A Repartp B Controllo Qualità Servizi Ausiliari Direzione Marketing Ricerche di Mercato Pubblicità e
Promozione Vendite Magazzino Prodotti Deposito e Logistica Direzione Amministrazione Contabilità
Generale Contabilità Industriale Budget e Controllo Revisione Interna Affari Fiscali Direzione Finanza
Tesoreria Fiinanziamenti Investimenti (Titoli, Partecipazioni ecc...) Direzione Personale Selezione e
Assunzione Addestramento e Formazione Amministrazione del Personale Relazioni Sindacali
Lezione 022
04. Si spieghino le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi della struttura organizzativa multidivisionale e se
ne dia a titolo di esempio una rappresentazione grafica tramite organigramma La struttura multidivisionale
è adottata da imprese di medio-grandi dimensioni che operano in più aree geografiche, con prodotti
diversificati e che si rivolgono a differenti target di clientela. In queste imprese, dunque, le attività vengono
raggruppate, in senso orizzontale, per segmenti principali di gestione e organizzate in divisioni. Ciascuna
divisione è impegnata in modo diretto ed esclusivo nella gestione del particolare output assegnato e, per
questo, è dotata di una propria struttura operativa ed è gestita da un manager con poteri formali di
comando, al quale il vertice strategico ha decentrato ampie responsabilità limitate, però, alla combinazione
prodotto/mercato/clientela assegnata. Ciascuna divisione è organizzata per aree funzionali che svolgono le
medesime attività anche se in rapporto a prodotti/mercati/clienti differenti. In senso verticale, la struttura è
articolata su più livelli: Direzione Generale, Staff centrali, direzione di divisione, direzioni di funzioni, unità
operative. In particolare, questa struttura realizza un forte decentramento decisionale a favore delle
divisioni. In virtù della delega di potere ed autonomia ricevuta dalla Direzione Generale, i responsabili di
divisione dirigono autonomamente la particolare area d’affari affidatogli come se fosse un’impresa a sé
stante: assumono scelte di tipo strategico-competitivo; programmano gestiscono e controllano
interamente tutti i processi produttivi e le risorse delegati/e alla divisione; inoltre ciascuno di loro,
nell’ambito gestionale di propria competenza, è responsabile nei confronti del vertice aziendale in termini
di risultati operativi ed economici conseguiti. Si tratta di un decentramento di tipo parallelo in quanto ogni
divisione è indipendente dall’altra e gestisce autonomamente e completamente l’area d’affari di propria
competenza. È prevista la presenza di organi specialistici di staff, che creano le condizioni affinché le unità
operative caratteristiche realizzino la loro funzione attraverso le attività di assistenza e consulenza ed
erogazione di servizi alle divisioni e alle aree funzionali e agli organi di direzione ovvero gestiscono a livello
centralizzato alcune funzioni comuni che non si ritiene opportuno delegare alle divisioni. I vantaggi della
struttura multidivisionale sono che favorisce l’efficacia del sistema aziendale dal momento che decentra le
funzioni che possono conseguire un vantaggio dalla specializzazione e accentra quelle funzioni che
richiedono un elevato coordinamento sul piano aziendale. In particolare il decentramento delle
responsabilità di profitto: o Consente di gestire e coordinare agevolmente attività aziendali diversificate in
termini tecnico-produttive, geografici e di mercato: il coordinamento dei diversi segmenti di gestione è
affidato alla direzione generale e al suo staff, mentre quello delle varie funzioni decentrate settorialmente è
affidato ai singoli responsabili di divisione; o Attenua il carico di lavoro della Direzione generale, che può
concentrarsi sui problemi strategici e sulle attività di coordinamento e di controllo dei processi comuni a più
divisioni, nonché delle attività e dei risultati raggiunti da ciascuna divisione; o Sviluppa l’autonomia
decisionale e di comportamento delle singole unità, valorizzando altresì le capacità direzionali e gestionali
dei dirigenti e relative motivazioni; o Favorisce lo sviluppo di competenze specialistiche all’interno delle
singole divisioni, in relazione ai singoli prodotti e ai rispettivi mercati di riferimento; o Migliora la capacità di
reazione dell’organismo aziendale a situazioni contingenti determinate dal contesto competitivo. Tuttavia la
diversificazione produttiva se, da un lato, consente lo sviluppo dimensionale dell’impresa, dall’altro,
comporta un aumento dei costi e penalizza l’efficienza; infatti, gli svantaggi di tale tipo di struttura sono
che: o Richiede molti più capitali e una maggiore quantità di risorse da ripartire fra le singole divisioni; o
Moltiplica i centri direttivi ed eleva il numero di unità organizzative operanti; ciò implica una maggiore
necessità di organi e procedure di coordinamento e di controllo all’aumentare del numero delle divisioni; o
Può provocare l’insorgenza di conflitti d’interesse tra i responsabili di divisione, i quali, generalmente,
tendono a privilegiare ciascuno il proprio settore per l’assegnazione delle risorse comuni.
Lezione 025
02. Cosa si intende per "sistema di comunicazione"? I vari organi della struttura si trovano nella necessità di
comunicare tra di loro per scambiare informazioni, strumenti e risorse produttive. Affinché la
comunicazione risulta efficiente ed efficacie vanno definiti opportuni meccanismi di comunicazione, che
ottengono ai canali, ai mezzi e alle direzioni attraverso i quali gli organi vengono in contatto fra loro.
03. Cosa sono i "sistemi o meccanismi operativi" e quali relazioni ci sono con la struttura organizzativa?
L’impresa è una realtà dinamica: per poter svolgere in modo organizzato la sua attività deve definire i
processi che permettono alla struttura di funzionare. Tali processi si definiscono “sistemi o meccanismi
operativi”. L’analisi della struttura tende a rispondere a domande su “che cosa” il sistema organizzativo
deve realizzare, in termini di funzioni, di obbiettivi, di sistemi di attività; l’analisi dei meccanismi operativi
tende, invece, a rispondere alle domande sul “come” si rende operativa la struttura aziendale. Tali due
variabili risultano, pertanto fortemente interrelate.
04. Cosa si intende per "sistema informativo"? Il sistema informativo è l’insieme di tutti gli elementi
aziendali impiegati per raccogliere, elaborare e archiviare dati, allo scopo di produrre e distribuire
informazioni a tutti i soggetti che, ne hanno bisogno per decidere o controllare (soggetti con compiti
direttivi) e per operare (personale esecutivo). Tali elementi sono rappresentati da mezzi tecnici, risorse
umane, procedure e da patrimonio stesso di dati e informazioni a disposizione dell’azienda. Il sistema
informativo raccoglie, elabora, scambia, archivia dati con lo scopo di produrre informazioni per le persone
che ne hanno bisogno, nel momento e nel luogo adatto. I dati sono messaggi disponibili ad un determinato
individuo ma non ancora valutati dal punto di vista della loro utilità ad una specifica situazione. Le
informazioni sono dati sottoposti ad un processo elaborativo, in virtù del quale divengono significativi per il
processo decisionale del destinatario. Nella implementazione di un sistema informativo è necessario
individuare: fabbisogni informativi, ossia le esigenze di informazione di coloro che, variamente collocati
nella struttura organizzativa, si trovano a dover prendere le decisioni.
05. Si spieghi il ruolo e l'evoluzione dei sistemi informativi automatizzati. Il sistema informativo è
automatizzato quando i mezzi tecnici, utilizzati per trattare, trasferire, archiviare dati e informazioni, sono
rappresentati da computer e le procedure per acquisire e trattare dati, e cosi produrre informazioni,
consistono in “programmi”, o software funzionanti su gli stessi computer. Nel tempo sono stati sviluppati
tre diversi tipi di sistemi informativi automatizzati per venire incontro a diversi fabbisogni decisionali:
Electronic Data Processing (EDP), il Managment Information System (MIS), il Decision Supporting System
(DSS). Si riporta una tabella riassuntiva dei tre sistemi automatizzati:
EDP MIS DSS Applicazioni Di natura operativa A supporto del controllo decisionale A supporto delle
decisioni Finalità Alleggerire il lavoro impiegatizio Produrre informazioni per il controllo di routine
Supportare le attività manageriali poco strutturate Orientamento Efficienza Efficienza/efficacia Eficacia
Lezione 026
02. Cosa si intende per sistemi decisionali? L’attività decisionale consiste nel processo di conversione delle
informazioni in azioni. Soggetto delle attività decisionali sono gli organi aziendali, oggetto delle decisioni è il
funzionamento dell’impresa.
03. Si spieghi la classificazione delle decisioni in "strategiche, tattiche e operative". Le decisioni sono
classificate in strategiche. Tattiche ed operative. Per strategiche si intende quelle decisioni strategiche che
l’impresa deve affrontare, quali gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, la promozione commerciale, la scelta
della struttura organizzativa la scelta dei dirigenti e il sistema di incentivazione, quelle tattiche sono
decisioni che seguono quelle strategiche in quanto predispongono le condizioni e le risorse per essere
realizzate, mentre quelle operative vanno a specificare il dettaglio delle decisioni già definite.
04. Si spieghi la natura delle strategie d'impresa (o globali, anche dette "corporate") e delle decisioni di
portafoglio. Tali decisioni, di competenza della DG, riguardano l’individuazione dei settori in cui competere
e delle unità di business (area strategica d’affari) in cui si deve articolare l’impresa. Assumono particolare
rilevanza per le imprese multi-business operanti su più ASA (combinazione prodotto/mercato/tecnologia
tale da configurare un sistema competitivo autonomo) e sono conosciuti con il nome di decisioni di
portafoglio, ovvero: o Decisioni inerenti al bilanciamento del portafoglio: in cui il management è chiamato a
valutare l’opportunità di estendere il portafoglio o di concentrarlo; o Decisione circa l’allocazione dei flussi
finanziari tra le diverse unità di business.
05. Si spieghi le decisioni strategiche di business (ovvero strategie competitive) e in che modi si può
conseguire un vantaggio competitivo. Tali decisioni, di competenza dei dirigenti dell’unità di business, si
traducono nella definizione delle modalità secondo le quali affrontare la competizione nel settore,
fronteggiandole forze che vi operano (fornitori, clienti, pot6enziali nuovi entranti, p
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