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CAPITOLO 39: CONOSCENZA, RICONOSCIMENTO, PROCEDIMENTO: L'IMMAGINE DEL GEOGRAFOL'ERKUNDE

Il soggetto di questo capitolo è l'uomo morale, un individuo che cerca di osservare una regola condotta da lui stesso. Il geografo, nella prima metà dell'Ottocento, viene ritratto mentre osserva la natura o mentre scrive. Lo scenario implica un viaggio, quindi un spostamento, che presuppone la mobilità del soggetto.

CAPITOLO 40: LA PRIMA MORTE DEL SIGNOR BALLANTRAE

Il soggetto della conoscenza geografica rimane solamente paralizzato, anche se muore tre volte (signor Ballantrae). La prima apparizione di morte, coincide, tra 800 - 900, con l'invenzione della Geografia Umana, da parte di Vidal. In questo periodo, la carta geografica torna ad essere la stessa cosa che era al tempo della geografia aristocratico - feudale: uno strumento silenzioso per la definizione implicita della natura delle cose del mondo.

CAPITOLO 41: CHE COS'È UN

ALBERO
Uno strumento di precisione è la carta geografica. La cartografia si definisce TOPOGRAFICA, quando la sua scala è tra 1:5000 e 1:200000. La carta topografica ai nostri tempi definisce i territori degli stati nazionali e funziona attraverso la scelta di tantissimi elementi che compongono la realtà. La semiologia grafica distingue:
a) GENERALIZZAZIONE CONCETTUALE: come un mutamento d'impianto, arrivando ad una nuova concettualizzazione (da foresta ad albero);
b) GENERALIZZAZIONE STRUTTURALE: implica la conservazione della concettualizzazione data. (quando il simbolo di una foresta passa da un numero di alberi proporzionale alla sua estensione a un numero fisso e limitato di alberi. Tutti gli alberi sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri, cioè esistono due tipi di alberi: quelli che indicano un segno genetico; quelli distinti da un particolare grafema.)

CAPITOLO 42: LA SECONDA MORTE DEL SIGNORE DI BALLANTRAE
Tutto quello che è il

Risultato di processi storici e sociali viene trasformato dalla rappresentazione topografica in una formazione naturale. ULLMANN afferma che bisogna accettare la rappresentazione sulla carta, mentre BUNGE afferma che l'unico difetto è l'imperfezione. BERRY sostiene che sia necessario fare una distinzione tra:

  • FATTI che costituiscono l'oggetto della geografia;
  • TEORIE che inseriscono i fatti entro i MODELLI basati sulla percezione delle regolarità spaziali;
  • METODI che sono adoperati per collegare i fatti alla teoria, formulando così una teoria più precisa.

CAPITOLO 43: CHE COS'È LO ZEROZERO

Fibonacci introduce i numeri arabi, compreso lo zero;

Visto come tavola stessa;

Per matematico indiano lo zero diventa ciò che gli si aggiunge.

CAPITOLO 44: LA TERZA MORTE DEL SIGNOR BALLANTRAE

La geografia quantitativa sostituisce alla ricerca del nesso causale dei fenomeni quello della loro probabile.

linea ditendenza. La funzione consiste nell'applicare da strutture invisibili dei processi. La geografia comportamentale prevede che il soggetto figuri come una variabile tra ambiente e comportamento spaziale. Essa riporta in auge la questione dell'uomo, ci si chiede se egli sia un elaboratore di informazioni. I processi sociali si compongono di comportamenti che NON hanno comportamenti con significato oggettivo, ma che hanno significato soggettivo, basandosi su un'interpretazione soggettiva dei fatti.

CAPITOLO 45: CHI SI MUOVE E CHI STA FERMOecumene

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PER I GRECI PRESUPPONE IL MOVIMENTO; MENTRE PER I GEOGRAFI DEL SECOLO SCORSO È IL COMPLESSO DELLE TERRE IN CUI L'UOMO ABITA IN PERMANENZA E SI RIPRODUCE.

CAPITOLO 46: L'ORDINE TERRESTRE DEL NOSTRO PIANETA

Per Ritter abbiamo l'emisfero nord - est e quello marino. Il contrasto tra i due porta ad ASIMMETRIA un'ulteriore contrasto fondamentale e

originario del nostro globo. Ritter intendeva il rapporto asimmetrico tra forme fluide e forme rigide che governa la superficie della Terra e l'ineguale ripartizione tra le acque marine e le terre emerse. Nel 1904 HALFORD MACKINDER elaborò la visione di Ritter in quella che possiamo ritenere una delle prime dottrine geopolitiche. Egli distingue le tre sedi naturali della potenza:

  1. All'interno dell'Eurasia, che è cinta dal ghiaccio a Nord ed è completamente sita nel continente;
  2. Mezzaluna sita nell'Europa occidentale;
  3. Mezzaluna nell'emisfero marino di Ritter.

Fonda una nuova teoria, riprendendo da Ritter l'idea del processo storico di natura geografica.

CAPITOLO 47: MEDITERRANEO E MEDITERRANEI

Esistono potenzialmente molti Mediterranei, ossia mari circondati completamente dalle terre (secondo la definizione di BRAUDEL). Ci chiediamo allora: cosa trasforma un mare interno in Mediterraneo? La risposta è semplice e individuabile

nel diaframma, strumento indispensabile per la comunicazione con altri continenti o altre aree inter-oceaniche, come accade senza alcune eccezioni per quanto riguarda la distesa marina tra l'Europa e l'Africa. Mediterraneo, però, significa anche MEDIUM, ossia mezzo di comunicazione tra terre. In questo caso, si tratta proprio di un nome, che già di per sé designa un ruolo, quello di unico sistema di comunicazione, in cui le vie di terra e quelle di mare si fondono sino a diventare indistinguibili.

CAPITOLO 48: UN PICCOLO QUARTO DI GIRO

Per Tolomeo, la geografia era la descrizione di una testa. In definitiva, la Terra resta un labirinto per Tolomeo e anche per Ritter. La differenza evidenziabile tra i due, ossia tra la GEOGRAFIA e l'ERKUNDE, sta nel fatto che:

  • Nel primo caso, l'insieme delle carte è sufficiente a restituire il globo;
  • Nel secondo caso, accade il contrario: ossia che la somma delle parti non corrisponde alla

totalità.

La prima visione è ADDITIVA, mentre la seconda è OLISTICA, nel senso che, anche se si mettono insieme tutte le rappresentazioni, resta comunque escluso qualche elemento. Tolomeo consiglia di fare delle mappe e non ricorrere al modello sferico, altrimenti sarà necessario girarci attorno o farlo scorrere con la mano.

CAPITOLO 49: LE RANE, LO STAGNO, LA TERRA

Hegel decide di riprendere l'idea di Platone, sostenendo che il genere umano sia come un gruppo di ranocchi accovacciati attorno a uno stagno mediterraneo euro-africano.

CAPITOLO 50: IL LEGNO STORTO DELL'UMANITÀ

Secondo Kant, il legno storto sarebbe individuabile in un'UMANITÀ IMPERFETTA. Per comprendere le modalità di nascita e formazione dell'idea di diritto dobbiamo necessariamente tornare alle origini: Ulisse comanda ai suoi uomini di modificare il legno in questione in un legno diritto che in seguito si sarebbe dovuto utilizzare per accecare.

Polifemo.

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Questa trasformazione ci permette di capire la modificazione che avviene da una forma normale in una linea retta, che non esiste innatura. La rettificazione porta all'inizio della TECNICA e questo per l'Occidente conduce all'applicazione del modello simmetrico nell'ambito della conoscenza del mondo. Da questo tipo di misurazione del mondo si arriva alla linea chiamata DIAFRAMMA, intesa come una linea immaginaria che divide il Mediterraneo in due parti:

  • Una parte settentrionale, in cui il clima diminuisce allontanandosi dalla linea immaginaria;
  • Una parte, in cui la temperatura aumente allontanandosi dal diaframma.

Il modello riunisce tre caratteristiche:

  1. Rappresentazione;
  2. Trasformazione;
  3. Invarianza.

Tutto questo porta all'idea di CLIMA.

CAPITOLO 51: UOMINI, DONNE E CLIMA

ALLA FINE dell'800 si cominciano ad intraprendere degli studi e ad effettuare delle osservazioni sulla meteorologia per arrivare

Ecco un quadro approssimativo delle variazioni climatiche del mondo:

CLIMA: complesso di esperienze relative al tempo e al comportamento atmosferico, che interessano una determinata regione per un certo numero di anni.

Dal 600, possiamo dire che si parli di clima come noi lo intendiamo, perché proprio da quel momento, cominciano ad esserci gli strumenti moderni di misurazione come:

  1. Barometro a mercurio, per la pressione;
  2. Termometro per la temperatura.

Prima del 600, il clima era un'altra cosa, ossia un fisso e stabile componente del mondo allora conosciuto. Il clima era per gli antichi L'INCLINAZIONE dell'asse terrestre rispetto al sole. Posidonio, ad esempio, distingue:

  1. 5 climi;
  2. 2 zone, che in seguito vengono identificate come TROPICALE e BOREALE.

Circa nel 1930, HASSINGER, osserva che i focolai originari della vita si sviluppano in una striscia che includeva i luoghi in cui l'escursione termica annuale era tra i 15 e i 25 gradi. Negli ultimi anni,

La popolazione si è spostata a settentrione, anche se la metà della popolazione vive tra i 20 e i 40 gradi di latitudine nord. Tra i 20 e i 60 gradi vivono, invece, i due terzi della popolazione.

CAPITOLO 52: L'ASSE DELLA MANICA

All'inizio del 900, la sociologia e la storiografia francese iniziano a parlare di DETERMINISMO, assegnando a RATZEL, l'idea di un'influenza delle forme fisiche sul processo storico.

Perché l'agricoltura si sviluppa in maniera diversa in diversi ritmi?

Perché è influenzata dalle vicende delle varie nazioni, anche se si deve tenere in considerazione anche l'orientamento degli assi continentali. La più antica zona di produzione alimentare coincide con la mezzaluna fertile.

CAPITOLO 53: CARTOGRAFIA E GEOGRAFIA DEI GENI

La SOMIGLIANZA genetica tra due popolazioni diminuisce in modo regolare con la crescita della distanza.

Questo accade per lo scambio di individui attraverso la MIGRAZIONE. Il tutto

Viene complicato dal fatto che le FREQUENZEGENICHE vengono alterate da:

  • SELEZIONE NATURALE;
  • DERIVA GENETICA (cambiamento da una generazione all'altra per il cambiamento di sperma e ovulo).

Per le migrazioni vengono fornite due spiegazioni plausibili:

  1. Espansione;
  2. Onda di avanzamento.

Entrambi questi fattori portano ad un'intensificazione di una regione e l'occupazione di nuove regioni da parte di una popolazione. L'Africa presenta tre complessi etnici principali.

CAPITOLO 54: ISTMIL

L'istmo è una lingua di terra che pone in comunicazione due estensioni solide di notevoli dimensioni. Tra la fine dell'800 e l'inizio del 900 alcuni istmi principali vennero tramutati in stretti:

  1. SUEZ
  2. CORINTO
  3. PANAMA

CAPITOLO 55: LA DONNA (UOMO) È MOBILE

L'uomo è il più mobile degli esseri viventi e questa è la caratteristica più importante di essi. SORRE, uno studioso, distingue tra:

  1. ...
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A.A. 2012-2013
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jessicabortuzzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Micelli Francesco.