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2.6 SOGGETTI E POTERI NEL SISTEMA-MONDO
Le trasformazioni più rilevanti dello scenario politico mondiale si hanno partire dal 1944 alla
conferenza di Bretton Woods in cui vennero tre importantissimi organismi internazionali:
Il Fondo monetario internazionale, FMI, fu creato per regolare i fenomeni di natura monetaria,
- ma attualmente legato al finanziamento del debito pubblico dei paesi del Sud del mondo e alla
formulazione dei cosiddetti “piani di aggiustamento strutturale”, (linee di intervento per lo
sviluppo economico cui devono sottostare i paesi per avere accesso ai finanziamenti delle FMI e
della Banca Mondiale).
La Banca Mondiale (BM) nata con l'obiettivo di risanare le economie degli Stati coinvolti nella
- guerra, ma a partire dagli anni 60’ cominciò ad occuparsi prevalentemente di progetti di sviluppo
per la lotta alla povertà.
WTO, l'Organizzazione internazionale per il commercio (ITO) era immaginata con lo scopo di
- promuovere la liberalizzazione del commercio internazionale attraverso la rimozione di politiche
protezionistiche, come dazi o restrizioni alle importazioni. Oggi la WTO è un organismo
riconosciuto da quasi tutti i paesi del mondo, dotato di poteri nella risoluzione delle controversie
internazionali, con la possibilità di infliggere sanzioni.
SOTTO QUALI PROSPETTIVE IL PROCESSO DI GLOBALIZZAZIONE APPARE PROBLEMATICO E
- CRITICABILE?
Numerose sono le voci critiche rispetto alle forme assunte oggi dalla globalizzazione e all’operato di
grandi organismi internazionali:
SQUILIBRI DELLA GLOBALIZZAZIONE che causano situazioni di estrema povertà e ciò denuncia il
- cattivo funzionamento del sistema.
EFFETTI NEGATIVI DEL LIBERISMO: le riforme cui sono stati sottoposti i paesi poveri attraverso i
- piani di aggiustamento strutturale hanno spinto verso la liberalizzazione del commercio,
l'apertura degli investimenti esteri (favorevole quindi alle multinazionali, principalmente
originarie del Nord del mondo), la privatizzazione dei servizi pubblici.
Le decisioni del WTO sono prese da un ristretto numero di paesi dominanti: anche se
- formalmente la WTO è un organismo democratico, di fatto le azioni sono prese da un ristretto
gruppo di paesi dominanti che si incontrano in “salotti verdi”.
L'EROSIONE DELLA CITTADINANZA E IL “DIRITTO ALLA CITTA’” (diritto ad avere voce in capitolo
- su tutte quelle scelte che hanno concrete ripercussioni sulla quotidianità della propria vita). I
governi nazionali non hanno più spazio di azione nello scenario del commercio mondiale, poichè
le decisioni di organismi come WTO e FMI (imprese multinazionali) influenzano radicalmente la
vita delle persone, ma non si tratta di strutture elette democraticamente, e non c’è potere di
rivalsa contro le decisioni percepite come ingiuste.
La MANCANZA DI CONTROLLO SULL’OPERATO DEGLI ATTORI ECONOMICI.
- Il PREVALERE DI RAGIONI ECONOMICHE su quelle ambientali, sulla pace e diritti civili.
- 2.7 POTERI GEOPOLITICI NEL SISTEMA MONDO
Secondo il geografo Lacoste la GEOPOLITICA è la situazione in cui due o più attori politici (di solito
governi o stati) si contendono uno o più territori o l’influenza su di essi.
Conflitti, guerre e tensioni tendono a frenare la crescita dell'economia, come nel caso del turismo
o della circolazione delle merci e dei capitali. La pandemia Covid ha mostrato la necessità di
collaborazione tra Stati in una fase di forte frenata dell'attività economica.
Per promuovere la pace e la collaborazione tra popoli, dopo la Seconda guerra mondiale, fu
istituita l'ONU che in alcuni casi è riuscita a superare o evitare conflitti e guerre. Dal punto di vista
geopolitico, l'ONU ha un Consiglio di sicurezza l'organismo che si occupa dei contrasti tra Stati e in
certi casi in via proprie forze Militari (i caschi blu). Il Consiglio di sicurezza dell'ONU è formato da
15 membri, 10 di essi ruotano ogni due anni, mentre 5 (ovvero Stati Uniti, Russia, Cina, Regno
Unito e Francia) che sono membri permanenti e hanno diritto di veto, cioè possono bloccare con il
loro voto negativo le decisioni del Consiglio in campo militare o politico.
Vi sono anche organismi geopolitico-militari REGIONALI come, per esempio, la NATO o
l'organizzazione di Shanghai (SCO).
Il mondo negli ultimi settant'anni ha avuto dapprima una situazione di cosiddetto BIPOLARISMO,
con USA e URSS, che permetteva di controllare parti distinte del pianeta e in quel periodo si viveva
un equilibrio del terrore, cioè una situazione apparentemente priva di conflitti espliciti, la
cosiddetta GUERRA FREDDA. Con la disgregazione dell'URSS nel 1991, gli Stati Uniti restarono per
circa un ventennio l'unica superpotenza e il mondo ha visto un periodo caratterizzato da una
situazione geopolitica MONOPOLARE, in cui gli USA non hanno avuto rivali come potenza. La fine
del contrasto tra i due blocchi non ha però portato una situazione mondiale più pacifica, ma si è
anzi moltiplicato, il numero di conflitti locali e sono cresciute le ambizioni di potenza geopolitica
di nuovi paesi fino all’attuale situazione geopolitica MULTIPOLARE.
QUALI SONO LE PRINCIPALI POTENZE E DINAMICHE GEOPOLITICHE DEL MONDO ATTUALE?
Il mondo non è guidato solamente dell'economia, ma anche da esigenze di espansione di influenza
su altri territori, e di preservare la sicurezza del proprio territorio rispetto a eventuali minacce.
Tale azione geopolitica ha spesso risvolti economici e due campi interagiscono strettamente.
Si pensa al caso della Russia e delle sue contrattazioni geopolitiche con gli Stati europei, nelle
- quali essa introduce la fornitura di gas dalle sue immense riserve e la relativa costruzione di
gasdotti verso l'Occidente per aumentare il proprio peso geopolitico e condizionare le scelte
degli Stati europei.
La stessa forte interazione si può osservare per la Cina che pratica investimenti in infrastrutture
- in molti Stati del mondo. Oggi la Cina rappresenta il più grande partner commerciale e
investitore dell'Africa, nonché uno dei principali donatori di aiuti per lo sviluppo del continente.
Gli USA restano la potenza prevalente, ma la situazione geopolitica mondiale è in continua
- evoluzione. Invece Francia e Regno Unito, già potenze coloniali durante il ventesimo secolo,
hanno visto ridursi la propria influenza politica e militare, che resta però consistente.
Altri stati perseguono invece strategie tese a consolidare il proprio potere e la propria influenza a
- livello regionale: per esempio l'India, Germania e Brasile, Turchia, Sudafrica, Iran o Indonesia.
Anche il possesso di ingenti risorse strategiche può conferire peso geopolitico, è il caso
dell’Arabia Saudita (ingenti quantità di petrolio), della Nigeria, il Kazakistan (asia centrale)
(petrolio e gas) o dell'Australia o del Canada (consistenti riserve di tutti i minerali) o del Congo
(ricco di cobalto).
Nel mondo sta quindi prendendo forma una SITUAZIONE GEOPOLITICA MULTIPOLARE che sta
limitando la supremazia statunitense, ampliando il ruolo di alcune potenze emergenti.
Le situazioni di conflitto locale sono però numerose e in crescita. La possibilità di intervenire da
parte di un organismo geopolitico mondiale nelle controversie tra Stati è un'esigenza di difficile
attuazione per i limiti della volontà di collaborazione internazionale e dell'efficacia del diritto
internazionale (regole comuni mondiali rispetto a diritti umani, convivenza tra popoli, ecc).
Nella geopolitica internazionale anche ORGANISMI NON MILITARI hanno un ruolo a volte
risolutivo nelle mediazioni dei conflitti locali e negli aiuti della popolazione che vivono in quei
conflitti. Si pensi al caso di ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE (ONG) come Emergency, Medici
senza frontiere, Croce Rossa, Mezzaluna rossa e altre ancora.
QUALI FATTORI FORNISCONO PESO GEOPOLITICO?
La situazione geopolitica di uno Stato o di una regione dipende dai seguenti fattori:
la SUPERFICIE E LA POPOLAZIONE: Più il territorio è vasto e popoloso, più ha peso e influenza
- nel mondo. La stessa superficie spesso permette anche di avere a disposizione consistenti risorse
naturali.
La FORZA MILITARE, in particolare, il possesso di ordigni atomici di altre armi tecnologicamente
- sofisticate. Attualmente sono in possesso di ordigni nucleari solo pochissimi paesi che li utilizzano
come deterrente o minaccia.
La FORZA DELL’ECONOMIA e la capacità TECNOLOGICA E INNOVATIVA, che sono direttamente
- collegati al settore militare e quello aerospaziale.
La posizione GEOGRAFICA STRATEGICA. Il caso degli Stati che controllano stretti e passaggi
- strategici (come Gibuti, Africa orientale, o Singapore, Asia) o che si affacciano su mari rilevanti
(come l'Italia, la posizione allungata sul Mediterraneo conferisce una posizione strategica di
maggiore controllo di commercio e di eventuale intervento militare).
CAPITOLO 3: ECONOMIA E AMBIENTE NATURALE
CHE COSA SI INTENTE PER GEOSISTEMA?
Il termine ambiente indica il sistema di relazioni dirette e indirette che intercorrono tra esseri
viventi e mondo inorganico.
Il nostro pianeta funziona come un GEOSISTEMA , nel quale coesistono ambienti diversi, si
comporta con un SISTEMA APERTO, esso riceve dall'esterno flussi di energia derivanti dalla
radiazione solare e in parte anche quella endogena terrestre che sono il motore della circolazione
di materia inorganica (rocce, suoli, acqua e aria).
Il geosistema è mantenuto in equilibrio da una serie di CICLI COORDINATI TRA LORO e ne
assicurano il funzionamento generale: il ciclo delle rocce (orogenesi, erosione dei rilievi,
sedimentazione dei materiali sui fondali marini e conseguenti nuove spinte orogenetiche); ciclo
dell’acqua (evaporazione, precipitazioni atmosferiche, circolazione superficiale e sotterranea,
accumulo negli oceani e di nuovo evaporazione); ciclo del carbonio (che consiste soprattutto in
scambi tra l’atmosfera e i vegetali, fotosintesi clorofilliana, traspirazione), ciclo dell’azoto (che
deriva dagli scambi tra l’atmosfera e i processi metabolici degli organismi viventi).
QUALE È IL RAPPORTO TRA ECONOMIA E AMBIENTE NATURALE?
Il sistema economico mondiale, è un sottosistema dell'ecosistema terrestre con cui ha intense
relazioni in entrata (produzioni alimentari, materie prime, fonti energetiche, servizi naturali) e in
uscita (trasformazioni della biosfera, crescita demografica, emissione di rifiuti, ecc.). Tuttavia, il
sistema economico alimenta una circolazione di materia e energia secondo modalità diverse da
quelle dell’agire naturale dell'ecosistema e questo provoca delle alterazioni dell'ambiente che
possono essere reversibili, cioè riassorbite da retroazioni riequilibranti, o anche irreversibili, con
effetti distruttivi a breve o a lungo