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Obbligazione e fonti dell'obbligazione

L'obbligazione è invece imposta al soggetto per il soddisfacimento di un interesse altruigiuridicamente tutelato. L'inadempimento comporta quindi una situazione antigiuridica che esigela riparazione dell'interesse leso. Fonti dell'obbligazione sono il contratto, l'atto illecito e qualsiasialtro atto o fatto idoneo a produrla in conformità dell'ordinamento giuridico.

La disciplina dell'obbligazione detta il principio secondo il quale il debitore e il creditore devonocomportarsi secondo le regole della correttezza. La correttezza, designata anche come buonafede in senso oggettivo, è un principio di solidarietà che il Codice sancisce nella disciplinadell'obbligazione, ma anche nella disciplina del contratto. dare, fare, non fare.

Una classificazione tradizionale divide le obbligazioni in obbligazioni di Sitratta quindi di una divisione che non esaurisce la materia e che può servire solo come un

Il primo inquadramento sistematico. Obbligazioni di dare sono le obbligazioni aventi a contenuto il trasferimento di un diritto o la consegna di un bene. Le obbligazioni di dare si distinguono in specifiche e generiche. Le obbligazioni specifiche hanno ad oggetto beni specificati nella loro identità mentre le obbligazioni generiche hanno ad oggetto beni designati secondo l'appartenenza ad un genere, ossia secondo l'appartenenza ad una categoria di beni.

In senso lato si definiscono obbligazioni di fare tutte le obbligazioni aventi ad oggetto un'attività materiale o giuridica che non consista in un dare. L'obbligazione di non fare è l'obbligazione negativa che ha ad oggetto un comportamento omissivo del debitore, che può consistere in un non fare o anche in un non dare.

Un'altra distinzione che ricorre ormai nella teoria dell'obbligazione è quella tra obbligazioni di mezzi e obbligazioni di risultato.

Obbligazioni di mezzi

Sono le obbligazioni in cui il debitore è tenuto a svolgere un'attività a prescindere dal conseguimento di una determinata finalità; obbligazioni di risultato sono invece le obbligazioni in cui il debitore è tenuto a realizzare una determinata finalità a prescindere da una specifica attività strumentale. Tipica obbligazione di mezzi è, ad es., quella del medico, il quale è obbligato a prestare la propria opera ma non guarire il paziente, e, in genere, quella del professionista intellettuale. La differenza tra obbligazioni di mezzi e obbligazioni di risultato è la differenza tra due diversi contenuti della prestazione dovuta. Precisamente, nelle prime la prestazione dovuta prescinde da un particolare esito positivo dell'attività del debitore, e il debitore adempie quindi esattamente l'obbligazione se svolge l'attività prevista nel modo dovuto. Nelle seconde ciò che è dovuto

È il risultato, e per adempiere esattamente l'obbligazione il debitore deve conseguire tale risultato. Se il risultato non si realizza l'obbligazione è quindi inadempiuta pur se il debitore abbia tenuto un comportamento diligente. Alternativa: L'obbligazione è l'obbligazione in cui sono dovute due o più prestazioni ma un solo adempimento. 48. Le obbligazioni pecuniarie Obbligazioni pecuniarie sono le obbligazioni aventi ad oggetto una somma di denaro. La specialità delle obbligazioni pecuniarie è data dalla specialità del denaro che non è di regola né un bene di consumo né un bene produttivo, non essendo direttamente idoneo a soddisfare un determinato bisogno né a produrre altri beni. Il denaro è piuttosto un bene caratterizzato dalla sua autonoma funzione quale mezzo generale di acquisto e di pagamento. Il denaro è monopolio dello Stato ed ha un corso legale, ossia è mezzo.

Il denaro avente corso legale in un dato ordinamento giuridico è la valuta. I debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso legale nello Stato al tempo del pagamento e per il suo valore nominale: in questa regola si esprime il principio nominalistico. Il principio nominalistico non si applica ai debiti di valore. Debiti di valore sono i debiti pecuniari determinabili esclusivamente in ragione di un dato valore economico (es.: obbligo di risarcimento del danno).

Secondo la definizione corrente in giurisprudenza i debiti di valore avrebbero senz'altro ad oggetto un "valore" economico e non una determinata somma di denaro. Nelle obbligazioni che non sono di valore e che vengono chiamate di "valuta", le variazioni di valore della moneta sono irrilevanti.

Nel tema delle obbligazioni pecuniarie emerge la figura dell'interesse. In particolare, gli interessi sono le prestazioni pecuniarie percentuali e periodiche dovute da chi

utilizza un capitale altrui o neritarda il pagamento. Gli interessi si distinguono anzitutto secondo la loro fonte. Si qualificanolegali gli interessi che hanno fonte nella legge, convenzionali gli interessi che hanno titolo nelcontratto. Gli interessi si distinguono poi secondo la loro causa. Al riguardo una distinzione difondo va fatta tra:
  • Interessi compensativi;
  • interessi moratori;
Moratori sono gli interessi che costituiscono una liquidazione forfettaria minima del danno per ilritardo nel pagamento dei debiti di denaro. Compensativi sono in generale gli interessi aventifunzione remunerativa, cioè gli interessi che rappresentano un compenso percentuale periodicodovuto in cambio del vantaggio della disponibilità di una somma di denaro spettante al creditore.

49. Adempimento

L'adempimento è l'esecuzione della prestazione. Requisiti soggetti dell'adempimento sono lalegittimazione dell'adempiente, detta legittimazione ad adempiere, e quella

del destinatario, dettalegittimazione a ricevere. La legittimazione ad adempiere designa la competenza del soggetto adeseguire la prestazione; la legittimazione a ricevere designa la competenza del soggetto adaccettare la prestazione con effetto liberatorio per il debitore. La nozione di legittimazione non vaconfusa con quella di titolarità del rapporto obbligatorio. La titolarità del rapporto obbligatorio è laspettanza delle posizioni di debito e di credito. Titolari del rapporto obbligatorio sono il debitore eil creditore. La legittimazione è invece il potere di attuare le posizioni di debito e di credito.Legittimati ad adempiere sono di regola il debitore e i suoi ausiliari, le persone autorizzate dallalegge o dal giudice, e in genere tutti i terzi, salvo che il creditore abbia un apprezzabile interesse anon ricevere la prestazione del terzo. La legittimazione ad adempiere spetta in primo luogo aldebitore. Il debitore è tuttavia eccezionalmenteprivo della legittimazione ad adempiere nell'ipotesi di fallimento: i pagamenti eseguiti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento sono inefficaci rispetto ai creditori concorsuali. L'incapacità del debitore non esclude invece la sua legittimazione ad adempiere. Il debitore non può infatti ripetere (pretendere la restituzione) la prestazione a causa della sua incapacità. Il debitore incapace può tuttavia risultare pregiudicato da una prestazione eseguita con modalità o contenuti diversi da quelli previsti, se tale diversità implica a suo carico un detrimento economico superiore a quello richiesto dal preciso adempimento. In tal caso avrà diritto ad essere indennizzato per il pregiudizio subito, ma entro i limiti dell'arricchimento conseguito dal creditore. L'adempimento può dar luogo alla surrogazione e cioè al subingresso di un terzo nei diritti del creditore in conseguenza del pagamento del debito.col concorso delle altre condizioni di legge. La funzione della surrogazione è quella di assicurare al terzo adempiente o mutuante il recupero di quanto prestato consentendogli di avvalersi delle stesse azioni, garanzie e privilegi del creditore soddisfatto. Si distinguono tre tipi di surrogazione: 1. La surrogazione per volontà del creditore: il creditore surroga il terzo adempiente nei propri diritti verso il debitore. 2. La surrogazione per volontà del debitore: il debitore che prende a mutuo la somma al fine di pagare il debito surroga il mutuante nei diritti del creditore. 3. La surrogazione legale: il terzo che adempie è surrogato di diritto. 50. Modi di estinzione dell'obbligazione diversi dall'adempimento. Tipico modo di estinzione dell'obbligazione diverso dall'adempimento è la novazione oggettiva. La novazione oggettiva è il contratto mediante il quale le parti estinguono l'obbligazione originaria sostituendo ad essa una nuova obbligazione.

nuova obbligazione con oggetto o titolo diverso. Elemento caratterizzante della novazione è l'intento novativo, ossia la volontà delle parti di estinguere la precedente obbligazione e di sostituirla con la nuova (l'animus novandi).

Altro elemento caratterizzante della novazione è dato dalla diversità della nuova obbligazione (l'aliquid novi).

Secondo la definizione normativa, infatti, le parti sostituiscono alla precedente obbligazione una nuova obbligazione con oggetto o titolo diverso. La diversità dell'oggetto attiene alla prestazione mentre la diversità del titolo deve intendersi come diversità del titolo sostanziale, ossia della causa dell'obbligazione. La causa dell'obbligazione si identifica nella causa del contratto, e l'obbligazione novata ha un "titolo diverso" quando la causa del contratto novativo non è l'obbligo di pagare una somma di denaro per riconducibile a quella del

precedente rapporto (es.:canoni anticipati di locazione si converte in obbligo di pagare il prezzo dell'immobile). Modificheaccessorie come l'apposizione o l'eliminazione di un termine non producono novazione. Lanovazione non ha carattere satisfattivo in quanto non comporta il soddisfacimento dell'interessecreditorio originario né di un interesse succedaneo ma la trasformazione del rapporto obbligatorioin un nuovo rapporto. L'inesistenza della precedente obbligazione rende la novazione "senzaeffetto". Questa previsione deve intendersi nel senso che è senz'altro nulla la novazione diun'obbligazione che deriva da fattispecie inesistente, nulla o annullata o che è già estinta. Laprecedente obbligazione non è infatti un mero presupposto del contratto ma elemento essenzialedel suo oggetto, in quanto la novazione ha per oggetto la sostituzione di un'obbligazione conun'altra.Altro tipico modo di

ncia al proprio diritto di pretendere l'adempimento dell'obbligazione da parte del debitore. La remissione può avvenire in forma espressa o tacita.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
33 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lollo.Ing1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Napoli Gaetano.