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Esistono vari tipi di valutazioni del ROM:
-AROM-movimento attivo dell’escursione articolare in cui viene utilizzata la
muscolatura della articolazione per compiere un movimento. Se esiste un deficit si
misura con un goniometro o un righello.
-PROM-movimento passivo. L’articolazione viene mossa da una forza esterna.
Permette la valutazione delle strutture morbide delle articolazioni quali:
capsula, legamenti, presenza di deformità o rigidità, aderenze articolari.
Goniometro = è uno strumento per la misurazione degli angoli e per la
determinazione del range di escursione articolare.
Il goniometro ha due braccia, una ferma e una mobile. Il corpo del braccio
fermo è collegato ad un semicerchio o ad un cerchio che presenta una scala
graduata con gradi da 0°-180°. Il goniometro ha un asse che si appoggia all’
asse dell articolazione.
Il ROM normale comincia a 0º e aumenta verso i 180°. Quando non è possibile
incominciare il movimento a 0° a causa di limitazioni, il ROM viene registrato
scrivendo il valore iniziale seguito dal valore finale.
È importante chiarire un punto cruciale e cioè come si misurano condizioni di
iperestensione o deficit di estensione.
A livello internazionale si è scelto di NON assegnare ai simboli + e – un
significato matematico. I simboli + e – sono usati per sottolineare i concetti di
iperestensione e deficit di estensione in situazioni patologiche.
Se l’estensione è maggiore del normale valore di 0° il suo valore numerico
viene identificato con il segno +
Se invece si è in presenza di un deficit di estensione si assegna a questo deficit
il segno
Quindi le valutazioni goniometriche devono essere segnate con + o -, ovvero
ad es. estendo -20° significa che ho un deficit estensorio e mi mancano 20° alla
completa estensione mentre se il pz va in iperestensione segnerò con il +.
TAM (Total Active Motion) = per valutare il movimento totale attivo o passivo di
un dito. Il valore di TAM rappresenta il la somma delle misure di flessione
articolare meno la somma delle misure dei deficit articolari in estensione. Per
esempio se si vuole misurare la TAM di un dito le articolazioni coinvolte sono:
MCF, IFP, IFD.
I valori estensione-flessione misurati sono:
-MCF: 0°/80°
-IFP: -15°/100°
-IFD: -5°/45°
TAM = (flex tot – deficit ext) = (80+100+ 45) – (0 + -15 + -5) = 205°
L’escursione di un dito normale è approssimativamente 280°. Quindi in questo
caso mancano 65°.
TAM - Metodo Strickland = valuta l’escursione di un tendine in percentuale.
Esistono diversi metodi per valutare e documentare il movimento raggiunto
dopo una riparazione tendinea. Il sistema Strickland nella zona 1 e 2 della
mano è basato sul movimento attivo totale solo delle articolazioni IF delle dita.
Le articolazioni MF sono escluse in quanto il loro recupero è possibile anche se
l’escursione tendinea è scarsa.
Escursione tendinea è: eccellente 85% - 100% (> 150°), buona 70% - 84%
(125° to 149°), accettabile 50% - 69% (90° to 124°), scarsa < 50% (< 90º)
*negli studi scientifici le misurazioni devono sempre essere effettuate dallo
stesso operatore.
Considerazioni goniometriche:
-la spalla: si ottiene una completa abduzione combinando i movimenti
glenoomerali e scapolotoracici;
-il gomito: il braccio deve rimanere addotto per prevenire movimenti sostitutivi.
Per esempio, bisogna evitare la rotazione esterna ed interna della spalla
quando si misura la pronazione/supinazione dell’avambraccio.
-il polso: posizionamento del polso. La misurazione estensione e flessione del
polso comincia con il polso in posizione 0º gradi nota anche come la posizione
neutra.
-le dita: necessario il goniometro da dita; deficit in estensione usare il segno
‘’-’’; usare griglia di raccolta dati.
AROM FLEX EXT
MF 85° 0°
IFP 110° 0°
IFD 65° 0° TAM: 260° - 0° = 260°
TAM = Total Active Motion
TOTALE 260° 0°
Il pollice è responsabile di circa il 45% della funzione della mano.
Ha 3 articolazioni: IF, MF, CMC (carpometacarpica). Si misurano i seguenti
movimenti:
-IF = ext e flex
-MCF = ext e flex
-CMC = abd palmare e radiale e opposizione
La valutazione del pz consiste nell’osservazione di 11 movimenti del pollice (0-
10). I primi 3 movimenti descrivono una pinza laterale in cui il pollice si muove
attivamente; dall’ estensione e adduzione alla abduzione palmare. I movimenti
successivi consistono nell’opposizione del pollice alle altre dita. Per esempio: 0
= pollice sulla prima falange dell’indice; 10 = pollice sulla plica palmare distale
del mignolo sull’articolazione MF.
In generale le misurazioni di un arto lesionato vengono paragonate a quelle
dell’arto non lesionato. Ciò non è sempre possibile, come per esempio nel caso
di lesioni bilaterali.
In letteratura sono quindi stati pubblicati i valori di riferimento di ogni
articolazione che possono e devono costituire le linee guida quando non è
possibile usare un riferimento sullo stesso paziente.
Oltre agli studi pubblicati sul movimento normale di ogni articolazione, sono
stati pubblicati anche valori di riferimento con significato funzionale.
I valori di riferimento funzionale indicano il minimo grado necessario per
svolgere una funzione. Per esempio, per portare cibo alla bocca, od utilizzare la
mano per l’igiene personale, è necessario avere almeno 30° di estensione del
gomito e 130°di flessione.
L’obiettivo della terapista quando non è possibile raggiungere i valori anatomici
di riferimento (per esempio, dopo una frattura il movimento completo può
essere limitato da un mal allineamento della articolazione, oppure la
limitazione può essere dovuta ha sostituzione di una articolazione con una
protesi che permette un certo range grado di movimento) consiste nel cercare
di raggiungere i gradi funzionali.
Flesso estensione di gomito (120-140° dipende dalla massa muscolare)
= compiuta da omero radiale (trocleare) e omero ulnare (ginglimo), metto
punto fisso sull’olecrano dell’ulna.
Prono supinazione di avambraccio
= a polso flesso a 90° adeso al tronco, e pollice rivolto verso l’alto, nella radio-
ulnare distale. Devo prendere una parete di riferimento perpendicolare e
scendo con il braccio mobile in modo che sia parallelo alla radioulnare.
Flesso estensione di polso
Posso decidere se prendere la misurazione, trovo il centro della radio carpica e
il braccio mobile lo faccio scendere fino all’ipotenar (V metacarpo), ma il centro
reale sarebbe il III meta; la misurazione non è reale. Metto il braccio fisso
sull’avambraccio e scendo fino al III meta.
Per l’estensione il braccio fisso lo prendo uguale e quello mobile invece lo porto
nello spazio tra il IV e V dito; ci sarà differenza nella misurazione se
l’estensione è fatta a dita flesse o estese per la tensione muscolare, quindi dirò
al pz di lasciare le dita molli (Effetto tenodesico).
Flesso estensione metacarpo falangea (120-130°), per le interfalangee
prossimali (110°) e per le interfalangee distali (80-90°), per il calcolo totale di
flesso estensione del segmento digitale avremo 280°. Non posso misurare
goniometricamente la mobilità della trapezio-metacarpica.
Esami particolari del movimento:
-Intrinsic Tightness test (esame per l’accorciamento dei muscoli intrinseci):
Questo accorciamento capita dopo frattura del radio che provoca eccessivo
gonfiore e edema. Può anche capitare in presenza di AR, lesioni di
schiacciamento della mano e, in alcuni casi, in persone che usano troppo il
mouse. Il test posiziona i mm intrinseci interossei dorsali e volari in
allungamento o in posizione di stretch.
=MF in massima estensione e IFP flessa passivamente; se sento fastidio avrò
l’interosseo dorsale volare accorciato.
-Extrinsic Tightness test:
Esame per valutare l’accorciamento dei muscoli estrinseci della mano, per es.
l’estensore comune delle dita. Tale accorciamento può capitare nella parte
prossimale dell’articolazioni MCF delle dita dopo una lesione dei tendini
estensori.
Alcune volte la presenza di una cicatrice sul dorso della mano impedisce
l’scorrimento dei tendini.
= Si posizionano le MCF in estensione e le IF in flessione e si misura la flessione
complessiva del dito. Questo valore si confronta con il valore che si ottiene
posizionano le MCF in flessione e le IF in flessione. Se si ottiene maggior
flessione con le MF in estensione l’esame è positivo ed indica l’esistenza di un
accorciamento.
-Extrinsic Tightness Test dei muscoli flessori delle dita:
Si posiziona il polso in posizione 0º/neutra e si estendono passivamente prima
le dita e poi il polso.
L’esame è positivo se non è possibile estendere le dita con il polso esteso.
Valutazione della sensibilità:
= la valutazione della mano con ridotta sensibilità rappresenta una sfida per il
terapista della mano perché la sensibilità è soggettiva.
Sensazione = impressione convogliata da un nervo afferente ad uno sensorio;
Sensibilità = è la capacità di sentire o percepire;
Conoscenza tattile = capacità della mano di “vedere” mentre sta manipolando
un oggetto anche quando gli occhi sono chiusi (Moberg);
La sensibilità consiste nell’abilità di percepire e coinvolge il riconoscimento e la
discriminazione. La sensazione consiste in una impressione indotta dall’attività
di un nervo sensoriale afferente. I test di sensibilità vengono eseguiti dal
terapista per valutare lo stato sensoriale dei nervi degli arti superiori.
L’obiettivo principale del terapista è valutare se la sensibilità è persa, ridotta o
recuperata utilizzando metodi di misurazione quantitativa oggettivi e
riproducibili.
Si utilizzano vari test gli stadi di recupero della sensibilità in modo che la
rieducazione della sensibilità possa essere iniziata e monitorata. Per esempio,
per poter iniziare la rieducazione sensitiva di riconoscimento degli oggetti il
paziente deve prima poter percepire una vibrazione di 256-Hz o individuare il
punto di contatto con un oggetto tenendo gli occhi chiusi. È importante
ricordare che le prime fibre sensoriali che vengono innervate dopo una lesione
nervosa sono quelle del dolore.
La sequenza di recupero sensoriale prevede i seguenti passaggi:
1. Tolgo il dolore e le allodinie
2. Temperatura (far riconoscere al pz caldo e freddo)
3. Vibrazioni = test di soglia della vibrazione: si utilizza un di