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Le mutazioni che insorgono in cellule che non sono cellule sessuali sono dette mutazioni
somatiche: colpiscono tutte le cellule figlie della cellula mutata, ma non vengono
trasmesse alla generazione successiva.!
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Le mutazioni che colpiscono le cellule sessuali sono dette mutazioni della linea
germinale e vengono trasmesse alla generazione successiva.!
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Le mutazioni frame-shift prevedono l’aggiunta o la delezione di una base. Causando uno
spostamento della catena nucleotidica e l’alterazione della sequenza aminoacidica.!
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Alcune mutazioni possono riguardare il numero e la struttura dei cromosomi e sono tra le
più gravi.!
Ci sono le inversioni, nelle quali un segmento si spezza e si riattacca ruotando di 180°:
non viene perso materiale, ma il cromosoma è mutato nella zona invertita.!
In una traslocazione, un segmento può rompersi e attaccarsi ad un altro cromosoma non
omologo.!
Nelle delezioni, possono perdersi notevoli quantità di materiale genetico; individui
omozigoti per queste delezioni raramente sopravvivono: anche quelli eterozigoti , infatti,
presentano gravi anomalie.!
Le duplicazioni sono raramente letali; ma delle copie intaccano le funzioni originali, quella
duplicata può essere campo sperimentale di nuove funzioni proteiche (possono venir
accumulati cambiamenti genetici che finiscono col generare nuove funzioni geniche).!
Può cambiare il numero di cromosomi: i cromosomi possono essere sotto- o sopra
numerati.!
Un’altra classe di meccanismi che generano variabilità è la ricombinazione, in cui si ha
scambi di materiali tra cromosomi omologhi (Crossing-over): viene creata una nuova
mescolanza tra materiali provenienti dal cromosoma paterno e da quello materno; i nuovi
cromosomi differiscono da quelli parentali.!
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Zoologia
Le mutazioni, normalmente sono dannose e spesso letali.!
Le mutazioni indotte da radiazioni sono per la maggior parte letali recessive: in condizione
omozigote causano la morte.!
Le conseguenze delle mutazioni non sono sempre indipendenti dall’ambiente in cui si
trova l’organismo: ne esistono letali sensibili alla temperatura (questi alleli non avevano
nessun effetto ad una data temperatura ma sono letali a temperature diverse esempio: in
Drosophila a 28° le proteine prodotte erano instabili e causavano la morte).!
Non è sempre così: a volte, mutazioni sfavorevoli in un ambiente possono essere
favorevoli in un altro: è da questi rari casi che dipende l’evoluzione.!
Le mutazioni possono originare molti alleli diversi che in un dato locus, per molti loci, in
popolazioni naturali, sono stati documentati alleli multipli.!
Le mutazioni sono casuali in rapporto con i loro effetti sull’organismo; in rari casi, però, il
tasso di mutazione può aumentare in relazione a condizioni stressanti a cui si trova un
organismo.!
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Popolazioni, specie, macroevoluzione!
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La variazione ereditaria è il materiale per i cambiamenti evolutivi. In specie che si
riproducono sessualmente, con con corredo 2n, le sequenza alleliche seguono la legge di
Hardy-Weinberg!
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Zoologia
Questa legge è valida condizione che non ci siano mutazioni, che l’accoppiamento sia
casuale, che la popolazione sia grande, che non vi siano migrazioni e che su di essa non
pesi la selezione naturale. Ovviamente queste condizioni sono ideali: se la popolazione
non è in equilibrio, vuol dire che su di essa opera almeno uno di questi fattori.!
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L’incrocio è una forma estrema di accoppiamento non casuale e determina un aumento di
omozigoti, in quanto individui sono imparentati e la popolazione è più suscettibile alla
deriva genetica e alla selezione naturale. I geni recessivi sono sottoposti a selezione.!
In piccole popolazioni, le frequenze alleliche sono soggette a cambiamenti fortuiti: si tratta
di deriva genetica; certi allievi possono venire persi o fissati (frequenza=1) per semplice
cambiamento. La migrazione (flusso genico tra popolazioni) ha un effetto
omogeneizzatore.!
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La selezione naturale filtra le variazioni all’interno di una popolazione in risposta alle
richieste dell’ambiente e determina l’adattamento.!
I singoli fenotipi costituiscono il bersaglio dell’evoluzione, mai cambiamenti evolutivi
avvengono a carico della popolazione di cui fanno parte della sua composizione. Gli effetti
della selezione naturale possono essere quantificati determinando la fitness relativa dei
fenotipi diversi e dei tentativi che in esse si manifestano. La fitness non è assoluta e può
cambiare a seconda delle circostanze.!
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La maggior parte dei caratteri di un organismo è controllata dall’interazione di alleli in
molte loci diverse. La variazione fenotipica è continua e generalmente distribuita secondo
una curva normale, questo tipo di variazione è influenzato da fattori ambientali. La
selezione opera in tre modi:! 1. Selezione stabilizzatrice: favorisce gli
individui con caratteri intermedi, intervallo di
popolazione è ridotto.!
2. Selezione direzionale favorisce gli individui
a una delle due estremità della curva
normale.!
3. Selezione divergente: favorisce gli individui
a ciascuna estremità della curva e tende a
separare la popolazione in due gruppi.!
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Nei tempi geologici è avvenuto un grande incremento della diversità biologica: sono
avvenuti cambiamenti per separazione delle linee filetiche (cladogenesi) e cambiamenti
all’interno delle linee evolutive (anagenesi).!
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Le specie sono gruppi di popolazioni inincrociatesi, o che hanno la possibilità di farlo,
isolatevi produttivamente da altri gruppi simili, questi solamente dovuto barriere
prezigotiche o postzigotiche.!
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Pare che la maggior parte delle specie se si è originata per speciazione allopatrica: una
barriera estrinseca separa un areale (prima continuo) in più parti oppure pochi individui
riescono a formare una colonia ai margini del loro habitat abituale. Le differenze genetiche
che si accumulano in queste popolazioni (ormai separate) determinano un certo livello di
disarmonia genetica. Se queste dovessero incrociarsi di nuovo; si potrebbero anche avere
differenziazioni nell’evoluzione dei meccanismi prezigotici.!
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Darwin riteneva che piccoli cambiamenti accumulatisi nelle popolazioni determinassero
cambiamenti macro evolutivi (gradualismo filetico).! 4
Zoologia
La maggior parte delle nuove specie appare improvvisamente e persiste senza subire
cambiamenti (teoria degli equilibri puntiformi).!
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Le tendenze evolutive a lungo termine, le radiazioni adattative, le estinzione di massa e i
tassi di evoluzione vengono affrontati da studi sulla macro evoluzione.!
Alcuni ritengono che possono essere spiegati con la selezione naturale che opera sugli
individui, altri sostengono che tali forze agiscano specie ai più alti livelli di organizzazione
biologica.!
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Riproduzione e sviluppo!
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Molti animali si possono riprodurre per scissione, gemmazione e frammentazione in modo
asessuale. La maggior parte degli animali si produce sessualmente, producono
spermatozoi e uova aploidi ci si uniscono a formare uno zigote (2n); essa aumenta la
variabilità genetica e provvede alla riparazione del DNA.!
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I canneti della maggior parte degli animali è prodotta dalle gonadi (testicoli ed ovari). Le
cellule che originano i gameti continuano a moltiplicarsi per tutta la durata della vita
riproduttiva di gran parte degli animali.!
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Da ciascun spermatogonio si originano quattro
spermatozoi mobili.!
Da ciascun oogonio si origina una sola cellula uovo,
che ha la quasi totalità del citoplasma iniziale e tre
piccoli corpi polari. La cellula uovo contiene tuorlo. A
volte i gameti si librano per rottura del corpo ma la
maggior parte delle volte vengono portati all’esterno
grazie a dei gonodotti.!
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La fecondazione comporta il riconoscimento tra sperma e uovo, non solo spermatozoo
entra nell’uovo (plasmogamia e cariogamia)e i due nuclei si fondono.!
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La fecondazione interna è tipica di molti animali acquatici e di quasi tutti quelli terrestri;
richiede la copula e varie modificazioni degli organi riproduttori.!
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La maggior parte degli animali a sessi separati, ma molte specie sono ermafroditi
simultanee o sequenziali; anche negli ermafroditi è più frequente una fecondazione
incrociata piuttosto che un’auto fecondazione. Negli ermafroditi simultanei da
fecondazione è reciproca.!
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Nelle uova vengono cumulati differenti quantità di vitello (tuorlo) che contiene proteine,
grassi e altre sostanze che vengono fornite all’embrione sviluppo. La quantità di tuorlo è
correlata con la durata dello sviluppo prima che l’embrione esca dall’uovo o stabilisca una
connessione con la madre. Le prime fasi di sviluppo sono influenzate dalla quantità e
distribuzione del vitello. Le uova possono essere divise in questo modo:!
Uova Telolecitiche: maggior quantità di vitello concentrato al polo inferiore (polo
vegetativo); il polo superiore (polo animale) contiene il nucleo e una minore quantità di
vitello. Tipiche di platelmini, molluschi, anellidi marini e vertebrati. In cefalopodi, rettili e
uccelli, il 90% è occupato dal vitello, il polo animale è un cappuccio di citoplasma
contenente il nucleo.! 5
Zoologia
Uova Centrolecitiche: vitello concentrato al centro, citoplasma sottile e avvolto intorno
al tuorlo; un’isola di citoplasma al centro dell’uovo contiene il nucleo. Tipiche degli
artropodi.!
Uova Isolecitiche: piccola quantità di vitello spesso uniforme; tipiche dei Cordati e dei
mammiferi.!
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Segmentazione: lo zigote si divide rapidamente ripetutamente con divisioni mitotiche che
danno origine alla segmentazione, una singola cellula origina una blastula; fra una
divisione e l’altra non vi è accrescimento e le cellule (blastomeri) diventano sempre più
piccole in quanto diminuisce il rapporto citoplasma/nucleo.!
Nelle uova isolelecitiche e in quelle telolecitiche l’intero zigote si segmenta dando origine
alla segmentazione oloblastica.!
Nelle uova telolecitiche e in quelle centrolecitiche la segmentazione è meroblastica: la
maggior parte del vitello non si segmenta e le cellule si formano nella parte ricca di
citoplasma.!
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1. Segmentazione Oloblastica:!
Segmenta