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PASSIVITA' CONSOLIDATE
10000€
ATTIVO CORRENTE PASSIVO CORRENTE 30000€
10000€
Dopo aver spiegato cosa esprime e come si calcola il quoziente primario di struttura, si illustri con dati
a scelta la situazione patrimoniale di un'azienda che presenta un margine di struttura primario
insoddisfacente e potenzialmente rischioso per la solidità.
Il quoziente primario di struttura esprime quanta parte di immobilizzazioni è finanziata con mezzi
propri e può essere maggiore, minore o uguale a 1. La solidità si ha quanto il valore del quoziente è
maggiore di 1; in questo caso infatti le immobilizzazioni sono finanziate interamente da mezzi propri i
quali finanziano anche parte dell'attivo circolante. La formula è Mp/Af.
ATTIVO FISSO MEZZI PROPRI
80000€ 50000€
PASSIVITA' CONSOLIDATE
10000€
ATTIVO CORRENTE PASSIVO CORRENTE
30000€ 10000€
Dopo aver spiegato cosa esprimono e come si calcolano il quoziente primario di struttura ed il
quoziente secondario di struttura, si illustri con dati a scelta la situazione patrimoniale di un'azienda
che non gode di buona solidità in quanto presenta un quoziente primario di struttura accettabile,
ma un quoziente secondario di struttura insoddisfacente.
Il quoziente primario di struttura esprime quanta parte di immobilizzazioni è finanziata con mezzi
propri e può essere maggiore, minore o uguale a 1. La solidità si ha quanto il valore del quoziente è
maggiore di 1; in questo caso infatti le immobilizzazioni sono finanziate interamente da mezzi propri i
quali finanziano anche parte dell'attivo circolante. La formula è Mp/Af.
Il quoziente secondario di struttura si calcola con la formula (Mp+Pml)/Af . Serve per verificare che
l'attivo fisso sia finanziato con il passivo permanente. Se il valore è maggiore di 1,le
immobilizzazioni sono interamente finanziate con il passivo permanente,che finanzia anche una
parte dell'attivo cicolante. In questo caso si ha una solidità dell'azienda ideale.
IMPIEGHI FONDI
AF 150000€ MP 120000€
Pml 10000€
Pass. Corr. 20000€
Quoziente primario di struttura 120000/150000=0,8 condizione accettabile
Quoziente secondario di struttura (120000+10000)/150000=0,86 condizione insoddisfacente. Illustrare
le diverse cause che possono spiegare dei quozienti di struttura insoddisfacenti.Quozienti di struttura
insoddisfacenti possono essere causati:
– dall’utilizzo del finanziamento bancario in c/c per la copertura delle immobilizzazioni
finanziarie. Tale azione espone l’azienda al rischio d’insolvenza.
– da uno scorretto finanziamento delle immobilizzazioni che possono dipendere da
insufficienza di mezzi propri, insufficienza di passività consolidate o eccesso di
immobilizzazioni. I problemi di finanziamento delle immobilizzazioni potrebbero derivareda
errate politiche di investimento.
– Da una situazione finanziaria tendenziale dell’azienda che potrebbe risultare molto diversain
funzione dell’anzianità delle immobilizzazioni. Tale grado di anzianità può essere espresso
tramite il grado di ammortamento. Ad es. Un'azienda con valore di quoziente secondario di
struttura uguale a 0,9 e che presenta immobilizzazioni vecchie, avrà un aggravamento della
situazione finanziaria rispetto ad un'azienda con immobilizzazioni nuove.
– Da un'interpretazione di valori molto elevati dei quozienti di struttura. Infatti alti quozienti (e
margini) potrebbero nascondere situazioni anti-funzionali come,ad esempio, un aumento di
passività consolidate a fronte del rimborso di debiti a breve, porterebbe ad un aumento del
quoziente secondario di struttura, ma le nuove passività consolidate potrebbe finanziare un
attivo circolante aumentato in maniera anti-funzionale.
Presentare con dati a scelta una situazione patrimoniale in cui risulti quanto segue: a) un grado di
anzianità delle immobilizzazioni elevato; b) un quoziente primario di struttura soddisfacente ma
non ideale; c) un quoziente secondario di struttura appena soddisfacente.Successivamente,
spiegare quali potrebbero essere gli effetti dell'anzianità delle immobilizzazioni sulla solidità
aziendale.
Lezione nr 34
L'azienda Alfa nell'anno N presenta la seguente situazione: Ricavi di vendita 100.000 euro; Debiti
finanziari a m/l termine 30.000 euro; Debiti commerciali 30.000 euro. Nell'anno N+1 presenta la
seguente situazione: Ricavi di vendita 150.000 euro; Debiti finanziari a m/l termine 30.000 euro;
Debiti commerciali 45.000 euro. Ipotizzando che le altre voci di bilanciosiano rimaste invariate, è
possibile affermare che nel corso dei due anni l'azienda abbia persoautonomia finanziaria?
Motivare la risposta.
Nell'anno N+1 l'azienda ha subito un aumento di debiti commerciali all'aumento del fatturato e non
per effetto dei debiti scaduti. Ciò non comporta uno stato d'insolvenza. L'indebitamento commerciale
non riduce l'autonomia finanziaria dell'azienda perchè è costituito da piccole porzionidebitorie, verso i
fornitori, che non hanno molta rilevanza in termini contrattuali.
Nell'ambito dell'analisi di solidità, dopo aver illustrato le differenze tra il quoziente di indebitamento
complessivo ed il quoziente di indebitamento finanziario, si indichi quale dei
due indici è più espressivo del rischio di insolvenza aziendale e si motivi la risposta.
Il rischio di insolvenza e la dipendenza finanziaria da terzi, dipendono in primo luogo dalla natura delle
fonti, e in seguito dalla loro velocità di estinzione. Il quoziente «mezzi di terzi/mezzi propri» può essere
calcolato considerando sia i debiti, finanziari e commerciali, sia soltanto i debiti finanziari. Nel primo
caso si otterrebbe il quoziente di indebitamento complessivo (Pml + Pb) / Mp,nel secondo caso il
quoziente di indebitamento finanziario Df / Mp. Quest'ultimo misura il contributo dei finanziamenti
esterni, rispetto a quello del capitale di rischio, alla copertura degli impieghi. Quello maggiormente
espressivo del rischio di insolvenza e dell’autonomia finanziaria è certamente il quoziente
d'indebitamento finanziario. Infatti, elevati debiti finanziari comportano un incremento del rischio di
insolvenza ed una diminuzione del potere contrattuale dell’azienda nei confronti dei suoi finanziatori,
dunque ad una ridotta autonomia finanziaria.
Illustrare il concetto di livello di indebitamento "fisiologico", descrivendo i rischi che corre
un'azienda che supera tale livello e la condizione che dovrebbe verificarsi affinché l'aziendapossa
ritenersi al di sotto di tale livello.
Un quoziente di indebitamento molto basso costituisce la situazione migliore sotto il profilo della
solidità patrimoniale, ma non necessariamente sotto quello della redditività per gli azionisti. I mezzi
propri sono più esposti al rischio d’impresa e dunque sono più «costosi» dei debiti finanziari. dunque la
remunerazione da riconoscere agli azionisti è più elevata di quella da riconoscere ai finanziatori. Non è
detto che se un indice di indebitamento sia maggiore di zero, allora il rischio finanziario d’impresa e la
dipendenza finanziaria lo sia altrettanto. E’ infatti fisiologico per un’azienda ricorrere
all’indebitamento. Al di sopra del livello «fisiologico», invece, l’indebitamentopuò provocare l’aumento
del rischio di insolvenza e della dipendenza finanziaria, in quanto i finanziatori esterni possono di fatto
influenzare le decisioni aziendali. Con alti livelli di indebitamento, risulta compromessa sia la solidità
aziendale, sia la redditività, per effetto delle spese elevate da sostenere. Non è facile stabilire un livello
fisiologico di indebitamento; si può soltanto affermare che fino a quando l’azienda riesce a remunerare
il costo dell’indebitamento, allora è al di sotto della soglia limite.
Dopo aver illustrato le finalità dell'analisi di liquidità, si presenti con dati a scelta la situazione
patrimoniale di un'azienda che gode di un equilibrio finanziario di breve periodo.
Il fine dell'analisi di liquidità è quello di verificare se un'azienda è in grado di far fronte ai propri
impegni finanziari di breve periodo in modo rapido ed economico.
Stato patrimoniale
Impieghi Fonti
Attivo fisso 50000€ Mezzi propri 40000€
Attivo circolante 20000€ Passività ml 8000€
Passività b 22000€
capitale investito 70000€ capitale investito 70000€
Dopo aver illustrato le finalità dell'analisi di solidità e di liquidità, si presenti la situazione
patrimoniale di un'azienda in condizioni di disequilibrio finanziario di breve periodo e con ungrado
di solidità patrimoniale insoddisfacente.
L’analisi della solidità mira a comprendere se l’azienda è in grado di mantenere un equilibrio
finanziario nel medio-lungo termine,mentre l’analisi della liquidità indaga sulla capacità dell’azienda di
mantenere un equilibrio finanziario nel breve periodo, cioè mira a verificare se l’azienda sia in grado,
attraverso la liquidità esistente e le entrate attese per il breve periodo, di fronteggiare le uscite attese
per il breve periodo. Gli strumenti a disposizione dell’analista, per condurre tale analisi, sono: a) i
margini ed i quozienti che analizzano la correlazione tra «impieghi abreve» e «fonti a breve»; b) i
quozienti che analizzano la «concatenazione temporale» delle
operazioni all’interno dei cicli gestionali correnti.
ATTIVO CORRENTE PASSIVO CORRENTE
13.000€ 9.500€
Dopo aver illustrato le finalità dell'analisi di solidità e dell'analisi di liquidità, si presenti con dati a
scelta la situazione patrimoniale di un'azienda che gode sia di un equilibrio finanziario di breve
periodo, sia di un grado di solidità patrimoniale soddisfacente. INCOMPLETA
L’analisi della solidità mira a comprendere se l’azienda è in grado di mantenere un equilibrio
finanziario nel medio-lungo termine,mentre l’analisi della liquidità indaga sulla capacità dell’azienda di
mantenere un equilibrio finanziario nel breve periodo, cioè mira a verificare se l’azienda sia in grado,
attraverso la liquidità esistente e le entrate attese per il breve periodo, di fronteggiare le uscite attese
per il breve periodo. Gli strumenti a disposizione dell’analista, per condurre tale analisi, sono: a) i
margini ed i quozienti che analizzano la correlazione tra «impieghi abreve» e «fonti