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Howard propone di bloccare lo sviluppo periferico delle grandi città e di trasferire spontaneamente gli abitanti in eccesso in “città giardino” che hanno una dimensione bloccata.
La sua idea è che una società cooperativa compri a prezzo agricolo dei terreni, li urbanizzi e usi la differenza tra il prezzo originario e il prezzo del suolo urbanizzato per finanziare la gestione delle infrastrutture e la fornitura di servizi collettivi.
La città giardino sarebbe la cellula di un più vasto sistema urbano, organizzato a corona attorno alla città centrale. La ferrovia e le strade connettono tra loro le città giardino e la città centrale, secondo un sistema circolare e radiale che si estende senza limiti nella regione. Il sistema costituito dalle città giardino e dalla città centrale è chiamato città sociale.
Per accentuare il primato della cooperazione sulla competizione, Howard disegna una serie di diagrammi della città giardino, non definendola ulteriormente perché sa che ogni città andrà adattata al suolo su cui sorge.
Secondo il modello spaziale della città giardino le funzioni urbane sono separate e distribuite in tre anelli concentrici: il cuore della città è al centro con i luoghi di governo, educazione e cultura, circondati dal verde e da luoghi di consumo. Intorno vengono disposti i quartieri residenziali e infine, sui bordi, i luoghi di lavoro.
La popolazione non può superare i 32.000 abitanti. La superficie complessiva occupata è di 2400 ettari, di cui 2000 per l’agricoltura e 400 di città vera e propria.
Howard aveva vissuto a lungo a Chicago e trae ispirazione dai primi esempi di suburb, tra cui il Riverside Village progettato dal celebre architetto paesaggista Frederick Law Olmsted nel 1864 per la ricca
borghesia industriale a nove miglia dalla città. Inoltre, è anche ispirato dalla lettura di Looking Backward, uno dei primi esempi di letteratura fantascientifica. L'autore è Edward Bellamy, che descrive una città del futuro in cui la povertà è sparita e grazie al progresso e alla cooperazione il tempo di lavoro si è ridotto. Howard sintetizza idee di più autori da lui conosciuti e raccolti, che avevano diversi orientamenti politici: Benjamin Ward Richardson, James Silk Buckingham, Peter Kropotkin... Howard è più interessato agli scopi sociali della città che alla sua morfologia. Per la prima garden city incarica due noti architetti inglesi, Raymond Unwin e Barry Parker, che adattano gli schemi di Howard alla loro poetica architettonica: fanno della città giardino il prototipo del sobborgo elegante e trascurano le finalità sociali a favore della ricerca estetica. Le zone residenziali sono adensità bassissima. La città che progettano è Letchworth, nel 1906.Il piano di Letchworth si fonda su un asse monumentale alberato che inizia dalla piazza in cui hanno sede le istituzioni. C'è una piccola zona industriale
Nel 1921, Howard realizza una seconda garden city a 30km da Londra: Welwyn. Il progetto viene firmato dall'architetto franco-canadese Louis de Soissons. La città è ancora più ricercata nella forma. Si presenta come un'elegante garden suburb, le strade hanno andamento sinuoso e danno accesso ai cottage ricercando un effetto pittoresco, in contrasto con la forte linearità del viale principale che conduce al centro civico.
I principi della città giardino vengono applicati in modo più o meno fedele in molti esperimenti condotti in Europa e in altri continenti: ad esempio un uomo d'affari fonda Hellerau in Germania presso Dresden nel 1909. Anche Forest Hills Gardens presso New York è un
economici per convincere industriali a investire in regioni più povere in modo da effettuare una azione di riequilibrio territoriale. Non si fa in tempo ad applicare queste raccomandazioni perché scoppia la Seconda guerra mondiale, le cui conseguenze saranno catastrofiche. L'industria in quegli anni converte le sue attività in produzioni destinate alla guerra.
Dopo l'occupazione tedesca della Francia, l'unico vero nemico che resta alla Germania è l'Inghilterra (oltre alla Russia, ex alleata). La Germania vorrebbe quindi invadere via mare l'Inghilterra, che però ha una marina di molto superiore e controlla i mari. La Germania sceglie quindi di bombardarla con l'aeronautica, utilizzando i V2. In particolare, viene gravemente danneggiata Londra. I bombardamenti puntavano a distruggere le industrie belliche, che si concentravano proprio nella capitale. Il governo britannico si rende conto del pericolo che costituisce sia durante
La guerra che in periodi di pace localizza le industrie proprio nella grande città. Per questo, nel 1943, ancora in piena guerra, quando gli americani sono già entrati in guerra, le raccomandazioni del rapporto Barlow vengono riprese ed applicate da Abercrombie, alla contea di Londra e poi nel 1944 a tutta l'area metropolitana di Londra. È un piano necessario alla ricostruzione, che si presenta come un compito gigantesco. I bombardamenti hanno aperto autentici squarci nel tessuto urbano londinese. I britannici non vogliono ricostruire com'era dov'era, bensì realizzare una città differente, risolvendo al contempo alcuni dei problemi che affliggevano Londra, come la carenza di spazi aperti, la povertà e scarsità di condizioni igieniche e servizi. Questi problemi possono in parte essere risolti sfruttando gli spazi che si sono liberati per effetto dei bombardamenti nemici. Dalla seconda metà del '700 Londra aveva
Cominciato a crescere enormemente in superficie e popolazione. Prima c'era solo la city, percorribile a piedi in mezzora. Nel 1776 scoppia un incendio di vari giorni che brucia la maggior parte degli edifici che erano in legno. Da quel momento in poi si ricostruisce, usando materiali più ignifughi ed espandendosi fino a congiungersi con Westminster, poi anche a sud del Tamigi, superando i limiti amministrativi londinesi. Nel 1940 ha raggiunto una dimensione superiore a quella di qualsiasi altra città europea. La crescita era stata incontrollata, strade strette... nel 1909 c'è la prima legge urbanistica britannica. A quel punto però la maggior parte dell'espansione era già avvenuta.
LONDON PLAN del 1944
Gli si dà una dimensione tale da superare la dimensione che Londra aveva raggiunto e realizzando sul suo territorio agricolo una cintura verde che ne impedisse l'ulteriore espansione, come raccomandato dal rapporto Barlow.
Inoltre, i sommergibili tedeschi impedivano all'Inghilterra di ricevere rifornimenti via mare, affondando le navi inglesi. Per questo si accorgono di aver bisogno di contare sulla coltivazione delle proprie terre per sopravvivere durante la guerra. La terra agricola acquista grande importanza, è una risorsa fondamentale da fare fruttare al massimo. È fondamentale la salvaguardia delle terre fertili. Per questo si realizza la green belt, tuttora esistente. Si vuole mettere un limite alla crescita fisica (territoriale) e demografica (Londra era già piena di abitanti). Il Greater London Plan: obiettivi→ migliorare il funzionamento complessivo dell'area urbana, decentrando le attività produttive industriali e il loro allontanamento verso l'esterno di Londra. → migliorare le condizioni aree residenziali, riducendo affollamento che era grave negli slums e realizzando negli spazi aperti dai bombardamenti parchi, giardini e servizi pubblici.Il piano viene pubblicato in un volume molto curato graficamente. È molto semplice, chiaro e comprensibile. Parla a tutti, a ogni componente della società. È necessario convincere la cittadinanza del bisogno di questi cambiamenti, non si può imporre con la forza, bisogna che la popolazione lo accetti e quindi il linguaggio deve essere comprensibile, accessibile a chiunque sia dotato anche solo di una istruzione media, e le ragioni del piano vanno spiegate molto chiaramente.
La strategia del contenimento è la strategia fondamentale del piano. Si fonda su due presupposti, che si sarebbero rivelati troppo ottimistici:
- previsioni demografiche che sottostimavano l'incremento di popolazione che si sarebbe verificato dopo la guerra. Nel dopoguerra c'è stato un boom di nascite che non sarebbe stato prevedibile.
- si presta attenzione solo allo sviluppo futuro dell'industria, delle fabbriche. Non si considera la crescita che avrebbe avuto il
circondano l'area urbanizzata. È giustificato dal fatto che molte persone sono state sfollate, per mesi hanno cercato rifugio nei paesi dove le bombe non cadevano, non era necessaria una tessera pe