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Politica monetaria espansiva e tasso d'interesse
Una politica monetaria espansiva implica una riduzione del tasso d'interesse nominale. I meccanismi che si mettono in movimento sono i seguenti:
- Se la BCE aumenta l'offerta di moneta, quando il tasso d'interesse è al livello ie1, sul mercato monetario abbiamo un eccesso di offerta di moneta.
- Il mercato monetario non può essere in equilibrio al tasso d'interesse precedente ie1, poiché è alto rispetto a quello che è ora il livello di equilibrio.
- Più o meno tutti useranno questa moneta per acquistare titoli, il prezzo dei titoli sale e il rendimento dei titoli scende.
Quindi, una politica monetaria espansiva porta a una riduzione del tasso d'interesse nominale.
Politica monetaria restrittiva e tasso d'interesse
Supponiamo che la BCE adotti una politica monetaria restrittiva. Le conseguenze sono le seguenti:
- Se riduce l'offerta di moneta, la curva si sposta verso sinistra. Si passa da MS1 a MS3.
- Questo implica un aumento del tasso d'interesse nominale.
È importante non confondere gli aggiustamenti spontanei con l'analisi delle politiche monetarie.
conseguenze di una variazione di politica monetaria. Le variazioni non sono un meccanismo formale di mercato, non dipendono dalle scelte decentrate degli agenti economici. AGGIUSTAMENTI SPONTANEI DI MERCATO: gli agenti economici si ritrovano troppo/troppo poco denaro in moneta nel portafogli e reagiscono in modo tale che il mercato monetario tende al suo livello d'equilibrio. CURVA DI OFFERTA SI SPOSTA: la posizione della curva dipende dalla BC quindi è una decisione centralizzata. Gli aggiustamenti sono gli stessi, ma non sono spontanei, sono indotti da una variazione di politica economica. Mostrare le conseguenze di una politica monetaria espansiva in una situazione keynesiana sul tasso d'inflazione e sul PIL. In una situazione keynesiana (in cui il PIL è in equilibrio ad un livello inferiore a quello di piena occupazione) la curva As è nel suo tratto orizzontale perché esistono tante risorse inutilizzate, a patto che ci sia domanda le imprese possonoaumentare la produzione apparità di tasso d'inflazione. Per mostrare le conseguenze dobbiamo utilizzare il modello AD-AS poiché contiene come variabili endogene sia il livello generale dei prezzi che il PIL. Poiché in una situazione keynesiana vi è coerenza tra domanda aggregata e offerta aggregata, la curva AD è posizionata sul grafico in modo tale da intersecare la curva AS nel suo tratto orizzontale. Il punto in cui le due curve si intersecano individua il reddito di equilibrio, che osservando il grafico si può notare molto inferiore al reddito di equilibrio di piena occupazione. Una politica monetaria espansiva presuppone da parte della BCE operazioni di acquisto del mercato aperto, ovvero l'acquisto da parte della BCE da pubblico di titoli di Stato. In questo modo aumenta la disponibilità di moneta da parte delle banche commerciali, aumentando l'offerta nominale di moneta. Grazie all'analisi del mercato dellamonetasappiamo che ad una crescita dell'offerta nominale, corrisponde un abbassamento dei tassi di interesse, come mostra il grafico. Bassi tassi di interesse favoriscono gli investimenti poiché essendo il costo del denaro minore le imprese pagheranno meno per ottenere finanziamenti. Sappiamo inoltre grazie il modello del flusso circolare del reddito che è un aumento degli investimenti da parte delle imprese comporta una crescita della domanda aggregata, ovvero del reddito complessivo. La situazione è ben illustrato dal grafico del modello AD-AS. La curva AD si sposta verso destra essendo la DA maggiore di quella di partenza, intercettando la curva AS ad un livello di reddito di equilibrio maggiore del precedente, mentre la posizione del tratto keynesiano rimane invariata, non avendo agito la BC è sul livello generale dei prezzi, che rimangono invariati. La politica monetaria espansiva si può considerare assolutamente corretta poiché aparità di salari costi e pressi è stato aumentato il PIL agendo sull'espansione degli investimenti e della DA, ed è diminuita la disoccupazione. Si consideri un'economia in una situazione keynesiana. La BCE adotta una politica monetaria restrittiva. Valutare cosa accade al PIL e al livello generale dei prezzi e valutare tale politica.
In un'economia di mercato, una situazione keynesiana individua uno dei possibili equilibri multipli analizzati da Keynes, in cui il PIL si trova ad un livello di equilibrio molto inferiore a quello potenziale di piena occupazione, causando elevati tassi di disoccupazione. In questa situazione, chiamata STATE OF REST, non vi sono tensioni sul mercato e il sistema economico non invia segnali alle imprese né di aumentare la produzione, né di diminuirla. Utilizzato il modello AD-AS per valutare le conseguenze della politica monetaria restrittiva, poiché contiene come variabili endogene il Pil e il livello generale dei prezzi.
generale dei prezzi. Nel modello AD-AS, la situazione keynesiana corrisponde al tratto di curva AS orizzontale, poiché in questo stadio le imprese possono aumentare la produzione senza aumentare i salari, i costi e i prezzi, essendo alto il tasso di disoccupazione. La curva AD è intersecata da quella AS nel tratto orizzontale, poiché in una situazione keynesiana vi è coerenza tra domanda aggregata e offerta aggregata. Una politica monetaria restrittiva adottata dalla BCE presuppone operazioni di vendita del mercato aperto, cioè la vendita al pubblico di titoli di Stato, riducendosi così l'offerta nominale di moneta. Grazie all'analisi del mercato della moneta, sappiamo che un'offerta di moneta minore comporta un innalzamento del tasso di interesse. Graficamente la retta verticale di offerta di moneta si sposta a destra, intercettando la curva della domanda di moneta ad un tasso di interesse di equilibrio maggiore. In questo modo.vengono disincentivati gli investimenti da parte delle imprese, poiché il costo del denaro è aumentato e grazie al modello del flusso circolare del reddito possiamo constatare che si riduce anche la domanda aggregata, ovvero il PIL. La curva AD della domanda si sposta quindi sul grafico verso sinistra, intercettando il tratto orizzontale della curva AS in un punto corrispondente ad un reddito di equilibrio e di PIL ancora minore del precedente, mentre la posizione della curva AS rimane invariata poiché la politica monetaria della BCE non ha influito sul livello generale dei prezzi. In conclusione, la politica monetaria restrittiva adottata dalla BCE è totalmente scorretta poiché ha ridotto la DA e il PIL allontanandoli dal livello di equilibrio di piena occupazione e aumentando ancora di più la disoccupazione. Si consideri un'economia in una situazione classica. Valutare le conseguenze sul livello generale dei prezzi e sul PIL.Il PIL di una politica monetaria espansiva. In un'economia di mercato, una situazione di equilibrio di piena occupazione presuppone un PIL (reddito nazionale) che assicura il pieno impiego di tutti i fattori produttivi, soprattutto della forza lavoro. In questa condizione, il tasso di disoccupazione è pressoché uguale a zero e identificabile con la cosiddetta disoccupazione frizionale (disoccupazione di breve termine dovuta al tempo necessario per gli individui per trovare un impiego conforme alle loro capacità).
Per valutare le conseguenze di una politica monetaria espansiva, utilizziamo il modello AD-AS perché contiene come variabili endogene proprio il livello generale dei prezzi e il PIL. Una situazione di equilibrio di piena occupazione corrisponde al tratto di curva AS verticale definito tratto classico che rappresenta l'offerta aggregata massima corrispondente al livello massimo di PIL ottenibile dal sistema economico.
Una politica monetaria espansiva adottata
dipende dalla disponibilità di risorse produttive e dalla produttività.È già il massimo possibile.