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A MEMORIA TUTTO

Devo sapere di ogni famiglia virale tutte le caratteristiche come acido nucleico, la forma, la presenza di envelope o no, virus più rotondi e altri più geometrici.

Picornavirus, afetepizotica

Calicivirus comuni nei gatti e causare meccanismi a carattere respiratorio

Coronavirus anche in ambito felino o suino

Retrovirus come l'HIV, o in ambito felino FIV virus dell'immunodeficienza felina

FEB virus della leucemia del gatto, leucosi bovina enzootica

ortomixovirus sono i virus influenzali

rabdovirus, paramixovirus causano cimurro nel cane

Parvovirus come panleucomenia infettiva dei gatti neonati

Herpesvirus

Papovavirus come il papillomavirus

Morfologia

Viene studiata al microscopio elettronico= ombreggiatura, colorazione positiva, colorazione negativa

Simmetria virale

Il virus è piccolo e può contenere un acido nucleico estremamente piccolo, non può codificare per tante cose, deve essere estremamente

Gli elementi costitutivi del capside sono i capsomeri. L'acido nucleico virale darà luogo alla sintesi di elementi strutturali (subunità) a carattere proteico fondamentali. Che possono essere assemblati in modo differenziato, secondo due logiche fondamentali:

  • Affiancamento di capsomeri tutti uguali tra loro per costruire una disposizione a elica che produrrà spira dopo spira un tubo dove all'interno ci sarà l'interposizione dell'acido nucleico. Il tubo si arrotolerà e si crea una struttura elicoidale mostrerà una morfologia circondale o sferoidale.
  • Un'altra modalità di assemblamento sarà il disporsi secondo una simmetria icosaedrica (prisma con 20 facce) o cubica. I capsomeri potranno dispersi lungo i vertici di questi icosaedri e fornire una simmetria cubica. Forma che va a mimare un icosaedro.
  • Infine ci sono quelli inclassificabili né uno né l'altro, come
retrovirus e poxvirus. Elicoidale: le subunità proteiche sono legate in modo periodico a formare un nastro con andamento elicoidale, all'interno è contenuto l'acido nucleico. Virus animale a simmetria elicoidale RNA a gomitolo (no rhadobiridae) + envelope. Cubica (icosaedrica): Icosaedro → 20 facce, 12 vertici. Capsomeri costituiti da 2, 3, 4, 5, 6 subunità strutturali (monomeri) - dimeri, trimeri, tetrameri, pentameri, esameri. Complessa: virus ad elevata complessità. Poxvirus, retrovirus, virus della peste suina africana. Struttura virale: Acido nucleico (+ proteine = core) circondato da struttura proteica (capside). In alcuni casi è presente un involucro esterno generalmente lipoproteico (envelope). Il capside è composto da un numero definito di unità morfologiche (capsomeri). Envelope: Di derivazione cellulare, deriva da una membrana cellulare modificata, fatta da lipidi, proteine e carboidrati. Quindi possiamo distinguere.

Due tipologie di virus:

  • Quelli nudi senza envelope
  • Quelli muniti di envelope

In ambedue i casi dobbiamo tenere a mente ciò che è all'esterno della superficie virale. La frazione lipidica dei virus muniti di envelope deriva direttamente dai lipidi della cellula. Le altre componenti proteiche e glucidiche derivano dal virus.

Le caratteristiche ambientali sono funzionali ha una azione degradativa nei confronti dei virus, che per poter infettare una cellula devono potersi collegare ai recettori cellulari espressi dalla cellula attraverso dei specifici anti recettori che potranno protrudere direttamente dalle capsule nei virus nudi oppure dall'envelope se lo hanno. Sono delle sorte di chiavi che diventano indispensabili per legarsi alla cellula. Se gli anti recettori vanno a deteriorarsi, il virus non sarà in grado di infettare la cellula.

I virus con envelope sono molto più labili rispetto ai virus nudi. Perciò conoscendo l'assenza o

importante per la trasmissione del virus.

ferrato.➢ Hanno capacità molto differente di resistenza ambientale.

Peplos, involucro pericapsidico, mantello

Peplomeri in ambito di envelope. Questi estremi si possono rovinare quindi il virus non riesce più a infettare la cellula perché è la componente esterna che è la parte letta dall’organismo, quindi di riconoscimento del patogeno e per classificare i virus.

  • Rivestimento accessorio presente in alcune famiglie virali
  • Natura lipo-glico-proteica
  • È di derivazione delle strutture membranali della cellula infetta
  • → Presenta peplomeri glicoproteine che legano il virus alla cellula
  • → Infettività del virus Antigenicità
  • Può contenere proteina M

Acidi nucleici

Gli acidi nucleici (come DNA e RNA) sono macromolecole a debole reazione acida deputate alla conservazione e al trasporto dell'informazione genetica. Sono macromolecole polimeriche lineari le cui unità ripetitive sono i nucleotidi.

Questi ultimi sono formati da uno zucchero, una base azotata e alcuni gruppi fosfati. Gli acidi nucleici vengono prodotti a partire dai nucleotidi per disidratazione (cioè attraverso polimerizzazione per condensazione). Negli organismi viventi si trovano due tipi di acidi nucleici: - DNA (acido desossiribonucleico) - RNA (acido ribonucleico). Tutti gli organismi contengono acidi nucleici sotto forma di DNA e RNA. Il DNA è depositario dell'informazione genetica che viene trascritta in molecole di RNA. L'RNA decodifica le informazioni presenti nel DNA e con queste ultime vengono utilizzate per sintetizzare le specifiche proteine. Lo zucchero dell'RNA è il ribosio; quello del DNA è il desossiribosio, che si differenziano in quanto il desossiribosio ha un atomo di ossigeno in meno rispetto al ribosio. In entrambe le sostanze vi sono due tipi di basi azotate: - puriniche (anello doppio): adenina e guanina - pirimidiniche (anello semplice): timina,

citosina e uracile (derivanti rispettivamente dalla purina ed dalla pirimidina). Le basi azotate che costituiscono il DNA sono adenina (A), guanina (G), citosina (C) e timina (T). Le basi azotate che costituiscono l'RNA sono adenina (A), guanina (G), citosina (C) e uracile (U). La doppia elica di DNA accoppia una pirimidina e una purina, l'adenina si accoppia con la timina e la citosina con la guanina. L'RNA (anche se singola catena) accoppia durante le trasmissioni e le traduzioni l'adenina all'uracile (la timina non è presente nell'RNA) e la citosina alla guanina. Nei batteri e nelle cellule di organismi superiori, sono presenti entrambi; alcuni virus possiedono solo l'RNA (ad esempio quello della poliomielite o quello dell'AIDS); altri solo il DNA. Negli eucarioti, il DNA si trova nel nucleo e nel mitocondrio, mentre l'RNA si trova nel nucleo, ma soprattutto nel citoplasma. Al DNA spetta il mantenimento dei caratteri ereditari, mentre

All'RNA spettano altre mansioni, quale la trasmissione delle informazioni contenute nel DNA verso i siti di sintesi proteica. I legami tra i tre gruppi che formano un nucleotide sono un legame fosfodiesterico tra il carbonio 3' e il gruppo fosfato, un legame tra il gruppo fosfato e il carbonio 5' del nucleotide seguente. La base azotata è esterna allo scheletro formato dagli altri due gruppi e si dice che "si affacci" all'interno della catena. La replicazione del DNA, nella biologia molecolare, è il processo biologico di produzione di due repliche identiche di DNA da una molecola di DNA originale. Questo processo si verifica in tutti gli organismi viventi ed è la base per l'ereditarietà biologica. La cellula possiede la proprietà distintiva della divisione, che rende essenziale la replicazione del DNA. Il DNA è costituito da una doppia elica di due filamenti complementari. Durante la replicazione, questi ultimi sono separati.

Ogni filamento della molecola di DNA originale funge quindi da modello per la produzione della sua controparte, un processo denominato replicazione semiconservativa. Come risultato della replicazione semi-conservativa, la nuova elica sarà composta da un filamento di DNA originale e da un filo appena sintetizzato. Meccanismi di correzione di bozze e meccanismi di controllo degli errori garantiscono una fedeltà quasi perfetta per la replicazione del DNA. In una cellula, la replicazione del DNA ha inizio in punti specifici (o origini della replicazione) nel genoma. Lo srotolamento del DNA all'origine e la sintesi di nuovi filamenti, adattati da un enzima noto come elicasi, determinano la crescita delle forcelle di replicazione bi-direzionali dall'origine. Un numero di proteine è associato alla forcella di replicazione per aiutare nell'iniziazione e la continuazione della sintesi del DNA. Il più prominente, DNA polimerasi, sintetizza i nuovi fili.aggiungendo nucleotidi che completano ogni filo (modello). La replicazione del DNA si verifica durante lo stadio S dell'interfase. Le DNA polimerasi sono una famiglia di enzimi che svolgono tutte le forme di replicazione del DNA. Le DNA polimerasi in generale non possono incominciare la sintesi di nuovi filamenti, ma possono estendere solo un filamento di DNA o RNA esistente abbinato a un filo modello. Per iniziare la sintesi, un breve frammento di RNA, chiamato primer, deve essere creato e abbinato al filamento del DNA modello. La DNA polimerasi aggiunge un nuovo filamento di DNA estendendo l'estremità di 3' di una catena nucleotidica esistente, aggiungendo nuovi nucleotidi abbinati al filamento del modello uno alla volta attraverso la creazione di legami fosfodiesterici. L'energia per questo processo di polimerizzazione del DNA deriva dall'idrolisi dei legami di fosfato ad alta energia (fosfoanidride) tra i tre fosfati attaccati a ogni base non incorporata. Basi

libere con il loro fosfato

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
23 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/16 Microbiologia agraria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher texan_rider di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Tiscar Pietro Giorgio.