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Pantera tigris altaica, tigre siberiana
ad esempio, è suddivisa in
8 diverse sottospecie che
vivono in regioni
geografiche differenti
• Ad esempio: La Pantera
tigris altaica, è la tigre
siberiana,
• La Pantera tigris
bengalensis quella
dell’India orientale,
• Pantera tigris sumatrae è la Pantera tigris bengalensis tigre del bengala
tigre indonesiana…..
• Purtroppo alcune di queste popolazioni si
sono già estinte (La tigre del Caspio P.
tigris caspica), quella di Giava (P. tigris
javanense), quella di Bali (P. tigris
balinense), mentre altre popolazioni
• sono costituite da un numero di individui
che va poche decine a poche centinaia e
sono quindi a rischio di estinzione.
Esempi di popolazioni naturali
La balena franca (Eubalaena glacialis) (C etatcei,
Misticeti)
• La balena franca è attualmente
strutturata in 2 popolazioni con
areali completamente separati:
una vive nell’emisfero
settentrionale e l’altra in quello
meridionale
•La balena franca settentrionale è
una delle popolazioni di grandi
balene maggiormente a rischio.
La balena franca (Eubalaena glacialis) (C etatcei, Misticeti)
La popolazione settentrionale Eubalaena
glacialis glacialis è composta da circa
300 individui è considerata a rischio di
estinzione. Negli ultimi anni, sulla base
di indicazioni ricavate da ricerche
Demografiche, si cerca di aumentare le
probabilità di sopravvvienza di questa Eubalaena glacialis popolazione
popolazione (Fujiwara & Caswell. settentrionale
Demography of endangered North
Atlantic right whale. Nature 414, 2001).
La popolazione meridionale
Eubalaena glacialis australis,
composta da alcune migliaia di
individui non è cosiderata a rischio
di estinzione Eubalaena galcialis popolazione meridionale
Esempi di popolazioni naturali
Popolazioni del serpente Elaphe obsoleta
(Stati Uniti occidentali)
Popolazioni di Urodeli ( )
Ensantina eschscholtzii
della Caifornia meridionale in atto. Le
Speciazione
popolazioni di Ensantina
eschscholtzii formano un anello
geografico intorno alla Central
Valley, Ca. Lungo tutto l’anello,
le popolazioni adiacenti,
differenziate, sono
interfeconde; le due
popolazioni (sottospecie
Ensantina e. eschscholtzii
ed E. e. klauberi) che si
sovrappongono all’estremo
inferiore dell’anello sono
riproduttivamente isolate.
Queste due popolazioni
sarebbero riconosciute
come appartenenti a specie
diverse se si estinguessero
le popolazioni intermedie
che le collegano.
MA QUALI SONO I FATTORI CHE
PORTANO ALLA FORMAZIONE
DELLE POPOLAZIONI?
Condizione indispensabile
per la formazione delle
popolazioni è:
L’ISOLAMENTO
RIPRODUTTIVO
Non è necessario che l’isolamento riproduttivo tra
popolazioni sia totale, è sufficiente che lo scambio
genetico tra i gruppi di individui che diventeranno
popolazioni sia ridotto (di solito una soglia del 5% di
scambio genico è considerata il limite perché due
popolazioni rimangano distinte)
Il processo che porta alla formazione
delle popolazioni è la microevoluzione. Una barriera naturale
può isolare due gruppi di individui che si evolveranno
separatamente e si differenzieranno in popolazioni
geneticamente distinte
le popolazioni rimangono interfeconde e possono sempre fondersi se le barriere che le
separano spariscono.
legge dell’equilibrio di
Hardy-Weinberg
In un gruppo (popolazione) di animali
estremamente ampio che:
1. Vive in un ambiente completamente isolato (non
avvengono emigrazioni o immigrazioni).
2. In cui ogni individuo ha la stessa probabilità di
riprodursi con qualunque altro (panmixia)
3. In cui non avvengano mutazioni
4. Su cui la selezione naturale non agisca
Le frequenze degli alleli rimangono costanti
Le frequenze dei genotipi sono uguali al quadrato della somma delle
frequenze di 2 alleli: (p+q) = p + a + 2pq = 1
2 2 2
In natura questo NON SUCCEDE!
Al contrario agiscono dei
fattori che fanno evolvere gruppi di organismi in subunità
geneticamente distinte (popolazioni) modificandone le
frequenze alleliche:
IMMIGRAZIONI
MUTAZIONI
SELEZIONE NATURALE
DERIVA GENETICA
•La deriva genetica è un fenomeno casuale per cui
un piccolo gruppo di individui tenderà, generazione
dopo generazione, ad allontanarsi dalle frequenze
alleliche originarie e a perdere alcuni degli alleli più
rari.
L’effetto del fondatore è un caso di deriva
genetica per cui, quando da una grande
popolazione si distacca un gruppo più piccolo
di individui, è estremamente improbabile che
questo gruppo mantenga le stesse frequenze
alleliche e gli stessi alleli rari della popolazione
originale.
Frequenze dell’allele codificante per il gruppo sanguigno B nell’uomo.
Questo allele è più comune a Est e diviene progressivamente più raro
verso Ovest. L’allele potrebbe essersi originato a Est per poi diffondersi
tra popolazioni geneticamente contigue.
Non vi è un vantaggio selettivo associato a questo allele e i suoi
cambiamenti in frequenza sono probabilmente associati a deriva
genetica, fenomeno completamente casuale.
Un esempio di
“Deriva
genetica”:
L’allelee del
gruppo
sanguigno B nel
continente
Euroasiatico
• Le popolazioni sono unità
evolutive e (quindi) unità genetiche
distinte (differiscono tra di loro per le
frequenze alleliche).
• Esistono metodi per stimare la
similarità e la distanza genetica tra
popolazioni sulla base delle loro
frequenze alleliche.
Indice di Identità (e Distanza) genetica
(di Nei)
Σa √Σa Σb
I = b /
• 2i 2i
i i
• Dove a (a a e b (b b ) indicano la frequenza di un allele nella
1 2 … n) 1 2.. . n
popolazioni A e B rispettivamente. (Bisogna esaminare molti loci poliallelici
per ogni popolazione).
• Ad esempio se l’allele in questione ha una frequenza 1 (del 100%) in
entrambe le popolazioni, allora I = 1x1 /√1 x 1 = 1/1 = 1
2 2
• le due popolazioni hanno una completa identità genetica (per il locus
esaminato)
• Se al contrario l’allele ha frequenza 0 in una popolazione e frequenza 1
nell’altra: I = 0x1 /√0 x 1 = 0/1 = 0
2 2
• Le due popolazioni sono completamente differenti (per il locus esaminato).
• La Distanza genetica D è data da: D = -ln I
• I valori di D sono compresi tra 1 (le popolazioni sono completamente
differenti ) ed 0 (le popolazioni sono identiche per la frequenza degli alleli
esaminati).
Le popolazioni hanno una storia diversa
l’una dall’altra: ogni popolazione possiede
pertanto caratteristiche differenti da quelle
delle altre popolazioni.
Una popolazione è infatti caratterizzata da:
• Una propria abbondanza, densità, struttura
spaziale
• Una propria struttura sessuale e riproduttiva
• Una propria struttura di età e propri tassi di
accrescimento
Una popolazione occupa una parte del territorio,
ha una sua densità ed una sua distribuzione.
Distribuzione
spaziale di una
popolazione di
arvicola
(Clethrionomys
in Russia
glareulus) Distribuzione della pecora
di montagna ( Ovis
Anche gli Home range degli ungulati sono ) in California
canadensis
differenti in popolazioni differenti…
Popolazioni di aree geografiche differenti possono
presentare modalità di riproduzione differenti
Alcyonium digitatum
Popolazioni sessuate in
Mediterraneo e asessuate nel
Nord Atlantico. Cervus elaphus
Popolazioni con sex ratio (rapporto tra sessi)
differenti
Popolazione dell’Isola di Rhum (UK) in cui la caccia ha ridotto
il numero di maschi alterando la sex ratio
Popolazioni di corallo rosso (Corallium rubrum, Gorgonacea,
Octcorallia) di differenti aree mediterraneee mostrano differenti
strutture di età (e di taglia). Le popolazioni hanno storie differenti:
quelle in b1 e a2 hanno subito un forte prelievo. La popolazione in b2
vive in un’Area Marina Protetta da diversi anni. La struttura di età in a1
si riferisce ad una popolazione esaminata nel 1984.
Rosas
Il concetto di popolazione ha
implicazioni molto importanti per la
conservazione
• Una popolazione deve essere capace di
autoriprodursi indefinitamente; deve cioè
essere indipendente da scambi con altre
popolazioni (autosufficiente) ;
• E’ quindi una “unità di gestione” che va
tutelata indipendentemente dalle altre
popolazioni della stessa specie.
E’ molto importante nelle reintroduzioni e
nei ripopolamenti che spesso vengono
effettuati per la caccia o per la pesca che
gli individui immessi nell’ambiente
appartengano alla stessa popolazione
autoctona (in tutti i casi in cui ciò sia
possibile).
Le Danesi delle Marche
Salmo trutta
I ripopolamenti effettuati sui torrenti delle Marche per la trota fario (la specie
autoctona italiana), ad esempio, sono stati erroneamente realizzati
utilizzando esemplari provenienti da allevamenti danesi che hanno
soppiantato la popolazione locale.
La maggior parte delle trote fario marchigiane appartengono attualmente alla
stessa popolazione di quelle Danesi! (Caputo et al. 63° Congresso UZI
2002) Cinghiale (Sus scrofa)
Per le reintroduzioni a scopo
venatorio in Italia sono stati
utilizzati cinghiali
provenienti da popolazioni
dell’Europa centrale che
hanno dimensioni, esigenze
alimentari, tasso di
accrescimento molto più
elevati rispetto a quelli della
popolazione autoctona
italiana. Questa popolazione,
adattata ad ambienti più
poveri di risorse è stata
completamente soppiantata.
Il settore dell’ecologia che studia le
popolazioni si chiama Demografia
• Nata alla fine del
‘700 per lo studio
delle popolazioni
umane, la
demografia ha
sviluppato strumenti lo studio della dinamica delle
e metodi popolazioni a rischio di
estinzione è uno strumento
rapidamente indispensabile per assicurare la
applicati alle loro sopravvivenza.
popolazioni animali. (Dobson, Biodiversity and
Conservation 1999)
furetti
di
Numero 1982 1983 1985
1984
M A M J J A S O N D J F M A M J J A S O N D J F M A M J J A S O N D J F M A M J J A S O N D
Le popolazioni di piccole dim