Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La conclusione di Solow che la crescita di lungo periodo dipende da fattori esogeni al modello, quali il progresso
tecnologico, rappresentava un forte limite del modello di crescita neoclassico. Tale caratteristica era dovuta
essenzialmente ai rendimenti decrescenti del capitale. Per questo motivo alcuni studiosi pensarono di sviluppare
modelli di crescita in cui la produttività marginale del capitale fosse costante.
Il modello AK è uno dei primi modelli di questo tipo in grado di garantire crescita economica di lungo periodo senza
il bisogno di progresso tecnologico esogeno. L’idea alla base del modello AK è quella di considerare il capitale non
solo come capitale fisico, ma anche come capitale umano. Il modello prende il nome di “modello AK” in quanto
utilizza una funzione di produzione del tipo Y = AK
Il modello AK di Sala-i-Martin utilizza una funzione di produzione semplice Y = AK, ove la produzione complessiva
dipende dalla produttività del capitale (A) moltiplicata per il capitale impiegato (K), inteso in senso ampio come
somma di fattori accumulabili e riproducibili.
In termini procapite il prodotto cresce a un tasso pari al prodotto tra il tasso di risparmio (s) e la produttività del
capitale (A) supposta costante meno il tasso di crescita dell’offerta di lavoro (n).
In pratica, il tasso di risparmio incide sullo sviluppo dell’economia sia temporaneamente che permanentemente.
Conseguentemente due paesi con due differenti propensioni al risparmio crescono a tassi diversi e non vi può essere
alcuna convergenza.
Lezione 042
04. Distinguere il concetto matematico di tasso di crescita come 'variabile endogena' dalconcetto economico di
crescita come 'fatto endogeno'
I modelli di crescita endogena si propongono di spiegare il tasso di crescita del reddito e del tenore di vita come una
variabile endogena, spiegata dal modello. L’analisi si fonda essenzialmente su due elementi:
a) abbandonare l’ipotesi di produttività marginale del capitale decrescente e assumere una funzione diproduzione di
questo tipo Y = AK. E’ possibile avere rendimenti costanti del capitale se interpretiamo K come non solo capitale
fisico ma anche come conoscenza.
b) dare un fondamento microeconomico alle scelte relative al miglioramento dell’efficienza del lavoro e del
progresso tecnico. Un ruolo fondamentale nell’analisi è svolto dall’accumulazione di capitale umano che
espande la capacità di produrre beni e servizi e dalla produzione di conoscenza e innovazione.
Secondo il modello di Solow l’entità del risparmio e degli investimenti di un paese è una delle determinanti
fondamentali del tenore di vita dei suoi cittadini. Come allocare gli investimenti: capitale umano, capitale fisico,
capitale pubblico, esternalità positive.
Lezione 043
04. Spiegare il limite fondamentale del modello di Solow sia in assenza che in presenza diprogresso tecnologico
Nel modello di Salow i punti cruciali sono:
1) il saggio di risparmio (s) di un’economia non influenza i tasso di crescita dell’economia stessa ma solo il livello di
reddito di equilibrio; un aumento del saggio di risparmio sposterà semplicemente l’equilibrio di stato stazionario
verso un più alto livello di reddito, ma da quel punto in poi il suo effettosarà nullo sulla la crescita;
2) una volta raggiunto l’equilibrio di stato stazionario, il reddito pro capite cresce ad un tasso costante pari al tasso
di crescita della popolazione più il tasso di crescita del p.t. (n+g); il prodotto per unità di lavoro effettivo (Y/LA)
rimane costante nel tempo;
3) ne deriva che, in stato stazionario, la crescita è determinata dalla dinamica demografica (n) e, soprattutto, dal
p.t. (g) e non dal tasso di risparmio; in assenza di questi due fattori l’economia non può sostenere una crescita
positiva per sempre.
Ciò che ha determinato la crescita del prodotto è, quindi, per SOLOW l’evoluzione della tecnologia, che ha
influenzato le tecniche produttive in modo labour augmenting, aumentando l’efficienza del lavoro. SOLOW ci dice
che a parità di apporto tecnologico e di propensione al risparmio, una volta raggiunto lo stato stazionario, tutte le
economie dovrebbero crescere ad un tasso similare,
convergendo quindi verso un analogo reddito pro-capite (convergenza nel lungo periodo). Ciò implica che paesi
meno dotati di capitale e più di lavoro dovrebbero crescere ad un tasso accelerato durante la fase di transizione per
raggiungere nel lungo periodo un reddito pro-capite simile a quello dei PA.
Questa implicazione della convergenza non ha però avuto riscontri empirici adeguati. Ad oggi risultati sono
divergenti e quindi non possiamo confermare senza ombra di dubbio che l’intuizione teorica di SOLOW abbia
sempre avuto un riscontro nella realtà.
Lezione 044
04. Sintetizzare gli elementi generali della teoria della crescita endogena
La teoria della crescita endogena è un assunto secondo il quale la crescita si basa sulla dinamica del progresso
tecnologico, inteso come processo endogeno che porta nel tempo allo sviluppo della produttività, e quindi
all'aumento della ricchezza all’interno di un Paese. In ciò essa si differenzia dalla teoria della crescita esogena, che
invece considera l’evoluzione della tecnologia come una variabile esogena, quindi esterna, senza spiegare
l'influenza che essa ha sulla crescita.
Il primo teorico di questo modello è Robert Solow, il quale spiega che soltanto il progresso tecnico è in grado di
spiegare una continua crescita degli standard di vita e della produttività. Prevede cioè che le diverse economie
convergano verso situazioni di steady state o stato uniforme, nel quale essecrescono con tassi uniformi pari al tasso di
crescita del progresso tecnico.
Nelle fasi di avvicinamento allo steady state le diverse economie crescono a tassi differenti, in quanto diversi sono le
differenze dello stato iniziale rispetto a quello di crescita uniforme. Lo steady state è raggiunto a livello di reddito
pro capite differenti, diversi a seconda:
dei tassi di risparmio,
dei tassi di crescita della popolazione;
in quanto si può assumere che il tasso di ammortamento e il tasso di crescita del progresso tecnicosiano uniformi
tra i diversi paesi.
Il modello si scontra con evidenza empirica:
nella realtà le differenze tra i prodotti pro-capite dei paesi ricchi paesi e dei paesi poveri sono molto maggiori di
quelle previste dal modello di Solow,
la realtà mostra che non c'è uniformità nei tassi di crescita tra paesi (specie tra paesi sviluppati e
sottosviluppati), né convergenza verso lo stesso tasso di crescita uniforme pro-capite (supposta dal modello pari
a g)
Contrariamente all'ipotesi di facile trasferibilità del progresso tecnico tra paesi, le differenze tra paesi sviluppati e
sottosviluppati non sta solo nei differenti tassi di risparmio e di crescita della popolazione, bensì nella tecnologia
(assai inferiore nei paesi sottosviluppati); inoltre, secondo il modello di Solow. Il capitale dovrebbe andare verso i
paesi poveri dove in linea di principio c'è una più alta produttività marginale del capitale (PMK), mentre in realtà si
osserva che il capitale va isia dai paesi emergenti verso i paesi ricchi che viceversa.
Questi limiti hanno stimolato la costruzione di modelli più avanzati (modelli di crescita endogena) che hanno
l'obiettivo ultimo di spiegare la non convergenza (che è elemento di instabilità). In particolare, queste anomalie
possono essere spiegate adottando una più ampia concezione del capitale, secondo cui, ad esempio, ciò che conta
nella NE non è soltanto il capitale fisico ma anche il capitale umano, laspesa pubblica e la conoscenza.
La scienza applicata e i cambiamenti organizzativi che hanno enormemente moltiplicato la produttività
non sono esogeni, ma sono in realtà strettamente connessi con la vita economica; l'avanzamento della conoscenza
utile all'economia è il principale motore di crescita.
Modelli più avanzati sono costruiti rendendo endogene una o più variabili che nel modello di Solow appaiono come
esogene. Possono essere resi endogeni: il saggio di risparmio, la crescita della popolazione, il livello e la crescita
dell'efficienza del lavoro o progresso tecnico.
In particolare, vari modi di guardare al progresso tecnico:
come frutto dell'accumulazione del capitale umano (acquisizione di abilità e conoscenze
attraversol'istruzione),
come benefico effetto collaterale di alcune attività economiche, che ha le caratteristiche
dell'esternalità (ad esempio durante il processo di accumulazione del capitale possono essereideati
nuovi e più avanzati processi produttivi).
Il progresso tecnico come fenomeno cumulabile che può dar luogo a fenomeni di irreversibilità, traiettorie
tecnologiche, scelta delle tecniche è path dependent, non rimodellable in ogni momento (ades. se variano i
salari non è detto che si scelgano tecniche più labour intensive).
Se l'accumulazione del capitale dà luogo ad esternalità positive, queste, insieme all'accumulazione delcapitale
umano, possono portare ad una crescita dell'economia con produttività del capitale non decrescente e quindi
con crescita destinata a perpetuarsi piuttosto che convergere verso lo stato uniforme.
Un'implicazione importante dei modelli di crescita endogena è quindi che il sistema di libero mercato non è
detto che sia in grado di generare il ‘giusto' ammontare di crescita economica. La mano invisibiledel mercato
compie un buon lavoro quando le risorse sono scarse, ma la conoscenza utile all'economianon è scarsa; la natura
della conoscenza come merce fa sì che abbiamo a che fare con un'area dell'economia in cui il coinvolgimento
del settore pubblico è necessario e l'affidarsisolo al mercato nonproduce buoni risultati.
Alcuni dei modelli di crescita endogena (che si differenziano per la fonte di crescita endogena) considerano:
il progresso tecnico incorporato in nuovi beni capitali prodotti (Romer, Arrow, Kaldor), dove unabuona parte
dei miglioramenti tecnologici provengono dal ‘learning by doing', dal tentare di utilizzare nuovi tipi e
generazioni di beni capitale e riorganizzare la produzione al fine di massimizzare la produttività,
i vantaggi tecnologici derivanti dalla specializzazione produttiva (Romer),
la crescita avviene attraverso un numero crescente di varietà di beni di consumo
(GrossmanHelpmann),
il progresso tecnico correlato con attività di R&D,
il capitale umano quale motore di crescita e di sviluppo (Lucas), non solo istruzione formale ma anche on-
the