Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Jean-Baptiste André Godin (1817-1888)
Fu un imprenditore influenzato dalle idee di Fourier che per la sua azienda costruisce il Familisterio, un rimpicciolimento del falanstero di Fourier. Era un edificio a servizio degli operai della sua fabbrica, dotato di tutti i servizi necessari, composto da blocchi chiusi e cortili coperti di collegamento.
"Gran serbatoio di idee da cui muoveranno in seguito le esperienze urbanistiche del periodo successivo, fino ad oggi. E' facile notare l'impressionante somiglianza di alcune loro proposte... concerte soluzioni dell'architettura moderna. I programmi e le iniziative nate prima del '48 restano nella nostra cultura a indicare un traguardo ben più ambizioso, cioè la riorganizzazione di tutto il paesaggio urbano e tutale, secondo nuovi rapporti economici e sociali"
Benevolo si rifà al progetto della Ville Radieuse di Le Corbusier, dove l'architettura si occupa anche del cambiamento.
Sociale. Alcuni progetti architettonici e urbanistici del movimento moderno:
Sono ideati unitariamente e realizzati in maniera centrata da un soggetto- Propongono la formazione di comunità locali in maniera causale all'insediamento- Hanno una visione politica dell'insediamento: l'insediamento è espressione di un potere politico che crea e dirige il nuovo ordine
Questa coincidenza è valida fino al 1848 (moti rivoluzionari), perché l'affermarsi del socialismo scientifico marxista non associa più il mutamento sociale al mutamento dello spazio. Questa soglia storica divide in due parti il libro di Benevolo.
SPECIALISTI E FUNZIONARI
Secondo Benevolo dal '48 entra in gioco la figura dello specialista/funzionario, mediante interventi concreti sulla città. Dal 1848 le classi ai poteri pubblici, impensierite dalle conseguenze possibili delle rivolte, si apprestano a dare risposte concrete. Questo non solo perché le classi
Lavoratrici si sono rivoltate, ma anche perché la classe borghese era diventata una classe emergente. Il programma igienista dell'800 è uno dei programmi di riforma che costituisce una delle radici dell'urbanistica. È un programma legato ai progressi medici. Nasce il concetto di salute pubblica, che ha conseguenze in tutti gli ambienti collettivi e sullo spazio della città, nascono nuove istituzioni.
I provvedimenti intrapresi sono:
- Controlli sanitari alle autorità locali
- Rilievi e indagini sulla zona prima della realizzazione di nuove fognature
- Abbinamento ai lavori fognari quelli per la pavimentazione delle strade
- Fondi per l'allargamento e miglioramento delle strade
- Fissaggio di minimi requisiti igienici per le abitazioni e obbligatorietà dei servizi sanitari
- Obbligo per i proprietari di ventilare e ripulire le case malsane
- Istituzione di una licenza per l'affitto
- Istituzione del ruolo di "ufficiali di igiene"
Apertura di parchi pubblici - Il 31 Agosto 1948 la Public Health Act istituisce il General Board of Health (costituito da tre membri di nomina reale), con istituzione di un Board of Health locale in ogni distretto.
Nei venti anni successivi al 1848 si realizzano i primi grandi interventi urbanistici nelle città europee:
- Grand Travaux di Haussmann a Parigi
- Ampliamento di Barcellona
- Ampliamento di Firenze
- Trasformazioni e impianti della Grande Londra
GRAN TRAVAUX - HAUSSMANN
Georges Eugène Haussmann (1809-1891) fu nominato da Napoleone III Prefetto del Dipartimento della Senna (dal 1853 al 1870). Era un operatore specializzato con margini di indipendenza dati dalla sua autorevolezza tecnica. Lavora su una Parigi che era sorta senza nessuna logica costruttiva. Nel 1853 Parigi presentava ancora le mura, era una città fatta di abitazioni, con una corrispondenza tra stratigrafia sociale e abitativa: la
casa parigina presentava all'interno dello stesso edificio, divisein base ai piani, tutte le classi sociali. Non esisteva in questa Parigi una caratterizzazione sociale delle parti della città. Haussmann intende intervenire sulle strade, costruire nuovi edifici, demolire le mura. Per fare ciò: La città viene pensata nella sua globalità, è vista come un edificio- Il sistema viario costituisce la struttura portante della città- Si punta sulla valorizzazione qualitativa dell'intervento perché esso avrà un valore maggiore- per le abitazioni che sorgono lungo le nuove strade Si cerca di dare una nuova immagine mediante la ricomposizione del tessuto- Il progetto è esito della convergenza tra potere politico forte, la crescita del mercato- finanziario e la precarietà delle condizioni igieniche L'attore pubblico coordina il tutto- Questi interventi sovrappongono la pianta vecchia dell'Ancienne Régime aUna nuova maglia con interventi gerarchizzati. Nell'idea di città di Haussmann lo spazio della STRADA è dominante, vengono realizzati Boulevard, nuove piazze e sistemi di alberature stradali (Parigi è troppo grande per avere una piazzetta ogni sei isolati). Realizzando nuove aperture viene eliminato tutto quello che prima sorgeva in quel punto.
Sono realizzate numerose aree destinate a verde pubblico e vengono realizzati importanti parchi urbani su modello inglese (creati anche da vecchie cave) (es. Bois de Boulogne o Bois de Vincennes). Dietro alle nuove cortine però rimane il vecchio tessuto.
Si tratta quindi di un intervento complesso e multidimensionale che oltre a quelli detti prima introduce:
- Sistema di approvvigionamento idrico
- Pavimentazione delle strade con asfalto
- Illuminazione notturna
- Trasporti pubblici
- Connessioni con le stazioni (es. Gare de l'est e de nord)
- Nuove attrezzature e dotazioni urbane
- Nuovi ponti sulla Senna
- La rete viaria
cittadina. La classe borghese dedita al tempo libero e ai consumi trova gli spazi urbani nei quali rappresentarsi in pubblico. La strada prende vita. La dimensione utopica e quella tecnica (dicotomia di Benevolo) costituiscono due estremi del pensiero urbanistico, che connoteranno profondamente la rappresentazione storiografica dell'urbanistica. A volte saranno messe in contrapposizione fra loro, a volte saranno integrate in un'unica rappresentazione complessa (come auspica Benevolo). Nel 'fare urbanistica' anche oggi sono aspetti inscindibili: l'UTOPIA non deve essere vista come fuga dalla realtà che va rifiutata, ma come esplorazione del possibile. L'attività che si esercita quando si fa utopia non è la fantasia, ma l'immaginazione, ovvero l'esplorazione del possibile. La TECNICA è invece la dimensione che rappresenta uno strumento per mettere alla prova la responsabilità. Lo stato di fatto è da intendere come
Terreno fertile grazie al quale avrà luogo il progetto, innestandovi le conseguenze della dimensione visionaria/immaginazione che è praticata con responsabilità. Urbanistica Pagina 58 giovedì 20 aprile 2023 11:21
L'ampliamento di Barcellona e la scienza urbana di Ildefonso Cerdà
Ildefonso Cerdà (1815-1876) Ingegnere dei trasporti, urbanista.
Propone una 'scienza dell'urbanizzazione' come integrazione tra scelte politiche, tecniche, economiche e amministrative, con un'impronta liberale attenta alle problematiche sociali e connotata da assunti etico-morali.
Egli pubblica il libro "Teoria generale dell'urbanizzazione", sintesi delle sue riflessioni condotte per una decina di anni a ridosso dell'esperienza di Barcellona.
L'intervento di Cerdà si compone di una mossa che si oppone alla città esistente, un'ipotesi sostitutiva alla Barcellona dell'800 che era vista come ricettacolo di mali.
e come città inadatta allasocietà moderna. Cerdà propone quindi un ampliamento di Barcellona che si oppone alle regole e tradizioni del passato. Barcellona nel 1800 era una città sul mare, murata, con una cittadella militare. Questi aspetti rappresentavano una forma di repressione della città, più che di difesa. Era infatti vietata la costruzione fuori dalle mura, puntando su una costruzione in altezza. Costruire in altezza significa però riduzione dell'illuminazione e dell'arieggiamento, perciò Barcellona era diventata un luogo in cui significativi erano lo sviluppo di epidemie e le scarse condizioni igieniche. Era quindi una città industriale portuale densa circondata da una pianura agricola deserta. Alla metà del XIX secolo, Barcellona è una piazzaforte retta da un governo militare, voluto da Madrid. Le condizioni di Barcellona sono le peggiori tra quelle delle grandi città: - Città piùindustrializzata della Spagna- Impetuosa crescita della popolazione- Estremi livelli di densità- Tasso di mortalità fra i più alti d'Europa
Le mura vengono abbattute nel 1854, con l'avvento del nuovo governo liberale.
Nel 1858 viene bandito un concorso per l'ampliamento della città (Ensanche in castigliano, Eixample in catalano)
Per il concorso, Cerdà viene incaricato nel 1855 a realizzare un rilievo della città. Questo rilievo viene consegnato insieme a una proposta per un piano d'ampliamento e a una sua memoria (che rappresenterà la prima parte del suo libro).
Al concorso del 1858 vengono presentati 13 progetti, fondati su gerarchie spaziali e sociali. Vince Antoni Rovira y Trias, con un piano neoclassico, con foro al centro (congiunzione tra città vecchia e nuova) e ampliamento attorno alla città a ventaglio, con perno nella