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Quando si riunisce il Parlamento in seduta comune: Il Parlamento si riunisce in seduta comune
l’elezione del Presidente della Repubblica.
con la partecipazione dei rappresentanti delle regioni,per
In tale occasione è richiesta la maggioranza dei 2/3 nei primi tre scrutini e la maggioranza assoluta
nei successivi (ART.83); per assistere al giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della
da parte del Presidente della Repubblica (ART.91); per l’elezione di 1/3 dei membri
Costituzione
del Consiglio superiore della magistratura (ART.107); per la messa in stato di accusa del Presidente
della Repubblica a maggioranza assoluta(ART.90); per l’elezione di 5 membri della Corte
costituzionale(ART.135)
Referendum abrogativo: Il referendum abrogativo è una fonte statale del diritto ed appartiene
all'istituto giuridico dei referendum; è la richiesta al corpo elettorale di pronunciarsi
sull'abrogazione di una norma giuridica contenuta in una legge dello Stato. Esso è previsto
dall'articolo 75 della Costituzione e può essere richiesto per le leggi ordinarie dello Stato e per le
leggi regionali. Non è invece ammesso per le leggi tributarie, per le leggi di bilancio, per la richiesta
di amnistia o indulto, per la ratificazione dei trattati internazionali. Possono partecipare alla
consultazione popolare tutti i cittadini aventi diritto di voto (corpo elettorale). Il referendum
abrogativo è approvato soltanto se almeno il 50%+1 degli aventi diritto al voto partecipa alla
votazione del referendum e se tra gli elettori votanti viene raggiunta la maggioranza dei voti
espressi validamente sulla richiesta di abrogazione contenuta nel testo del referendum. Il
referendum abrogativo è una fonte statale del diritto ed appartiene all'istituto giuridico
dei referendum.
Nomina del Presidente del consiglio: Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del
quest’ultimo(ART.92).Nella prassi la nomina è
Consiglio dei ministri e i ministri, su consiglio di
preceduta da un complesso processo, detto fase delle consultazioni: il presidente della Repubblica
ascolta i pareri dei presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica; sonda gli
orientamenti delle forze politiche presenti in Parlamento al fine di individuare una personalità in
grado di raccogliere un largo consenso;conferisce l'incarico di formare il nuovo governo; nel caso di
per un mandato "esplorativo”.
crisi di governo caratterizzate da incertezza o litigiosità può optare
Il presidente del Consiglio incaricato può:accettare l'incarico con riserva;svolgere una propria fase
di consultazioni; rinunciare all'incarico o sciogliere la riserva e proporre al presidente della
Repubblica la lista dei ministri.
La nomina consiste nell'emanazione di tre decreti: quello di nomina del presidente del
Consiglio;quello di nomina dei singoli ministri; quello di accettazione delle dimissioni del governo
uscente.
Quando entra in carica il Presidente del consiglio: Una volta che il Presidente del consiglio viene
nominato dal Presidente della Repubblica,insieme ai ministri, si passa alla fase di consultazione per
la formazione del Governo. Dopo questa fase, il Presidente del consiglio e i ministri giurano fedeltà
alla Repubblica davanti al capo dello stato. Il governo,entro 10 giorni, deve presentarsi davanti al
Parlamento, per ottenere la fiducia di entrambe le camere, la quale viene accordata sulla base del
programma del Governo che si vuole svolgere.
Differenza fra ordinanza e sentenza: Ordinanza e sentenza sono atti del potere giudiziario che
viene svolto dalla magistratura. Tutti e due sono emanate solamente da un giudice ma:
è
-L’ordinanza pronunciata per risolvere le questioni che sorgono nel corso del procedimento(per
esempio se si tratta di ammettere o meno una prova richiesta da una parte) e può essere emessa sia
in udienza che fuori udienza. Si tratta quindi di uno strumento interlocutorio, che non esaurisce il
rapporto processuale, ma che serve per risolvere le questioni che sorgono nel corso del processo.
sentenza (definisce il giudizio) è l’atto con cui il giudice chiude il processo e perciò chiude una
-La
fase processuale,ma non mancano casi in cui viene pronunciata per decidere determinate questioni
processuali(per esempio un’eccezione preliminare). Viene pronunciata in nome del popolo italiano
e deve contenere una serie di elementi, variabili a seconda che si tratti di sentenza civile o penale.
Fonti atto,da chi sono emanate: Le fonti del diritto sono gli atti e i fatti da cui traggono origine le
norme giuridiche. Le fonti si differenziano in fonti di produzione e fonti di cognizione. Le fonti di
produzione si differenziano a loro volta in fonti atto e fonti fatto. Le fonti atto sono le norme
scritte emanate dagli organi che hanno un tale potere riconosciuto dall’ordinamento
giuridiche
giuridico(per esempio le leggi del Parlamento sono fonti atto). Queste fonti sono scritte in quanto
vengono prodotte attraverso procedure complesse che si conciliano con la pubblicazione delle
norme stesse su appositi fascicoli (Gazzetta ufficiale,Bollettino regionale…)
Fonti fatto: Le fonti del diritto sono gli atti e i fatti da cui traggono origine le norme giuridiche. Le
fonti si differenziano in fonti di produzione e fonti di cognizione. Le fonti di produzione si
differenziano a loro volta in fonti atto e fonti fatto. Le fonti fatto consistono in una serie di
comportamenti spontanei della collettività,che si ripetono nel tempo, considerati idonei per le norme
giuridiche. Per questo motivo derivano da fatti giuridici e non sono scritte e provengono per
l’appunto da comportamenti tenuti in modo uniforme da parte di un gruppo di soggetti, nella
convinzione che venga rispettata la regola giuridica. Alcuni esempi sono gli usi e le consuetudini;
quest’ultime sono fonti del diritto soltanto quando il comportamento è mantenuto in modo costante
e uniforme.
Decreti legge e differenza fra decadenza e conversione: I decreti legge sono provvedimenti
solo in caso di necessità d’urgenza dal Presidente dello stato.
normativi che possono essere emanati
I decreti legge quindi vengono emanati in casi d’urgenza e hanno una durata soltanto di 60 giorni.
Dal 60° giorno il decreto legge può essere convertito in legge oppure può decadere e perdere quindi
la sua efficacia. Perciò la decadenza è il processo attraverso il quale un decreto legge perde la sua
efficacia dopo i 60 giorni mentre la conversione è la trasformazione del decreto legge in legge
passati i 60 giorni.
Forme di stato: La forma di stato è il rapporto che si manifesta tra la società civile e le istituzioni
che esercitano la sovranità. Le forme di stato sono:
-Stato assoluto: in cui la sovranità è esercitata dal sovrano senza alcun limite o controllo da parte
delle istituzioni;
-Stato autoritario: in cui la sovranità è esercitata da un partito egemone o da un dittatore (è una
forma di stato assoluto moderna);
-Stato liberale: in cui i cittadini possiedono tutela giuridica nei confronti dello stato;
-Stato democratico: è la forma di stato liberale più avanzato nel quale i cittadini partecipano alla
vita politica mediante il voto e la rappresentanza alla sovranità dello stato;
-Stato socialista: è la forma di stato in cui la sovranità è assegnata al popolo in base allo schema del
partito unico. Lo stato è un’entità giuridica temporanea che governa ed esercita il
Caratteristiche dello stato:
potere sovrano su un determinato territorio e sui soggetti a esso appartenenti. Esso si compone di 3
elementi: Territorio (area geografica ben definita,su cui esercita la sovranità); Cittadini (su cui
esercita la sovranità e un andamento politico e giuridico) Governo(presenza di 1 o più soggetti ai
quali è attribuita l’autorità di stabilire regole,applicare e punire coloro che non le rispettano.
Stato sociale: Lo stato sociale ha assistito molti cittadini dal dopoguerra ad oggi; è una
caratteristica dei moderni stati di diritto che si fonda sul principio di uguaglianza. Da esso deriva la
finalità di riordinare le disuguaglianze sociali. I servizi dello stato sociale sui conti pubblici
attraverso la cosiddetta sfera sociale in quanto richiedono ingenti risorse finanziarie.
Fonti di produzione e di cognizione: Le fonti del diritto sono gli atti e i fatti da cui traggono
origine le norme giuridiche. Le fonti si differenziano in fonti di produzione e fonti di cognizione. Le
fonti di produzione si differenziano a loro volta in fonti atto e fonti fatto. Per fonti di produzione si
intendono gli atti e i fatti idonei a produrre norme giuridiche. Le fonti fatto consistono in una serie
di comportamenti spontanei della collettività,che si ripetono nel tempo, considerati idonei per le
norme giuridiche. Le fonti atto sono le norme giuridiche scritte emanate dagli organi che hanno un
tale potere riconosciuto dall’ordinamento giuridico. Per fonti di cognizione si intendono quelle fonti
che non pongono direttamente norme giuridiche,ma sono lo strumento attraverso il quale le norme
prodotte dalle fonti di produzione vengono portate a conoscenza dei consociati.
Tempo di carica del Presidente della Corte costituzionale: La corte elegge il Presidente della
Corte costituzionale a scrutinio segreto e a maggioranza dei suoi componenti. Dopo l’elezione, il
Presidente della Corte costituzionale deve comunicare immediatamente la sua nomina al Presidente
della Repubblica,al Presidente della camera dei Deputati, al Presidente del Senato e al Presidente
del consiglio dei Ministri.
Il Presidente della Corte costituzionale rimane in carica per un triennio ed è rieleggibile (ART.135
5). Fino alla modifica dell’ART.135,avvenuta nel 1967, il presidente rimaneva in carica
COMMA
per 4 anni ed era rieleggibile. Il Presidente conferisce l’incarico direttamente alla personalità
Differenza fra incarico e nomina:
che, per indicazioni di gruppi di maggioranza,può costituire un governo ed ottenere la fiducia del
Parlamento. L’incarico è conferito in forma esclusivamente orale, al termine di un colloquio tra il
Presidente della Repubblica e la personalità prescelta. La nomina avviene dopo l’incarico,infatti
L'incaricato, che di norma accetta con riserva, dopo un breve giro di consultazioni, si reca
nuovamente dal capo dello Stato per sciogliere, positivamente o negativamente, la riserva.
Subito dopo lo scioglimento della riserva si perviene alla firma e alla controfirma dei decreti di
nomina del Capo dell'Esecutivo e dei Ministri.
Differenza fra governo presidenziale e semipresidenziale: Il governo presidenziale è una
struttura tipica statunitense e prevede l’assegnazione del potere esecutivo al Capo dello stato.