evoluzioni.

• La gestione di un nuovo problema: fasi della decisione clinica

La gestione di un nuovo problema non si esaudisce quasi mai in un singolo incontro bensì

è un processo dinamico articolato in più fasi e la cartella clinica informatizzata deve

supportare ogni passaggio.

Il medico si annota i sintomi, preoccupazioni, racconti ed elementi riferiti al pz. Registra i

segni clinici e misurazioni e dati oggettivi. Deve essere formulata un’ipotesi sulla base di

storia e obbiettività. È il momento del ragionamento clinico, che può portare a diagnosi

probabili o necessità di ulteriori indagini. È necessario decidere poi i test diagnostici da

eseguire, trattamenti da iniziare, eventuali invii a specialisti, controllo e follow-up. Ogni

fase deve essere registrata nella cartella informatizzata in modo da tenere traccia del

ragionamento, aggiornare la diagnosi o la strategia di cura ed evitare di cancellare vecchie

ipotesi.

-POCUS e visita eco-assistita in Medicina Generale

È l’acronimo di “point of care ultra sound” e indica un’ecografia contestuale alla visita

clinica effettuata nel punto di cura. È il quinto pilastro dell’esame clinico: ispezione,

palpazione, percussione e auscultazione.

Fornisce info in tempo reale, guida decisioni immediate e aiuta a confermare o escludere

ipotesi cliniche al momento della visita.

Cenni storici della POCUS

Karl Dussik,

1942: neurologo austriaco, fu il primo a sperimentare l'uso degli ultrasuoni

in diagnostica medica, cercando di localizzare tumori cerebrali tramite onde sonore

trasmesse attraverso il cranio. Le immagini ottenute erano rudimentali.

Anni ’90: Arrivano i primi ecografi portatili, segnando l’inizio della diffusione della

diagnostica ecografica al letto del paziente.

Primi anni 2000: Si consolida il termine POCUS. L’ecografia point-of-care si diffonde

rapidamente nei pronto soccorso, in medicina d’urgenza e nelle prime esperienze

di medicina generale rurale.

Dal 2010 in avanti: Miniaturizzazione dei dispositivi: nascono sonde wireless e ecografi

tascabili. Cresce l’interesse dei Medici di Medicina Generale per valutazioni rapide di

addome, torace, muscoloscheletrico e tessuti molli. Nascono programmi di formazione

specifici per la medicina generale grazie a società scientifiche (es. WONCA, SIMG).

L’ecografia point-of-care si diffonde in emergenza, terapia intensiva e anestesia. Prime

pubblicazioni sull’utilizzo POCUS nel trauma (es. FAST – Focused Assessment with

Sonography for Trauma).

Principi base di Ultrasonologia

• Visita eco-assistita

È un complemento della normale visita con ausilio della metodica ecografica. Viene

eseguita dal medico che ha deciso di ampliare le proprie conoscenze e potenzialità

diagnostiche. Avviene durante la visita ambulatoriale o domiciliare. È un’indagine rapida

che si esegue in pochi minuti.

• Campi di applicazione della POCUS

Patologie addominali: epato-biliari, urologiche e gastrointestinali. Patologie toraciche-

polmonari o cardiache. Patologie vascolari- arteriose o venose. Patologie ghiandolari e

tessuti molli: patologie tiroidee, ghiandole salivari e tessuti molli. Patologie muscolo-

In medicina generale, l’ecografia non sostituisce il radiologo ma permette al

scheletriche.

medico di rispondere a quesiti clinici immediati, integrando il dato ecografico con la

profonda conoscenza del proprio paziente e del suo contesto clinico.

• Principali vantaggi e criticità della POCUS

La POCUS offre numerosi vantaggi in medicina generale: migliora l’appropriatezza clinica

e prescrittiva, abbrevia i tempi dell’iter diagnostico-terapeutico e rafforza la presa in

carico del paziente cronico e fragile. Permette di selezionare meglio i casi da inviare in

pronto soccorso, riducendo così gli accessi inutili, e contribuisce al benessere

professionale del medico, generando risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale.

Le principali criticità della POCUS riguardano la variabilità legata all’esperienza

dell’operatore, con il rischio di falsi positivi o negativi, e la possibile creazione di false

aspettative nei pazienti. È essenziale chiarire che si tratta di un'ecografia focalizzata su

quesiti specifici e non di un esame completo. Inoltre, mancano ancora linee guida

condivise sui campi d’uso e sui requisiti formativi, rendendo necessario definire percorsi

formativi strutturati all’interno del CFSMG e riconoscere l’ecografia generalista come

parte integrante del Piano Individuale di Formazione (P.I.P).

• Strumenti Ambulatoriali per l’inquadramento del dolore in Medicina Generale

dolore

Il rappresenta uno dei motivi più frequenti per cui i pazienti si rivolgono al medico

di medicina generale. È stato stimato che oltre il 60% degli accessi ambulatoriali avviene

per questo motivo e, in circa la metà dei casi, il dolore ha caratteristiche infiammatorie.

• Impatto del problema Dolore in Medicina Generale

Il dolore non è soltanto un sintomo fisico, ma ha ripercussioni importanti anche dal punto

di vista sociale, psicologico ed economico. Basti pensare che in Italia si perdono ogni

anno circa 4,1 milioni di giornate lavorative a causa di dolori non adeguatamente gestiti.

Una buona gestione del dolore in ambito di medicina generale significa quindi migliorare

la qualità della vita, la capacità lavorativa e ridurre il rischio di cronicizzazione e le

complicanze psicofisiche.

• Cenni di neurofisiopatologia del Dolore

Si distinguono due principali forme di dolore:

Dolore acuto: ha una funzione “finalistica”, ovvero avvisa l’individuo di una lesione in

- atto. È localizzato, di breve durata e si riduce con la guarigione. Le cause tipiche

sono traumi, interventi chirurgici o infezioni.

Dolore cronico: persiste anche quando la causa iniziale è risolta o diventa autonoma.

- È associato a una forte componente emozionale e relazionale, limitando l’attività

fisica e sociale del paziente. È complesso da trattare e spesso richiede un approccio

multidisciplinare. il dolore è

Secondo la definizione IASP (International Association for the Study of Pain),

una esperienza sensoriale ed emozionale sgradevole associata a un danno tissutale reale

o potenziale, vissuta in maniera soggettiva e influenzata da fattori biologici, psicologici e

sociali.

Il dolore si genera e trasmette attraverso un complesso sistema che comprende diverse

fasi:

1. Trasduzione: conversione dello stimolo doloroso in impulso elettrico.

2. Conduzione: trasporto dell’impulso lungo le fibre nervose.

3. Trasmissione: passaggio dell’impulso dalle terminazioni nervose periferiche al midollo

spinale

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Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher medicina25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene Generale e Applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Ferraresi Aldo.
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