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DOMANDE GRU
KPI AZIENDALI (INDICI DI PRESTAZIONE)
KPI è appunto l’abbreviazione di Key Performance Indicator. Questa è una
metrica utilizzata per misurare le
prestazioni di un’attività o di un processo. Quindi serve come riferimento che
mostra i progressi compiuti nel
raggiungimento di un obiettivo. Sulla base dei KPI aziendali, l’organizzazione
può decidere se è necessario
ridefinire o modificare la strategia per poter raggiungere il proprio obiettivo.
Si tratta quindi di indici di performance quantificabili che devono essere stabiliti
in base a quelli che sono gli
scopi di business dell’azienda. Per intenderci, i kpi possono variare di azienda in
azienda, non esistono dei valori
predefiniti che siano uguali per tutti.
Un esempio di kpi per un’azienda che vende prodotti può essere un aumento
delle vendite del 10% nel primo
trimestre dell’anno.
Inoltre, anche per quanto riguarda il numero di KPI aziendali non esiste una
quantità specifica di KPI da
individuare per poter raggiungere il successo aziendale. Normalmente si
consiglia di definire perlomeno quattro
KPI aziendali, quelli assolutamente imprescindibili per poter portare il proprio
business ad un livello superiore.
Gli indicatori chiave di prestazione più comuni:
Quantitativi: possono essere presentati in numeri.
Qualitativi: non possono essere presentati in numeri.
Processuali: rappresenta la produttività e l’efficienza del processo.
Direzionali: presenta il miglioramento di un’azienda.
Per garantire che gli indicatori chiave di prestazione siano efficaci e
comprensibili per tutti i dipendenti, devono
essere definiti con l’uso dei criteri SMART:
Specifico: l’indicatore KPI dovrebbe essere tangibile e avere un obiettivo
specifico.
Misurabile: se non è possibile misurare l’indicatore KPI, non è un buon
indicatore.
Raggiungibile: il KPI deve essere realistico, affinché abbia successo.
Rilevante: monitorare solo le attività importanti per il raggiungimento degli
obiettivi prefissati.
Per fornire informazioni che siano chiare, ricevute in maniera semplice e
interpretate senza possibili
fraintendimenti, bisogna far sì che questi indicatori di performance siano
concisi. Per dare visibilità ai KPI
aziendali potrebbe essere utile anche installare dei monitor in ufficio che
indichino il progresso che sta
effettivamente avvenendo e il valore medio che si vuole raggiungere. Oppure è
possibile creare delle
dashboard online che possono essere consultate in qualsiasi momento dai
dipendenti per individuare i kpi
aziendali con facilità.
Mentre i KPI aziendali hanno già acquisito fama da tempo e vengono
comunemente utilizzati come strumento
di monitoraggio dei parametri aziendali, ci sono altri indicatori di cui sente
parlare sempre di più. Stiamo
parlando degli OKR (objectives and key results), decisamente tanto importanti
quanto i kpi aziendali.
Nonostante le due sigle siano molto simili e ci sono delle differenze, gli OKR
servono a fornire una visione più
ampia degli obiettivi futuri, mentre i kpi aziendali sono per così dire degli
obiettivi più a breve termine e
specifici.
Se volessimo fare un esempio concreto potremmo pensare all’obiettivo di
rinnovare l’ufficio entro fine anno
per renderlo idoneo al ritorno dei dipendenti in azienda. Ora, comprare nuovi
mobili e attrezzature per
separare le scrivanie non sarà esattamente il nostro obiettivo, ma si tratta di
qualcosa che dovremo fare per
poter raggiungere il nostro scopo finale. Se impostati correttamente gli OKR ci
permetteranno di capire,
valutare e stabilire quali sono le nostre priorità e come raggiungere più
facilmente e velocemente i nostri
obiettivi e automatizzare o delegare laddove possibile così che i tuoi sforzi si
possano concentrare su ciò che
conta davvero.
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HR Analytics -> a cui non ha risposto nessuno
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