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Virginia Woolf

Contribuì notevolmente alla formazione del pensiero modernista divenendo una figura di spicco nel panorama letterario inglese. Scrisse romanzi, racconti, saggi, recensioni, articoli su questioni artistiche e socio-culturali. I suoi diari e le sue lettere forniscono un'ulteriore documentazione e riflessione sulla sua epoca. V. Woolf nacque a Londra (nello stesso anno di James Joyce). Figlia di un intellettuale e critico letterario, crebbe in un ambiente colto e raffinato. Non avendo accesso alle forme istituzionali di istruzione in quanto riservate agli uomini, studiò in casa usufruendo della ricchissima biblioteca del padre e prendendo lezioni di greco dalla sorella di E. Pater. Figlia del vittorianesimo, si ribellò in ambito letterario e socio-culturale, opponendosi al materialismo e al razionalismo della cultura vittoriana e ai suoi valori di stampo patriarcale. Il suo contributo fu infatti quello di aver introdotto una prospettiva femminile sia in ambito letterario che sociale.

storico-culturaleche in ambito letterario fino ad allora marcatamente maschile. Appare da ciò la sua volontà di mostrare un universo diverso da quello maschile, cercando di farlo interagire con quest'ultimo. Alla morte dei genitori, ebbe un crollo nervoso e decise di trasferirsi a Bloomsbury. Ebbe un rapporto molto stretto con la sorella epittrice Vanessa, tanto da sostenerla all'interno del Bloomsbury Group. Il confronto con Roger Fry fu per la Woolf molto significativo a livello di riflessioni e di stimoli per la sua maturazione poetica. Insieme al marito, Leonard Woolf, nel 1917, fondò la casa editrice Hogarth Press che ospitò autori come Freud ed Eliot. Nel 1941 V. Woolf si suicidò, riempiendosi le tasche di sassi e gettandosi nel fiume Ouse. Sebbene si possa pensare, soprattutto dopo questo gesto, che V. Woolf possa essere stata una donna debole, in realtà è proprio l'opposto: in vita la Woolf ha trattato di tematiche

estremamente nuove e anticonvenzionali, andando controcorrente rispetto a quello che era il pensiero contemporaneo, dotata di una sensibilità notevole e per questo capace di vedere oltre. Quando forza e sensibilità si uniscono, a volte possono far collassare l'individuo che cerca di mantenere questi due aspetti come propri e distintivi, che possono risultare in contrasto tra di loro. Prima di gettarsi nel fiume, la Woolf scrisse una lettera al marito dicendo di non essere stata in grado di controllare "quel coro di voci che sentiva intorno a sé", voci di un mondo, di persone, che non erano ancora pronte per lei, nel comprenderla e nel comprendere i suoi temi. La Woolf risulta essere particolarmente interessata al mondo dell'interiorità, accusando per questo i poeti edoardiani di descrivere i loro personaggi in maniera solo esteriore. Il flusso di coscienza non è come per gli edoardiani lineare, bensì polimorfo e simultaneo.

Dunque deve essere rappresentato nello stesso modo. Furono per lei molto influenti i romanzieri russi dell'introspezione, ai quali dedicò anche il saggio The Russian Point of View. La Woolf esprime le sue posizioni in merito alla necessità di un romanzo nuovo nei due saggi Modern Fiction (1919) e Mr. Bennett e Mrs. Brown (1924).

Tematiche. Come già detto, la critica della scrittrice è rivolta al romanzo edoardiano e alla sua linearità. Il realismo per lei doveva rappresentare la realtà per iscritto, con la sua percezione soggettiva (anche del tempo, che non è più lineare ma è soggetto alla memoria), la memoria individuale e l'inconscio, attraverso la descrizione dell'interiorità dei personaggi usando il monologo interiore (stream of consciousness). Questo non è altro che un discorso indiretto del personaggio senza l'uso esplicito di formule come "pensò" e

disse. La Woolf spesso sostituisce queste formule con segni di punteggiatura come le lineette spezzate o parentesi per dare un flusso irregolare di pensieri e parole, dando così l'idea della frammentarietà (a differenza di Joyce che invece usava una struttura più rigida volta ad un'analisi più intellettuale e, in un certo senso, dunque più maschile). L'intera produzione di V. Woolf si fonda su due tematiche principali: il senso dell'esistenza e la riflessione sull'arte. Legate a queste si aggiungono il tema dell'intersoggettività plurale e divisa dei personaggi e il momento epifanico della visione che ricompatta la trama frammentata del quotidiano. Le forze in gioco sono due e sono sia opposte che complementari: una fatta di pluralità e una fatta di unità, dunque frammento e totalità, divisione e unione, divenire e permanenza. L'arte può rappresentare una forza.totalizzante.La svolta e Mrs Dollaway (1925). I primi romanzi seguono ancora una tecnica tradizionale, come ad esempioThe Voyage Out (1915), Night and Day (1919) e Monday e Tuesday (1921), che presentano gli eventi insequenze logico-narrative convenzionali, una enunciazione onnisciente intervallata saltuariamentedall’interiorità del personaggio. Stessa cosa anche per i primi racconti Kew Garden, The Mark on the Wall,An Unwritten Novel.La fase sperimentale inizia con Jacob’s Room (1922). Jacob, il protagonista, sarà vittima della I GuerraMondiale. Una volta morto, verrà descritto attraverso altre voci, secondo le impressioni che altri personaggihanno avuto della sua figura e dai frammenti, dagli oggetti che trovano nella sua stanza.Con Mrs Dollaway (1925) V. Woolf riesce a far prevalere dinamiche di relazione piuttosto che disequenzialità. Come Ulysses, anche Mrs Dollaway si svolge in un solo giorno, nella città di Londra. La storianarra

La giornata di Clarissa Dollaway, moglie bella e raffinata di un membro del Parlamento, indaffarata nei preparativi di un ricevimento che si terrà a casa sua. Attorno a lei gravitano altri personaggi come l'ex spasimante Peter Walsh, l'amica Sally Seaton e la figlia Elizabeth. In parallelo si svolge la storia di Septimus Warren Smith (un reduce della I Guerra Mondiale impazzito che si suiciderà prima di sera) e della moglie Lucrezia. La sig.ra Dollaway apprenderà del suicidio di Septimus soltanto la sera, durante il ricevimento, grazie al suo amico psichiatra da cui Septimus era stato in cura. In questa scena vediamo effettivamente la soggettività e la relatività dei personaggi (Septimus si è suicidato perché ha conosciuto una realtà della vita dura e piena di sofferenza, la sig.ra Dollaway, invece, non solo si è occupata di qualcosa di più frivolo, ovvero dei preparativi della festa, ma appena appena).

testo. Questo crea un senso di confusione e disorientamento, ma allo stesso tempo permette al lettore di entrare più profondamente nella psicologia dei personaggi. Il tema principale del romanzo è la ricerca del significato della vita e la lotta contro la morte. I personaggi si trovano costantemente di fronte alla fragilità e all'inevitabilità della morte, e cercano di trovare un senso nella loro esistenza. La morte di Septimus in particolare mette in luce la disperazione e la solitudine che possono accompagnare la vita umana. La città di Londra è un elemento centrale nella narrazione, e viene descritta in modo dettagliato e vivido. Le strade, i luoghi e gli edifici diventano quasi personaggi a sé stanti, e contribuiscono a creare un'atmosfera cupa e opprimente. In conclusione, "Mrs. Dalloway" è un romanzo complesso e profondo che esplora temi universali come la vita, la morte e il significato dell'esistenza umana. La sua struttura narrativa innovativa e la sua prosa ricca e suggestiva lo rendono un'opera letteraria di grande valore.

passaggio tra esterno ed interno. Anche i fatti esterni vengono vissuti in maniera del tutto soggettiva dal personaggi, facendo sì che il lettore si trovi a leggere la stessa situazione, ma con punti di vista differenti.

To the Lighthouse (1927). In questo romanzo vengono consolidati e sviluppati gli esiti ottenuti con il romanzo precedente, lasciando maggiore spazio all'introspezione e alla psiche. I pensieri e i ricordi attraversano un arco temporale di dieci anni che vede come protagonisti ed eventi i coniugi Ramsay con i loro otto figli, la pittrice Lily Briscoe, una gita al faro, la realizzazione di un dipinto e la morte di Mrs Ramsay. Il romanzo si divide in tre parti:

  1. "The Window": viene organizzata la gita al faro, ma viene rinviata e il quadro rimane incompleto;
  2. "Time Passes": breve intermezzo che vede riassunti i dieci anni durante i quali è scoppiata la guerra. Muoiono Mrs Ramsay e alcuni suoi figli. In questa parte la Woolf ben
rappresentato attraverso l'uso di immagini e simboli. La casa abbandonata e i suoi oggetti deteriorati simboleggiano il passare del tempo e la morte, mentre la liricità impersonale del testo crea un'atmosfera di decadimento. Nel romanzo "The Lighthouse", la realizzazione della gita e del quadro rappresentano due forme parallele di ritorno alla vita. Gli eventi non seguono una logica cronologica, ma la coscienza frammentaria dei personaggi si manifesta attraverso momenti epifanici soggettivi o episodi collettivi. I temi principali del romanzo sono il contrasto tra la coscienza intuitiva e relazionale di Mrs Ramsay e la razionalità di Mr Ramsay, e la capacità dell'arte di Lily Briscoe di unire questi due poli attraverso nuove modalità compositive. Il mare, sia come viaggio esteriore che interiore, è un elemento di grande importanza nel romanzo.come evoluzione interiore del personaggio e tra i vari personaggi.
Orlando (1928) e The Waves (1931).
Orlando è una biografia fantasiosa e metamorfica basata sulla vita dell'amica della Woolf, Vita Sackville-West. Orlando è un personaggio androgino la cui vita si estende per quasi quattro secoli (dal XVI al XX), mutando da uomo a donna (il cambiare sesso, anche se in senso metaforico, è un tema estremamente moderno!) e sperimentando diverse avventure, fino a ritrovarsi in una notte di ottobre del 1928 a ricordare memorie scandite dai rintocchi dell'ora e dal volo di un aeroplano (suoni familiari in Mrs Dalloway). La Woolf riesce a far coincidere 36 anni anagrafici con quattro secoli, offrendo un affresco di varie epoche storiche e letterarie. A livello formale, questo giustifica la rivisitazione di vari stili e generi e dà al romanzo accenti di metaromanzo. Di nuovo, l'uso che la Woolf fa del passato non è paragonabile alla prospettivamitica di Joyce in quanto per la scrittrice a tradizione storica serve per fare emergere una memoria personale. Con The Waves, il mare torna all'interno di un'opera della Woolf. Stavolta, però, il tema del mare non ha a che fare con il viaggio, ma come ciclicità, ciclicità dell'oceano.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
4 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dario_kat di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Persico Gemma.