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PARETE DEL CORPO:

epiderma,

 rivestito da strato protettivo di muco

epitelio bistratificato strato esterno con cellule ciliate, interstiziali,

secernenti muco, collociti e sensoriali

strato interno cellule muscolari e rete nervosa

mesoglea, che occupa la maggior parte del corpo

 collociti rilasciano una sostanza vischiosa che aderisce alla preda

 

SISTEMA NRVOSO:

cervello rudimentale

 controlla le sere di pettini locomotorie

statocisti sferica cristallina, la cui copula è formata da lunghe ciglia non mobili,

che si incurvano ad arco e racchiudono uno statolite. Alla base è sorretto da 4

ciuffi equidistanti di ciglia mobili, i bilancieri

LOCOMOZIONE:

lo stimolo del battito si origina nel bilanciere ed è trasmesso alle file di pettini dalle

 ciglia dei solchi ciliari

CELENTERON:

bocca a forma di fessura

 faringe, compresso lateralmente, che immette in un canale aborale

 canale aborale: stomaco e 4 canali anali, due dei quali comunicano con l'esterno grazie a

 pori anali

gastroderma, con cellule nutritive, germinali e fotociti

CATTURA DELLA PREDA:

cattura con rotazione: nuotando con la bocca in avanti, si nutre trascinando i suoi

 tentacoli e tentille distesi nell'acqua; se un piccolo crostaceo tocca uno dei tentacoli,

viene afferrato da uno o più tentille adesive. Il tentacolo si accorcia tirando la preda in

direzione della bocca; invertendo il battito delle paia di file di pettini, lo ctenoforo

ruota il corpo verso il tentacolo, per portare la bocca a contatto con la preda

Cydippida planctonici sferici o ovali

Platyctenida bentonici, con corpo piatto e vermiforme; serie di pettini assenti

Lobata due lobi orali muscolari espansi fiancheggiano la bocca. 2 solchi auricolari, ricchi di

tentille, decorrono dalla base di ciascun tentacolo ridotto al di sopra della superficie

subombrellare. 4 auricolare simili alle meduse

Cestida 4 cteni. Corpi nostriformi o a forma di fascia, trasparenti ed incolori

Beroida medusoidi, fino a 30 cm di lunghezza. No tentacoli. Bande di ciglia (macrociglia)

specializzate e di forma conica sul rivestimento del faringe 12

PLATELMINTI

20.000 specie di vermi acquatici di piccole dimensioni con corpo molle; possono essere:

a vita libera Turbellaria

 

parassiti Trematoda, Monogenea, Cestoda

 

Sono privi di: celoma, sistema circolatorio (meccanismo di diffusione limitato), cuticola,

epiderma e intestino.

Turbellaria

Comprendono 4500 specie e si dividono in:

macroturbellaria (alcuni cm di lunghezza), corpo generalmente piatto

 microturbellaria (alcuni mm di lunghezza), corpo generalmente cilindrico

Occupano la fauna interstiziale.

PARETE DEL CORPO:

epiderma celiato monostratificato, nella maggior parte sinciziale

 microvilli coprono epiderma tra le ciglia

 lamina basale, fibre endocellulari e strato reticolare di filamenti di actina per

 sostenere la parete del corpo; anche spicole calcaree o radichette ciliari interconnesse

ghiandole che secernono sostanze adesive o muco

MUSCOLATURA E LOCOMOZIONE:

fibre muscolari lisce o a striatura obliqua:

 circolari allungamento del corpo

longitudinali del corpo

accorciamento

dorso-ventrali

diagonali del corpo

rotazione

locomozione:

 microturbellari ciglia

macroturbellari movimenti muscolari, coadiuvati dalle ciglia

SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO:

anello cefalico (cervello) subepidermico, da cui si dipartono uno o molti cordoni nervosi,

 che si estendono in direzione posteriore lungo tutto il corpo

i cordoni longitudinali si coniugano con una rete nervosa situata sotto la muscolatura,

 che a sua volta è coniugata con altre due reti più superficiali, una tra epiderma e

muscolatura, l'altra all'interno dell'epiderma

a volte no anello nervoso e numerosi cordoni nervosi, ma ganglio bilobato cefalico e due

 cordoni nervosi longitudinali ventro-laterali

due o più ocelli a coppa pigmentata, con funzioni di orientamento rispetto alla luce

 (fototattismo negativo)

statocisti in posizione mediana vicino al cervello; costituita da una capsula che

 racchiude una cavità piena di liquido e una o più concrezioni centrali, gli statoliti; forse

funzione di recettori di gravità

PARENCHIMA:

tessuto connettivo situato tra la muscolatura della parete del corpo e l'intestino

 può essere:

 macroturbellari cellule immerse in una matrice fibrosa extracellulare

microturbellari scarsa o quasi assente matrice extra cellulare

 13

tipi di cellule:

 cellule epidermiche sostitutive migrano dal parenchima alla superficie del

corpo e sostituiscono le cellule epidermiche danneggiate o distrutte

neoblasti cellule tutti potenti, che agiscono durante i processi di

cicatrizzazione e rigenerazione

cellule parenchimatiche fisse formano giunzioni con altre cellule

parenchimatiche, epidermiche e gastrodermiche

cellule pigmentarie e cromatofori

cellule con emoglobina conferiscono colorazione rossastra al corpo e

probabilmente funzionano come riserva di ossigeno da usare quando l'animale si

trova in strati di sabbia poveri d'ossigeno

SISTEMA DIGERENTE E NUTRIZIONE:

l'intestino è una sacca fondo cieco, con parete monostratificata e composta da cellule

 fagocitarie e ghiandolari; può essere celiato

bocca sia per ingestione che per espulsione no ano

 

tipi di faringe:

 faringe zero no intestino (Acoela)

faringe semplice tubo celiato

faringe plicato pieghettato e ramificato (Policladi e Tricladi)

faringe bulboso bulbo muscolare succhiante, separato dal parenchima da un

setto; può essere estroflesso dalla bocca

carnivori: possono catturare le prede avvolgendosi attorno ad esse, invischiandole di

 muco o fissandole al substrato per mezzo dei propri organi adesivi

TRASPORTO INTERNO:

microturbellari il trasporto dei gas avviene per semplice diffusione

 

macroturbellari vi sono ciechi intestinali che trasportano i nutrienti alle parti

 

periferiche del corpo per mezzo di correnti ciliari

ESCREZIONE:

eliminazione di azoto (ammoniaca), acqua in eccesso e scorie metaboliche attraverso i

 protonefridi

le cellule terminali dei protonefridi hanno ampia distribuzione e sboccano in dotti

 anastromizzati, a volte cigliati, che si aprono all'esterno con uno o più pori cellule a

fiamma (nucleo basale)

due fasi:

 ultra-filtrazione il liquido extracellulare viene filtrato attraverso la lamina

basale delle cellule a fiamma per la formazione di urina primaria

riassorbimento recupero selettivo di sostanze utili attraverso il tubolo

nefridiale ed espulsione dell'urina finale (o secondaria) attraverso il

nefridioporo

RIPRODUZIONE:

rigenerazione: se un esemplare viene diviso in due parti, trasversalmente o

 longitudinalmente, ciascuna delle due metà è in grado di rigenerare la parte mancante e

diventare un individuo completo blastema (massa di neoblasti)

riproduzione clonale:

 gemmazione paratomia: il corpo del genitore si differenzia in una catena di

gemme (zoidi) prima che il distacco li separi in nuovi individui 14

scissione architomia: il piano di scissione si forma dietro i faringe

fissione spontanea

partenogenesi

riproduzione sessuale:

 ermafroditi insufficienti, si riproducono per accoppiamento e fecondazione

interna

uova lecitotrofiche e sviluppo diretto; negli Policladi le larve sono

planctotrofiche e lo sviluppo indiretto

parte maschile trasporta gli spermi all'esterno e comprende un paio di

testicoli, ognuno dei quali immette in un dotto spermatico, una vescicola

seminale e un pene (con stiletto)

parte femminile riceve gli spermi dal compagno; è specializzata in un

gonoporo, borsa copulatoria e ricettacolo seminale, per conservare gli spermi

del compagno. Produce le uova e le trasporta fuori da un paio di ovari attraverso

uno ridotto verso il gonoporo. Organo riproduttore accessorio: utero, impiegato

come il sacco di accumulo temporaneo di uova mature

tipi di ovario: OMOCELLULARE, negli Arcoofori, produce uova nelle quali il

vitello costituisce parte integrante del citoplasma (uova endolecitiche);

ETEROCELLULARE, nei Neofori, è suddiviso in due regioni specializzate, un

germario (ovario) per la produzione delle uova, e un vitellario per la produzione

di cellule ricche di vitello chiamate vitellociti (uova ectolecitiche)

inseminazione ipodermica (Policladi) il pene con stiletto è spinto

profondamente all'interno della parete del corpo del compagno e deposita gli

spermi nel parenchima; gli spermi poi emigrano verso gli ovari

due tipi di larve: larva di Goette (quattro braccia); larva di Mueller (otto

braccia)

Neodermata (Trematoda)

Digenea (= due generazioni)

11.000 specie di endoparassiti di vertebrati

 presenta una ventosa orale, che circonda la bocca, e una ventosa ventrale; impediscono

 il distacco e facilitano l'alimentazione

faringe bulbosa connesso a un corto esofago, che immette in due ciechi intestinali a

 fondo cieco

anaerobi facoltativi

 protonefridi

 Sistema nervoso: il cervello è costituito da un paio di gangli cerebrali anteriori, da cui

 si dipartono diversi cordoni nervosi longitudinali; ocelli

ciclo vitale: zigote larva miracidio sporocisti redia cercaria metacercaria

     

adulto

il ciclo ha inizia quando una fasciola adulta libera le uova, attraverso le sue feci, urina o

 saliva. Se si depositano al suolo, le uova possono essere ingerite da un gasteropode

terrestre ma se liberate nell'acqua, esse si schiudono e liberano una larva miracidio

cigliata e natante, che penetra nella parete del corpo di un gasteropode acquatico. Il

miracidio perde il suo epiderma, sostituito da neoderma, durante o dopo la

15

penetrazione. Una volta all'interno del gasteropode, il miracidio metamorfosa in una

sporocisti sacciforme, priva di intestino, che contiene numerose cellule germinali; ogni

cellule germinali dà origine a un'altra sporocisti o a una redia, provvista di bocca,

faringe e intestino, e ad altre cellule germinali. All'interno della redia, ogni cellule

germinale si sviluppa in una cercaria, che possiede un tratto digerente, ventose e una

coda; essa abbandona il gasteropode ospite e nuota in cerca di un secondo ospite

intermedio oppure si incista come metacercaria sulla vegetazione acquatica in attesa

dell’ingestione da parte dell'ospite definitivo. Se il ciclo vitale include un

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
56 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/05 Zoologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cami.r di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Zoologia degli invertebrati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Bavestrello Giorgio.