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L’ARMA LETALE DELLA PSICHIATRIA: LA
CLORPROMAZINA
L’arrivo della clorpromazina
nell’universo manicomiale, nel 1955,
“Gli Americani sono arrivati a “diede avvio, in psichiatria, ad una
credere che la scienza sia rivoluzione paragonabile a quella
capace di quasi tutto” che era avvenuta, nella medicina
Dott. Louis M. Orr, Presidente generale, con l’arrivo della
AMA (1958) penicillina.”
Edward Shorter, A History of
Psychiatry
“È stato il primo trattamento farmacologico di tutta
la storia della psichiatria”
Nathan Kline
Direttore della Ricerca al Rockland State Hospital,
NY, 1974
IL MODELLO MEDICO FONDATO SULLE
“ARMI LETALI”
Identificare causa o natura del disturbo
Sviluppare un trattamento per neutralizzarlo
- Ipotizza l’esistenza dei recettori
cellulari, e il legame selettivo da parte
di pigmenti chimici specifici
- Intorno al 1870 comincia le ricerche
durante il suo dottorato a Lipsia
(Germania), mentre Koch e Pasteur
cercavano di dimostrare la
responsabilità dei microbi nel causare
le malattie infettive
- Attorno al 1882 ipotizza che un singolo
pigmento possa colorare un singolo
tessuto del corpo e lasciare inalterati
gli altri è possibile, quindi, uccidere
un microbo invasore senza nuocere al
paziente
- Nel 1899 viene nominato direttore del
Royal Institute of Experimental Therapy
a Francoforte e dà inizio alla sua ricerca
dell’ “arma letale”
- Nel 1909 il suo composto 607 agisce
contro la “Spirocheta Pallida”,
Il successo di Ehrlich spinse, anche a distanza di molti anni,
altri scienziati alla scoperta di altre ARMI LETALI contro i
microbi responsabili di specifiche malattie
- 1935 la Bayer scopre che la sulfanilamide (derivato del catrame
minerale) è efficace nella cura delle infezioni da stafilococco e
streptococco
- Nel 1928 Fleming aveva scoperto la penicillina, una muffa in grado
di uccidere i batteri, tuttavia molto difficile da coltivare.
- Essa diventò tanto fondamentale nel corso della Seconda Guerra
Mondiale che nel 1941 venne chiesto da governo statunitense agli
scienziati della Merck, Squibb e Pfizer di lavorare per superare
questo ostacolo
- Entro il D-Day del 1944 le aziende americane e britanniche furono
in grado di produrre abbastanza penicillina per tutti i feriti dello
sbarco in Normandia
“L'età delle guarigioni miracolose
era finalmente arrivata”
Louis Sutherland, “Magic Bullets”,
1956
• Antibiotici ad ampio spettro (steptomicina, cloromicetina e
aureomicina)
• Pillole per polmonite, scarlattina, difterite, tubercolosi e altre malattie
infettive
• 1922 Eli Lilly riesce ad estrarre l’insulina dalle ghiandole pancreatiche
degli animali da macello efficace trattamento per il diabete
• Inizi degli anni Cinquanta: nuovi anestetici, sedativi, antistaminici,
anticonvulsivi
“Nel 1948 il segretario di stato George Marshall fiduciosamente
predisse che presto le malattie infettive sarebbero state cancellate dalla
faccia della terra”
“Alcuni anni dopo, il Presidente Dwight D. Eisenhower pretese la “resa
Importanti contingenze politico-
culturali
Si passa da un
finanziamento alla
ricerca di tipo privato
(Andrew Carnegie e
John Rockafeller) prima
della guerra, ad uno di
tipo statale il governo
statunitense nomina la
National Science
Foundation
La necessità era quella di prestare attenzione ai campi
della medicina meno sviluppati, pertanto i leader spinsero
lo sguardo verso la PSICHIATRIA
ALLA RICERCA DI UNA NUOVA PSICHIATRIA
L’ “evoluzione” manicomiale
Nel 1844 tredici dirigenti di piccoli manicomi si incontrano a Philadephia
per fondare l’Association of Medical Superintendents of American
Institutions for the Insane
• La terapia morale (Pinel): rifiuto del ricorso alla violenza per il controllo
dei pazienti, avvio di programmi di riabilitazione ergoterapica e forme di
socializzazione Ipotesi: finalità curative e non solo di controllo sociale.
Fine Ottocento: pazienti anziani e affetti da sifilide e altri disturbi
neurologici cominciano ad essere collocati negli ospedali psichiatrici e,
vista l’impossibilità di guarigioni, si comincia a valutare negativamente
l’efficacia della terapia morale.
1892 meeting tra i sovrintendenti dei manicomi i trattamenti fisici
prendono il posto della terapia morale: terapie in acqua (docce ad alta
pressione, bagni prolungati); iniezioni di Sali metallici, siero equino,
estratto di tiroide ovina, arsenico; terapie della febbre.
1916, Henry Cotton (Trenton State Hospital, New Jersey): estrazione dei
1930-1940: IL TRIO DELLE “CURE
MIRACOLOSE”
1. COMA INSULINICO iniezione di insulina coma ipoglicemico
2. TERAPIE CONVULSIVE (Metrazolo ed Elettroshock) induzione di
attacco epilettico
3. LOBOTOMIA FRONTALE distruzione chirurgica dei lobi frontali
Con la fine della Seconda Guerra Mondiale
sorse l’importante problema del
sovraffollamento 425.000 persone rinchiuse
negli ospedali psichiatrici (1,75 milioni di
soldati di leva americani non idonei al
servizio militare durante la guerra; reduci di
ritorno dall’Europa con importanti “problemi
emotivi”)
Nel suo libro “The Shame of The States”
(1948) Deutsch documenta livelli di
abbandono e sofferenza inimmaginabili ed
egli non può esimersi dall’inevitabile
confronto con i campi di concentramento
Settembre 1945, il Generale Lewis Hershey, direttore del Selective Service
System al Congresso: “La malattia mentale è stata la causa principale
dell’inefficienza e della perdita di vite umane”.
La malattia mentale diventa una priorità nazionale e il Paese, che ora può
riporre fiducia nei poteri trasformativi della scienza si impegna ad
estendere i trattamenti “medici” esistenti a un maggior numero di pazienti
- 1946: National Mental Health Act (con il potere economico del governo
federale) sostegno alla ricerca su prevenzione, diagnosi e trattamento e
sovvenzioni per l’istituzione di nuove strutture terapeutiche
- 1949 National Institute of Mental Health (NIMH)
“Dobbiamo renderci conto che i disturbi
mentali sono vere e proprie malattie
somatiche e che l’ansia e la depressione
richiedono una terapia specifica come
l’appendicite o la polmonite. Sono tutti
problemi medici che richiedono cure
mediche.”
• L’opinione pubblica credeva alle meraviglie della scienza,
• la nazione vedeva un pressante bisogno di migliorare il trattamento dei
pazienti psichiatrici
• e la NIMH era stata creata per questo,
• la vendita degli antibiotici creò una grande aspettativa sull’industria
farmaceutica che ne trasse presto vantaggio
• ARRIVANO LE “PILLOLE MIRACOLOSE” PER LA CURA DEI
DISTURBI PSICHIATRICI
Capitolo 4
LE “ARMI LETALI” DELLA
PSICHIATRIA
Il processo che si è seguito per lo sviluppo della prima generazione
di psicofarmaci è, tuttavia, diverso. Lo stesso nome ne suggerisce
la funzione di contrasto piuttosto che di neutralizzazione:
antipsicotici, agenti anti ansia, antidepressivi.
La scoperta della clorpromazina e la rivoluzione
psicofarmacologica
Anni ’40, i ricercatori della ditta farmaceutica francese Rhone-Poulenc
sottopongono a valutazione le fenotiazine (sintetizzate per la prima
volta nel 1883) cercando di sintetizzarne di tossiche per malaria,
parassitosi, malattia del sonno, ecc.
Nel 1946 scoprono proprietà antistaminiche nella prometazina
potenziale uso chirurgico
Nel 1949 il chirurgo della Marina francese, Henri Laborit, la
somministra a molti suoi pazienti e ne scopre le proprietà di indurre
“tranquillità euforica”
Prometazina usata come anestetico? Azione selettiva vs. azione
generale di barbiturici e morfina
Pochi anni dopo trovano il successore della prometazina, la
clorpromazina, valutata nel 1951 da Laborit come componente di un
cocktail di farmaci nei pz chirurgici.
Nel dicembre dello stesso anno ad un congresso di anestesiologia a
Bruxelles ci si rese conto delle proprietà psichiatriche della
1952, cominciano a
somministrare
clorpromazina a pazienti
psicotici del St. Anne’s
Hospital di Parigi, avendo poi
la possibilità di descriverne
la “sindrome psichica”
Jean Delay indotta
Presto l’utilizzo i estese a
tutti i manicomi di Europa
• TRANQUILLANTE MAGGIORE
• NEUROLETTICO
“I nuovi farmaci potrebbero causare una vera e propria epidemia di
encefalite. I sintomi progrediscono dalla sonnolenza reversibile a
tutti i tipi di discinesia e ipercinesia, fino ad arrivare a una vera e
propria forma di parkinsonismo”
(Deniker)
Frank Berger e l’introduzione dei “tranquillanti
minori” (1955)
Berger, che lavorava per la British Drug
Houses Ltd. (Società a responsabilità
limitata), modificò il principio attivo del
disinfettante Phenoxetol per creare un
prodotto killer dei microbi gram-negativi,
ottenendo la MEFENESINA, che poi scoprì
essere un potente MIORILASSANTE con
possibilità commerciali come agente anti
ansia.
Tuttavia, la durata d’azione della mefenesina era troppo breve
(pochi minuti), pertanto nel 1947 si trasferì negli Stati Uniti a
lavorare nei Wallace Laboratories (New Jersey) dove sintetizzò il
meprobamato (Miltown), con durata d’azione otto volte superiore.
Fu messo sul mercato nel 1955 e creò una grande competizione tra
le diverse industrie farmaceutiche.
Alla Hoffmann-La Roche, il chimico Leo Sternback
propone il clordiazepossido, indicandolo come “potente e
eccezionale” tranquillante.
Esso venne messo sul mercato nel 1960 con il nome di
Librium.
Dal “Science News Letter”
“Prendendo un tranquillante, potreste ancora
spaventarvi nel vedere un’automobile venirvi addosso
ma questo non vi spingerebbe a scappare”
Alla Hoffmann-La Roche nel 1951 furono creati due composti
dell’idrazina (isoniazide ed iproniazide) efficaci contro il bacillo della tbc.
Presto furono notate le proprietà energizzanti sui pz tubercolotici del Sea
View Hospital di Staten Island (descrizione operata dalla rivista Time)
1957 Iproniazide (Marsilid) “energizzante psichico” ottenuto a partire dal
combustibile dei razzi utilizzo nella depressione
Furono riferiti pesanti