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In ogni caso sia la struttura della cuffia che quella della coda poli adenilata sono essenziali per una
traduzione che sia efficiente e ottimale, queste strutture dove sono formate? Uno potrebbe pensare
che un rna virale non ha cuffia, non ha coda, arriva dentro e la può acquisire, non è vero perché
cuffia e coda poliadenilata vengono attaccate normalmente all’interno del nucleo e noi sappiamo
che all’interno del nucleo vanno solo i virus a dna perché hanno il segnale che permette a questi di
passare la membrana nucleare, gli altri non vengono ne trasportati, quindi esiste anche un sistema di
ciaperonine per la stabilizzazione degli acidi nucleici, abbiamo anche qui la formazione di
complessi nucleico-proteici però non esistono in nessuna cellula vegetale delle ciaperonine che
portino questo rna virale in qualche modo a contatto con il nucleo per utilizzare delle potenzialità
presenti all’interno del nucleo come quella della poliadenilazione, gli altri a rna rimangono dentro al
citoplasma però hanno delle strategie che adesso vediamo subito che possono essere
tranquillamente tradotti, in ogni caso questo rna virale deve essere in qualche modo modificato, così
non viene riconosciuto come mrna e una delle modificazioni è quella della stabilizzazione della
molecola di rna, qui abbiamo una visione di insieme: il solito virus a dna che va dentro al nucleo, il
solito virus a rna che va dentro al citoplasma, nel nucleo l’mrna viene fornito di una cuffia e viene
fornito di una coda poliadenilata perché solamente all’interno del nucleo abbiamo la metil
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transferasi e a gualinin transferasi, non le abbiamo fuori, a questo punto noi dobbiamo fornire
queste 2 addizioni all’rna virale. Ci sono diversi siatemi, qui ne sono indicati solo 3, i principali
sono questi, alcuni rna virali hanno al loro interno la possibilità di trascrivere la guanilin transferasi
e la metil trasferasi, quindi l’informazione ce l’hanno già al loro interno e in questo caso non c’è
bisogno di andare a cercare il nucleo, una volta che l’rna è iniettato o è presente nelle cellule si
attivano questi 2 enzimi e forniscono la cuffia, il cap; un’altra cosa molto carina è chiamata cap
snatching: alcuni rna virali hanno la possibilità di rubare la cuffia ad altri rna questo per una
questione di affinità con un enzima di taglio che ha una elevatissima affinità verso altre sequenze
ribosomiali, quando le incontrano tagliano e la cuffia viene inserita in quell’rna che è fornito per
l’enzima di taglio, sempre all’interno del citoplasma questo, quindi vediamo questi rna anche
vegetali che vengono portati fuori dal nucleo forniti di cap e coda poliadenilata, abbiamo che alcuni
rna virali hanno la capacità di tagliare questa cuffia e auto inserirla. Poi abbiamo una modalità che è
molto comune nei virus perché hanno la possibilità di legare alle estremità 5’ alcune proteine che
come conformazione hanno la funzione di cuffia, la mimano è proprio una questione
conformazionale, sterica ed elettrica, le codificano loro all’interno del citoplasma, è una proteina
loro e questo ancora per stabilizzare la sequenza nucleotidica e per rendere la trascrizione molto +
efficiente, è chiaro che la trascrizione può avvenire comunque, senza cap non è detto che non ci sia
trascrizione però non è efficiente, dura poco, la molecola di rna va incontro a degradazione, ad
interazione con altre molecole. Questo avviene quindi all’estremità 5’, abbiamo un cap che viene
formato, lo snatching e il mimetismo di questo sito 5’, per quanto riguarda l’estremità 3’ noi
abbiamo la necessità di avere qualcosa che assomigli ad una coda poli adenilata, diversi virus non
hanno la cuffia, ma hanno la coda poliadenilata, altri invece hanno la possibilità di creare una
struttura che non è una poli adenilazione, ma è una sequenza nucleotidica molto strana che va a
stabilizzare la coda e va ad interagire con la parte iniziale, questo avviene solo all’estremità 3’, è
una struttura simile al t-rna, essenzialmente serve per proteggere la parte finale.
Poi ci sono queste anse omega anche se non sono comunissime nei fito virus, possono essere
formate sia all’estremità 5’ sia all’estremità 3’, il meccanismo per cui queste anse ad omega
funzionino come stabilizzatrici e come fattori di efficienza della traduzione non lo sappiamo ancora,
sappiamo che ci sono, qui è citato il virus del nanismo giallo dell’orzo che è uno di quelli che
abbiamo visto, è un virus abbastanza particolare insieme al modo di trasmissione, da vettore a
pianta sia come modo di trasmissione da pianta a pianta, per esempio questo lo possiamo trovare
anche nello xilema, è uno dei rarissimi virus xilematici, comunque non sappiamo se queste note
epidemiologiche possono essere importanti e legate alla presenza di queste anse ad omega.
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Vediamo le strategie genomiche e partiamo dall’esempio + conosciuto che è quello dei geni
vegetali: qui abbiamo un classico gene vegetale, 4.500 nucleotidi, i geni vegetali tipicamente hanno
4/5.000 nucleotidi, come al solito c’è una sequenza promotrice, c’è una regione codificante e in
codone terminale, qui abbiamo l’rna, l’mrna che viene ottenuto, la solita cuffia, la coda poli
adenilata, noi notiamo degli introni, elementi spaziatori che dividono gli esoni, avviene lo splicing
con la rimozione degli introni e si ottiene così sequenza e questa è la normale procedura che noi
conosciamo dalla genetica. La prima differenza da notare è che i virus hanno queste sequenze
policistroniche, poligeniche, mentre nelle piante no e questo è uno dei problemi quando dobbiamo
parlare di traduzione dell’mrna, come facciamo ad avere diverse proteine e in momenti diversi.
Partiamo quindi dai virus a dna e già qui abbiamo una cosa diversa, i virus hanno la necessità
certamente di esprimere + di una proteina, come minimo esprimono 3 proteine ma in gente sono
5/6/7/15/12 e in questo caso vediamo un gemini viride, un virus a genoma bipartito quindi possiamo
avere 2 componenti di dna che possono essere espresse partendo da delle zone promotrici, quindi i
virus a dna hanno diverse regioni promotrici, qui il problema è dove partire e dove terminare, qui
abbiamo l’rna che viene ottenuto e qui vediamo lo splicing e anche qui è il caso di un virus a rna
tripartito, anche i virus a rna spesso hanno il genoma segmentato però sui tre frammenti possiamo
avere in ciascuno + di una zona promotrice e + di una zona sterminatrice (codone di stop), strategie
di traduzione: la prima strategia è quella di tradurre una nota sequenza in una poli proteina, in
pratica l’rna virale inizia ad essere tradotto a destra, continua la traduzione fino a che non arriva alla
fine, quindi produce una sequenza aminoacidica chiamata poliproteina dove all’interno ci sono le
sequenze di + di una proteina, all’interno però abbiamo anche una proteasi, in pratica una volta
prodotta questa poliproteina la proteasi si mette in funzione e per auto proteolisi si frammenta la
poliproteina in + di un frammento 2/3/4/5/6, quale è il problema di questo modo di traduzione? Il
problema è che abbiamo delle proteine prodotte nello stesso momento e nella stessa qnt, mentre
nell’ecologia virale potremmo avere necessità di avere una proteina prodotta al momento
dell’inoculazione, un’altra proteina al momento della replicazione, un’altra proteina al momento del
trasferimento da una cellula all’altra, un’altra proteina al momento dell’incapsidamento quindi
questo meccanismo va bene in alcuni casi, non va bene in altri casi quando dobbiamo avere una
proteina a disposizione in un momento diverso rispetto alla sintesi di un’altra proteina. A volta
quando le proteine servono in momenti diversi e sono prodotte contemporaneamente alcune di
queste sequenze polipeptidiche vengono bloccate, quindi si verificano casi in cui una poliproteina
va incontro ad auto proteolisi, uno o 2 polipeptidi vengono usati immediatamente, altri rimangono
quiescenti e in questo caso li blocca delle ciaperonine che le tengono bloccate per esempio durante
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il trasferimento di un virione o di rna fintanto che non è stato trasferito e magari la seconda proteina
si mette in attività perchè magari serve per produrre il vaccino.
La scansione scorrevole: abbiamo in questo caso la solita sequenza che deve venire tradotta,
possiamo avere all’interno + di un codone stop, ne abbiamo 3, il codone UAA ha il 100% di
efficienza quindi comunque e dovunque lo si trovi lì si interrompe la traduzione, poi abbiamo altri 2
codoni di stop UGA e UAG che non hanno il 100% di efficienza cioè quando la traduzione arriva a
quel codone stop può darsi che si interrompa e può darsi che non si interrompa, dipende dal codone
precedente, se abbiamo GC dopo e abbiamo un particolare codone AUG prima può baipassare, può
scorrere lo stesso e non tenere in considerazione il codone di stop, quindi viene prodotta in questo
caso una poliproteina, questo è un meccanismo molto utile perché non avviene sempre l’uno o
l’altro avviene per esempio per l’80% della proteina prodotta si interrompe, il 20% continua, quindi
possiamo avere nello stesso momento una poliproteina e la proteina 1, la poliproteina poi verrà
scissa in 2 proteine in un momento successivo, in questo modo possiamo avere a disposizione
sempre delle proteine in momenti diversi e soprattutto in quantità diverse. Quando parleremo di
proteine di movimento, queste devono essere prodotte dal virus perché deve muoversi e spostarsi da
una cellula a un’altra e lo fa tramite proteine di movimento, proteine che legano l’rna, formano
questi complessi nucleo proteici, quindi il fatto di avere come proteine di movimento come
traduzione di una sequenza per le proteine di movimento che possa dare origine a diverse proteine
tutte però con la stessa funzione è utile perché una proteina 1 può legarsi all’rna, l’altra invece dà i
segnali di attaccamento alla membrana del reticolo endoplasmico, e le percentuali di queste proteine
all’interno della cellula determinano la velocità e l’efficienza del trasferimento di un virione o di un
rna virale da una cellula all’altra. Qui vi dà un dato che questo meccanismo di scorrimento compare
dall’1 al 10% delle traduzioni, quindi è una cosa che accade abbastanza regolarmente.
Qui abbiamo il nostro rna con un codone stop UAG, UAA e UAA, quindi UAA ha il 100% di
efficienza quindi sicuramente qui si ferma, l’efficienza di UAG dipende da un lato dai codoni