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POTERE DI DISPOSIZIONE DEL BENE
Il potere di disposizione del bene, ovvero il potere di cedere in tutto o in parte i diritti sulla cosa.
1) In quale momento avviene il passaggio del diritto di proprietà?
Il passaggio del diritto di proprietà per un bene mobile avviene con la consegna del bene. Per un bene immobile avviene con la stipulazione del contratto.
Il passaggio del diritto di proprietà non è definitivo, perché la condizione sufficiente è la volontà delle parti. Ai fini del passaggio di proprietà nel caso di doppia alienazione immobiliare, non è necessaria la trascrizione nei pubblici registri, ma colui che trascrive per primo ha diritto a vincere eventuali cause su quell'immobile.
2) Cos'è il possesso?
Secondo l'articolo c.c., il possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un'attività corrispondente all'esercizio della proprietà o di altro diritto reale. Il possesso non è un diritto ma una
soggetto possessore a diventare proprietario del bene in modo definitivo. L'usucapione si verifica quando il possessore ha posseduto in modo pacifico, pubblico, continuativo e in buona fede per un determinato periodo di tempo stabilito dalla legge. 5) Quali sono i requisiti per l'usucapione? Perché l'usucapione possa avvenire, devono essere presenti i seguenti requisiti: - Possesso pacifico: il possessore non deve essere in contrasto con altri soggetti che rivendicano la proprietà del bene. - Possesso pubblico: il possesso deve essere visibile e noto agli altri. - Possesso continuativo: il possessore deve mantenere il possesso del bene in modo costante nel tempo. - Possesso in buona fede: il possessore deve credere di essere il legittimo proprietario del bene. - Termine di possesso: la legge stabilisce un periodo di tempo necessario per poter acquisire la proprietà tramite usucapione. 6) Quali sono le conseguenze dell'usucapione? Se l'usucapione viene completata con successo, il possessore diventa il nuovo proprietario del bene. Questo significa che acquisisce tutti i diritti e le facoltà che spettano al proprietario, come ad esempio il diritto di disporre del bene, di venderlo o di trasferirlo ad altri. È importante sottolineare che l'usucapione può essere opposta solo a coloro che non hanno un titolo di proprietà valido sul bene. Se il possessore ha acquisito il bene in modo illecito o in violazione dei diritti di un'altra persona, l'usucapione non avrà effetto.Soggetto a comportarsi come se ne fosse il vero proprietario. Quest'ultimo (ovvero il proprietario legittimo), per farsi che ciò avvenga, non deve rivendicare il bene.
Il possesso vale come titolo per i beni mobili. L'usucapione riguarda il possessore non dominus, cioè colui che non è il vero proprietario del bene ma che ne abbia comunque acquistato il possesso. Si ha tale usucapione quando il possesso viene esercitato in modo non violento, manifesto e ininterrotto per 10 anni; al termine di tale periodo può ottenere il diritto di proprietà sul bene. Colui che acquista il bene deve essere in mala fede, ma in certi casi anche in buona fede, l'usucapione prende il nome di usucapione in forza di possesso. Si verifica quando un bene viene acquistato con violenza o clandestinità e il possesso diventa lecito dal momento in cui cessi la violenza o la clandestinità.
Il lasso di 20 anni di tempo valido per ottenere la proprietà del bene è di 20 anni e durante tale periodo il possesso deve essere manifesto ed ininterrotto. Esso è in forza dei diritti reali di godimento su tali beni. 5) Fai un esempio di acquisto del diritto di proprietà a titolo originario. (Accessione, Invenzione, Occupazione, Usucapione)- Occupazione: È la presa di possesso di cose mobili che non sono di proprietà di nessuno o abbandonate con l'intenzione di acquisirle in via permanente e definitiva.
- Invenzione: Colui che ritrova un bene smarrito è tenuto a consegnarlo al proprietario o, se sconosciuto, all'Ufficio Beni Smarriti. Se dopo un anno il proprietario non si presenta, la proprietà passa a colui che ha ritrovato l'oggetto. Se il proprietario si presenta, il ritrovatore ha diritto a ricevere un premio proporzionale al valore della cosa smarrita.
- Usucapione: Vedi domanda 4.
L'istituto dell'usucapione in forza del possesso. Vedi domanda 4.7) Cos'è l'azione di reintegrazione e da chi può essere esercitata? Da chi è stato violentemente o occultamente spogliato del possesso di un bene può chiedere la reintegrazione del possesso del bene da qualunque possessore o detentore. L'azione può essere richiesta (di buona fede o mala fede) entro un anno dal sofferto spoglio. Sono i detentori qualificati o di servizio, in quanto non hanno il possesso legittimo del bene e quindi non hanno interesse a recuperarlo.
8) Come sono disciplinate le immissioni? Secondo l'articolo 844 c.c. il proprietario di un fondo non può impedire le "immissioni" (ovvero la fuoriuscita di fumo, calore, esalazioni o rumori, provenienti dal fondo del vicino) se esse non superino la soglia prestabilita. Pertanto, se le immissioni superano la
La normale soglia della tollerabilità, senza essere esigenze della produzione giustificate dalle (vedi fabbrica che nonostante le immissioni superino la soglia prestabilita produce per il fabbisogno dell'intera società), chi le subisce ha il diritto ad un'inibitoria e quindi ad un risarcimento per il danno sofferto. La soglia della tollerabilità viene disposta dal giudice in base a: condizione dei luoghi (destinazione naturalistica ed urbanistica) ed esigenze della produzione.
9) Cos'è l'usufrutto? Godere della cosa altrui l'obbligo di
L'usufrutto è un diritto reale minore che consente di con rispettarne la destinazione economica. L'usufruttuario può godere del bene (POTERE DI GODIMENTO), conseguendone il possesso. I frutti spettano all'usufruttuario per la durata del suo diritto e ha anche la facoltà di costituire all'interno del suolo anche costruzioni o piantagioni, a patto che
vengano rimosse nel momento in cui scade il termine e ritorna tutto nelle mani del LEGITTIMO PROPRIETARIO. Deve inoltre farsi carico delle spese di manutenzione ordinaria del bene. Se l'usufrutto è costituito a favore di una persona fisica, esso dura per tutta la durata della vita dell'usufruttuario, se non diversamente pattuito; se è costituito a favore di una persona giuridica non può durare più di 30 anni. Se l'usufruttuario modifica la destinazione economica del bene oppure lo deteriora, l'usufrutto si estingue per confusione: il nudo proprietario ritorna il proprietario del bene. 10) Fai un esempio di diritto reale minore di godimento su cosa altrui. (Superficie, Enfiteusi, Usufrutto, Uso e abitazione, Servitù prediali) ESERCIZI: 1) A ruba un orologio a X e lo vende a B. B è a conoscenza del furto. B diventa il proprietario in malafede, è tenuto a restituire l'orologio a X? Se X riesce a provare che B ha acquistato l'orologio a conoscenza del furto, allora B è tenuto a restituire l'orologio a X.È B a X e non può diventarne proprietario. 2) A ha una bicicletta. B la ruba e la tiene a casa sua. Una settimana dopo B è in vacanza e Ava a casa sua e si riprende la bicicletta. Può B citare in giudizio A per riottenere lal'azione di reintegrazionebicicletta? Sì, B può chiedere nei confronti di A. 3) Un ladro può diventare proprietario della refurtiva? Vedi domanda 2. E' possibile anche nelvende/dona a B, inseguente caso: A ruba un orologio a Z e lo che non è a conoscenza del furto (quindi èbuona fede). B rivende/ridona il bene ad A. A è diventato il proprietario di quel bene. C) OBBLIGAZIONI E DIRITTI DI GARANZIA 1) Spiega il rapporto obbligatorio? Nel rapporto obbligatorio sono presenti: la parte attiva è il creditore e la parte passiva è il debitore, i quali devono comportarsi secondo le regole della correttezza (1.175). Le parti sono determinate o determinabili. Il debitoredeve corrispondere la prestazione richiesta dal creditore e che forma oggetto OBBLIGAZIONE dell’ VALUTAZIONE ECONOMICA. Tale prestazione è suscettibile di adempimento, per cui il debitore è legato al creditore da un obbligo patrimoniale, e deve corrispondere a un interesse, anche non patrimoniale, del creditore. (art. 1174 c.c.) 2) Fai un esempio di estinzione del rapporto obbligatorio diverso dall'adempimento. (Mora del creditore, Compensazione, Confusione, Novazione, Remissione) Solitamente, un rapporto obbligatorio si estingue nel momento in cui il debitore rende la prestazione dovuta al creditore (adempimento del debitore) rispettandone il TEMPO e il LUOGO pattuito; ci sono casi in cui tale rapporto si estingue con modalità diverse rispetto all’adempimento: ● Mora del creditore (art. 1206 c.c.): Si ha mora del creditore (o mora accipiendi) quando il creditore, senza un motivo legittimo (ad esempio, l’irregolarità dell’adempimento),rifiuta di ricevere la prestazione o di compiere quanto è necessario affinché il debitore possa adempiere. Dalla mora derivano una serie di conseguenze sfavorevoli al creditore: egli deve risarcire i danni da essa (rif. mora) causati, sostenere le spese per la custodia e la conservazione della cosa dovuta, sopportare il rischio dell'impossibilità sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile al debitore; inoltre, non gli sono più dovuti gli interessi o i frutti della cosa non percepiti dal debitore. Compensazione (art. 1241 c.c.): la compensazione si verifica quando due persone sono obbligate una verso l'altra per debiti e crediti reciproci; in questo caso i reciproci debiti e crediti si estinguono per le quantità corrispondenti. ES: Tizio conduttore deve a Caio proprietario 50 come canone di locazione, ma Caio deve a sua volta a Tizio 25 per un prestito concessogli dallo stesso Tizio. Maturatasi la scadenza mensile del canone di locazione,ed anche la scadenza entro la quale Caio deve restituire il denaro a Tizio, vi sarà compensazione tra reciproci debiti e crediti, ed essendo il debito di Tizio conduttore equivalente a 50 mentre il debito di Caio proprietario equivalente a 25, Tizio a dovrà Caio come canone di locazione residuo la sola somma di 25. Confusione: il debitore e il creditore coincidono. Novazione: le parti decidono di sostituire il rapporto obbligatorio precedente con un nuovo. Nel momento in cui si va a costituire il rapporto, NON DEVE MANCARE L'OBBLIGAZIONE ORIGINARIA, e se essa presentava un vizio di nullità, anche il nuovo rapporto è nullo. Nel nuovo rapporto vengono discussi i TERMINI, ovvero OGGETTO e TITOLO. Per rendere possibile tutto questo c'è bisogno dell'ANIMUS NOVANDI, ovvero della volontà di costituire un rapporto nuovo. Remissione: il creditore rinuncia al suo credito.