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VIE DI PENETRAZIONE DEI GERMI PATOGENI

– Placentare

Congenita (epatite B, AIDS)

Parenterale

(trasmissione oro-fecale)

Digerente (malattie aerodiffuse)

Respiratoria

(tubercolosi, tetano)

Cutanea

38 genito-urinarie (mal. sessuali)

Mucose congiuntivali (brucellosi

Mucose

VIE DI ELIMINAZIONE DEI GERMI PATOGENI

Intestinale (tifo, colera, epatite A)

 Respiratoria ( difterite, influenza, TBC, mal. esantematiche)

 Cutanea ( varicella, vaiolo, scarlattina)

Le vie di infezione più frequenti sono: orale, respiratoria, cutanea e

transmucosale.

Le modalità di trasmissione possono essere, per contatto= diretta, per

ingestione= indiretta, per inalazione= semidiretta, iatrogena= indiretta,

sessuale= diretta, in inoculazione= indiretta.

In funzione del tempo distinguiamo:

-malattia epidermica: coinvolge un numero di individui(casi) nettamente

superiori rispetto a quanto ci si sarebbe atteso in quella zona ed in quel

periodo di tempo.

-malattia endemica: costantemente presente con prevalenza

bassa(ipoendemica) o alta(iperendemica) in una popolazione o in un'area

geografica.

-malattia sporadica: si presenta irregolarmente e imprevedibilmente

nello spazio e nel tempo generalmente con bassa frequenza.

La profilassi delle malattie infettive segue l’ordine, primaria, secondaria,

terziaria.

La primaria ha l'obiettivo di prevenire l'insorgenza di nuovi casi

impedendo il contagio o l’infezione, la seconda secondaria è limitata alle

poche patologie infettive a lungo periodo di incubazione e mira ad

individuare le infezioni prima che si manifesti la malattia con conclamata

infine, la terziaria, si attua sul malato mediante diagnosi, terapia e

riabilitazione, inoltre riduce il decorso limitando la trasmissione.

La prevenzione primaria quindi attua interventi che impediscono

l’infezione, immuno profilassi o chemioprofilassi, e il contagio con

individuazione e inattivazione di sorgenti e serbatoi ed interruzione di

catene di trasmissione.

Le sorgenti, sono il portatore, sia attua un individuazione mediante

accertamenti di laboratorio in ambienti a rischio, regolamentata per legge.

I serbatoi prevedono le eliminazione degli animali ospiti abituali

dell'agente patogeno, tramite derattizzazione, abbattimento di capi di

allevamento infetti, lotta al randagismo, applicati per la prevenzione delle

zoonosi.

‘’Se un medico nell’esercizio della sua professione viene a conoscenza di

un caso di malattia infettiva e diffusiva o sospetta di esserlo, pericolosa

per la salute pubblica, è obbligato a notificarla all’Autorità Sanitaria

competente” (Decreto del Ministero della Sanità 15.12.1990)

La responsabilità della notifica non è esclusiva del medico ma anche di

tutti coloro che sono responsabili di collettività (presidi di scuole, direttori

di albergo, comandanti di caserme, ecc.)

La notifica, se eseguita con diligenza, consente di identificare

tempestivamente i casi e di circoscrivere i focolai di infezione mediante l’

inchiesta epidemiologica importante per fornire i dati essenziali per una

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prima applicazione delle misure di profilassi, per studiare la causa

dell’infezione ed individuare eventuali veicoli e/o vettori.

Il flusso notifica delle malattie infettive segue una ‘’gerarchia’’ ben

precisa: il Medico segnalatore si occupa di - segnalazione e - diagnosi e

terapia, il Servizio di Igiene territoriale - verifica criteri di diagnosi -

notifica alla regione - esegue indagine epidemiologica e- dispone misure di

controllo, la Regione: - trasmette notifiche a livello nazionale - analizza

dati aggregati, il Ministero della salute ISS Istat trasmettono l’informazione

a EDCD, OMS.

Gli accertamenti di laboratorio si aurano su malato o portatore, soggetti

non malati che hanno avuto contatti con il malato e veicoli responsabili

della trasmissione.

Fase pre-analitica: raccolta, trasporto e conservazione del campione la

cui tipologia dipende dall’agente infettivo, dalla sede di impianto e

replicazione, dalle modalità di eliminazione nell’ambiente.

( polmoniti=espettorato; enteriti=feci; infezioni cutanee=pus).

Fase analitica:

Indagini dirette (identificazione morfologica; coltura; determinazione di

componenti strutturali, sequenze geniche o prodotti del patogeno)

Indagini indirette (dosaggio anticorpi).

I provvedimenti per circoscrivere il focolaio infettivo sono: isolamento,

contumacia e sorveglianza sanitaria. L’attuazione di tali misure è di

competenza dei dipartimenti di prevenzione delle asl territoriali.

L’ isolamento può essere ospedaliero e domiciliare e vede la separazione

del soggetto da tutte le altre persone tranne che dal personale di

assistenza.

La contumacia è l’obbligo per portatori accertati,contatti e conviventi di

un soggetto malato di permanere in un determinato luogo (ospedale o

propria abitazione) secondo indicazioni dall’autorità sanitaria.

La sorveglianza sanitaria è l’obbligo del soggetto di farsi controllare

dalle autorità sanitarie senza limitazioni della libertà personale.

Si applica ai conviventi ed ai contatti che possono trovarsi in fase di

incubazione della malattia ed essere cioè dei portatori precoci.

Il trattamento delle sorgenti di infezione prevede una terapia tempestiva

ed adeguata con antibiotici per il trattamento dei portatori, valida non solo

per curare la sorgente ma per proteggere i contatti.

L’uso degli antibiotici ha contribuito a debellare malattie gravi ed ha

ridotto l’uso di misure drastiche e drammatiche come l’isolamento e la

contumacia.

Arma limitata:Induzione di ceppi resistenti, Non efficaci contro le malattie

virali.

Per inattivare ed eliminare agenti patogeni dall’ambiente, si utilizzano

processi finalizzati a rendere sano un oggetto o una superficie, la

sanificazione. Che comprende pulizia, disinfezione, disinfestazione,

sterilizzazione.

La pulizia è il complesso di procedimenti e di operazioni finalizzati a

rimuovere sia i microrganismi, sia lo sporco visibile o la polvere dalle

superfici e dagli ambienti

La pulizia si può effettuare mediante l’utilizzo di detergenti, composti a

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base di tensioattivi e sostanze complementari quali EDTA, enzimi, ecc..

I detergenti si classificano in:

Detergenti a pH acido (disincrostanti)

• Detergenti a pH basico (sgrassanti)

• Detergenti a pH neutro (poco aggressivi)

Caratteristiche necessarie:

Non corrosivo

• Atossico

• Stabile nel tempo

• Facilmente eliminabile con il risciacquo

• Possibilmente biodegradabile ed economico

L’operazione di pulizia è preliminare ed indispensabile alla disinfezione.

La disinfezione è il processo che comporta l’eliminazione o comunque la

riduzione a livelli di sicurezza dei microrganismi patogeni. Può essere

naturale, tramite fattori responsabili di riattivazione microbica come la

luce solare, le essiccamento, la diluizione, la concorrenza vitale e la

batteriofagia. ci sono inoltre disinfettanti artificiali che possono essere

chimici e fisici.

Le caratteristiche essenziali di un disinfettante:

• Attività biocida senza creare resistenze

• Ampio spettro d’azione

• Rapidità di azione e persistenza

• Assenza di tossicità acuta/cronica (sia umana che ambientale)

• Compatibilità con il materiale disinfettante

• Non deve essere Neutralizzato dal substrato

Ciò vale soprattutto per gli antisettici utilizzati per la disinfezione di cute

e mucose. Le caratteristiche accessorie di un disinfettante sono i costi

contenuti e la facilità d’uso.

L'efficacia di un disinfettante dipende da:

Caratteristiche dell’agente patogeno

Carica microbica

Meccanismo d’azione e stabilità del principio attivo

Presenza di materiale organico(pus,sangue)

Temperatura e pH del substrato.

La disinfezione con agenti fisici

-termica:70° C per almeno 30’ efficace sulle forme vegetative dei

microrganismi, non sulle spore

In ambiente domestico si può procedere alle disinfezione immergendo

oggetti (stoviglie, biancheria) in acqua in ebollizione per 5-10’.

In campo alimentare la PASTORIZZAZIONE permette di eliminare

microrganismi patogeni dagli alimenti allo stato liquido (latte, vino , birra).

In ambiente ospedaliero la disinfezione termica, mediante macchinari

automatici, viene applicato per biancheria, stoviglie, oggetti d’uso,

strumentario medico/chirurgico resistente al calore.

-raggi ultravioletti: Trovano largo impego nella disinfezione di substrati che

non possono essere trattati in modo convenzionale (es. vaccini, acqua

(reflui, piscine) e per sterilizzare l’aria di ambienti delimitati (es. sale

operatorie).

La disinfezione può essere:

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Continua: si effettua per tutto il decorso della malattia ed è rivolta a

secreti ed escreti (feci, urine, espettorato), oggetti (biancheria, posate) e

ambiente (arredamento, pavimenti) a contatto con il malato

Terminale: si effettua al termine della malattia. La sorgente non è più

attiva quindi è rivolta all’ambiente dove ha soggiornato il malato

Periodica:è rivolta all’ambiente, si effettua con cadenza regolare in mezzi

di trasporto (navi, treni ecc.) e in locali adibiti ad uso pubblico (scuole,

asili, alberghi, cinema, teatri ecc.)

Occasionale: intervento straordinario disinfezione in ambienti comunitari

(scuole, uffici, caserme ecc.) frequentati da un soggetto riconosciuto come

eliminatore di patogeni.

La sterilizzazione prevede l'applicazione di procedure volte alla

completa l'istruzione di ogni forma vivente(microrganismi sia in fase

vegetativa che in forma di spore, sia patogeni che saprofiti).

La sterilità è quella condizione di assoluta assoluta assenza di

microrganismi vitali, indicata generalmente per presidi medico chirurgici,

farmaci iniettabili, alimenti, strumenti e substrati di laboratorio.

Alcuni alcuni esempi di sterilizzazione con mezzi fisici sono: calore secco,

calore umido, raggi gamma, radiazioni UV. La sterilizzazione con mezzi

chimici invece vede il metodo del gas plasma di perossido di idrogeno,

l'ossido di etilene e l'acido per acetico.

La disinfestazione è quella procedura ammirata all'inattivazione dei

vettori di trasmissione dei serbatoi animali di agenti patogeni.

La disinfestazione può essere attuata mediante:

Mezzi chimici (insetticidi, acaricidi, rodenticidi) i più comuni

carbammati organoclorurati, esteri fosforici. Particolar

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
116 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michela---31 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Visalli Giuseppa.