Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 35
Domande aperte esame Economia e istituzioni dei distretti industriali Pag. 1 Domande aperte esame Economia e istituzioni dei distretti industriali Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte esame Economia e istituzioni dei distretti industriali Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte esame Economia e istituzioni dei distretti industriali Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte esame Economia e istituzioni dei distretti industriali Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte esame Economia e istituzioni dei distretti industriali Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte esame Economia e istituzioni dei distretti industriali Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande aperte esame Economia e istituzioni dei distretti industriali Pag. 31
1 su 35
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

NACE?

La classificazione delle attività economiche ATECO è una tipologia

di classificazione adottata dall’istat per le rilevazioni statistiche nazionali

di carattere economico. Si tratta di una classificazione alfa-numerica con

diversi gradi di dettaglio: le lettere indicano il macro-settore di attività

economica, mentre i numeri (che vanno da due fino a sei cifre)

rappresentano, con diversi gradi di dettaglio, le articolazioni e le

disaggregazioni dei settori stessi. Le varie attività economiche sono

raggruppate, dal generale al particolare, in sezioni (codifica: 1 lettera),

divisioni (2 cifre), classi (4,5,6 cifre).È la traduzione italiana della

nomenclatura delle attività economiche (NACE) creata dall'Eurostat,

adattata dall'ISTAT alle caratteristiche specifiche del sistema economico

italiano

Perché ci si riferisce al livello di disaggregazione indicando il numero di

• cifre della classificazione ATECO?

l numero di cifre della classificazione ATECO permette di rappresentare

con diversi gradi di dettaglio le articolazioni e le disaggregazioni dei

settori stessi.

Perché i fattori strettamente economici spiegano poco del successo e del

• declino dei distretti industriali?

Perché nei distretti industriali è fondamentale quell’insieme di interazioni

e relazioni che permane e compenetra nelle diverse imprese,l’atmosfera

industriale di cui parlava Marshall e tutti quei fattori non rilevabili

statisticamente.Il distretto non tende ad una situazione di equilibrio che

ne garantisce la crescita ma è un comporsi armonico di caratteri

diversi,economici e sociali.

In Italia, che effetti ha prodotto l'emigrazione dal Sud verso il Nord del

• paese?

L’emigrazione dal Sud verso il Nord del paese ha prodotto una perdita di

conoscenza specifica e specializzazione a causa dello spostamento di

artigiani di piccola impresa specializzata verso il nord, portando quindi

competenze e aumentando l’occupazione.

Nei distretti ci sono solo imprese piccole?

• inizialmente il livello occupazionale era prevalente nelle grandi imprese,

ma questo è andato via via diminuendo. Le imprese medio-grandi non

sono scomparse ma c’è sempre meno occupazione. Questo perché

l’ambiente del distretto favorisce lo sviluppo di piccole imprese grazie ai

rapporti di scambio (vero soprattutto nella meccanica). La grande

imprese che è stata fondamentale nella fase di decollo dei distretti, ha

progressivamente perso la sua centralità a favore di un sistema di piccole

imprese. All’interno dei distretti piccole e grandi imprese si influenzano a

vicenda, imparando le une dalle altre. Questa influenza avviene

attraverso il mercato del lavoro e lo spostamento dei lavoratori da

un’impresa all’altra. Quindi i due tipi di impresa possono convivere

traendo entrambe profitto, ma questa convivenza può interrompersi se le

imprese grandi assumono troppa importanza.

Quali esempi di integrazione tra imprese piccole e grandi si osservano nei

• distretti industriali?

Spesso le piccole imprese svolgono una fase specifica della filiera

produttiva per la produzione finale di un prodotto svolto dalle imprese più

grandi che lavorano con il mercato finale. Se venissero a mancare le

specializzazioni delle piccole imprese, le imprese finali ne risulterebbero

indebolite. La relazione tra piccole e grandi imprese è infatti

caratterizzato da un continuo scambio di informazioni e conoscenze,

dunque un processo di apprendimento reciproco.

Nei distretti ci sono imprese specializzate nella produzione di un unico

• prodotto?

No, solitamente il distretto si sviluppa intorno ad un settore specializzato,

ma in seguito si sviluppano competenze specializzate anche per la

produzione di prodotti collegati a quello principale, e quindi

specializzazione di settori al primo collegati. Non è difficile che dove si

producono le camicie o le scarpe vengano prodotte anche le relative

scatole. Ciascuna impresa solitamente svolge una o più attività della

produzione tipica del distretto.

Che differenza c'è tra prodotti e processi produttivi?

• Un prodotto, in economia, è un insieme di attributi tangibili e intangibili

di un bene o un servizio volti a procurare un beneficio a un utilizzatore,

ottenuto tipicamente attraverso un processo produttivo, creazione a

partire da risorse iniziali e con valore aggiunto finale.

Dove si trova la classificazione dei prodotti?

• Quale il nesso tra disintegrazione verticale dei processi di produzione e

• reti di competenze nei sistemi di piccola impresa.

le trasformazioni economiche e sociali del secondo dopoguerra hanno

generato sistemi di imprese caratterizzati da una forte disintegrazione

verticale e un’elevata specializzazione in una o poche fasi del processo

produttivo .

La disintegrazione verticale delle imprese era resa efficiente dalla forte

integrazione produttiva all’interno del sistema di relazioni locali in cui le

imprese operavano. In presenza di una sempre maggiore domanda su

scala mondiale, quel mix di specializzazione e disintegrazione verticale

ha favorito l’elevato tasso di crescita di alcuni segmenti dell’industria

italiana e dell’industria meccanica in particolare.

In che modo sistemi di piccole imprese meccaniche specializzati nella

• produzione di macchinari:

alimentano cambiamenti in altri settori produttivi?

Tra produttori, venditori e utilizzatori delle migliaia di componenti

impiegati nella costruzione di un macchinario vi sono numerose

interazioni nelle quali si può verificare l’attribuzione di nuove funzionalità

a particolari materiali impiegati, tecnologie utilizzate, modalità

organizzative per conferire gli output dei processi di produzione come

input delle fasi a valle, competenze e organizzazioni già esistenti. Queste

attribuzioni di moderne funzionalità possono generare innovazioni: con la

produzione di artefatti inediti e con sistemi di mercato interamente nuovi.

degeneracy del sistema: il pro- cesso in cui elementi strutturalmente

differenti for- niscono funzionalità che si sovrappongono a quelle già

offerte, e che spesso può costituire un aggiustamento temporaneo da cui

emergono innovazioni.

Quali saperi si intrecciano nelle reti di competenze dei sistemi produttivi

• di piccola impresa specializzati nella meccanica?

le imprese specializzate, nella produzione di fasi di lavorazione o nella

produzione di componenti, lavorano contemporaneamente per più settori

di destinazione e attraverso le loro interazioni danno origine a nuove

strutture e organizzazioni e a nuove funzionalità.

ll carattere principale del sistema produttivo della meccanica nelle

regioni del Nord è racchiuso ancora, a metà del secondo decennio del 21°

sec., nel fatto di possedere un insieme ampio di conoscenze – facilmente

accessibili – a cui ingegneri, tecnici e operai attingono per trovare,

sperimentare e applicare, meglio e prima di altri, l’innovazione più

efficace che risponda alle esigenze degli utilizzatori di macchine

strumentali. E queste inn

vazioni si aggiungono a quelle originate da brevetti.

Perché è importante la produzione di macchinari dell’Italia?

• Perché le imprese che producono macchinari sono tra quelle più

innovatrici e il loro fermento alimenta trasformazioni trasversali

ad altri settori produttivi, diventando così uno dei principali

asset per l’economia italiana.

Per creare reti competenze ci vogliono tempi brevi o lunghi? E perché

• Per creare reti di competenza sono necessari tempi medio-lunghi

in quanto è necessario un processo di formazione e trasmissione

di conoscenze per le persone che entrano a far parte del sistema

Perché studiamo l’intreccio tra processi di produzione e innovazione

• lungo le filiere meccaniche a elevata disintegrazione verticale?

Vedi sopra

Perché occorre studiare la natura sistemica dei processi di produzione e

• di innovazione nei sistemi produttivi di piccola impresa?

Con riferimento alla produzione meccanica in Italia, Le specializzazioni

• produttive dei SLL sono uniformi tra i diversi territori? Cambiano nel

tempo? Se sì in che modo? Se perché?

Le specializzazioni produttive dei SLL non appaiono uniformi tra i

diversi territori e variano nel tempo all’interno dello stesso

ambiente territoriale. Le specializzazioni produttive sono

maggiormente sviluppate nel Nord-Ovest del paese e negli anni

tendono ad espandersi nei territori limitrofi. Certi territori con il

passare del tempo perdono in maniera significativa

specializzazioni peculiari, mentre in altri casi si accentua una

specializzazione produttiva debolmente presente all’inizio dei

vent’anni in esame.

Nei cluster di specializzazioni dei SLL, quali erano le variabili rilevanti per

• la classificazione dei SLL della meccanica in Italia?

Le variabili utilizzate erano specializzazione manifatturiera,

specializzazione meccanica dimensione del SLL e quota di addetti

in imprese di piccola e media dimensione.

L’occupazione nei sistemi metropolitani specializzati nella produzione

• meccanica aumenta o diminuisce? Perché?

L’occupazione nei sistemi metropolitani specializzati nella

produzione meccanica diminuisce in relazione alla differente

specializzazione produttiva nei diversi tipi di SLL.

In Italia, tra la fine del Novecento e il primo decennio del Duemila, la

• quota di imprese e di addetti nella produzione di macchinari aumenta o

diminuisce? Con quali dinamiche?

Nonostante vi sia una contrazione dell’occupazione in meccanica

aumenta la quota di imprese e di addetti nella produzione di

macchinari, questo fatto avviene in risposta alla crisi che spinge

molte imprese a spostare la specializzazione della produzione di

lavorazioni o componenti alla produzione di parti di macchinari o

di macchinari completi.

La crisi del 2008 aveva colpito tutte le imprese in modo uniforme? Perché

• sì? Perché no? Quali strategie avevano adottato le imprese meccaniche?

C’erano differenze tra i comparti? Tra i diversi tipi di impresa (ad esempio

conto proprio o conto terzi)?

Gli effetti della crisi sono stati di diversa entità e segno nei vari

comparti e tipi di impresa. Le imprese committenti che avevano

anche reparti produttivi interni hanno internalizzato le

lavorazioni prima realizzate all’esterno. Al rientro delle

lavorazioni hanno fatto ricorso anche i fornitori di primo livello,

innescando un meccanismo che si è riversato a cascata

all’interno delle filiere produttive. In numerosi casi, le impr

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
35 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sergeA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e istituzioni dei distretti industriali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Russo Margherita.