PLICA DELLA COSCIA
Si rileva posteriormente al di sopra della fossa del ginocchio alla stessa altezza della CIRCONFERENZA
DELLA COSCIA, in mezzo tra l’estremità inferiore della piega del gluteo e la fossa del ginocchio, a cui
davanti corrisponde la rotula.
PLICA DEL POLPACCIO
Si misura dove c’è la circonferenza massima del polpaccio, insieme alla CIRCONFERENZA DEL
POLPACCIO.
Le pliche si misurano sollevando con 2 dita della mano la plica, che è come un’onda che deve
decorrere lungo l’asse maggiore del braccio (in modo naturale). Identifico il punto con precisione,
sollevo la plica con pollice e indice a 1cm di distanza dal posto in cui applico il plicometro. Poi applico
il plicometro a metà altezza tra l’apice e la base della plica. La lettura va fatta entro 3 secondi, poi
apro e richiudo il plicometro, facendo una seconda misura e una terza misura. Le 3 misure devono
essere concordanti entro il mm. Se esse non sono concordanti, continuo a plicare finché non trovo
un trio concorde. A questo punto faccio la media. Si riportano al mm, l’accuratezza va a 0.5mm più
vicino (es. 12.0 o 12.5). Devo tener conto che il plicometro legge la plica che aumenta di spessore in
senso antiorario se la lancetta si trova a destra di un numero, significa che il valore è inferiore a
→
quel numero (leggo in senso antiorario).
© Laila Pansera - 52
Le circonferenze si misurano con dei centimetri estensibili. Vanno misurate con un’accuratezza al
mm (es. 30.7cm).
Stima del tessuto adiposo e muscolare a livello t issutale
Utilizzo pliche e circonferenze per misurare l’area muscolare e l’area adiposa di un soggetto, a livello
tissutale.
Le seguenti sono risonanze magnetiche delle cosce di 2 donne. Le cosce hanno identica
circonferenza, quindi identica dimensione. Tuttavia c’è una differenza tra le 2 immagini.
L’area del cerchio è , il raggio è funzione della circonferenza, la quale è 2πr, quindi il raggio è
2
πr
2π/circonferenza. In questo modo posso sapere il raggio della coscia, ossia del cerchio blu. Ma è
importante misurare il raggio del cerchio rosso, ossia del muscolo (non esattamente però, perché è
infiltrato di grasso). Se so l’area del cerchio rosso, e sottraggo questa a quella del cerchio blu, ottengo
l’area della corona circolare, ossia l’area del tessuto adiposo. Se sottraggo al raggio del cerchio blu
metà della plica della coscia (tessuto adiposo sottocutaneo), ottengo il raggio del cerchio rosso, e
posso calcolare l’area muscolare della coscia.
A livello del braccio ho dei valori di riferimento dell’area dell’osso: l’omero nell’uomo ha un’area di
10cm , nella donna 6cm posso correggere per questo fattore l’area muscolare del braccio.
2 2 →
Ho poi delle equazioni approvate dall’OMS, che permettono di misurare l’area adiposa dell’arto,
nonché l’area muscolare dell’arto, e sono basate su queste considerazioni geometriche. Abbiamo: (1)
area muscolare del polpaccio, (2) area muscolare della coscia, (3) circonferenza muscolare del braccio,
(4) area muscolare del braccio, (5) area muscolare del braccio corretta per i 2 fattori.
© Laila Pansera - 53
Es. area muscolare del braccio in un uomo. Faccio la circonferenza del braccio, es. 40cm, con 2cm di
plica tricipitale (che viene rilevata in mm fare la conversione). Faccio:
→ 2
(Circonferenza braccio (cm) − π · plica tricipitale (cm))
Area muscolare braccio = − 10cm
4π
(40cm - = 33.72 poi elevo al quadrato e divido per 4π = 90cm , a cui tolgo 10cm 80cm .
2 2
π·2cm) →
Quando ho rilevato il valore, prendo l’altezza della persona, e vado a vedere dove si colloca questo
valore nella distribuzione dei maschi alti in quel modo. In questo caso si trova sopra il 95esimo
percentile.
Es. donna con 30cm di circonferenza braccio e plica di 2cm:
(30 - / 4π, poi tolgo 6.5cm viene 38.79cm .
2 2
π·2) →
Se la donna è alta 1.65m, la sua circonferenza braccio sta tra 50esimo-85esimo percentile.
Si tratta delle tabelle di Frisancho, ricavate dal NHANES. Esse valgono dai 25 ai 54 anni, e sono
disponibili in internet: © Laila Pansera - 54
Sono importanti queste equazioni, perché si ha una misura oggettiva di tessuto muscolare del
braccio della persona. Sono misure più accurate dell’impedenziometria, che dà una stima
approssimata. Si tratta quindi di una misura che posso fare con le mie mani, e vedere come evolve
nel tempo del soggetto.
Posso applicare equazioni della stessa forma per il polpaccio e per la coscia, anche se non ci sono
valori standardizzati di correzione per l’osso di coscia e polpaccio.
Posso misurare anche l’area adiposa del braccio. Si tratta della differenza tra area rossa e aea blu. Le
equazioni sono standard (non da sapere a memoria, ma da saper applicare).
Queste formule calcolano le aree dei 2 cerchi e la loro differenza, usando la circonferenza dell’arto e
la plica, che equivale al doppio spessore dello strato adiposo, e quindi alla doppia differenza tra i 2
raggi. © Laila Pansera - 55
Quindi io posso avere una misura oggettiva ottenuta con le mie mani, su un segmento corporeo.
Stima a livello molecolare della massa grassa
Si tratta della procedura adottata dall’OMS. Questo metodo è noto come il metodo di Durnin e
Womersley, e stima la densità corporea a livello molecolare, ma poi applicando l’equazione di Siri
posso calcolare la FM. © Laila Pansera - 56
1. Per applicare questo metodo occorre sapere l’età, il sesso e il peso del paziente (in realtà il peso
è un’informazione in più, che serve per calcolare la FFM)
2. Misuro le pliche tricipitale, bicipitale, sottoscapolare e sovrailiaca, in mm (a differenza del calcolo
delle aree, in cui dobbiamo convertire in cm, in questo caso la misura resta in mm)
3. Faccio la somma delle 4 pliche
4. Calcolo il log della somma il log è l’esponente al quale occorre elevare 10 per ottenere quel
→
10 10
numero, es. se la somma pliche fosse 10 (valore impossibile perché troppo basso), il log sarebbe
10
1, se la somma pliche fosse 100, il log sarebbe 2 (perché 10 =100). Il plicometro non si apre più
2
10
di 40mm. Se avessi 4 pliche da 40mm, la somma pliche è 160, e il log 160 = circa 2.2 il log
→
10
della somma pliche deve essere compreso tra 1-2.2
5. Uso le equazioni di Durnin e Womersley, che dicono che la
densità è uguale a un numero, meno un altro numero, per il
log della somma pliche. Quindi devo calcolare la densità.
In una retta l’equazione è y = q + mx q è l’intercetta, m
→ →
è il coefficiente angolare (negativo perché la retta va in giù) →
quindi la densità, ossia la variabile dipendente, è uguale a q –
mx (x è la variabile indipendente, ossia la somma pliche)
La densità è al massimo 1.1 e al minimo 0.9, quindi in queste equazioni la densità è 1.1 meno
qualcosa, e questo qualcosa è tanto più grande, tanto è maggiore la somma pliche, quindi mi
allontano da 1.1 per andare più verso 0.9, che è la densità della FM. In queste equazioni
l’intercetta q è chiamata c, mentre m è il coefficiente angolare. Trovo questi valori in tabelle, che
variano in base a sesso ed età (nell’immagine precedente ho tutte le equazioni)
6. Poi uso l’equazione di Siri per calcolare la FM percentuale
7. Calcolo la FFM in kg.
Es. immagino il caso più semplice: donna di 25 anni con una somma pliche di 100.
Densità = 1.1599 – 0.0717 x log 100 = 1.0165
Utilizzo l’equazione di Siri:
%FM = [(4.950 / 1.0165) – 4.5] x 100 =37%
Con questo metodo, a partire dalle pliche rilevate, posso dire la FM del soggetto. Si tratta comunque
di una STIMA, in quanto la sua misura è basata sulla densitometria. Anche con l’impedenziometro
faccio una stima della massa grassa.
Ma ci sono delle ragioni per cui questo metodo può non funzionare, es. paziente con una plica
superiore a 4cm, che accade spesso per la plica sovrailiaca. A questo punto la somma pliche manca
di un pezzo, perché non si riesce a misurare una plica così alta. Sono state elaborate per questo delle
tabelle, per maschi e femmine, divisi per fasce di età.
© Laila Pansera - 57
Il caso più frequente è quello in cui manca la sovrailiaca, io applico i coefficienti relativi al caso in cui
mi trovo (riportati nella tabella seguente). Quindi è possibile stimare la massa grassa non solo dalla
somma di 4 pliche, ma anche da quella di 2 o 3 pliche, e anche con 1 sola plica. Però cambia
l‘accuratezza della misurazione, quindi potrei andare incontro a un grosso errore, in difetto o in
eccesso.
Alcune metodiche sono adeguate per certi scopi, es. in funzione del tempo che ho se devo fare
→
questa stima su 1000 persone, prendo una sola plica e calcolo l’equazione sulla base di una plica.
Es. di prima, la donna con somma pliche 100 ha il 37% di grasso corporeo, ma un uomo con somma
pliche 100 non ha la stessa percentuale di grasso corporeo.
Esistono dei valori risolti di equazioni: © Laila Pansera - 58
Uomini e donne hanno una diversa composizione corporea a parità di tutto il resto, il sesso
→
femminile ha livelli diversi di estrogeni, e questo comporta una maggiore distribuzione del grasso su
cosce e glutei, infatti le donne hanno circa 10% in più di FM rispetto agli uomini. Noi però misuriamo
le pliche a livello degli arti superiori e del tronco, non misuriamo nulla a livello della regione gluteo-
femorale. In questa regione, dove c’è la maggiore differenza tra uomo e donna, il grasso non si riesce
a plicare. Il plicometro non è molto adeguato per riconoscere lo spessore delle pliche nelle regioni
che fanno la differenza tra uomini e donne. A parità di età quindi una donna ha una percentuale di
grasso superiore all’uomo, avendo la stessa somma pliche, infatti diverse equazioni di Durnin e
Womersley rispecchiano questa condizione. Ci possono però essere delle donne con una
conformazione androide, e uomini con conformazione ginoide occorre avere un occhio attento,
→
perché in questi casi la predizione sarà poco accurata.
© Laila Pansera - 59
C’è però un’altra cosa che dicono le equazioni: all’aumentare dell’età, a parità di spessore di grasso
nelle 4 sedi, la percentuale di grasso aumenta. Questo fenomeno si verifica maggiormente negli
uomini, nel passaggio tra 30-50 anni questo
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Valutazione (Battezzati)
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Valutazione dello stato di nutrizione, parte 3
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Valutazione dello stato di nutrizione, parte 2
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Valutazione dello stato nutrizionale