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TEMPO RELATIVAMENTE LUNGO

2) differenza tra forza veloce e forza esplosiva:

a) nell’esplosiva non c’è l’accorciamento, la fase di carico, il contromovimento, si

parte da uno stato di immobilità muscolare, mentre in quella veloce vi è una

fase di pre-stiramento eccentrica

3) le fasi della costruzione dell’atleta nelle varie età (mezzi, metodi e obiettivi):

a) Tappa 1 : prima del 10 anni apprendimento e sviluppo psicomotorio ottimale

pratica multiforme + pratica specifica di due o tre sport, Scoperta dello sport o

scelta del primo sport

Tappa 2 : 10-11 anni debutto all'allenamento sviluppo motorio générale +

sviluppo delle capacità specifiche di un determinato sport aiuto alla scelta

dello sport e ricerca del talento

TAPPA 3: 12 - 14 ANNI AUMENTO DEL VOLUME DELL'ALLENAMENTO E

INIZIO DELL ALLENAMENTO SPECIALISTICO, SVILUPPO specialistico

delle capacità e del requisiti per uno sport specifico

Tappa 4: 15 17 anni specializzazione più pressante, conferma del talento

- 0-6 anni Apprendere movimenti in un contesto di gioco che prevedono

un'ampia varietà di movimenti.

- 6-9 anni maschi. 6-8 anni femmine Apprendere i fondamentali

divertendosi. Capacità motorie fondamentali e costruire gli schemi

motori di base

- 9-12 anni maschi. 8-11 anni imparare ad allenarsi Apprendere abilità

sportive (non cedere alla tentazione di forzare uno sviluppo anticipato

del talento), Importante è imparare a competere, non a vincere. 1

ragazzi dovrebbero effettuare un allenamento sport specifico 3 volte la

settimana e dedicarsi ad altri sport altri 3 giorni.

- 12-16 anni maschi, 11-15 anni allenarsi all'allenamento, costruire una

base aerobica, sviluppare forza e velocità e consolidare abilità

sportive specifiche e tattiche. Allenamento sport specifico sei volte la

settimana includendo anche sport complementari

- 16-23 maschi. allenarsi a competere. elevato volume e intensità tutto

l’anno

momento della costruzione 12-16 anni

- obiettivo: costruzione mirata e qualificata di tutte le qualità e capacità

fisiche di base indispensabili al futuro giocatore di alto livello per

esprimere al max le abilità tecnico tattiche

- mezzi: esercitazioni dirette (esercitazioni speciali e di gara) ed

indirette (generali. generali orientate) essenziali finalizzate allo

sviluppo

qualità sulle quali interveniamo:

- velocità

- rapidità

- postura

- mobilità articolare

- forza (crescono i volumi di carico)

4) classificazione dei balzi e varie tipologie:

a) 1.A PIEDI PARI

2 ALTERNATI

3 SUCCESSIVI

4.MISTI

5.SPECIFICI

6.PLIOMETRICI

1.BALZI BREVI: ovvero le diverse varianti dei balzi singoli su una gamba o

due gambe e le varianti del salto triplo o quintuplo da fermo.

2.BALZI LUNGHI: ovvero balzi plurimi con una gamba

- consecutivi - e da una gamba all'altra - alternati e corsa balzata - per 30, 60,

100m. E più.

La differenza dei 2 gruppi sta nel fatto che i primi vengono svolti con il max impegno

intensità, mentre i balzi del secondo gruppo vengono svolti con l'impiego della max vel di

movement oppure col raggiungimento di un’ottima esecuzione del balzo attraverso la

ripetizione.

Modalità di effettuazione

● sul posto

● in avanzamento

● sul piano

● in salita

● in leggera discesa

● si gradoni e gradini

● su plinti e panche

Partenza (avvio)

5) da fermo

6) con passi di avvio

7) tipi di contrazione:

a) Se non c'è movimento la contrazione si chiama Isometrica (può essere

obbligata o volontaria);

se c'è movimento la contrazione si chiama anisometrica (è volontaria e può

essere isocinetica, anisocinetica, isotonica ed anisotonica).

Se il muscolo si vuole accorciare ed in effetti lo fa, i due capi articolari

interposti nel de corso del muscolo che si contrae si avvicinano: Questa

contrazione genera lavoro positivo, il movimento è concorde con la direzione

di accorciamento del sarcomero che si accorcia è quindi la chiameremo

contrazione concentrica (è volontaria e come per l'anisometrica si può

associare a varie forme di velocità e tono).

Vice versa se il muscolo si vuole accorciare tuttavia si allunga, il lavoro

generato è negativo; la direzione del movimento è discorde con quella del

sarcomero che si accorcia e quindi la chiameremo contrazione eccentrica

(può essere volontaria ed obbligata, e come per l'anisometrica si può

associare a varie forme di velocità e tono).

Se dall'inizio alla fine dell'azione misuro una velocità che aumenta o

diminuisce rispettivamente o all'inizio o alla fine del movimento) allora si

chiama contrazione anisocinetica; con questo termine ci addentriamo

nell'ambito delle attività quotidiane, così come in quello dei gesti tecnici

sportivi: normalmente i movimenti eseguiti sulla terra variano la velocità

d'esecuzione perché l'aria (senza considerare il fattore ventilazione) non

ostacola troppo i gesti (attriti in relazione ai centimetri quadrati di superficie):

basti pensare agli sport che richiedono alti livelli di reattività, in cui lancio me,

una parte di me o lancio un oggetto (il mondo della pliometria e delle forze

impulsive).

Viceversa se io volessi volontariamente mantenere la velocità dall’inizio alla

fine della contrazione, e quindi del movimento, otterrei una contrazione

isocinetica. Un gesto fatto in acqua invece è isocinetico obbligato (infatti,

anche se noi volessimo accelerare l’acqua è più densa dell'aria e

aumenterebbe la resistenza all'aumento della velocità di spinta.

Ancora una volta tutti i gesti fatti nella vita, quotidiana sono anisotonici ,

perché il numero delle fibre reclutate variano al variare della ampiezze, delle

direzioni e della velocità di movimento; solitamente un muscolo è in grado di

sviluppare tensione in maniera differente a seconda della lunghezza in cui si

trova quando si contrae, perché le possibili interazioni tra i filamenti contrattili

spessi e sottili sono ottimali solo a certe lunghezze (qualsiasi esercizio svolto

con carrucole circolari non riproduce questo fenomeno:

Un esercizio svolto con macchinari su cui sono montate delle carrucole (che

fanno più resistenza dove il muscolo è più forte) è isotonico perché il numero

di unità motorie che interverranno non varia (questo metodo inserito nei

protocolli riabilitativi per prevenire infortuni per tutti i soggetti, atleti e non, per

tutte le età)

8) cosa vuol dire avere una buona capacità di gioco (fattori neuromuscolari, capacità

tecniche, tattiche ecc.):

a) è la capacità di utilizzare in maniera reciproca nell’azione:

- capacità mentali

- capacità fisiche e fisiologiche

- abilità tattiche

necessarie alla situazione di attacco e difesa, il tutto con il fine di affrontare e

risolvere in modo razionale, cioè adeguato alla situazione, i problemi esistenti

in gara, problemi che mutano sempre.

nel gioco troveremo sempre situazioni diverse per questo è importante dare

loro la capacità di risolvere i problemi.

9) i parametri della costruzione dell’atleta:

a) - preparazione fisico energetica

- preparazione psico-sociale

- preparazione tecnico-coordinativa

- preparazione tattico-cognitiva

10) caratteristiche dell’atleta di alto livello:

a) - Capaci di comprendere la situazione che hanno di fronte e risolverla

secondo criteri di efficacia, assumendosi le proprie responsabilità (TATTICA)

- Che abbia grandi qualità morali

- Mentalmente forte

- Integrato in un progetto di squadra

- Atleticamente e muscolarmente preparato

- Che sappia utilizzare sia abilità tecniche proprie del ruolo sia abilità tecniche

polivalenti

11) domanda ignota (risposta: costruzione, specializzazione e mantenimento dell’alto

livello)

12) struttura degli esercizi:

a) in base al rapporto con la gara:

- generali: Gli esercizi generali sono rappresentati da esercizi che non

corrispondono all’esercizio di gara.

- multiformi o speciali:Gli esercizi speciali o multiformi sono esercizi che

rispettano il gesto di gara ma modificano le caratteristiche spazio

temporali della tecnica e riducono ed aumentano la velocità rispetto al

gesto di gara rispettando due caratteristiche principali:

– concordanza della struttura del movimento dell’esercizio di forza con quello

di gara (gesto completo)

– ampia concordanza della struttura del movimento. se io dovessi preparare

un giocatore di basket a fare il terzo tempo, posso dire di fare un balzo, di

fare un terzo tempo e poi tirare il pallone

- specifici: sono esercizi che corrispondono agli esercizi di gara nelle

condizioni vicine alla competizione che servono a stabilizzare la

tecnica attraverso la ripetizione sistematica dei gesti

Rispetto all’apprendimento:

- istruenti: hanno come obiettivo quello di informare l’atleta su quelli che

sono i meccanismi di riuscita dell’esercizio. in genere viene eseguito

al 50-60% dell’intensità massima e viene inserito all’inizio

dell’allenamento. non sto allenando perché i parametri del carico non

mettono una messa in crisi del sistema che provocano adattamento e

quindi supercompensazione. Gli esercizi posturali servono per

correggere una posizione errata.

- Allenanti: hanno come obiettivo la ricerca della massima efficacia,

quindi devono avere una velocità pari a quella di gara o addirittura del

10% maggiore.

In base al coinvolgimento corporeo:

- Esercizi analitici: es. slalom tra i birilli, tiro a canestro ecc. coinvolge

solo un distretto

- Esercizi globali: es. terzo tempo basket, 1vs1, ecc., coinvolge tutto il

corpo.

in base ai mezzi di allenamento:

- Esercizi a carico naturale: che debbono occupare il 60/70 % di tutto il

nostro allenamento

- Esercizi con resistenza mista: peso corporeo + resistenze libere (es:

traino, paracadute ecc)

- Esercizi con resistenza mista vincolata: macchine di muscolazione

(es. leg extension), peso corporeo + resistenze vincolate.

13) le 4 tappe di Cometti:

a) - Fase analitica:

La dividiamo in 3 tappe:

- Una prima tappa analitica di vascolarizzazione attraverso degli

esercizi realizzati in modo concentrico.

- Una seconda tappa sempre analitica attraverso delle sollecitazioni

muscolari specifiche agli sforzi affrontati durante la gara che andrà a

seguire: gli ischio-crurali lavorano per esempio in modo concentrico

- Una terza tappa riguarderà

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
11 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michela.fazio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sport individuali top level - preparazione fisica e tecnica negli sport di resistenza e forza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Lusi Giuseppe.