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VIRUS EPATITE DELTA
Genoma a RNA-trasmissione: parenterale, sono riscontrati spesso nei tossicodipendenti.
Infezione: è un virus difettivo quindi per poter infettare le cellule del fegato ha bisogno di infettare contemporaneamente al virus dell'epatite B (coinfezione) o successivamente (superinfezione). Questo fa sì che l'andamento della malattia sia più rapido e grave. È cronicizzante ed è spesso associato a casi di epatite fulminante.
Diagnosi: molecolare, sierologica, immunofluorescenza ed ELISA.
Distribuzione: è mondiale. Nel centrafrica e Sud America la prevalenza dell'infezione è migliorata, mentre in Africa e nei paesi asiatici la distribuzione è media.
VIRUS EPATITE B
Genetica: è rivestito. Ha un genoma a DNA circolare e in parte a doppio filamento (filamento L e S). Sintetizza enzima retrotrascrittasi, proteine di superficie (HBS), proteine del core (HBE e HBC). Infetta gli epatociti e vengono
prodotte particelle virali complete (DANE) e particelle subvirali filamentose o sferiche (fatte solo da HBS). Il genoma contiene 4 geni: un gene P, un gene C, X ed S. -infezione: il virus stimola la secrezione di perforine nel Fas-ligando che determinano l'apoptosi degli epatociti. Il virus è trasformante e generalmente causa epatocarcinoma. Avviene il processo di adsorbimento e l'interazione recettoriale. A livello del nucleo viene completato il filamento S e il genoma diventa così completo. Poi il DNA virale completo è trascritto dalla RNA-polimerasi cellulare in parte in mRNA (viene tradotto) e in parte in RNA pregenomico virale. L'mRNA virale viene trasferito nel citoplasma, tradotto in proteine virali che poi vengono assemblate con i nucleocapsidi contenenti RNA pregenomico virale e retrotrascrittasi. L'RNA pregenomico è retrotrascritto e viene sintetizzata l'elica L sul cui stampo viene poi sintetizzato il filamento S. Tutti questi componentisi assemblano escono dalla cellula per gemmazione.
trasmissione: via parenterale, parenterale inapparente, tatuaggi, sessuale, transplacentare e verticale.
concentrazione: alta concentrazione nel siero, sangue, essudati delle ferite. Media concentrazione nella saliva e nei liquidi seminali. Basse concentrazioni in urine, feci, latte materno, lacrime e sudore.
ospiti: chi ha rapporti non protetti e operatori sanitari.
decorso: il periodo di incubazione è variabile. Dopo l'incubazione compaiono sintomi aspecifici. Poi c'è la fase itterica e nel 90% dei casi il soggetto dopo questa fase acuta guarisce. In una percentuale non bassa invece l'epatite acuta va in fase di persistenza e diventa cronica.
danni: al fegato e ai reni. L'andamento dell'infezione è progressivo lento. Lo 0,1% va incontro ad epatite fulminante.