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La Francia deve le sue politiche economiche al ministro delle finanze, Colbert,
verranno infatti definite colbertismo. Possiede un gran numero di territori come la
Louisiana e parte delle Indie, Canada, Africa e Madagascar. Lo Stato fa da garante alle
imprese e concede grandi sgravi fiscali. Inoltre, viene pubblicata l’Ordinanza di
Commercio, primo trattato ufficiale di diritto commerciale.
L’Inghilterra si caratterizza per un breve periodo della nascita della repubblica, guidata
da Oliver Cromwell, che sarà anche l’autore del regicidio. In questo periodo il
Parlamento avrà una funzione primaria e guiderà gran parte dell’apparato legislativo
ed esecutivo. Con la restaurazione della Monarchia, la prima monarchia costituzionale,
il parlamento mantiene le sue funzioni. Viene inoltre emanato il Bill of Rights. Per
sottolineare la sua politica protezionistica, citiamo tre atti. Il primo l’Act of Navigation,
che stabiliva l’obbligo di importazioni in Inghilterra solo su navi inglesi; il secondo Act
of Navigation stabilisce che le importazioni possono avvenire solo su navi inglesi, il cui
equipaggio è per 3/5 inglese ed il capitano di nazionalità inglese; infine, lo Staple Act
stabilisce che le importazioni nelle colonie possono avvenire solo su nave inglese.
Si discuta il ruolo svolto dai banchi pubblici e dalle borse nell’età
moderna
Nell’età moderna un ruolo primario per la crescita economia viene svolto dai banchi
pubblici e dalle borse.
I banchi pubblici fondano la loro origine nei Monti di Pietà italiani. Essi concedevano
prestiti a breve termine con basso tasso di interesse, quasi sempre inferiore al 5%.
Sono modelli imitati in tutta Europa. La loro successiva evoluzione, la si ha con i
banchi dei cambi di Amsterdam. Essi svolgevano funzioni di prestito, deposito,
assicurazioni per le lettere di cambio, effettuava cambio nelle monete metalliche. Nel
momento in cui si verifica una rarefazione metallica, iniziano a essere prodotte note di
banco, cosiddette banconote. Le banche si impegnavano in un secondo momento di
cambiare la carta in materiali preziosi; le prime banconote vengono emesse dalla
Banca di Stoccolma.
In Inghilterra si ha un’evoluzione straordinaria che si culmina con il processo di nascita
dei banchi pubblici. Il grande problema dei Monti di Pietà e dei banchi dei cambi era
l’accordo fra pubblico e privato. Nasce per la prima volta con la banca d’Inghilterra che
concede prestiti con tasso di interesse pari circa all’8% allo stato per finanziare il
periodo di guerra. In cambio, la banca avrebbe ottenuto il monopolio sull’emissione di
carta moneta. Inoltre, in pochi anni ottiene il monopolio sulla lotteria d stato. Le
funzioni svolte erano le medesime dei banchi dei cambi di Amsterdam, ma con il
grande accordo pubblico-privato: ben presto da modello imitatore diverrà modello
imitato.
Altra grande istituzione finanziaria sono le borse. Nascono in Belgio dall’Hotel de
Beurse, luogo in cui vi era grande concentrazione di scambi commerciali. Esse sono
un’unione di affari in cui gli individui si incontrano quotidianamente per trattare beni e
titoli finanziari. Le borse nascono grazie a legislazioni che legittimano comportamenti
improntati all’azzardo e alla speculazione; ma anche grazie alle importanti ricerche di
Pascal relative al calcolo probabilistico. Si possono comprare e vendere titoli, ma
anche commerciare futures. La loro funzione sostituisce le fiere, che si
caratterizzavano per essere periodiche, mentre le borse sono permanenti. Il primo
edificio nasce ad Anversa in Olanda. Tutti gli edifici borsistici si caratterizzano per
avere uno spazio quadrangolare ed una grande hall all’entrata. Svelano ben presto il
lato patologico della finanza e dei giochi speculativi: l’instabilità.
Si descriva lo sviluppo estero e l’espansione coloniale di
Inghilterra, Olanda e Francia che venne affidato nei primi del’600
e le relative compagnie commerciali
A seguito della piccola divergenza, l’egemonia europea passò nelle mani dei paesi
bagnati dell’Atlantico e non dal Mediterraneo (Spagna e Portogallo), parliamo di
Inghilterra, Olanda e Francia. Se Spagna e Portogallo avevano stabilito il monopolio
statale sui viaggi con l’estero, i tre paesi si caratterizzano per la concessione
all’imprenditoria privata. In questo periodo si sviluppano le compagnie commerciali
per il commercio con l’estero. Sono l’innovazione caratteristica della seconda logistica
nel settore delle imprese. Sono le antenate delle attuali <<join stock company>>,
società per azioni. Gli Stati concedono privilegi importanti come la responsabilità
limitata e monopolio commerciale. La responsabilità limitata permetteva l’emissione di
azioni per la raccolta di fondi. Spesso le compagnie possono essere viste come degli
“stati negli stati” poiché hanno la possibilità di emettere monete metalliche proprie,
ma anche di porre bandiera. In Inghilterra e Olanda si sviluppano notevolmente,
ricordiamo ad esempio al East India company inglese e la VOC olandese. Fecero le
fortune dei loro paesi. In Francia almeno inizialmente non si ebbe un grande sviluppo.
A partire dal ‘700 fu determinante poi la creazione della Compagnia della Louisiana
con John Law, ministro delle finanze, per la pratica dell’innesto. Essa consisteva
nell’acquisto da parte delle compagnie dei titoli del debito pubblico. Quest’ultimo a
causa della grandezza avrebbe comportato un innumerevole emissione di azioni. La
pratica dell’innesto venne svolta anche in Inghilterra con la South Sea Company. Le
conseguenze furono in entrambi i Paesi devastanti, ma da un lato l’Inghilterra grazie al
potere del Parlamento seppe reagire, la Francia no. Infatti, fino a Napoleone nessun
istituto poté più utilizzare il termine banca. Anche in base alla risposta a questa crisi si
determinerà il futuro sviluppo industriale dei due paesi.
Quali mutamenti dell’agricoltura, della dinamica della
popolazione e del mercato interno e internazionale sostennero
l’industrializzazione nel ‘700
Durante il Seicento si verifica un piccolo periodo di decrescita in tutta Europa, ma non
coinvolge i paesi più sviluppati come l’Olanda e l’Inghilterra. La situazione ritorna in
una fase stabile agli inizi del Settecento. In particolare, l’Inghilterra poteva vantare un
territorio assai vasto. La rivoluzione industriale fu possibile grazie a tre fattori:
rivoluzione nel sistema agricolo, nel sistema manifatturiero e liberalizzazione del
mercato dei fattori della produzione. Venne alimentato il sistema della enclousers per
la creazione di un sistema aziendale agricolo più vasto. La rotazione passò dall’essere
triennale all’essere continua, venivano prodotti foraggi e venne soppresso il maggese.
L’agricoltura inglese diventa la più produttrice d’Europa e condurrà anche la
rivoluzione manifatturiera. Analizzando anche il mercato interno, grazie alla grande
crescita demografica vi è un aumento della domanda. Inoltre, possedendo uno degli
imperi più vasti di sempre, anche nelle colonie la domanda aumentava
continuamente. Dal lato dell’offerta come già sottolineato, la produzione agricola vive
una grande evoluzione. Dal punto di vista politico per incentivare la produzione interna
di manifatture viene promulgato il ‘Calico Act’, che vietava l’importazione di materie
finite indiane, riprende il ‘calico’ che è una stoffa pregiata indiana ed incentivare la
produttività dell’attività manifatturiera inglese. Aumentano i consumi poiché i
lavoratori ricevono salari maggiori lavorando più giorni durante l’anno.
Quali innovazioni tecnologiche furono alla base della Rivoluzione
industriale inglese e che si trasmisero agli altri Paesi dell’Europa
continentale.
Alla base della Rivoluzione Industriale inglese si sviluppano tre settori fondamentali: il
siderurgico, il manifatturiero e il minerario.
Alla base dello sviluppo del settore manifatturiero vi era stata un’incentivazione da
parte dello stato inglese tramite il Calico Act, che vietava l’importazione del prodotto
finito, il calico. Si sviluppano grazie a numerose innovazioni nell’ambito della filatura i
filatoi meccanici. Le più importanti invenzioni le si devono ad Arkwright e Hardgraves.
Si ha la produzione del cotone che sostituisce i prezzi tessuti di lana. L’Inghilterra
ottiene in poco tempo il primato dell’esportazione manifatturiera nel mondo.
Nel settore siderurgico si hanno notevoli sviluppi in parte grazie all’abbandono del
carbone vegetale o della legna, in favore del carbon fossile. Successivamente,
lavorando quest’ultimo ad alte temperature si ottiene il carbon coke. Altre grandi
invenzioni sono le tecniche di puddellaggio e la creazione di laminatoi.
Nel settore minerario, la prima macchina costruita è di Newcomen, ma è con la
macchina a vapore di Watt che si permette di eliminare la stagionalità dell’energia. La
macchina di Watt sfrutta il moto rotatorio, abbandonando il moto rettilineo. Diviene in
breve tempo il simbolo della prima fase di rivoluzione industriale.
le innovazioni una volta esportate negli altri paesi europei subiscono un ulteriore
innovamento. La loro diffusione avviene grazie all’emigrazione e l’assunzione di tecnici
inglesi nel resto d’Europa, grazie all’immigrazione in Inghilterra di imprenditori
interessati allo sviluppo industriale e anche grazie a tecniche di spionaggio industriale.
Conseguenze sulla popolazione della rivoluzione industriale
inglese
Le conseguenze della prima fase di Rivoluzione Industriale furono importanti e nette
su tutta la popolazione. Essa divenne iniziò a crescere, in particolare in Inghilterra si
registra un imponente aumento demografico. Allo stesso modo questo aumento
demografico è garantito dalle ricerche in ambito scientifico. Altra grande caratteristica
è la suddivisione del lavoro, che inizia ad essere parcellizzato e monotono. Sarà lo
stesso Adam Smith ad affermare che il successo di una nazione dipende dalla
suddivisione del lavoro, più sarà diviso più sarà produttivo.
Esaminate il ruolo svolto dalle banche nell’avviare il processo di
industrializzazione di Francia e Germania nel corso dell’800.
Banca e Stato possono essere considerate come “fattori sostitutivi” poiché si
sostituiscono all’iniziativa privata nel processo di industrializzazione. Le banche
svolsero un ruolo fondamentale in paesi come la Germania, la Francia ed il Belgio. In
particolare, esistono tre differenti tipologie di banche: le banche centrali, le banche
commercial