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Il ne bis in idem

Il ne bis in idem è la preclusione che opera al passaggio in giudicato della sentenza, per cui se un soggetto sia stato assolto o condannato per il medesimo fatto storico (ossia quello contestato nell'imputazione dal Pm, anche nel caso di progressione criminosa) il soggetto non potrà nuovamente essere giudicato. Qualora venisse nuovamente intentata azione, si pronuncerebbe sentenza di non luogo a procedere o di assoluzione. Ciò sarebbe anche motivo di annullamento senza rinvio in corte di Cassazione. Qualora ciò avvenga in sede di esecuzione, prevale la sentenza che prevede una pena inferiore o quella pronunciata prima.

a. Archiviazione può costituire impedimento di altro giudizio? No è solo una preclusione. No, non passa in giudicato e può essere revocata su richiesta del Pm al Gip.

17. Diritto alla prova

Nell'attuale modello accusatorio, il diritto alla prova compete alle parti in base ad un principio dispositivo previa ammissione del

giudice con ordinanza. Ciò implica che ogni parte ha diritto a richiedere alla prova e il giudice ha diritto ad assumere alcune d'ufficio, avendo ognuno anche il diritto ad ottenere le prove richieste. Ovviamente il giudice esclude sia le prove superflue e dunque sovrabbondanti, sia quelle vietate per legge che irrilevanti.

18. Criteri di ammissione della prova (manifesta sovrabbondante o superflua, irrilevanti e pertinenza, vietate per legge)

La prova non deve essere vietata per legge altrimenti sarebbe inutilizzabile, non deve essere sovrabbondante, né irrilevante cioè deve provare dei fatti che per il giudice attengono alla decisione.

19. Eccezioni al principio dispositivo (quando il giudice può intervenire?)

Il giudice può intervenire quando sia assolutamente necessario acquisire determinate prove per decidere, all'esito delle prove richieste dalle parti. Egli può anche intervenire all'esito della testimonianza per porre sue domande e

dare diritto ad ulteriore riesame e può anche decidere di intervenire per individuare ulteriori temi di prova che le parti dovranno esaminare.

a. Norma di carattere generale sul principio dispositivo del giudice —> all’esito dell’istruzione dibattimentale quando il giudice lo ritiene assolutamente necessario

b. Il potere officioso si può spingere a sopperire le richieste delle parti? No, ma la Corte Costituzionale lo ammette. Dovrebbe operare in dubbio pro reo, nel dubbio dovrebbe assolvere

No, teoricamente no ma la Corte costituzionale ha ammesso che quando siano scaduti i termini per le richieste di prova possa assumere quelle che ritiene necessarie per decidere d’ufficio. Ciò è un principio contestabile, dato che se il pm non riesce a provare la colpevolezza dovrebbe assolversi dato l’in dubio pro reo.

20. Ricorso per Cassazione

Tale ricorso è un giudizio di legittimità ordinario (esperibile entro i termini prestabiliti

per legge), ciò significa che possono essere fatti valere solo motivi attinenti alla violazione del diritto penale e del diritto processuale. Deve avere funzione nomofilattica, cioè impedire i contrasti tra giudici che possono verificarsi ed ha funzione acceleratoria (potendo beneficiare salvo che per i motivi della lettera d) ed e) del ricorso per saltum, poiché in tal contesto si dovrebbe annullare con rinvio essendo 4 motivi pertinenti alla mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità della motivazione e alla mancata acquisizione di una controprova decisiva. Può essere inteso un terzo grado di giudizio? No, è giudizio di legittimità. No, anche se di recente vi è un eccessivo numero di ricorsi proposti, tanto che la riforma cartaginese è intervenuta per cercare di rendere maggiormente affermata la qualifica di legittimità di tale Corte cui non si può ricorrere salvo la presenza dei motivi 606. Si

Preferisce appello tra per saltum e appello perché la cassazione potrebbe annullare. Cosa significa giudizio di sola legittimità? Significa che solamente per errori in procedendo e in giudicando può accedere a tale ricorso, quindi devono sussistere i motivi del 606 per potervi fare accesso.

Motivi di ricorso (contraddittorietà):

  • Esercizio da parte del giudice di una potestà legislativa o amministrativa, il giudice si inventa un reato
  • Errata interpretazione di una norma giuridica o penale da cui discende l'applicazione della legge penale. Ad esempio, il giudice qualifica erroneamente la cosa mobile altrui presupposto del furto ed erra nell'applicazione della norma
  • Violazione delle norme processuali previste a pena di nullità, inammissibilità, inutilizzabilità o decadenza
  • Mancata acquisizione di una controprova decisiva, dunque di una prova determinante
  • Mancanza (del tutto mancante o carente come per relationem)
contraddittoria (il giudice valuti argomenti che conducono a risultati diversi) o manifesta illogicità (il giudice valuta prove scientifiche in contrasto con la scienza) della motivazione, desumibile dal testo della sentenza o da altri atti del processo. L'ultima parte della norma è stata aggiunta nel 2007 poiché facendo riferimento solo al testo del provvedimento, non si permetteva di far valere la mancata valutazione di una prova a favore dell'imputato e ciò avrebbe costituito lesione del diritto alla difesa, dunque inizialmente avrebbe dovuto individuare gli atti di riferimento, oggi si crea un apposito fascicolo con gli atti richiamati da cui emerga l'incompatibilità con la sentenza e le ragioni. Si ponevano dubbi anche sull'uso, per decidere, di prove non menzionate nel testo del provvedimento e per valutazioni di prove che nel procedimento erano considerate in un modo ma vengano intese in senso opposto, questi però.

Riconducibili alla lettera c).e. Quando il ricorso per cassazione è inammissibile?

Nel caso di carenza di legittimazione e di interesse, nel caso di motivi non conformi a quelli ammessi o per manifesta infondatezza del ricorso o per mancanza di conformità dell'atto (fuori termini o da soggetto non legittimato).

21. Gravi indizi di colpevolezza, qual è l'altro presupposto?

Si tratta delle esigenze cautelari, ossia la ricorrenza di almeno una dei 3 esigenze previste per legge:

  • pericolo di inquinamento della prova, concreto ed attuale
  • pericolo di fuga, concreto ed attuale (per il possesso di passaporto falso) o per precedenti
  • pericolo di compimento di altri reati, considerando la gravità del reato compiuto e la pericolosità dell'individuo.

Mai possono disporsi per ottenere la confessione o per facilitare l'acquisizione probatoria.

22. Testimonianza indirette 195 cpp

La testimonianza indiretta è quella resa da chi, nel corso

dell’esame o del controesame, citaun'informazione acquista da terzi, menzionando la fonte (se non la menziona la testimonianza èanonima, dunque non sarà utilizzabile ai fini della decisione). Se le parti non fanno richiesta dellaacquisizione del teste citato indirettamente, la prova è validamente utilizzabile, ma se le parti neinutilizzabilifacciano richiesta e il giudice non le acquisisce, saranno le dichiarazioni.

a. Il giudice è sempre obbligato a citare il testimone diretto? Solo previa richiesta delle parti, altrimenti è facoltativo.

b. Le dichiarazioni sono sempre inutilizzabili quando non venga citata la fonte? No, quando vi sia irripetibilità sopravvenuta, eccezione al principio del 5contraddittorio art.111 cost.

c. Sommarie informazioni da persone informate sui fatti sono utilizzabili? Hanno valore diprova? No, manca il Contraddittorio

No, sono state acquisite durante le indagini senza contraddittorio.

d. Ufficiale di pg può

deporre indirettamente? Si può dire che ha sentito da terzi certe informazioni. Se si tratta di informazioni apprese da un suo collega e non verbalizzate, può riportarle. E cosa accade se il testimone indiretto non vuole citare la fonte? È inutilizzabile poiché anonima. 23. Avviso della conclusione delle indagini È l'avviso con cui si informa l'indagato e il difensore, prima dello scadere del termine disposto per le indagini, della loro conclusione. Si informa sia del luogo e del tempo del compimento del fatto, sia delle norme che si assumono violate, sia degli atti investigativi compiuti, della facoltà di nomina di un difensore e del termine di giorni per richiedere ulteriori indagini, memorie... Se richieste, devono essere compiute entro 30 giorni con proroga non superiore a 60 dal gip. Vi procede il Pm quando propenda per la richiesta di rinvio a giudizio. A cosa accade se si va al di là del termine delle indagini per svolgere ulteriori indagini? Il difensore,

L'indagato chiede una proroga. Eventualmente dopo l'avviso il pm può chiedere l'archiviazione? Sì. Cosa accade se l'indagato non è stato interrogato? Nullità del decreto di citazione24. Provvedimento di archiviazione, effetti dell'archiviazione? La presenza di nuove prove che da sole o congiunte legittimino l'esercizio dell'azione penale, su richiesta dal pm al gip. L'archiviazione non passa in giudicato e non preclude la riapertura delle indagini richiesta dal Pm al Gip in presenza di prove nuove che da sole o congiunte alle antecedenti legittimino l'esercizio dell'azione penale.

Professoressa: - archiviazione L'archiviazione viene richiesta dal Pm al Gip, quando allo scadere del termine delle indagini il Pm ritenga che il fatto non sussista, l'imputato non lo abbia commesso, il fatto non costituisce reato (...), sia tenue, sia ignoto l'autore o all'esito di un prognostico di condanna assolverebbe.

In questi casi richiede l'archiviazione al Gip, il quale se accoglie la richiesta ed è persuaso dalla medesima, archivia de plano con decreto senza contraddittorio tra le parti. Se non sia persuaso o vi sia nel termine di 20 (30 o 10 gg) gg (TERMINE ORDINATORIO, DUNQUE è POSSIBILE PRESENTARLA ANCHE DOPO SE GIUDICE NON ABBIA ARCHIVIATO) l'opposizione della persona offesa dal reato, la quale richiede integrazioni investigative indicando il contenuto al Pm, il gip deve sempre fissare udienza camerale ex 127 con partecipazione delle parti entro 3 mesi. Dopo aver accertato l'ammissibilità dell'opposizione, dichiarata l'inammissibilità, se persuaso: A) Accoglie la richiesta di archiviazione B) ordina imputazione coatta C) ordina il compimento di ulteriori indagini entro un termine D) ordina l'iscrizione nel registro delle notizie di reato, di un individuo che emerga dalle indagini - Cosa fa il giudice a fronte della richiesta di

archiviazione?

Accoglie la richiesta di archiviazione

ordi

Dettagli
A.A. 2022-2023
10 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/16 Diritto processuale penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher violalombardi0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto processuale penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi della Tuscia o del prof Ruggero Rosa Anna.