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Le gabbie modificate sono le sole a poter essere utilizzate per l’allevamento intensivo, le
altre sono fuorilegge.
Già la direttiva precedente, la prima, imponeva delle disposizioni riferite alle gabbie
tradizionali per cui per legge già era stabilito uno spazio minimo per animale, spazio di
mangiatoia, numero di abbeveratoi per gabbia… e già avevano imposto limitazioni con
l’obiettivo di aumentare lo spazio a disposizione di movimento che di alimentazione.
La seconda direttiva oltre ad ampliare lo spazio, introduce delle nuove attrezzature che
prima non erano presenti:
- Nido, anche nell’allevamento in gabbia deve essere presente in modo che gli animali
identifichino la zona preferenziale per l’ovodeposizine
- Posatoi 15cm per gallina su cui possono appollaiarsi come avviene in natura.
- Zona di razzolamento dove gli animali possono becchettare e razzolare (la più difficile da
introdurre in allevamento in gabbia, inizialmente si era pensato di mettere una vaschetta
con la lettiera ma la gestione è impossibile perché la spostano e richiede una manutenzione
impossibile, per cui si sono adottate soluzioni alternative che permettono agli animali il
razzolamento)
- È rimasto lo spazio min di mangiatoia 12cm
- Dispositivi che permettono l’accorciamento degli artigli
- Dimensioni più ampie, in ogni gabbia possiamo mettere 10-12-15 animali in funzione delle
dimensioni della gabbia
L’aumento delle dimensioni -> maggiore possibilità di movimento
- zoocolture Page 41
Tecnologie di allevamento per produzione di carne avicola
martedì 9 maggio 2017 12:49
Vengono allevati ogni anno circa 450-460 milioni di Broilers all'anno, macellati per la
produzione di carne di pollo. Nel 2015 sono stati prodotti 915mila tonnellate di carne
avicola, la prevalenza è costituita per il 70% da carne di pollo e tacchino. Il resto è marginale
e questo vale anche per il consumo.
Il sistema di allevamento è a integrazione verticale, la maggioranza di carne di pollo deriva
da questa filiera, quindi da un allevamento intensivo, con alto grado di standardizzazione e
allevamento esclusivo di ibridi commerciali per avere elevata performance produttiva.
La principale voce di costo è l'alimentazione, in passato il costo arrivava anche al 70%, oggi
si è ridotto, rappresenta comunque la maggioranza del costo di produzione. Questo vuol
dire che bisogna avere una particolare attenzione al programma almentare e alla gestione,
comprese le attrezzature necessarie per ottimizzare il ciclo di produzione, anche in senso
economico. Ogni variazione del costo alimentare ha incidenza elevata sul costo di
produzione. L'altra conseguenza è che il parametro per valutare l'efficienza del ciclo
produttivo è l'ICA, non l'indice di peso vivo.
Il ciclo di allevamento è breve, di poche settimane e nel nostro paese sono previste diverse
fasi di allevamento, quindi la produzione non è poi così omogenea, ma diversificata. In altri
paesi c'è una standardizzazione maggiore. Il periodo minimo è di 3 settimane, quello
massimo di 10 settimane.
Il ciclo di allevamento di 3 settimane prevede la produzione di un broiler leggero, che alla
macellazione non raggiunge 1 kg di peso vivo, si è intorno a 700g . Per questo tipo di
produzione si usano entrambi i sessi e il prodotto commerciale è il pollo a busto (cioè la
carcassa). La carcassa a busto è quella della classica distribuzione, senza testa, collo e arti,
completamente eviscerata. La carcassa sfilata invece è una carcassa intera dove l'animale
mantiene testa, collo e zampe con eviscerazione non totale, rimangono i visceri edibili,
come fegato, stomaco muscolare e cuore (si possono mangiare). Di solito la carcassa sfilata
si considera un prodotto più da allevamento rurale, mentre quella a busto è un prodotto da
grande distribuzione. Oppure c'è la carcassa a busto sezionata nei vari tagli.
Per il ciclo di allevamento di 3 settimane si usa spesso un ibrido che è una linea genetica
selezionata, ma che non ha un ritmo di crescita molto spinto, perchè gli animali sono
macellati giovani: è l'unico tipo di allevamento fatto con una linea genetica diversa, gli altri
sono fatti con la stessa linea genetica, macellata a età diverse. È sempre una linea genetica
selezionata dalle multinazionali.
Le altre produzioni sono il broiler tradizionale, dove uso un ibrido genetico a rapido
accrescimento (Ross in Italia), che prevede un ciclo di allevamento di 5 settimane, per
questo tipo di produzione si usano solo femmine e il prodotto finale è la carcassa a busto.
Alla macellazione gli animali arrivano a 1,8 kg. Il broiler pesante è lo stesso animale, che è
mantenuto in allevamento per 6-7 settimane, in questo caso si possono usare sia maschi che
femmine, anche se è bene fare un allevamento separato tra i due sessi, alla macellazione il
prodotto commerciale è rappresentato dalle porzioni, che è anche il prodotto pù venduto.
In questo caso macelliamo animali intorno a 42-45 giorni di vita, con un peso di 2,4 kg
mediamente. Poi si può arrivare a cicli più lunghi di 8-10 settimane, per cui si usano solo
maschi, con potenziale di crescita superiore rispetto alle femmine; in questo caso il
prodotto finale è nella maggior parte dei casi la carcassa sfilata. I Broiler usati sono definiti
Roster, che possono arrivare a pesi di macellazione anche superiori a 4 kg.
Per Broiler e Roster usiamo sempre lo stesso ibrido, macellato ad età diverse.
L'allevamento del pollo da carne avviene solo a terra su lettiera permanente, quindi le
attrezzature usate sono:
Lettiera
- Mangiatoie a tramoggia
- zoocolture Page 42
Mangiatoie a tramoggia
- Abbeveratoi nipples
- Fonti di calore per i primi giorni di allevamento
-
Per allevare il Broiler si possono usare capannoni aperti o chiusi, che hanno maggior
possibilità di controllo ambientale. La differenza che andrà adottata è la densità, che va
limitata in caso di capannone aperto. Per quello aperto la densità è di 25 kg p.v. per m2,
mentre in quelli chiusi si può arrivare a 42 kg p.v. per m2.
Somministrazione del mangime
È molto importante perchè deve essere fatta in modo da ridurre al minimo il fenomeno di
competizione alimentare, che può causare aggressività e cannibalismo. Per quanto riguarda
l'alimento, la regola fondamentale è di avere uno spazio di mangiatoia di dimensioni
adeguate in modo che il maggior numero di animali presenti si possa alimentare
contemporaneamente. Per fare questo devo controllare lo spazio mangiatoia disponibile e
la distribuzione del mangime, che deve essere più rapida possibile, in modo da evitare zone
in cui il mangime è assente e altre in cui è presente. Le mangiatoie dovrebbero essere
riempite contemporaneamente.
L'altra situazione da tenere sotto controllo è quella della corretta assunzione dell'alimento,
in modo da evitare sprechi di mangime. Per ridurre il rischio di sprechi di alimento, usando
le mangiatoie a tramoggia, è necessario controllare costantemente durante la fase di
crescita degli animali l'altezza delle mangiatoie ed è bene prevedere nell'arco della giornata
la distribuzione di più pasti, in modo da invogliare gli animali a consumare tutto il mangime
distribuito.
In tutto l'allevamento avicolo il mangime è mangime composto integrato, è un alimento
unico che è una miscela di diversi ingredienti per soddisfare il fabbisogno nutritivo. Nel caso
dei polli da carne è somministrato sotto forma di pellets, mentre nei primi giorni è dato uno
sbriciolato. Si è scelto di dare pellets e non sfarinato per avere la certezza che l'assunzione
dei diversi componenti sia corretta ed equilibrata. Se dessimo uno sfarinato il pollo avrebbe
la possibilità di scegliere tra i vari alimenti, con granulometria diversa. Durante il ciclo di
allevamento ci sono varie fasi alimentari, dove l'alimento ha caratteristiche nutritive diverse
(si varia la composizione del mangime).
Spesso si consiglia di usare mangiatoie a riempimento manuale, nella prima settimana di
vita, per favorire l'assunzione di alimento. Di solito si usano tramogge automatiche di
diametro di 33cm. Alcune persone consigliano di somministrare il mangime su fogli di carta
a terra nei primi giorni. In realtà anche usando le tramogge si potrebbe evitare l'uso di
attrezzature manuali all'inizio.
Somministrazione e distribuzione dell'acqua
È un alimento molto importante; nell'allevamento avicolo deve essere sempre a
disposizione per gli animali e bisogna garantire anche la somministrazione di acqua di buona
qualità. In più l'acqua dovrebbe essere somministrata a una temperatura relativamente
bassa (10-12 gradi), tranne per i pulcini di svezzamento. È importante nei volatili, perchè
consumano tanta quantità di acqua, il consumo è correlato con il consumo di mangime,
normalmente la relazione acqua:mangime è 2:1 a 20 gradi circa. Il consumo d'acqua può
aumentare all'aumentare della temperatura ambientale. Oltre certe temperature è
consigliato aggiungere abbeveratoi per garantire il corretto consumo d'acqua. La
distribuzione è fatta tramite abbeveratoi nipples (1 ogni 10-12 capi). È bene avere gli
abbeveratoi e il mangime in uno spazio ristretto, per permettere agli animali di spostarsi
poco. Si consiglia di adottare abbeveratoi manuali aggiuntivi per i primi giorni di vita, anche
se con una corretta gestione dell'allevamento si potrebbe evitare, in quanto i pulcini si
adattano molto velocemente alle attrezzature automatiche.
Controllo del microclima
Prevede il controllo dei classici parametri, come temperatura, umidità relativa, luce e qualità
dell'aria attraverso la ventilazione.
Temperatura: varia in funzione dell'età degli animali, all'accasamento è di 30 gradi, creata
zoocolture Page 43
Temperatura: varia in funzione dell'età degli animali, all'accasamento è di 30 gradi, creata
con le madri artificiali, questa temperatura deve essere tenuta costante per 3-4 giorni, poi si
può iniziare a diminuire progressivamente la temperatura, fino ad arrivare alla temperatura
ottimale di 20-21 gradi entro il primo mese di vita.
In questa fase generalmente gli animali sono confinati in recinti, in modo che restino sotto
alle cappe calde. I recinti possono ospitare 400-500 pulcini, sono fatti da reti per non
impedire il movimento dell'aria. Sono presenti sia mangiatoie/abbeveratoi manuali che
automatici, per facilitare la fase di adattamento. Terminato il primo mese di