Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Il celoma del tronco è attraversato da fibre
muscolari e da un tubo che costituisce il funicolo
che partecipa al trasporto delle sostanze tra gli
zoidi Sequenza di
introversione del
lofoforo
I briozoi non hanno organi di senso specializzati,ma
singole ciglia sensoriali sono presenti sui tentacoli
La forma di una colonia di briozoi (zoario) dipende dal
modo di gemmazione asessuale degli zoidi, dal grado di
polimorfismo, dalla disposizione dei polimorfi nella colonia
e dalla composizione e dalla quantità della secrezione del
materiale scheletrico.
La maggior parte delle specie di briozoi marini si trovano
nelle acque costiere attacacte a rocce, palizzate,
conchiglie, alghe e vari animali.
Esistono forme stolonifere che assomigliano alle
colonie di idroidi. Gli stoloni sono parti simili a gambi
che collegano tra loro gli individui che assumono cibo.
Sono di solito formati da zoidi modificati che danno
allo stolone un aspetto articolato.
Genere Bowerbankia
Gli zoidi che assumono cibo sono staccati tra loro ma
aderiscono con la parte posteriore allo stolone comune.
Genere Amathia
La maggioranza dei briozoi marini non sono stoloniferi e
la colonia è formata dall’adesione più diretta e dalla
fusione di zoidi adiacenti. La superficie dorsale aderisce
al substrato o ad altri zoidi e la superfici frontale è
esposta all’acqua circostante
Il tipo di colonia più comune è la forma incrostante nella
quale gli zoidi sono organizzati in uno stato simile ad un
lichene aderente a rocce o conchiglie. L’esoscheletro è di
solito calcareo e poiché le pareti laterali e terminali sono
fuse, l’orifizio è migrato verso la superficie frontale che
è l’unica libera.
Nonostante le dimensioni microscopiche degli zoidi, le
colonie possono dimensioni molto grandi, con diametri
cghe arrivano a più di 50 cm per alcune specie di briozoi
incrostanti che possono arrivare a contenere milioni di
zoidi. Le tinte bianche o pallide sono le più comuni ma si
trovano anche colori scuri o arancio.
ALIMENTAZIONE
Durante l’alimentazione il
lofoforo viene spinto fuori
attraverso l’orifizio
facendo rovesciare la
guaina dei tentacoli. I
tentacoli si allargano e
formano un imbuto.
L’estensione del lofoforo
è attuata da un aumento
della pressione del liquido
celomico determinato da
una azione muscolare
Quando il lofoforo è
proteso i tratti ciliati
laterali dei tentacoli
creano una corrente
che scorre verso il
basso dell’imbuto ed
esce all’esterno tra i
tentacoli
Piccoli organismi del
plancton sono
trasportati con la
corrente nell’imbuto,
trattenuti sui tentacoli
e portati alla bocca da
ciglia presenti sulla
superficie frontale
interna di ogni
tentacolo. Il cibo si
accumula dentro la
bocca e quando il bolo
raggiunge una certa
dimensione la faringe si
dilata e pompa il cibo
nello stomaco
I briozoi marini sfruttano con successo tutti i tipi di superfici
dure compresi rocce, conchiglie, legno etc. Assieme agli idroidi
sono la maggior parte degli animali epifitici marini.
La maggior parte delle
specie marine sono
ermafroditi. Di solito c’è
proterandria e quindi
una colonia può essere
composta da zoidi
maschi e femmine.
Alcune specie marine
versanole uova
direttamente nell’acqua
di mare ma la maggior
parte le incubano, nel
celoma o all’esterno
In tutte le specie studiate gli spermi sono versati attraverso i
pori terminali di due o più tentacoli del lofoforo e sono dispersi
in mare. Vengono presi nella corrente alimentare di un altro
individuo e aderiscono alle superfici tentacolari per poi entrare
nell’organo intertentacolare dove avviene la fecondazione.
Le larve hanno forme varie ma hanno tutte una fascia ciliata
locomotoria (corona) un ciuffo anteriore di ciglia e d un sacco
adesivo posteriore. Alcune specie marine hanno le larve dette
cifonaute: triangolari, compresse e racchiuse in una conchiglia
bivalve
Quando la larva si fissa il sacco interno fuoriesce e si attacca
al substrato. Le strutture larvali scompaiono ed inizia la
metamorfosi in adulto. Il primo zoide genera altri zoidi per
gemmazione asessuale. Questi a loro volta generano altri
membri e per successive riproduzioni asessuali la colonia
aumenta di dimensioni.
La durata della vita delle colonie varia molto. La liberazione
delle larve avviene di solito in estate.
I singoli animali sono protetti da uno zooide, involucro allungato a
doppia parete di tipo calcareo o chitinoso che forma lo scheletro.
Le colonie assumono forme molto variegate, da massicce a molto esili,
erette o piane.
Le parti molli che ricordano vagamente i polipi dei coralli presentano
muscoli retrattori che permettono all'animale di rientrare nello
zooide in caso di necessità. La bocca è provvista di lofoforo, organo
costituito da tentacoli.
Il tratto digestivo è ricurvo ad U, con ano vicino alla bocca nella
parte superiore e stomaco e intestino in quella inferiore.
Si nutrono di organismi microscopici come piccole alghe e protozoi in
sospensione nell'acqua.
Animali ermafroditi. Si riproducono soprattutto per gemmazione.
All'interno della colonia si ritrovano individui modificati per svolgere
funzioni differenti. Myriapora truncata
Sertella septentrionalis