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[PER ESAME, RIASSUNTINO IMPORTANTE:
basi cliniche (Spitz e Robertson), basi sperimentali (Maslow). A partire da tutto questo,
Bowlby inizia a elaborare il sistema di attaccamento che è definibile come un sistema
relazionale biologicamente determinato e filogeneticamente trasmesso poiché serve
alla sopravvivenza dell’individuo e della specie. È un sistema che si avvale di un
assetto comportamentale specifico che sinergizza con un sistema complementare e
analogo nell’adulto: il sistema dell’accudimento. Come si sviluppa e quando?
Preoccupazione materna primaria (madre abbastanza buona –Winnicott): si poggia sul
fatto che la madre è dotata di una certa predisposizione alla responsività materna,
perché a livello uditivo sa riconoscere i vari tipi di pianto, sa parlare col bambino in
una certa maniera ecc… quando questi due sistemi entrano in relazioni si sviluppa
lentamente un sistema di attaccamento che non è sempre attivo, ma che funziona
secondo un modello cibernetico -> si attiva in momenti di difficoltà e di pericolo e si
disattiva quando il bambino ha a disposizione una base sicura. Il sistema
dell’attaccamento e il buon sviluppo dello stesso costituiscono la precondizione
necessaria per lo sviluppo cognitivo, perché lo spirito d’iniziativa (che costituisce il
sale con cui si sviluppa cognitivamente la persona), associato a tutte queste risorse,
consente al bambino di metterle in relazione agli apprendimenti dello sviluppo
emotivo, per cui si può muovere liberamente nell’ambiente. Come si sviluppa da
questi sistemi a base innata il legame di attaccamento? Si sviluppa nel primo anno di
vita attraverso 4 fasi, dal pre-attaccamento in poi. Questo processo a cosa conduce?
Ai RIG che portano ai MOI. Questi ultimi agiscono come funzione di filtro e non devono
essere pensati come immutabili: si sviluppano nella vita in base alle relazioni che
l’individuo incontrerà nell’arco della propria vita. ]
Abbiamo detto che questi MOI possono variare dalla nascita alla morte. Gli studi della
Main hanno messo bene in luce che gli adulti sicuri non sono solo bambini che hanno
avuto la fortuna di nascere in una “culla larga”, ma che ci sono anche persone che
hanno avuto esperienza traumatiche, perdite ingenti, violenze o abusi e che,
nonostante tutto, possono essere registrati come sicuri; perché? Perché grazie alle loro
esperienze successive hanno saputo attivare dei processi metacognitivi e di riflessione
sulle proprie esperienze che gli consentono da adulti di avere di sé, dell’altro e della
situazione un’immagine realistica. Sono quegli adulti che non idealizzano la propria
storia infantile né la demonizzano, la vedono per quella che è e hanno delle capacità
metacognitive tali che gli consentono di avere delle relazioni equilibrate oggi. I motivi
possono essere diversi, psicoterapia, possono aver trovato persone salvifiche, partner
sentimentali accoglienti ecc.…
Valutazione del legame di attaccamento nel ciclo di vita [5]
22-10
Aspetto strumentale
Lo strumento primo per misurare le tipologie di attaccamento durante tutto l’arco di
vita a partire dalla nascita è la strange situation (ss). La ss è una procedura quasi
sperimentale di raccolta di dati messa a punto dalla Ainsworth, stretta collaboratrice di
Bowlby.
La ss è una procedura standardizzata semi-sperimentale, veniva considerato dalla
Ainsworth come di un dramma in miniatura in 8 atti: una seduta di osservazione
condotta in un setting molto particolare e rigidamente scandita sia nelle modalità di
raccolta dati che di modifica dei dati osservativi che dura circa una ventina di minuti.
Questa si articola in 8 successivi episodi che durano circa 3 minuti ‘l’uno. Tutta
l’interazione madre-bambino viene interamente registrata al di là di uno specchio
unidirezionale. Sulla base delle videoregistrazioni si classificano le reazioni del
bambino nel momento della separazione e nel momento della madre. La ss è una
procedura che permette di rilevare le tipologie dell’attaccamento per bambini di circa
1 anno, proprio nel momento in cui i legami di attaccamento si sono appena
consolidati e indaga la relazione che c’è tra comportamento di attaccamento e
comportamento di esplorazione: tanto più i legami di attaccamento saranno stretti,
positivi, tanto più il bambino mostrerà una maggiore capacità esplorativa, al contrario,
il bambino rimarrà attaccato alla madre incapace di esplorare autonomamente
l’ambiente.
Procedura quasi sperimentale perché la ss prevede un setting molto rigidamente
strutturato: stanza di laboratorio arredata con giocattoli e attività adeguate all’attività
del bambino, 2 sedie e uno specchio unidirezionale. Gli episodi della ss sono costruiti
da offrire alla diade madre bambino una situazione stimolo che è progressivamente
più ansiogena. Questi episodi, per favorire la validità e attendibilità della scala, si
susseguono con timing rigidamente fissato.
1 episodio:
- madre e bambino vengono introdotti dall’osservatore nella stanza si
laboratorio, la madre viene fatta accomodare su una sedia e il bambino ha a
disposizione tutti i giocattoli della stanza (30 secondi).
2 episodio:
- l’osservatore esce e la madre e bambino vengono lasciati soli nella
stanza, il bambino può liberamente esplorare l’ambiente e se non mostra
questa attitudine esplorativa spontanea la madre può stimolare l’attenzione del
bambino verso i giocattoli nella stanza. In questo episodio si osservano la
natura e il grado con cui il bambino mostra attenzione agli oggetti ed esplora
l’ambiente e il grado di attenzione che rivolge alla madre. (3 minuti).
3 episodio:
- l’estraneo entra di nuovo nella stanza ma inizialmente rimane in
silenzio per 1 minuto, fa finta di essere occupato a fare delle cose, non presta
apparentemente attenzione a quello che madre e bambino fanno. Conversa poi
per la madre per circa 1 minuto, poi si avvicina al bambino per interagire
direttamente con lui. In questo episodio si osservano le reazioni del bambino ad
un adulto non familiare, l’eventuale utilizzo che il bambino fa della presenza
materna per valutare una situazione a lui nuova, infine, la capacitò che il
bambino ha di lasciarsi coinvolgere in attività di qualunque natura con
l’estraneo (3 minuti).
4 episodio:
- la madre esce, il bambino rimane da solo nella stanza con
l’estraneo. Quello che si osserva è come il bambino reagisce all’uscita della
madre dal campo visivo, gli eventuali comportamenti che mette in atto per
ricercare vicinanza o contatto verso la madre o i comportamenti verso
l’estraneo (3 minuti circa, in alcune situazioni se i bambini mostrano molto
disagio, non è possibile lasciarli angosciati).
5 episodio:
- prima riunione della madre col bambino. La madre torna, saluta lo
sperimentatore, conforta il bambino e cerca di coinvolgerlo di nuovo in
un’interazione unica. Nel frattempo, senza farsene accorgere l’estraneo esce. Si
osservano le risposte che il bambino ha in questo primo ricongiungimento con
la figura materna.
6 episodio:
- seconda separazione, molto più ansiogena perché la madre si
allontana nuovamente il bambino viene lasciato solo nella stanza. Si osserva
come il bambino p più o meno capace di far fronte alla separazione, quali
manifestazioni di angoscia/ansia presenta e gli eventuali comportamenti che
mette in atto per ricongiungersi e ristabilire un contatto con la madre (3 minuti
o meno, per le stesse ragioni del 4).
7 episodio:
- rientra l’estraneo che cerca di consolare il bambino che di solito
piange e di entrare in interazione con lui sintonizzandosi con il suo
comportamento. Si osserva come il bambino reagisce alle proposte di
interazione con l’estraneo.
8 episodio:
- rientra la madre, saluta il bambino, cerca di rassicurarlo, l’estraneo
esce senza farsi accorgersi e si osservano le modalità con cui madre e bambino
rientrano in contatto, lo stato d’animo, il tono affettivo che entrambi esprimono
e per quanto riguarda la madre, le modalità specifiche con cui riesce a prendersi
cura e rassicurare il bambino.
È fondamentale rispettare i tempi perché in tutte le tecniche sperimentali si vanno a
codificar e i dati e se non rispettiamo il timing ci ritroviamo un punteggio
significativamente diverso fra coloro che hanno fatto la stessa esperienza.
I comportamenti del bambino in questi 8 episodi vengono codificati sulla base di 4
parametri fondamentali:
1) Tipo di relazione che ha con la madre.
2) Risposta del bambino alla separazione.
3) Risposta alla riunione.
4) Meccanismi di regolazione emozionale di cui il bambino si mostra capace in
situazioni potenzialmente ansiogene.
Le scale di codifica [DA SAPERE] della ss sono 4 categorie fondamentali:
comportamenti di ricerca,
1) Si siglano prima di tutti i di prossimità e di contatto
col bambino. Quando il bambino è nella stanza con la madre cosa fa per
ricercare contatto con la madre. Questa viene valutata su una scala di tipo
Lickert a 7 punti, dove 1 indica che il bambino non cerca minimamente la
vicinanza il contatto con la madre a 7 dove questo sforzo è molto evidente.
[ricerca di prossimità e contatto].
comportamenti attraverso cui il bambino mantiene il
2) Ha a che fare con i
contatto. Anche in questo caso Lickert a 7 punti, da nessuno sforzo per
mantenere il contatto stabilito a sforzo persistente.
Resistenza evitamento,
3) e 4) hanno a che fare con il comportamento che il
bambino mette in atto dopo la separazione, e la resistenza ha a che fare con
quei comportamenti del bambino che pare restio a farsi consolare, continua a
piangere, resistere ai tentativi della madre di riattivare un’interazione positiva
con lui. L’evitamento ha anche fare invece con i comportamenti del bambino
che quando la madre rientra cerca di evitarla attivamente. Anche in questo caso
ci sono 7 gradi di evitamento.
Sulla base della codifica della integrale videoregistrazione di questi pattern interattivi
della ss e sulla base die comportamenti manifestati dal bambino nei confronti della
figura di attaccamento la Ainsworth mise a punto 3 tipologie di attaccamento
fondamentali: sicuro, insicuro/evitante, insicuro/ambivalente.
La 4 categoria di attaccamento (disorganizzata) fu individuata successivamente dalla
Main e co. che applicando la ss si trovavano di fronte a una serie di situazioni in cui il
comportamento del bambino non poteva essere classificato con nessuna delle
categorie precedenti. Approfondendo le analisi delle interazioni madre-bambino
effettivamente quelli che avevano subito abusi erano