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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Esame Storia della filosofia antica

Facoltà Lettere e filosofia

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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia della filosofia antica tenuto dal professor Lorenzo Perilli. Lo stoicismo, ampiamente diffuso a Roma, persegue l'idea dell'integrazione tra materia e elemento razionale. Il cosmo è frutto dell'opera di una provvidenza. L'ordinatore dell'universo è l'essenza divina che permea tutte le cose, è logos la cui manifestazione materiale è lo pneuma. Il fine dell'uomo è una vita conforme al logos, ossia la realizzazione della propria natura più alta. Ideale massimo è l'autarchia del saggio stoico, l'autosufficienza, perché le circostanze esterne sono indifferenti. Essere autarchés significa aver raggiunto la felicità. Il sommo bene è la virtù che si identifica con la saggezza.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della filosofia antica tenuto dal professor Lorenzo Perilli. Tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C. vengono ripresi in modo originale il platonismo e il pitagorismo. Queste filosofie cercavano di dare risposta alle esigenze religiose dell'epoca. Assume centralità l'idea di una relazione mistica tra l'uomo e dio, cui si cerca di dare uno sfondo filosofico. Il neopitagorismo finisce per offuscare il pitagorismo antico, attribuendo, le proprie dottrine a Pitagora. Neoplatonismo e neopitagorismo si incrociano: Il neoplatonico Plotino parte dal pitagorismo, il neoplatonico Porfirio scrive una vita di Pitagora.
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Esame Storia della filosofia antica

Facoltà Lettere e filosofia

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4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia della filosofia antica tenuto dal professor Lorenzo Perilli. A partire dal I sec. d.C. la filosofia cristiana penetra nel pensiero filosofico antico. Viene meno l'attenzione per i testi pagani e si determina una contrapposizione tra scritti pagani e scritti cristiani. Poiché i testi pagani venivano trascurati, alcuni autori andarono perduti. Inoltre la concorrenza di Platone e Aristotele contribuì ad oscurare la filosofia precedente. Per il resto abbiamo infatti epitomi, antologie e riassunti che si sono sostituiti alle opere stesse.
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Esame Storia della filosofia antica

Facoltà Lettere e filosofia

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3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia della filosofia antica tenuto dal professor Lorenzo Perilli. In età bizantina la povertà di interesse speculativo ha portato alla conservazione delle opere precedenti, non essendo prodotte nuove opere. Pochissimi sono i papiri di filosofia greca, come il papiro di Derveni, e l'Empedocle di Strasburgo. Risale a questo periodo anche la dossografia: i dossografi erano autori di opere che esponevano il pensiero dei filosofi precedenti. I principali autori di citazioni sono: Plutarco, Sesto Empirico, Clemente Alessandrino, Ippolito, Diogene Laerzio, Stobeo.
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Esame Storia della filosofia antica

Facoltà Lettere e filosofia

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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della filosofia antica tenuto dal professor Lorenzo Perilli. Il fr. 1 di Anassimandro è il primo frammento della filosofia greca. Apeiron si può tradurre 'infinito', 'illimitato', 'indeterminato'. Il frammento è costruito sull'opposizione tra genesis e phthora, nascita e distruzione, la cui legge è to chreon, la necessità. Ciò da cui tutte le cose nascono e verso cui si distruggono è l'arché, il principio, identificato con l'apeiron.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della filosofia antica tenuto dal professor Lorenzo Perilli. Fondamentale nella filosofia antica è il verbo essere. Il verbo essere viene usato da Parmenide in modo copulativo ed esistenziale: "è/non è" non pone problemi sul piano linguistico ma ontologico, perché nella realtà percepita dai sensi si crea la contraddittoria mescolanza di essere e non essere. Melisso opera uno spostamento dall'essere di Parmenide, che è nel presente, all'essere eterno nel tempo, che è, era e sarà. Democrito è invece doppiamente pluralista, sia perché pone una pluralità di atomi, sia perché pone due principi ontologici, l'atomo e il vuoto: ente (atomo) e non ente (vuoto necessario al movimento) sono entrambi parimenti esistenti perché l'uno implica l'altro.
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Esame Storia della filosofia antica

Facoltà Lettere e filosofia

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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della filosofia antica tenuto dal professor Lorenzo Perilli. Melisso afferma l'unicità dell'essere, e solo per riaffermare quest'ultima prende in considerazione la molteplicità. Le molte cose per essere dovrebbero essere sempre uguali, e invece mutano. Se ci fosse il molteplice dovrebbe essere tale e quale l'uno. Perciò noi non vediamo rettamente, e le cose non rettamente sembrano molteplici. La conoscenza è ingannevole perché ci porta a credere in una realtà molteplice e ingannevole.
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Esame Storia della filosofia antica

Facoltà Lettere e filosofia

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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della filosofia antica tenuto dal professor Lorenzo Perilli. Nei frammenti di Democrito troviamo un gioco gioco di parole tra "den" e "meden", "ente" e "niente". "Den" è termine raro, significa "qualcosa", ma può anche essere termine asemantico ("ulla"/"nulla"). Si perde la coalescenza tra parola e cosa. Secondo Democrito l'essere non implica la realtà tutta, c'é anche il vuoto.
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Esame Storia della filosofia antica

Facoltà Lettere e filosofia

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3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia della filosofia antica tenuto dal professor Lorenzo Perilli. Secondo Protagora, misura di tutte le cose è l'uomo. Su ogni argomento si possono fare due discorsi reciprocamente contrapposti (dissoi logoi): è la legge del discorso doppio. La potenza del linguaggio è strettamente legata al relativismo dei valori: l'uomo opera questa antiloghia ponendosi di volta in volta come metro di giudizio delle cose. Il potere del linguaggio si ritrova in Gorgia, che difende i grandi traditori della Grecia (Encomio di Elena; Difesa di Palamede) con la retorica. In Gorgia è anche l'annichilazione dell'essere, del conoscere e del comunicare (Nulla è; se anche fosse non sarebbe conoscibile; se anche fosse conoscibile non sarebbe comunicabile).
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Esame Storia della filosofia antica

Facoltà Lettere e filosofia

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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della filosofia antica tenuto dal professor Lorenzo Perilli. Teofrasto diventò la fonte diretta delle raccolte di opinioni dei dossografi antichi: - Vetusta Placita, cui si sarebbe rifatto Aezio nella sua opera; - dossografie biografiche (Diogene Laerzio); - raccolte dossografiche per scuole (Sozione di Alessadria); - opere di scrittori di cronologie (Apollodoro di Alessandria).
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia della filosofia antica tenuto dal professor Lorenzo Perilli. Il primo libro della Metafisica di Aristotele si compone di due capitoli introduttivi e altri otto che espongono le filosofie precedenti. Lo scopo è quello di mostrare che con il nome di sophia si intende la ricerca delle cause e dei principi. Tutti gli uomini tendono per natura al conoscere, legato alle sensazioni. L'uomo vive di techne (arte) e loghismos (ragionamento). I veri sapienti sono quelli che posseggono l'arte e sanno insegnarla. La sapienza è più dell'arte, perché permette di conoscere le cause. I sapienti conoscono dunque i principi generali di tutte le cose. La più sapiente tra le scienze è quella che ha come fine il puro sapere, la scienza che verte intorno ai principi primi.
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Esame Storia greca

Facoltà Lettere e filosofia

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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. I primi insediamenti nel mondo greco risalgono al 6000 a.C. - Neolitico inferiore: civiltà di Sesklo; - Neolitico suoeriore: civiltà di Dimini; - Neolitico finale: insediamenti a Creta. Creta: - periodo prepalaziale: primi insediamenti a Mirtos; - periodo protopalaziale: sorgono i primi palazzi; - età dei secondi palazzi: espansione di Creta sul mare.
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Esame Storia greca

Facoltà Lettere e filosofia

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4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Nel periodo del Medio Elladico ci sono tracce di popolazioni indoeuropee in Grecia, proto-greci che producono ceramica a impasto grigio. Nel Tardo Elladico, con la totale distruzione dei palazzi, si sviluppa e prende vigore la civiltà micenea a Pilo, Tirinto, Micene, Orkomeno, Tebe, Iolco. Nei palazzi sono state rinvenute tavolette in lineare B, connesse con l'amministrazione palaziale. La struttura della società micenea era piramidale, con il wanax al vertice, al di sotto il lavaghetas, poi gli echetas, i telestai e i douloi.
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Esame Storia greca

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3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Nel tardo elladico i palazzi cretesi vennero completamente distrutti. Per questa distruzione sono state ipotizzate varie cause: - ipotesi di una ribellione interna; - ipotesi di un'invasione esterna (da parte di Dori?); - ipotesi di cataclismi naturali, climatici o sismici; - ipotesi dell'invasione dei popoli del mare.
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Esame Storia greca

Facoltà Lettere e filosofia

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3,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Per il periodo compreso tra il 1200 e il sec. VIII a.C. si parla di Medioevo ellenico o secoli bui: viene a mancare la cittadella micenea, scompare l'uso della scrittura, la popolazione sparsa si sviluppa autonomamente, non si hanno tracce né di cultura né di economia. Eppure qualcosa dovette accadere, perché alla metà del VIII vi è un cambiamento radicale dal punto di vista economico, politico, istituzionale.
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Esame Storia greca

Facoltà Lettere e filosofia

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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Le trasformazioni avvenute durante il medioevo ellenico portarono, alla metà dell'VIII sec., alla nascita della polis. Non si può parlare di nascita della polis ma di nascita delle poleis. Ci sono infatti vari tipi di polis. Due sono le ipotesi sull'origine della polis: - ipotesi continuista: la polis sarebbe lo sviluppo delle istituzioni micenee senza soluzione di continuità; - ipotesi ribassista: si può parlare propriamente di polis solo a partire dal Vi sec. a.C. (tarda età arcaica); - ipotesi sinecista: la polis sarebbe nata dalla fusione di più villaggi (sinecismo).
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Esame Storia greca

Facoltà Lettere e filosofia

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4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Sparta sorse nella Laconia nel cuore del Peloponneso, tra le catene montuose del Parnone e del Taigeto, in un luogo favorevole per l'insediamento, dalla fusione di quattro tribù. La risposta spartana all'eccesso demografico dell'VIII sec. fu la conquista delle terre vicine, Laconia e Messenia, la cui popolazione fu resa schiava. Il territorio fu diviso in lotti di terra, distribuiti tra gli abitanti e lavorati dagli Iloti. Atene sorse invece nell'Attica da un processo di sinecismo tra vari villagi, le cui dinamiche non sono del tutto chiare, il cui merito viene attribuito, secondo il mito, a Teseo.
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Esame Storia greca

Facoltà Lettere e filosofia

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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Alla metà dell'VIII sec. Atene è una città aristocratica con una componente oplitico-cittadina e oplitico-contadina. Si è parlato di rivoluzione oplitica. Nel 750 a.C. circa ci fu infatti un cambiamento nella strategia militare. Gli opliti erano fanti, soldati a piedi, dotati di un'armatura che non tutti potevano procurarsi, ma solo il 30-40% della popolazione. Su questa percentuale poggiava l'aristocrazia: essa riponeva infatti la sua forza negli opliti per divendere il proprio territorio (oikos). La tattica militare della falange oplitica si sviluppa nel VII sec.
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Esame Storia greca

Facoltà Lettere e filosofia

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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. Colonizzazione è termine improprio, mutuato dalla storia moderan, per definire la colonizzazione in età antica: quando gli antichi fondavano una colonia, infatti, fondavano una città assolutamente indipendente dal punto di vista politico-economico-istituzionale. Tra la madrepatria e la colonia vi erano legami di parentela (syngheneia), che comportavano la scelta di un ordinamento costituzionale analogo a quello della madre patria e una prevalenza di rapporti commerciali con essa. Termine greco per designare una spedizione coloniale è apoikia. Il capo della spedizione coloniale si chiamava ecista. Cause della colonizzazione erano: crescita demografica; problemi di politica interna; catastrofi naturali; esigenze commerciali.
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Questo appunto si riferisce al corso di Storia greca tenuto dal professor Eugenio Lanzillotta. La colonizzazione dell'VIII sec. viene chiamata seconda colonizzazione in quanto già i Micenei si erano spinti per mare in altre terre. In realtà per i Micenei non si può parlare di vera e propria colonizzazione in quanto si trattò piuttosto di una migrazione. Tuttavia le fonti antiche utilizzano lo stesso termine apoikia per parlare di colonizzazioni di epoche diverse (Erodoto in primis). La colonizzazione dell'VIII sec, a differenza della migrazione micenea, sarebbe sorta da iniziative private di gruppi con a capo aristocratici che si mettevano in mare in cerca di fortuna commerciale e si insediavano dove trovavano un territorio adatto all'insediamento. Non si può imbrigliare in un unico schema la colonizzazione: bisogna parlare di colonizzazioni.
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