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DIRITTO URBANISTICO-1861 Legge Inauguri: prima legge sull'ex proprio per pubblica utilità

Dal punto di vista urbanistico bisogna fare un bel passo in avanti per avere delle leggi di spessore, nella prima metà del '900 ci sono state si delle leggi ma erano abbastanza puntuali.

-1939 sono state fatte due leggi fondamentali:

  • 1089 riguarda la conservazione e la salvaguardia dei beni architettonici e monumentali, i monumenti che sono normalmente opere di architettura (a volte anche altro come un giardino). Può essere sottoposto a vincolo architettonico e monumentale qualsiasi edificio che abbia più di 50 anni. Si materializza con un certificato del ministero dei beni culturali, gli conferisce un valore culturale importante, ha delle possibilità di intervento altissime. Si interviene quasi unicamente con il restauro, e necessita comunque l'approvazione della sovrintendenza dei beni architettonici e culturali.

Non tutti gli edifici che noi

consideriamo storici sono sottoposti alla 1089. Pone sotto vincolo degli elementipuntuali, oggetti unici.• 1497 è analoga alla 1089, parla di protezione e salvaguardia ma non più dei beni architettonici emonumentali ma di ambiti naturalistici, paesaggistici, si rifà al concetto del paesaggio. Si parlaquindi di contesti che hanno il carattere naturalistico, non legati all'architettura in quanto tale,possono essere anche opera dell'uomo ma riconoscibile su un'area vasta. Qui la sovrintendenza èquella dei beni storici e paesaggistici.Dal 2001 con il nuovo codice dei beni culturali (Legge Urbani) queste due sovrintendenze sono state unitebeni culturali.comeLa 1497 ha avuto difficoltosa applicazione perchè richiama la necessità di fare un piano, il che però non èsemplice e necessita un certo tempo. Tra l'apposizione e l'entrata in vigore di un vincolo paesaggisticoscatta un periodo di salvaguardia, entra

In vigore con la realizzazione di un piano paesaggistico. Proprio per questa è stata oggetto di molte modifiche:

  • Legge Galasso 431/85 cerca di inquadrare meglio le aree da sottoporre a vincolo paesaggistico, non lasciando troppa libertà alle regioni e al ministero, fa un elenco molto specifico:
    • Tutti i corsi fluviali riconoscibili è una fascia di rispetto di 150 m per ogni sponda
    • Tutti i laghi
    • Tutte le coste marine
    • Tutte le montagne sopra i 1200m sul livello del mare
    • Tutti i sistemi collinari
  • PR 616/77 istituisce il decentramento amministrativo (regioni), oltre alle regioni a statuto speciale, possono legiferare anche le regioni a statuto ordinario. Devono istituire un consiglio regionale, una giunta amministrativa. Fra le competenze che lo stato conferisce alle regioni vi è anche la competenza urbanistica, prima tutti i piani venivano approvati dallo stato.
ministro della pubblica istruzione.
  • Legge regionale 11/04: questa legge trasferisce le competenze in materia urbanistica dalla regione alle province.
  • Codice Urbani 1042/01: riordina e unifica le normative precedenti.
  • 1150/42: prima legge urbanistica fondamentale, promulgata in periodo di guerra. Istituisce gli strumenti urbanistici: definisce la suddivisione del territorio nazionale in regioni, province e comuni. Definisce che per la programmazione del territorio ci devono essere degli strumenti urbanistici corrispondenti.
    • La regione deve dotarsi del proprio piano chiamato PTRG (Piano Territoriale Regionale di Coordinamento), riguardante l'intera regione e con contenuti su come sviluppare il territorio nelle grandi infrastrutture, l'apposizione di determinati vincoli.
    • La provincia deve pianificare la provincia di competenza, quindi si aumenta la scala. Deve attenersi alle scelte del PTRG o ottenere l'approvazione della regione nel caso di varianti. Il piano
in questo caso è il PTPC (Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento), il che significa che non è un piano particolare, ma complessivo, che punta a coordinare i vari piani di dettaglio. ◦ PRG (Piano Regolatore Generale), realizzato dai comuni (a volte può essere intercomunale). Non dà l'obbligo di fare questi piani a comuni che abbiano una popolazione minore di un tot. La legge prevede uno schema verticistico, piramidale. Nella realtà questo schema è stato ribaltato, spesso si parte dal piano dei comuni che viene assimilato dalle provincie e poi dalle regioni. È stata una legge utopica, le uniche cose che sono state fatte da subito sono stati i piani delle grandi città. La regione Veneto fino al 1977 aveva pochi piani regolatori accettati, quelli delle grandi città. Per avere dei piani consistenti si è dovuto aspettare dopo il 1977 perché non bisognava più aspettare il ministero. Il primo PTRG è

Stato approvato nel 1994, per i piani provinciali si è dovuto aspettare dopo il 2010.

  • 457/78 dà l'elenco delle tipologie degli interventi:
    • Manutenzione ordinaria
    • Manutenzione straordinaria
    • Ristrutturazione edilizia
    • Restauro conservativo
    • Riqualificazione o ristrutturazione urbanistica

Un'edificio vincolato ai sensi della 1089 può essere soggetto solo a manutenzione ordinaria e restauro conservativo. Già il fatto della manutenzione straordinaria (che può voler dire anche sostituire componenti edilizie), viene fatta solo se coerente con i dettami del restauro conservativo.

Un edificio che rientra nell'ambito della 1497 non è soggetto ad un vincolo specifico, necessita di un piano paesaggistico.

La 1089 si chiude in sé stessa e non ha mai avuto bisogno di grande modifiche, mentre la 1497 è stata rimaneggiata da:

  1. 435/85
  2. Con la precedente è confluita nel Codice Urbano 42/2001

1150/42 Legge

Urbanistica Fondamentale: è stata modificata parecchie volte. Definisce gli strumenti urbanistici che servono per programmare, pianificare e operare il governo del territorio. Si definiscono strumenti urbanistici perché contengono il piano ma anche altri elementi. Sono di due tipi: Generali: - sono di ordine superiore, i primari. Si dovrebbe partire dalla redazione di questi piani perché sono il primo elemento normativo e pianificatorio che si fa per pianificare la trasformazione di un territorio. Sono: - PTRC regionale - PTPC provinciale - PRG o PRGI comunale o intercomunale Attuativi: - PUA o SUA Tramite i piani generali si divide il territorio in ZTO, all'interno di queste zone ci possono essere delle aree con bisogni particolari: ambito soggetto a vincolo urbanistico attuativo. È necessario che venga predisposto un piano di maggior dettaglio. Nella 1150 ce n'erano due: - PP: Piano Particolareggiato, di iniziativa pubblica. Mentre il PRG viene

fatto in scala1:2000, questo è prodotto in scala 1:500, va vicino al livello edilizio.

PdL: Piano di Lottizzazione, di iniziativa privata.

Un po' alla volta si sono aggiunti altri piani attuativi perché questi due strumenti non erano adeguati e sufficienti a risolvere certe problematiche.

Questa legge definisce e descrive cosa devono contenere e la procedura di approvazione del piano.

  • 167/62 introduce i PGZ Piani Generali Zona, all'interno dei piani è necessario introdurre delle aree di edilizia residenziale che siano accessibili all'edilizia pubblica convenzionata (edilizia popolare).
  • All'interno del piano predisposto, devi perimetrare delle aree in cui intervenire con l'edilizia pubblica residenziale. Se le aree di espansione residenziale di un comune erano cartografate, il 40% doveva essere perimetrato per l'edilizia pubblica. Cerca di dare risposta all'esigenza abitativa delle classi meno abbienti.

765/67 Legge

Ponte dà delle indicazioni per semplificare e dare degli orientamenti pratici alla legge 1150. Ci si è accorti che dopo 20 anni, l'applicazione della legge era abbastanza impegnativa. È una legge transitoria, senza modificare la legge si cerca di semplificare la legge 1150. Introduce uno strumento urbanistico fondamentale che è il PdF (Programma di Fabbricazione): non è un piano. Ci si accontenta nella maggior parte dei casi che non ci sia un piano vero e proprio ma che ci sia almeno un programma. Consisteva in un'unica tavola in scala 1:5000 dove venivano perimetrati per esempio i centri storici, i centri urbani consolidati e le aree di espansione. - 1444/68 sono due decreti ministeriali che sono la logica conseguenza o l'integrazione operativa del programma di fabbricazione. Definiscono le ZTO: un territorio comunale deve essere suddiviso in ZTO (da 7 poi sono stata maggiormente frammentate): - A centro storico consolidato, è stato

Poi costruito un atlante dei centri storici. È molto difficile diminuire il perimetro del centro storico, è più facile ampliarlo ma devo tener conto dei minor gradi di libertà.

◦ B zone di completamento, sono omogenee urbanizzate, per esempio la prima periferia. C'è un parametro fisico, legato ad un indice di copertura territoriale: è di completamento, quello che non ha valore storico ma che ha un minimo di edificazione (tra il 7,5% e il 12,5% di rapporto di copertura, sopra potrebbe essere A).

Superficie territoriale: comprende tutta la superficie del territorio. È uguale alla superficie fondiaria più la superficie delle opere di urbanizzazione.

Superficie fondiaria: esclude gli elementi non legati all'uso esclusivo della proprietà, non ad uso privatistico.

• C zona di espansione residenziale e urbana, o sono completamente libere o esiste qualche edificio pur che si rimanga sotto il margine di copertura della ZTO

B.• D zone produttive• E zone agricole• F servizi (pubblici) sono quelle che effettivamente sono più problematiche nella redazione di un piano, che viene fatto principalmente sul dimensionamento di queste zone. Devono essere garantiti 18 mq/ab. Già Toyn Garnier alla fine dell'800 cerca di suddividere la città per elementi funzionali. Fino alla zona C si completa la parte di città classica. Le Corbusier comprende anche una zona D potenziale, che si strutturerà all'esterno della sua città lineare. Un altro elemento molto importante introdotto dal decreto ministeriale sono le fasce di rispetto (per strade, autostrade ecc.)• 865/71 riprende la 167/62, è quella che introduce e definisce:

  • Esproprio per pubblica utilità: stima gli indennizzi, si è cercato di avvicinarlo sempre più al valore di mercato.
  • PEEP Piano di Edilizia Economica e Popolare, rientra tra i piani urbanistici attuativi.
La perimetrazione di questo piano automatico.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
26 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/21 Urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AdeleBASTI di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Boschetto Pasqualino.