Estratto del documento

PMN.

D5. Perché la curva di domanda di lavoro ha pendenza negativa?

R: Perché il PMN decresce con l’aumentare del numero di lavoratori impiegati.

D6. Cosa succede alla quantità di lavoro domandata se il salario reale diminuisce?

R: La quantità di lavoro domandata aumenta, perché diventa conveniente assumere più lavoratori.

Esercizio numerico (es. tabella pag. 94)

Supponiamo: prezzo output P=30€, salario nominale W=240€, quindi salario reale w=8.

N (lavoro) Output Y PMN RMPN (=PMN×P)

1 11 11 330

2 20 9 270

3 27 7 210

4 32 5 150

5 35 3 90

6 36 1 30

D7. Quanti lavoratori assumerà l’impresa?

R: L’impresa assume finché RMPN ≥ W. In questo caso, conviene assumere 2 lavoratori (330 e 270

> 240), ma non il terzo (210 < 240).

D8. Se il salario nominale scende a W=180 (w=6), quanti lavoratori assumerà l’impresa?

R: L’impresa assumerà 3 lavoratori (RMPN = 330, 270, 210 tutti ≥ 180). Non il 4° perché 150 <

180.

Fattori che traslano la domanda di lavoro

D9. Cosa succede alla curva di domanda se aumenta lo stock di capitale?

R: Il PMN aumenta (più macchinari → lavoratori più produttivi) e la curva di domanda di lavoro

trasla verso destra.

D10. Cosa succede alla curva di domanda se c’è uno shock tecnologico positivo?

R: Anche in questo caso la curva trasla verso destra, perché a ogni salario reale corrisponde una

maggiore quantità di lavoro domandata.

Offerta di lavoro

D11. Perché la curva di offerta di lavoro ha pendenza positiva?

R: Perché un salario reale più alto incentiva gli individui a lavorare di più, riducendo il tempo

libero.

D12. Qual è la differenza tra effetto reddito ed effetto sostituzione in relazione al salario reale?

R: Effetto sostituzione: se il salario sale, conviene lavorare di più perché il tempo libero diventa

 più costoso.

Effetto reddito: se il salario sale, il lavoratore può permettersi più beni con meno ore

 lavorate, quindi riduce l’offerta di lavoro.

D13. Se il salario reale aumenta in modo permanente, quale effetto prevale?

R: L’effetto reddito, quindi l’offerta di lavoro può diminuire.

Se invece è un aumento temporaneo, prevale l’effetto sostituzione → più ore lavorate.

Equilibrio nel mercato del lavoro

D14. Come si determina il punto di equilibrio nel mercato del lavoro?

R: Dall’intersezione tra curva di domanda e curva di offerta di lavoro: si ottengono il salario reale di

equilibrio e l’occupazione di pieno impiego.

D15. Cosa succede se il salario reale è superiore a quello di equilibrio?

R: C’è eccesso di offerta di lavoro (disoccupazione) → i salari tendono a scendere.

D16. Cosa succede se il salario reale è inferiore a quello di equilibrio?

R: C’è eccesso di domanda di lavoro (le imprese si contendono i lavoratori) → i salari tendono a

salire.

Indicatori occupazionali

D17. Definisci “forza lavoro”.

R: È data da occupati + disoccupati. Esclude inattivi (studenti, pensionati, scoraggiati).

D18. Definisci tasso di disoccupazione.

R: (Disoccupati / Forza lavoro) × 100.

D19. Definisci tasso di partecipazione.

R: (Forza lavoro / Popolazione adulta) × 100.

D20. Definisci tasso di occupazione.

R: (Occupati / Popolazione adulta) × 100.

Disoccupazione

D21. Quali sono i principali tipi di disoccupazione?

R: Frizionale: tempi di ricerca di un lavoro adeguato.

 Strutturale: cambiamenti settoriali o di competenze.

 Ciclica: legata alle fasi recessive del ciclo economico.

D22. Cosa si intende per “tasso naturale di disoccupazione”?

R: È il livello di disoccupazione compatibile con il pieno impiego, in assenza di shock ciclici.

3. Mercato dei beni

Concetti di base

D1. Cosa rappresenta l’offerta aggregata (AS)? Aggregate supply

R: La quantità di beni e servizi che un sistema economico può produrre in un determinato periodo.

D2. Cosa rappresenta la domanda aggregata (AD)? Aggregate demand

R: La quantità di beni e servizi domandati in un sistema economico in un dato periodo, ed è

composta da: C + I + G + NX.

D3. Quando si ha equilibrio nel mercato dei beni?

R: Quando l’offerta aggregata (AS) è uguale alla domanda aggregata (AD).

Componenti della spesa

D4. Quali sono le principali componenti della spesa aggregata?

R: Consumi (C), Investimenti (I), Spesa pubblica (G), Esportazioni nette (NX).

D5. Cosa sono i trasferimenti e non rientrano nel PIL?

R: Pagamenti senza controprestazione (es. sussidi di disoccupazione). Non rientrano nel PIL.

D6. Perché le importazioni vengono sottratte dal calcolo della domanda aggregata?

R: Perché C, I e G includono già beni importati; per non contarli due volte, vanno sottratti.

Risparmio

D7. Cos’è il risparmio nazionale?

R: Somma di risparmio privato e pubblico. In economia chiusa: S = Y – C – G.

D8. Qual è la relazione fondamentale tra risparmio, investimento e saldo delle partite

correnti?

R: S = I + CA (dove CA = NX + PNF).

D9. Quali sono gli utilizzi del risparmio?

R: Finanziamento di investimenti privati, spesa pubblica (in caso di deficit) e investimenti esteri.

Teoria del consumo

D10. Cos’è la propensione marginale al consumo (PMC)?

R: La frazione di reddito addizionale che viene consumata (0 < PMC < 1).

D11. Secondo Keynes, come varia il risparmio al crescere del reddito?

R: Sale, perché il consumo aumenta meno che proporzionalmente al reddito.

D12. Quali sono i principali modelli teorici del consumo?

R: Fisher (scelta intertemporale),

 Friedman (reddito permanente),

 Modigliani (ciclo di vita).

Grafico: Vincolo di bilancio e consumo intertemporale

Asse X: Consumo corrente

 Asse Y: Consumo futuro

 La retta di bilancio ha pendenza = –(1+r)

 Le curve di indifferenza rappresentano combinazioni di consumo che danno la stessa utilità

Esercizio con grafico:

Se il reddito corrente aumenta di 100 e il tasso di interesse resta invariato, come si sposta la retta di

bilancio?

� Si trasla parallelamente verso destra: posso permettermi più consumo sia oggi che domani.

Investimenti

D13. Da cosa dipende il livello di investimento delle imprese?

R: Dalla produttività marginale attesa del capitale (MPK), dal tasso di interesse reale e dalla

tassazione.

D14. Quando lo stock di capitale desiderato è ottimale?

R: Quando il prodotto marginale del capitale atteso (MPK) è uguale al costo d’uso del capitale.

Esercizio numerico:

Supponi:

MPK = 0,15

 Tasso di deprezzamento δ = 0,05

 Tasso di interesse reale r = 0,04

Costo d’uso del capitale = δ + r = 0,09

� Poiché MPK (0,15) > 0,09 → conviene aumentare lo stock di capitale fino a che MPK = 0,09.

Equilibrio risparmio-investimento

D15. Come si determina l’equilibrio nel mercato dei beni?

R: Quando risparmio nazionale desiderato = investimenti desiderati.

D16. Qual è il ruolo del tasso di interesse reale?

R: Si aggiusta per riequilibrare il mercato: se I > S → tasso sale; se S > I → tasso scende

Economia aperta

D17. Come cambia la condizione di equilibrio in economia aperta?

R: S = I + NX.

D18. Se NX > 0, cosa significa?

R: Che il paese ha un avanzo commerciale ed è creditore verso l’estero.

D19. Se NX < 0, cosa significa?

R: Che il paese ha un disavanzo commerciale e si indebita verso l’estero.

Grafico: Equilibrio S–I

Curva S: inclinata positivamente (più alti i tassi, più risparmio)

 Curva I: inclinata negativamente (più alti i tassi, meno investimento)

 L’intersezione determina il tasso di interesse di equilibrio e il livello di

 risparmio/investimento.

Esercizio con grafico:

Se la spesa pubblica aumenta → il risparmio nazionale desiderato scende → curva S si sposta a

sinistra → nuovo equilibrio con tasso di interesse più alto e investimenti più bassi.

Crescita di lungo periodo (Solow)

D20. Cosa afferma il modello di Solow sullo stato stazionario?

R: In assenza di shock esogeni, output, consumo e capitale per lavoratore tendono a valori costanti

nel tempo.

D21. Cos’è la “regola aurea” del modello di Solow?

R: Il livello di capitale per lavoratore che massimizza il consumo di lungo periodo.

D22. Quali fattori determinano il tenore di vita nel lungo periodo?

R: Tasso di risparmio, crescita della popolazione, crescita della produttività.

4. Mercato finanziario

Concetti di base

D1. Quali sono le tre funzioni principali della moneta?

R: 1) Mezzo di scambio, 2) Unità di conto, 3) Riserva di valore.

D2. Qual è la differenza tra moneta legale e moneta bancaria (fiduciaria)?

R: La moneta legale è emessa dallo Stato ed è obbligatorio accettarla; la moneta bancaria è accettata

sulla base della fiducia (es. assegni).

D3. Quali sono gli aggregati monetari definiti dalla BCE?

R: M1 = circolante + depositi a vista

 M2 = M1 + depositi a breve

 M3 = M2 + attività finanziarie liquide (obbligazioni, fondi monetari).

Offerta di moneta e moltiplicatore

D4. Come la BCE modifica l’offerta di moneta?

R: Attraverso le operazioni di mercato aperto (OMA): acquisti di titoli → aumentano l’offerta di

moneta; vendite di titoli → la riducono.

D5. Cosa si intende per riserva frazionaria?

R: Le banche non mantengono il 100% dei depositi come riserva ma solo una parte; il resto viene

prestato, creando nuova moneta.

Esercizio numerico 1:

Se la riserva obbligatoria è il 10% e vengono depositati 1.000€, qual è la massima creazione di

moneta?

� 1.000 / 0,10 = 10.000€ (moltiplicatore monetario 1/rr).

Teoria quantitativa della moneta

D6. Qual è l’equazione di Fisher?

R: M × V = P × Y

(dove M = moneta, V = velocità di circolazione, P = prezzi, Y = output).

D7. Se M raddoppia, Y e V costanti, cosa accade a P?

R: P raddoppia → inflazione del 100%.

Grafico da commentare:

Un grafico M–P crescente lineare mostra che all’aumentare della quantità di moneta, i prezzi

crescono proporzionalmente.

Domanda di moneta

D8. Da cosa dipende la domanda di moneta secondo Keynes?

R: Dal tasso di interesse (movente speculativo), dal reddito (movente transattivo), e da motivi

precauzionali.

D9. Come varia la domanda di moneta al crescere del reddito reale?

R: Aumenta, ma meno che proporzionalmente.

D10. Come varia la domanda di moneta al crescere del tasso di interesse?

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher damifaveee di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Cassetta Ernesto.
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