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ISTITUZIONI
9. → ha
○ DEF: una rete di norme, regole, valori potere
obblighi, divieti, permesso di compiere azioni
deontico→enuncia
○ istituzioni sociali e culturali governano l’etica/morale/norme di
pensiero/comportamento nelle tradizioni religiose
○ Società tradizionali:
istituzioni religiose come strumenti del governo e della
■ regolazione dei sistemi sociali
■ la legge viene dagli dèi e così anche le regole della gerarchia
sociale/potere politico/etica/morale
■ la religione sovrasta tutti gli ambiti della vita
○ Società moderne:
■ declina/scompare la legittimità del “mondo altro”
■ la religione emerge come sfera separata della società
Nello studio della religione → la
○ religione è creata dagli
esseri umani, non dagli dèi; viene negata l’intenzionalità umana
da chi sostiene che siano stati gli dèi in termini psicologici
○ Costruite sotto forma di proiezioni inconsce
→ proiezione: fenomeni soggettivi vengono trattati come
oggettivamente indipendenti e reali
○ Sono il risultato inatteso dei comportamenti del gruppo
vs Organizzazioni → cooperazione formalizzata tra individui e
○ gruppi, che facilita certe tipologie di azioni
○ Possono
■ restare invisibili per lungo tempo e poi essere
attivate/rese visibili quando rilevanti
■ essere così comuni da passare inosservate
○ Risiedono negli esseri umani senza che essi ne siano consapevoli
○ Sono fatti sociali con forza coercitiva sugli esseri umani in società
■ Regolano e sono fatte di codificazioni
■ Forniscono i mattoni (norme/regole/valori/ethos/schemi
d’azione) per una visione del mondo
collocano all’interno delle visioni del mondo e delle
○ Si
cosmologie
→ costruite sulla distinzione sacro-profano, che implica la
presenza di istituzioni e il mantenimento di un confine
(discorso su purezza e impurità)
esterna e da appigli cognitivi utili
○ Servono da memoria collettiva
per organizzare l’esperienza → sono formule per
pensieri/emozione/azione
○ Tradizione religiosa: la consegna di grandi insiemi di istituzioni
religiose alle generazioni successive
il passato viene ricordato e supporta la creazione di un
■ presente stabile e il futuro diventa immaginabile
■ col passare del tempo si fa sempre più affidamento sugli
schemi provenienti dal passato, che più è coerente più ci da
fiducia →
○ Connesse a questioni di potere/autorità/economia
■ In molte società tradizionali , l’autorità religiosa è coinvolta
nella distribuzione delle risorse;
Chi governa deve intrattenere delle strette relazioni con gli
■ esseri invisibili venerati dagli uomini, al fine di legittimare
il
proprio potere → e se l’ordine cosmico è divino e
inamovibile, così vale per l’ordine sociale presieduto dai
governanti
Definiscono in che modo gli esseri umani dovrebbero
○ pensare/comportarsi → tradizioni religiose come veicoli di
gestione del sociale
○ Conservano e irradiano norme che si cristallizzano spesso in rituali
Regolano l’appartenenza al gruppo religioso e le
○ relazioni con gli altri gruppi → atti di
inclusione/esclusione/punizioni; segni e
simboli religiosi che caratterizzano l’identità e l’appartenenza al
gruppo come istituzione fondamentale → è
il Linguaggio
○ convenzionale/carico di valore/dominato da regole; è
fondamentale per la religione e tradizionalmente la
religione è stata fondamentale per il linguaggio
ETICA e MORALE/PSICOLOGIA della RELIGIONE
10. il primo interesse delle tradizioni religiose è il destino degli
○ esseri
umani → prescrivono dei comportamenti da seguire; idee e
pratiche relative a ciò che è giusto/sbagliato
religione → fonte principale dell’etica e della morale umana; è il
○ risultato culturalmente evoluto della psicologia morale umana
○ per Haidt e Joseph, la morale umana si basa su cinque fondamenti
→ disposizioni morali
morali evolutivi
innate/etica/normativa/morale sono un unico
fondamento biologico e socioculturale
■ due fondamenti psicologici universali e individualizzanti
(si occupano di/proteggono gli individui):
→ tendenza degli umani a
● far male vs avere cura
proteggere e prendersi cura di loro stessi
→ non apprezzano chi partecipa
● equità e giustizia
senza contribuire
■ tre fondamenti vincolanti (danno risalto
alla socialità/collettività): → lealtà interna al gruppo
psicologia di coalizione
● →
● autorità e rispetto dalla gerarchia dei primati
→ basate sul disgusto (emozione
● purità e santità
unicamente umana)
○ cognizione distribuita: la cognizione umana è influenzata da
culture/società e costituisce essa stessa un processo culturale e
sociale
○ l’evoluzione della gestione cognitiva normativa è legata
alla creazione di sistemi sociali simbolici esterni
○ intreccio fondamentale tra religione/etica/morale
RELIGIONE POST-MODERNA (Politica e Religione)
11. di attività sociali/economiche/politiche → processo di
○ Separazione
compartimentazione
Alto grado di differenziazione sociale → le
○ istituzioni dei vari
ambiti sono sempre più separate, ciascuna con le sue
regole/fondamenti logici
Religione → sistema a sé stante, dotato di una certa
○ autonomia/immunità in relazione agli altri sistemi sociali
→ la religione si trasforma in etica, fino a
○ Zone più modernizzate
culminare nel welfare (dove ha perso importanza per la
maggior
parte delle persone)
→ situazione opposta → esiste più religione
○ Zone più povere
dove c’è meno welfare
Le tradizioni religiose si spostano, si trasformano con le
○ popolazioni → conseguenza della globalizzazione e delle
migrazioni lavorative → battaglie tra
○ Religione come risorsa politica
scienza/religione/politica/educazione si sono concluse
con un’intesa: ognuno si occupa della sua
sfera/sistema/funzioni; resta però un ambito
complesso → anche dove Stato e Chiesa sono
formalmente separati, spesso i politici fanno riferimento a
convinzioni/valori religiosi
civile → miti/credenze religiose utilizzati nel discorso
○ Religione
politico per rendersi comprensibili alla popolazione religiosa
→
○ Tradizioni religiose come marcatori di identità collettiva
conseguenze in termini di appartenenza
religiosa/conflitto/violena/guerra/radicalizzazione/t
errorismo
Gruppi religiosi in contesti di tensione → più propensi al
○ radicalismo/violenza
NEW AGE
12. ○ Conseguenza della secolarizzazione
→l'uomo ha bisogno di credere
■ Rivincita della spiritualità
○ La credenza e il comportamento religioso sono scelti dagli
individui in modo più libero → creare la propria religiosità
○ Tendenza alla religione “fai da te”
assemblando visioni del mondo e prediligendo l’ascolto della
propria voce interiore
→ tendenza religiosa anti-dogmatica, anti-moralista,
○ Sheilaismo
individualistica, personale, etica e umanista, non richiede
lettura
di testi sacri/culto di una divinità
○ Nuove modalità di religiosità
■ tendenza all’individualismo
■ appartenenza espressa sotto forma di “rete” più che di
“gruppo”
fenomeno più cognitivo/emozionale che sociale
■
■ caratterizzate da soggettività/anti-razionalismo/approccio
contrario alla logica
■ eclettismo, sincretismo ed elevato grado di bricolage
○ Spesso si presentano incongruenze, incoerenze o
discrepanze cognitive/epistemiche
○ Nella società contemporanea vengono riproposti “in incognito”
→ iniziazione
meccanismi sociali e cognitivi di tribalizzazione
nella società del consumo in modo de-ritualizzato e
invisibile (ma restano il condizionamento psicologico
e le pressioni sociali)
○ Norme/valori della società contemporanea sono in debito con le
loro forme pre-moderne
Sacro e profano per Durkheim
13. ○ Può essere sacro un oggetto qualsiasi della nostra quotidianità
Lo fa diventare sacro l'essere separato dal resto, anche a
■
livello spaziale →vengono riversati su di lui delle regole e dei
tabù
■ È sacro qualcosa che il profano non può
toccare impunemente
○ Le cose sacre sono protette e isolate, mentre quelle profane
possono essere toccate liberamente con il permesso della società
○ Il passaggio tra sacro e profano può avvenire solamente tramite il
rituale
Il sacro è contagioso→ si può espandere e attaccare le sue
○ caratteristiche a ciò che entra in contatto con lui
Sacro e profano per Eliade
14. Il sacro è potenza, è la realtà per eccellenza→
○ l'opposizione sacro- profano è tra reale e irreale
○ In questo libro si analizza il fenomeno del sacro in quattro
diversi contesti: Spazio/Tempo/Natura/Esperienza umana
○ Lo Spazio Sacro lo
■ Per l'uomo religioso→ spazio non è omogeneo
● Spazio sacro vs spazio profano, non consacrato,
amorfo
Quando il sacro si manifesta
● (→Ierofania) l'omogeneità dello spazio si
interrompe
L'uomo religioso vuole essere al centro del mondo
● lo spazio
■ Per l'uomo non religioso→ è omogene o, neutro
Ma non riesce comunque a distaccarsi totalmente→
●
anche nell'esperienza profana si definiscono luoghi
privilegiati e con qualità eccezionali (paese natale,
luogo del primo amore)
■ Lo spazio sacro è diverso dagli altri
Separato→confine della porta della Chiesa
●
● È un luogo di comunicazione con il mondo degli dèi
Non si può scegliere→gli uomini lo
● scoprono attraverso rituali e segni
■ Cosmo vs Caos
Il Cosmo è stato consacrato→ rituali di conquista→
●
riproduzione su piccola scala della creazione
Il Caos è un territorio straniero→ può essere
● conquistato e trasformato in Cosmo
Importanza del Rituale→ comunicare con il Cielo
■
■ Ci sono tre livelli cosmici in comunicazione tra loro
● Mondo sotterraneo, Terra e Cielo
Il luogo sacro, essendo una rottura dello spazio,
● p