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Dopo la Pace di Presburgo del 1805, la situazione politica e militare della Francia era favorevole

a Napoleone. La pace segnò la fine della Terza Coalizione, che aveva visto l'Austria, la Russia,

la Gran Bretagna e altri alleati contrapporsi alla Francia. La vittoria francese nella battaglia di

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Austerlitz aveva imposto condizioni severe all'Austria, che dovette cedere territori come

Venezia e il Tirolo, alla Francia e ai suoi alleati. Il Sacro Romano Impero subì una grave crisi, e

la sua caduta sarebbe avvenuta nel 1806, con la creazione della Confederazione del Reno.

Militarmente, la Francia era ormai il principale attore in Europa, con Napoleone che

consolidava il suo dominio su gran parte dell'Europa centrale. Politicamente, Napoleone

consolidò il proprio potere, rafforzando la sua autorità anche grazie all’alleanza con la Russia.

Si risponda alla seguente domanda: quali obiettivi si proponeva di ottenere Napoleone con

la creazione del “blocco continentale”?

Con la creazione del "blocco continentale" nel 1806, Napoleone voleva indebolire

economicamente la Gran Bretagna, che era la principale rivale della Francia sul piano

commerciale e militare. L'idea era quella di isolare la Gran Bretagna dal resto dell'Europa,

impedendo agli stati europei di commerciare con essa, in modo da danneggiare la sua economia,

che dipendeva in gran parte dalle esportazioni e dal commercio internazionale. Napoleone

sperava che questa sarebbe cosi entrata in una crisi economica che avrebbe indebolito la sua

capacità di finanziare le guerre e le operazioni navali. Il blocco mirava anche a rafforzare

l'egemonia francese sul continente europeo, consolidando i territori controllati da Napoleone e i

suoi alleati, rendendo difficile per la Gran Bretagna trovare nuovi mercati e alleanze. Tuttavia,

sebbene l'idea fosse ambiziosa, il blocco non ebbe gli effetti sperati, causando sofferenze anche

nei paesi europei sotto il controllo francese e dando luogo a un ampio contrabbando che minò

l'efficacia della misura.

Si tracci uno schema che riassuma i principali avvenimenti della prima fase della guerra

contro la Quarta coalizione, dall’invasione prussiana della Sassonia alla battaglia di Jena.

La prima fase della guerra contro la Quarta Coalizione, che iniziò nel 1806, si sviluppò tra

tensioni tra la Francia e una nuova alleanza formata da Prussia, Russia, Svezia e altri stati. La

situazione prese una piega decisiva quando la Prussia, sentendosi minacciata dall'espansione di

Napoleone, decise di invadere la Sassonia nel settembre del 1806. Napoleone reagì

prontamente, concentrando le sue forze e marciando verso il confine prussiano. In un primo

momento, l'esercito prussiano sperava di ottenere una rapida vittoria, ma la mancanza di unione

tra le varie forze della coalizione si rivelò fatale. A ottobre, le forze francesi riuscirono a vincere

sull’esercito prussiano nella battaglia di Jena, che mise in crisi la Prussia. Nel frattempo, le

forze francesi ottennero successi anche su altri fronti, tra cui la battaglia di Auerstedt,

combattuta lo stesso giorno, in cui le truppe prussiane furono sconfitte nuovamente.

Si risponda alla seguente domanda: quali furono le principali conseguenze politiche e

territoriali dell’incontro di Tilsit?

L'incontro di Tilsit, che si svolse nel luglio del 1807 tra Napoleone e lo zar Alessandro I, ebbe

conseguenze politiche e territoriali importanti per l'Europa. In primo luogo, la pace tra la

Francia e la Russia segnò la fine della guerra tra le due potenze, con la Russia che riconobbe il

dominio di Napoleone su gran parte dell'Europa centrale. La Francia, infatti, ottenne il controllo

sulla Prussia, che fu costretta a cedere più territori, come la Polonia, e a ridurre il suo potere

militare. Inoltre, Napoleone rafforzò il suo controllo sul Granducato di Varsavia. Dal punto di

vista politico, l'incontro portò all’alleanza tra Francia e Russia, con Napoleone e Alessandro I

che si impegnarono a collaborare. La pace di Tilsit fu anche importante per aver isolato la Gran

Bretagna, ultima grande nemica della Francia e per la nascita del Blocco continentale che

colpiva l'economia britannica.

Si ricostruisca brevemente la situazione politica spagnola tra il 1807 e il 1808 con

particolare riferimento al rapporto tra Carlo IV e Ferdinando principe delle Asturie, alla

politica del principe Godoy e ai risultati del convegno di Bayonne.

Tra il 1807 e il 1808, la Spagna si trovava in una situazione di grande instabilità politica. Carlo

IV, re di Spagna, aveva visto crescere il malcontento verso di lui a causa della sua debole potere

e dell’influenza del ministro Manuel Godoy, che per molti era il vero detentore del potere. Il

principe Ferdinando, figlio di Carlo IV e principe delle Asturie, nutriva un forte risentimento nei

confronti di Godoy, ritenendolo responsabile della cattiva gestione del regno. Questo conflitto

interno portò una serie di eventi che portarono a un'aspra lotta per il trono. Nel 1808, con

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l'invasione delle truppe francesi di Napoleone, la Spagna si trovò in una posizione precaria. Per

risolvere la crisi Napoleone convocò un convegno a Bayonne, dove Carlo IV e Ferdinando

furono costretti ad abdicare in favore di Napoleone, che impose sul trono il fratello Giuseppe

Bonaparte. Questo atto segnò l'inizio della guerra d'indipendenza spagnola contro il dominio

francese.

Si risponda alle seguenti domande: quali difficoltà sperimentò il blocco continentale tra il

1807 e il 1808? Perché si rivelò da ultimo fallimentare?

Il blocco continentale, imposto da Napoleone nel 1806 con l'intento di isolare economicamente

la Gran Bretagna, incontrò diverse difficoltà tra il 1807 e il 1808. Inizialmente esso vietava il

commercio tra la Gran Bretagna e gli altri paesi europei sotto l'influenza francese, ma molti stati

europei, come la Russia, la Spagna e il Portogallo non vollero interrompere i loro scambi

commerciali con la Gran Bretagna. Il fallimento del blocco divenne evidente quando la Russia,

nel 1810, decise di abbandonare la sua adesione al blocco e ristabilire i legami commerciali con

la Gran Bretagna, portando Napoleone a invadere la Russia nel 1812. Il blocco non riuscì a

danneggiare la Gran Bretagna in modo decisivo e alla fine contribuì a isolare e indebolire gli

stessi paesi che lo avevano attuato.

Si risponda alla seguente domanda: quali furono le principali conclusioni del vertice di

Erfurt del settembre 1808?

Il vertice di Erfurt del settembre 1808 vide il confronto tra Napoleone e lo zar Alessandro I di

Russia, con l'obiettivo di rafforzare il legame tra la Francia e la Russia e discutere la situazione

politica in Europa. Tra le principali conclusioni emerse dal vertice ci fu un rafforzamento

dell'alleanza tra i due imperi, con Napoleone che ottenne il sostegno di Alessandro I per il suo

progetto di blocco commerciale contro la Gran Bretagna. I due sovrani decisero anche sulla

necessità di mantenere la pace in Europa, ma ci furono anche divergenze nascoste, in particolare

riguardo all'espansione della Francia in Europa. Nonostante l'apparente accordo, le tensioni tra i

due alleati crebbero nei successivi anni, soprattutto per le politiche di Napoleone in Germania e

in Polonia.

Si risponda alle seguenti domande: quale fu la strategia elaborata da Napoleone per la

gestione del conflitto spagnolo? Quale fu invece la strategia di guerra adottata dalle

Giunte delle provincie spagnole?

La strategia elaborata da Napoleone per la gestione del conflitto spagnolo si basava su un

controllo diretto sul paese col fratello Giuseppe Bonaparte sul trono di Spagna, attraverso

l'occupazione militare e l'eliminazione di qualsiasi forma di opposizione. Napoleone cercò di

rafforzare il suo potere in Spagna con delle manovre politiche e militari, tra cui la creazione di

un governo collaborazionista e il rafforzamento delle forze francesi nel paese. D'altra parte, la

strategia di guerra adottata dalle Giunte delle provincie spagnole, contro la Francia, si basava su

una guerra di resistenza e guerriglia. Le Giunte optarono per una lotta decisa contro le forze

francesi, servendosi di piccole formazioni che sfruttavano il terreno per infliggere perdite alle

truppe francesi. Oltre alla guerriglia, cercarono di ottenere l'appoggio delle potenze alleate, in

particolare della Gran Bretagna, per contrastare l'occupazione francese e mantenere viva la lotta

per l'indipendenza.

Si tracci uno schema che riassuma le riforme militari operate dagli arciduchi austriaci

Carlo e Luigi, mettendo in rilievo le aree in cui ebbero successo e quelle in cui invece

incontrarono delle difficoltà.

Gli arciduchi austriaci Carlo e Luigi fecero varie riforme militari per migliorare l'efficacia

dell'esercito austriaco durante le guerre napoleoniche. Carlo cercò di creare un esercito più

disciplinato e specializzato e lo riorganizzò per essere migliore sul campo di battaglia. Le sue

riforme ebbero successo come nella battaglia di Aspern-Essling nel 1809, ma ebbe difficoltà

durante la battaglia di Wagram.

L'arciduca Luigi si concentrò sul miglioramento dell'artiglieria e sulla creazione di unità più

agili, come la fanteria leggera. Sebbene queste modifiche avessero dato risultati positivi in

alcune battaglie, le difficoltà furono evidenti durante le battaglie decisive come quella di

Austerlitz. 9

Si delineino i caratteri generali del progetto politico-militare dell’Impero d’Austria per la

riscossa contro la Francia nel 1809.

Nel 1809, l'Impero d'Austria, sconfitto da Napoleone, cercò di prendersi una rivincita dalla

Francia con un progetto politico-militare che voleva recuperare il potere e la stabilità. L'arciduca

Carlo elaborò un piano che si fondava su una combinazione di resistenza difensiva e tentativi di

ottenere alleanze con altre potenze europee, in particolare la Russia e la Gran Bretagna. Il

progetto prevedeva l'utilizzo della tattica della "terra bruciata" e di posizioni fortificate per

rallentare l'avanzata francese. Contemporaneamente cercava di ottenere il sostegno di altri stati

europei contro l'occupazione napoleonica. Il piano militare si basava anche sul rafforzamento

delle forze austriache, attraverso un'accurata preparazione delle truppe. Tuttavia, la strategia fu

ostacolata dalla difficoltà di coordinare le alleanze, dalla superiorità numerica e tattica delle

forze napoleoniche e dalle divisioni interne dell'Impero.

Si tracci uno schema che riassuma i principali avvenimenti militari della campagna

francese del 1809 contro l’Impero d’Austria.

La campagna francese del 1809 contro l'Impero d'Austria fu una delle più significative. L'inizio

del

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A.A. 2024-2025
21 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elenaaaa83 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Gorla Filippo.