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ASPETTO STRUTTURA STRUTTURA A MATRICE
DIVISIONALE
ORGANIZZAZION Basata su divisioni Combina funzioni e divisioni
E autonome
VANTAGGI Focalizzazione, Flessibilità, miglior utilizzo delle
autonomia, risorse, collaborazione
responsabilità chiara
SVANTAGGI Duplicazione di risorse, Complessità, conflitti di autorità,
silos organizzativi necessità di elevata
coordinazione
FLESSIBILITÀ Limitata Elevata
COMUNICAZIONE Limitata tra divisioni Migliorata interfunzionale
SVILUPPO DELLE Più specializzazione in Sviluppo diversificato
COMPETENZE divisioni
INNOVAZIONE Minore, limitata a Maggiore, promossa da team di
divisioni specifiche progetto interfunzionali
GESTIONE DEL Minore, autorità chiara Richiede gestione attiva
CONFLITTO
COORDINAZIONE Più semplice, lineare Più complessa, necessita di
strumenti e processi robusti
Il passaggio da una struttura divisionale a una struttura a matrice rappresenta una
transizione significativa che può portare a benefici in termini di flessibilità, utilizzo
efficiente delle risorse, e innovazione. Tuttavia, richiede una gestione attenta dei
conflitti di autorità e una forte coordinazione per garantire il successo. Il caso di GM
evidenzia l'importanza di avere chiari ruoli, processi di gestione del cambiamento
ben definiti, e strumenti di supporto per affrontare le complessità di una struttura a
matrice. Le organizzazioni devono essere preparate a investire in formazione e
sviluppo per aiutare i dipendenti a navigare in questo nuovo ambiente organizzativo
e a implementare pratiche di gestione efficaci per sfruttare appieno i vantaggi di
questa struttura.
Quale insegnamento si può trarre dal caso RAI?
In passato, la RAI era organizzata in una struttura divisionale per prodotto, con
divisioni separate per televisione, radio e media digitali. Ogni divisione gestiva
autonomamente le sue operazioni, inclusa la produzione di contenuti, la gestione
del personale e il budget. La decisione di passare a una struttura più integrata
mirava a migliorare l'efficienza operativa, ridurre i costi e facilitare una maggiore
collaborazione tra i diversi rami dell'azienda. Poi si decise che ciascuna divisione
(editoriali e industriali) avesse il compito di ideare, sviluppare, e realizzare i
programmi per i canali televisivi, radiofonici e satellitari. Nonostante gli sforzi la
riorganizzazione non riuscì pienamente nel suo intento. La divisionalizzazione
poteva andar bene per la Divisione radiofonica, in quanto Radio Rai è un’azienda a
sé, con un prodotto specifico. Ha meno senso quando tre reti che realizzano lo
stesso prodotto stanno in due divisioni diverse». Non aver colto la natura delle
interdipendenze ha portato a un modello divisionale inefficiente.
Lezione 24
Quali sono i principali vantaggi e limiti di una struttura organizzativa a
rete?
Vantaggi:
- se l’organizzazione riesce a trovare un partner che sia in grado di svolgere
una determinata attività funzionale in maniera affidabile e a un costo
inferiore, i costi di produzione si riducono;
- evita gli alti costi burocratici derivanti dalla gestione di una struttura
organizzativa complessa;
- consente all’organizzazione di operare in modo organico;
- se uno qualunque dei partner non riesce a soddisfare gli standard, può essere
sostituito con un nuovo partner.
Svantaggi:
- serve un livello di adeguamento reciproco alto affinché i team possano
interagire apprendendo gli uni dagli altri e perfezionando costantemente il
prodotto finale;
- difficilmente consente di tenere sotto controllo un processo così complesso di
creazione del valore
- non sempre il management ha i mezzi per coordinare e motivare
efficacemente i vari partner del network
Lezione 25
Che differenza c'è tra una cultura organizzativa forte e una debole?
Imprese con una cultura debole: non possiedono valori e principi ribaditi con
costanza o generalmente condivisi, spesso a causa di visioni e valori contrastanti
sul come condurre le attività di business
Un’impresa con una cultura forte si distingue per:
- la presenza di valori fortemente radicati nell’ organizzazione
- approcci operativi che regolano la condotta di business e il clima lavorativo
(la cultura forte non si presenta all’improvviso).
Che cosa possiamo dire confrontando le culture organizzative dei casi
Walmart e General Electric?
La cultura aziendale di General Electric
- GE è fondata su un’atmosfera di impegno profondo e orientata ai risultati.
- Tutte le divisioni dell’impresa devono attenersi a standard molto elevati,
mantenendosi al primo o al secondo posto nei rispettivi settori.
La cultura organizzativa di Wal-Mart
- Si concentra sulla soddisfazione del cliente.
- Un’instancabile ricerca di soluzioni per riduzioni dei costi.
- Una solida etica del lavoro.
- L’ascolto dei clienti.
- L’incoraggiamento alla presentazione di suggerimenti da parte dei
dipendenti.
Lezione 26
Si facciano alcuni esempi di organizzazioni che attuano azioni concrete di
responsabilità sociale.
Dimostrare una responsabilità sociale significa intraprendere iniziative che
conquistino la fiducia e il rispetto di tutti gli stakeholder:
- assumere un comportamento rispettabile ed eticamente corretto,
- impegnarsi per creare un ottimo ambiente lavorativo,
- mostrare un rispetto sincero per l’ambiente e farsi promotori della sua tutela,
- lavorare attivamente per migliorare la qualità della vita nelle rispettive
comunità locali,
- cercare di contribuire in modo tangibile ad un miglioramento sociale.
Esempi possono essere: offrire indennità di fine rapporto, offrire opportunità per
arricchire le competenze, contributi a organizzazioni umanitarie, mantenere la
struttura in una location per salvaguardare i posti di lavoro. (Conad, ING Direct,
Snam)
Quali sono i riti di integrazione?
Sono gli incontri per celebrare collettivamente i successi dell’organizzazione, le
feste in ufficio e i pranzi fuori sede
Quali sono i riti di rinforzo?
Servono a riconoscere pubblicamente i contributi dei dipendenti e a premiarli (es.
pubblicazioni, promozioni..)
Quali sono i riti di passaggio?
Segnano l’ingresso dei neoassunti nell’organizzazione, le promozioni e la dipartita;
Lezione 27
Dopo aver letto attentamente il caso Samsung, quali strategie riesce a
rilevare?
Negli anni Novanta, gli ingegneri di Samsung
- studiarono le modalità con cui le aziende giapponesi Sony e Panasonic
innovavano sviluppando nuovi prodotti;
- ne copiarono le tecnologie;
- sfruttarono le loro competenze industriali per fabbricare versioni a basso
costo dei prodotti che avrebbero potuto vendere così a prezzi inferiori.
In seguito l’azienda decise di sfruttare le nuove competenze per entrare nel settore
dei telefoni cellulari, in cui competere sviluppando una strategia a livello di business
per produrre apparecchi più economici dei colossi Nokia e Motorola, conquistando
nel 2011 il secondo posto nel settore.
A livello corporate, la strategia di Samsung aveva l’obiettivo d’incrementare la
reddittività creando valore mediante il trasferimento di competenze di sviluppo e
fabbricazione dei prodotti:
- entrando in nuovi settori
- fabbricando nuovi prodotti;
La strategie era efficace e redditizia ma non competeva a livello di Sony (ad
esempio, Sony poteva imporre prezzi premium per l’acquisto dei propri articoli
elettronici più venduti e reinvestire costantemente i profitti nelle attività di R&S
necessarie per realizzare prodotti elettronici più avanzati e all’avanguardia).
Il CEO Hee, decise allora di adottare nuove strategie che consentissero alla
Samsung di competere sullo stesso piano delle Aziende elettroniche giapponesi ed
europee, trasformandola in leader tecnologico globale
- l’obiettivo era di non copiare più le innovazioni tecnologiche si Sony,
Matsushta, Philips o Nokia ma di far maturare ai propri ingegneri competenze
di R&S necessarie a sviluppare rapidamente tecnologie innovative (come gli
schermi LCD ad es.) per creare prodotti più avanzati dei concorrenti (per es.
dispositivi di mobile computing).
Che differenze si possono osservare tra la strategia competitiva di
Samsung e quella di Sony?
Samsung, studiando e copiando le modalità e le tecnologie delle grandi aziende
giapponesi, sfruttava le competenze per produrre dei prodotti simili a basso costo.
Inoltre, puntava ad entrare in nuovi settori, fabbricando nuovi prodotti e creando
valore mediante il trasferimento di competenze di sviluppo. Sony poteva imporre
prezzi premium per l’acquisto dei propri articoli elettronici più venduti e reinvestire
costantemente i profitti nelle attività di R&S necessarie per realizzare prodotti
elettronici più avanzati e all’avanguardia
Che relazione c'è tra strategia ed etica?
Le strategie aziendali dovrebbero essere eticamente corrette per due serie di
ragioni:
morali: una strategia scorretta è moralmente inaccettabile ed esercita effetti
negati sui dipendenti
i manager con una solida moralità scelgono consapevolmente azioni
o strategiche leali e corrette
le dirigenze valide non mostrano alcuna tolleranza per le strategie con
o elementi moralmente discutibili
di business: una strategia onesta si addice ad una sana logica di business ed
è nell’interesse degli azionisti
la strategie eticamente scorrette danneggiano la reputazione
o dell’impresa e possono anche avere ripercussioni onerose e ad ampio
spettro
la conseguenza in generale è una riduzione della produttività ed un
o aumento dei costi
Che relazioni ci sono tra strategia e cultura?
La cultura influenza il personale orientandolo a comportamenti e pratiche che
contribuiscono a implementazioni strategiche efficaci; la coerenza con le norme
culturali rende più semplice eliminare eventuali pratiche inadeguate; promuove
forte identificazione dei dipendenti con la visione, i target di performance e la
strategia dell’impresa, stimolando maggior impegno
Lezione 28
Quali tipi di strategie conosce?
1. leadership di costo: l’impresa raggiunge livelli di costi più bassi rispetto quelli
dei suoi concorrenti.
2. differenziazione: l’impresa punta ad essere unica del proprio settore in
rapporto ad alcune variabili ritenute molto importanti,
3. focalizzazione: l’impresa mira a raggiungere migliori risultati in un’area
ristretta di compiti, individuando nel proprio settore un segmento o un gruppo
di segmenti da servire, assumendosi dei rischi ed escludendone degli altri;
presenta due va